33. Alessia
Sono in camera mia insieme a Giulia, ci stiamo preparando per la "festa".
-ti sta veramente bene questo vestito, Ale- Giulia si avvicina a me e mi chiude la zip del vestito.
-Grazie, mi piacciono i decori in blu e poi le scarpe... Le scarpe le adoro, danno un tocco sofisticato ma aggressivo- sorrido.
Dopo aver messo il vestito e le scarpe, Giulia mi incomincia a truccare. Il trucco sarà molto invernale. Farà uno smokey eyes su tutta la palpebra e poi farà una linea molto spessa con l'eyeliner nero. Applicherà anche le ciglia finte per accontentarmi e per dare un volume maggiore ai miei occhi.
Ho sempre voluto mettere le ciglia finte, un giorno le ho comprate, ma non avendo l'occasione per usarle, sono rimaste chiuse nella scatola. Oggi finalmente le userò. Voglio vedere come mi stanno.
Dopo quasi mezz'ora, Giulia ha finito con gli occhi. Adesso passa alle guance, mettendomi un blush rosato sugli zigomi e mettendone anche un po' sul naso e sul mento.
Poi con un pennello e una matita marrone, mi definisce le sopracciglia, facendole sembrare più sistemate di prima.
Come rossetto decide di mettermi un lip gloss trasparente, visto che le mie labbra sono scure di loro e che ha già abbondato abbastanza sugli occhi.
-finito- sorride guardandomi -sei perfetta- posa la palette e i pennelli che ha usato per truccarmi sul tavolino dietro di lei.
Mi alzo dalla sedia dopo esserci stata seduta per un'intera ora. Mi dirigo davanti allo specchio e mi guardo.
-è...è...stupendo- sorrido guardando i miei occhi -guarda quanto queste ciglia mi hanno volumizzato gli occhi- giro un po' su me stessa e poi vado da Giulia che è già pronta con la piastra per farmi i boccoli -adesso mancano solo i capelli e dopo sarà tutto perfetto- vado di nuovo a sedermi.
Mentre la mia migliore amica è impegnata a farmi i capelli, prendo il telefono e guardo l'orario -sono le 19.15, quando inizia l'ipotetica "festa"?- le chiedo.
Senza fermarsi lei mi risponde -alle 20.30/21.00.- mette un po' di lacca sui primi boccoli che ha fatto.
Annuisco e continuo a girare un po' per i social con il mio cellulare.
Vado su Twitter e posto un piccolo tweet: "Stasera farò un pigiama party insieme a tutti i miei amici. Non vedo l'ora. Adoro i Pigiama Party ❤😍".
Vado su Instagram e posto la foto delle mie fantastiche scarpe con una descrizione sotto: "Adoro queste scarpe. Se non fosse stato per una persona davvero speciale, non le avrei mai avute. Sono Felice ❤😄".
Sorrido vedendo che dopo aver postato la foto arrivano tantissimi mi piace in pochi secondi e tantissimi commenti.
Quando poso il cellulare sulle mie gambe alzo un po' la testa -quanto manca?- chiedo.
Sento uno sbuffo alle mie spalle -sei sempre frettolosa tu.- Giulia mi rimprovera.
-no...è solo che mi sto annoiando un po'- incrocio le braccia al petto e mi siedo composta.
-capito. E comunque, manca poco, mi mancano si e no 4 ciocche-.
Mentre aspetto, ascolto la mia canzone preferita del momento: End of the Day degli One Direction.
* * *
Sento le persone di sotto arrivare. Ci sono molte più persone di quanto immaginassi. Almeno, sento le voci di molte persone.
-Giulia, ma chi c'è la sotto?- chiedo preoccupata e agitata facendo avanti e indietro per la stanza.
-umh...solo qualche amico- risponde mentre si passa un filo di eyeliner sugli occhi e si sistema l'acconciatura che precedentemente si era fatta.
-qualche amico?- dico sarcasticamente -qui ci sono quasi una 10 di persone- mi seggo sul letto nervosa.
Non ho mai avuto un vero e proprio "pigiama party", non ho mai invitato così tante persone in casa. Ci sono sempre stati o gli amici di mio fratello o Giulia, ma niente di più.
-ok fatto- Giulia si sistema meglio i capelli e poi prende la sua pochette -io scendo, quando hai voglia scendi anche tu. Ma non fare tardi, altrimenti verrò a prenderti con la forza.- dice puntandomi un dito contro.
Alzo leggermente le mani al petto in segno di resa -calma, scendo... Ma non subito- sorrido -traquilla però, scendo. Non mi perderei mai un pigiama party in mio onore- sposto i capelli di lato e incrocio le gambe.
Giulia sospira e mi guarda -ok. Mi fido di te. Mettiamola così, se non scendi la nostra amicizia è finita- il suo sguardo è serio.
Ma scherziamo? Mi sta ricattando? Non può farlo. La nostra amicizia non deve finire per una sciocchezza del genere.
La guardo e faccio un sospiro scocciato -e va bene. Scendo... Solo, lasciami rimanere qua sopra fino a che non mi sentirò a mio agio- faccio una faccia supplichevole.
-Ok. Tutto il tempo che vuoi.- mi sorride e si gira andando verso la porta -ci vediamo dopo,splendore- mi fa un cenno di saluto con la mano che io ricambio subito con un sorriso.
Esce dalla stanza e chiude la porta, lasciandomi nel letto ansiosa e preoccupata per ciò che potrà succedere stasera.
Questa giornata è stata stancante. Sono stata quasi tutto il giorno in un negozio per cercare un vestito da mettermi stasera e delle scarpe abbinate. Poi, aver incontrato Damon che mi ha pagato tutto ciò che avevo preso è stato molto imbarazzante.
Avrei bisogno di un po' di riposo. In fondo mi sono risvegliata ieri dal mio coma, durato un intera settimana.
La stanchezza si fa sentire ed io non riesco a fermarla. Mi tolgo i tacchi e mi distendo nel letto con le mani poggiate sulla pancia.
Mi addormento 5 minuti dopo, senza pensare alle persone che mi stanno aspettando di sotto per iniziare il pigiama party.
* * *
-dormigliona, svegliati- qualcuno mi scuote per la spalla cercando di svegliarmi -dai, di sotto ci sono tutti i tuoi amici- continua.
Il timbro di voce sembra maschile. Mugugno un -mh...no,sono stanca. Voglio dormire.- sbadiglio e mi giro dall'altra parte del letto cercando le coperte che sfortunatamente non trovo.
-Come? No. Tu scendi. Altrimenti ti ci porto io la sotto e ti porto a modo mio.- la voce sembra seria - e sai qual'è il mio metodo...- dice sarcasticamente.
Probabilmente quel qualcuno adesso non è più tanto difficile da riconoscere, mi giro e sempre con gli o occhi chiusi dico -Jack, ti prego sono stanca...- metto un braccio davanti a gli occhi e li copro.
Sento uno sbuffo di sottofondo e poi la voce di mio fratello -e va bene, se non vuoi alzarti, ti porterò io.- sento il suo respiro avvicinarsi sempre di più a me -questa volta sarò gentile perché è la tua festa. Ma solo questa volta.- dopodiché mi sento prendere per i fianchi e mi trasporta tenendo un braccio sotto le mie gambe e uno a tenermi la schiena.
-Jack, faccio da sola.- apro gli occhi e cerco di scendere dalle sue braccia -dai Jack, non ho nemmeno le scarpe- finalmente allenta la sua presa e mi lascia scendere. Sussurro un flebile -grazie- e vado a riprendere le mie scarpe col tacco e mi metto di fronte allo specchio. Controllo che il trucco non si sia rovinato e che i capelli siano ancora perfetti come lo erano mezz'ora o un'ora fa, non ricordo bene e poi varco la soglia della porta.
-ti aspetto di sotto.- Jack mi lascia un bacio delicato sulla guancia e scende dalle scale molto velocemente.
Il chiasso che c'era prima è svanito. La musica è più bassa e più dolce. Prendo un enorme respiro e vado sulle scale.
Scendo molto lentamente le scale, quando mi accorgo che tutti gli sguardi sono puntati su di me. Ci sono tutti, Giulia e Claudio, Jack e Damon, Fabio, Luca e Daniele. Continuando a scendere giro un po' lo sguardo e lo vedo, Matt è li in giacca e cravatta e con il suo fantastico sorriso in faccia.
Scendo l'ultimo gradino e sposto di nuovo gli occhi su tutte le persone che ho davanti.
Mi avvicino ai miei amici e sorrido -ma voi che ci fate qui?- chiedo abbracciandoli ad uno ad uno.
-sai com'è... Sei una fantastica ragazza e sei la ragazza del nostro amico nonché la sorella del nostro migliore amico, quindi abbiamo il diritto di essere qui- Fabio mi mette una mano attorno al mio collo ed io sorrido.
-si e poi devi spiegarci un po' di cose... Probabilmente moltissime cose- dice Luca con voce sarcastica.
Annuisco -va bene. Forse un giorno. Non ho voglia di parlare di cose tristi stasera.- sorrido.
-ehi ci sono anch'io- Daniele si avvicina a noi. Non pensavo mi rivolgesse attenzioni, visto che la prima volta non ha parlato per niente.
-ehi, ciao Dani- sorrido facendo un cenno di saluto con la mano.
Lo abbraccio e lui sorprendentemente mi lascia fare.
-bentornata tra noi- sorride.
-Grazie- abbasso la testa sorridendo e facendo spostare il peso da una gamba all'altra.
Sono lievemente imbarazzata, non riesco a parlare quindi balbetto qualcosa -ehm... Ora vado a salutare gli altri, ci vediamo dopo- sorrido e cerco lo sguardo di Matt che trovo in poco tempo.
Mi sorride ed io vado verso di lui, ma qualcuno mi si para davanti.
-ehi Ale- Damon è di fronte a me e mi sorride.
-oh, ehi- alzo la testa ed i suoi occhi grigi incontrano i miei.
-sei bellissima con questo vestito- mi sussurra all'orecchio mentre mi abbraccia. Un brivido come quello avuto al Diamond Style, questo pomeriggio, mi traversa il corpo e mi fa sobbalzare.
-umh...grazie.-balbetto -senza di te non lo avrei mai indossato- sorrido passando una ciocca dei miei capelli dietro un orecchio -sinceramente non pensavo di pagare così tanto per un vestito e per un paio di scarpe- metto una mano fra i capelli -di solito sono abituata a spendere 50€ massimo 100€ per comprare un outfit intero, con cambio incluso-.
-ahah sei molto divertente, Giulia ti ha portato in un luogo nuovo a te, a quanto ho capito.- le sue fossette pronunciate si fanno vedere ed io abbasso la testa e annuisco.
-e comunque, come ti ho detto oggi, è un regalo per te. Devi godertelo. Non pensare a quanto ho pagato. Non pensare a nulla. Pensa solo che adesso è tuo e che puoi metterlo quando vuoi.- mette le mani nei suoi pantaloni neri abbinati con lo smoking e la cravatta.
-ok. In ogni caso...bello smoking- gli faccio un complimento che lui sembra accettare molto volentieri abbassando la testa e sorridendomi.
Mi ricordo che stavo andando da Matt prima che Damon mi venisse davanti e quindi incomincio ad agitarmi -emh... Adesso devo andare- giro un po' la testa -devo salutare ancora delle persone- mi mordo il labbro -grazie ancora, di tutto.-
-ok, ci vediamo dopo- mi saluta e io mi allontano di nuovo cercando Matt e sperando che questa volta non ci siano interruzioni da parte di nessuno.
* * *
Sono sulla soglia della cucina a spiare Matt. È da solo e credo stia prendendo da bere. Controllo se da dietro di me viene qualcuno e, non trovando nessuno, entro in cucina e mi chiudo la porta alle spalle.
-ehi- mi avvicino a Matt sfoggiando il mio sorriso migliore.
Si gira e smette di fare quello che stava facendo. Mi scruta dalla testa fino ai piedi e poi alza di nuovo il suo sguardo verso di me, facendo incrociare i nostri occhi.
Pensavo di non rivedere più quei fantastici occhi verde acqua che tanto mi piacciono e quei capelli marroni che mi piace tanto toccare e scombinare.
-ehi- sorride e mette le sue mani attorno ai miei fianchi -ciao-.
Sorrido al suo modo di fare che mi fa impazzire ogni giorno che passa. Mi è mancato da morire, mi sono mancate le sue mani attorno ai miei fianchi che mi fanno salire un brivido su tutta la schiena e che mi fanno annaspare.
-mi sei mancato- le mie braccia si ritrovano intrecciate attorno al suo collo e i nostri visi più vicini che mai.
-anche tu, piccola- Matt si avvicina di più a me fino a far combaciare i nostri bacini insieme.
Ansimo quando lui fa risalire le sue mani sopra la mia schiena e brivido di freddo sale facendomi bramare le sue labbra più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Il mio sguardo è fisso sulle sue labbra. Lui mi stringe di più a se e poi azzera la nostra distanza facendo combaciare le nostre bocche in un desideroso ed appassionante bacio.
Con la lingua chiede l'accesso alla mia bocca, ed io glielo concedo schiudendo le mie labbra.
Le nostre lingue, al solo contatto, iniziano una danza improvvisata che continua cosi per almeno qualche minuto.
Matt si stacca delicatamente da me facendomi rimanere a bocca aperta e facendomi desiderare ancora di più le sue labbra.
Appoggia la sua fronte sulla mia e mi guarda dritto negli occhi -non te ne andare più, ti prego. Non lo sopporterei- la sua voce è un misto di tristezza e amore.
Poggio una mano sulla sua spalla e sussurro al suo orecchio -Non me ne vado più. Rimango con te- gli lascio un bacio all'interno collo e poi mi allontano.
I suoi occhi sono rilassati e le sue labbra sono inclinate in un sorriso leggero che lascia intravedere i suoi denti, fantasticamente bianchi.
-adesso... Andiamo? Probabilmente manchiamo solo noi la dentro, le persone potrebbero sospettare- sorrido prendendogli la mano e stringendola forte.
-si, andiamo piccola- il suono di quella parola mi fa sorridere e mi fa emozionare a tal punto che mi esce una piccola risata.
-che succede?- chiede Matt mettendosi davanti a me impedendomi di passare.
Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi -non lo so...cioè- balbetto -mi fa una certa sensazione quando dici quella parola-.
Si avvicina di più a me scontrando i nostri bacini -piccola- sussurra al mio orecchio -piccola- ripete lasciando un bacio sul mio collo -la mia piccola-.
Non so di che colore sia la mia faccia in questo momento, ma so che potrei essere scambiata per un pomodoro o per una che ha la febbre.
Poggio la mia testa sul suo petto e con la mia mano tocco i suoi pettorali.
Sorrido e chiudo gli occhi quando le sue mani si poggiano sui miei capelli e sulla mia schiena ed incominciano a massaggiarmi.
-ti ho già detto che sei bellissima stasera, piccola?- Matt lascia un dolce bacio nei miei capelli ed io scuoto la testa in segno di negazione.
Alzo la testa e lo guardo -non me lo hai ancora detto...- mi mordo leggermente il labbro.
-beh, allora dobbiamo rimediare- mette una mano al di sopra del mio fondoschiena e mi trasporta verso il muro.
Quando la mia schiena è completamente appoggiata al muro lui si avvicina e mi lascia un bacio sulle labbra -sei- mi bacia di nuovo -davvero- un altro bacio -bellissima- ancora -piccola- infine, poggia le sue labbra sulle mie e con la lingua chiede l'acceso che concedo aprendo la bocca.
Si stacca da me delicatamente -ci siamo dimenticati che nell'altra stanza ci sono persone che aspettano soltanto noi.- sorride e mi prende la mano.
Annuisco e sorrido al suo tocco.
* * *
-Yeah, ho vinto di nuovo- scatto in piedi e butto sul tavolo le carte -sono fantastica- alzo le mani al cielo e le batto tra di loro. Mi risiedo sulla sedia.
-hai barato- gridano Luca e Fabio.
Gli punto un dito contro-siete solo gelosi perché io ho vinto 4 partite e voi soltanto 1- ridacchio.
Tutti mi guardano e ridono. Io soddisfatta mi alzo -vado in bagno-, mi giro e guardo Matt mimandogli con gli occhi un "vieni in camera?" e lui capisce tutto.
Salgo le scale ed entro nella mia camera, lasciando la porta semi aperta. Dopo 5 minuti sento bussare.
-avanti-.
Dalla porta entra Matt e accende la luce.
-perché sei al buio?- chiede.
-non lo so, chiudi la porta- mi siedo sul letto è faccio un cenno a Matt di venire anche lui.
Lui fa come gli ho detto e quando è accanto a me mi sorride -perché mi hai chiamato? E perchè non sei andata in bagno come avevi detto a loro?-.
-quante domande Matt- mi distendo nel letto -sai... Mentre ero in coma oltre a sentire quello che dicevano Damon e mio fratello, sentivo anche quello che mi dicevi tu- respiro.
Lui si distende accanto a me e mi guarda -era tutto vero e lo è anche adesso. Tutto ciò che ho detto, che ho pensato e che ho immaginato, è tutto vero.- mette un braccio dietro la sua testa.
Lo guardo e di scatto mi giro salendo sopra di lui e sedendomi, quasi, sulle sue gambe. Lui alza la testa e mi guarda stranito -piccola, che...- il mio indice si posa sulle sue labbra.
-shh- sussurro.
Mi abbasso verso la sua bocca e con un lento movimento lo bacio. Con la lingua chiedo l'accesso alla sua bocca che lui mi concede senza proferire parola. Inizio a muovermi sopra di lui e a sbottonargli la camicia, senza staccarmi neanche un secondo dalle sue labbra.
Lui mette le sue mani sulla mia schiena e con un gesto semplice ma veloce apre la zip del mio vestito.
-Matt...- ansimo mettendo le mie mani tra i suoi capelli e continuando a muovermi su di lui.
-Alessia...- ripete lui.
Gemo al solo sentire il mio nome pronunciato da lui. Appena finisco di sbottonargli la camicia gliela tolgo.
Lui alza il mio vestito fin sopra le gambe e da sotto si intravede la mia biancheria.
-ti amo- boccheggio nelle sue labbra.
-anch'io- risponde.
Sorrido e con le mie mani scendo fino a toccare i suoi pantaloni. Slaccio la cinta e prima che potessi avvicinarmi alla zip dei suoi pantaloni lui mi ferma.
-no Alessia- alza il busto ed io mi sposto da lui, sedendomi sulle mie ginocchia.
Lo guardo disorientata -che succede? Ho fatto qualcosa che...- chiedo.
Matt mi ferma -no- si alza dal letto -non hai fatto niente- si riallaccia la cintura dei suoi pantaloni.
-e allora che succede?- chiedo alzandomi e andando di fronte a lui.
-lascia stare- prende la sua giacca, che un momento prima gli avevo sfilato e se la mette velocemente -è stata una bellissima serata, ma adesso devo andare, domani ho tante cose da fare- si avvicina e mi lascia un dolce bacio sulla guancia.
-No, ma perchè?- chiedo -perché vai via? Perchè hai reagito così?- cerco di trattenere le lacrime che tentano di uscire.
-non posso dirtelo- mi prende le mani -mi dispiace- si stacca e va verso la porta si gira un secondo verso di me e poi se ne va lasciandomi da sola e con un vuoto immenso dentro.
Cado a terra e avvolgo le mie braccia attorno le gambe e inizio a piangere.
Non so cosa dire. Mi ha rifiutando. Il mio ragazzo mi ha rifiutata. Non mi ha mai respinto o trattata così. Mi sento come se un macigno fosse entrato dentro di me e mi stesse facendo morire soffocata.
Dopo 10 minuti sono ancora a terra a piangere. "Devi reagire" ripeto a me stessa, cerco di alzarmi da terra e quando sono in piedi sento le gambe pesanti.
Sento bussare alla porta -ava...-, prima che potessi rispondere un forte mal di testa inizia a farsi sentire e di colpo perdo la sensibilità alle gambe, cadendo a terra senza il minimo preavviso.
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