19. Alessia
Dopo aver pagato il taxista ed essere scesa, entro in casa. È vuota. Si vede che mio fratello è già uscito. Salgo in camera mia velocemente, iniziando a mettere completamente a soqquadro il mio armadio per cercare un vestito da mettermi che sia adatto all'occasione. Dov'è quello stupido vestito?
Prendo qualsiasi maglietta, vestito o altro che trovo nell'armadio e li butto alle mie spalle per far spazio al vestito che cerco. Maglietta, vestito, giubbotto, maglione, jeans...Che ci fa un jeans nell'armadio? Vestito. Trovato! Lo tiro fuori e sorrido soddisfatta. Sposto lo sguardo verso l'armadio, ora completamente vuoto. Faccio una smorfia e poi mi giro piano verso il letto. Oh-oh.
La stanza è un completo disastro. Ci sono vestiti ovunque; sopra il letto, sulle sedie e persino sulla spalliera del letto. Prendo il telefono e controllo l'ora. Sistemerò quando tornerò. Mi svesto ed indosso velocemente il mio vestito; è un vestito rosso lungo fin sopra il ginocchio con un cinturino nero in pelle abbinato. Il corpetto ha uno scollo a cuore e dei piccoli ricami neri ai bordi che richiamano il colore del cinturino. La gonna è molto semplice, con dei merletti neri alla fine. Successivamente indosso anche le mie decolté nere laccate tacco dodici, aperte in punta e con il laccetto alla caviglia.
Raggiungo velocemente il bagno dove lavo mi lavo i denti e subito dopo liscio i capelli con la spazzola. Avvicino la mia trousse per i trucchi ed inizio a truccarmi con le solite basi, un po' di ombretto sui toni del marrone, eyeliner e mascara effetto volume. Blush e un po' d'illuminante sulle guance, un rossetto rosso no transfer sulle labbra e una spruzzatina di profumo e sono pronta.
Quando torno in camera, facendo attenzione a non inciampare nel caos creato pochi minuti fa, prendo la mia giacca in pelle e la mia pochette dove metto al suo interno chiavi, auricolari, borsellino, specchietto e delle mentine, nel caso dovessero servire. Tengo il telefono in mano perché mi è appena arrivato un messaggio e devo leggerlo.
Esco di casa e per fortuna trovo ancora il taxi di prima ad aspettarmi. Salgo su e ringrazio il taxista per avermi aspettato come gli avevo gentilmente chiesto, poi gli do l'indirizzo della discoteca e mi metto comoda. Leggo con tranquillità il messaggio che mi è arrivato, da parte di Matt, che dice: Quando arrivi? Sono impaziente di vederti. Gli invio un messaggio di risposta dicendogli che sto arrivando e che se vuole può anche aspettarmi fuori dalla discoteca.
* * *
Da fuori la discoteca Skandalo's esce un trambusto fenomenale. Faccio la fila e dopo qualche minuto di attesa finalmente entro. L'atmosfera calda e accogliente che odora di alcool e gente sudata mi porta indietro nel tempo e mi fa ripensare a quella volta in cui sono venuta qui con Giulia. Tolgo la giacca e mi immetto ulteriormente nel locale, cercando per vedere se trovo Matt.
-Piccola- sento dire alle mie spalle. Mi giro e scorgo un volto familiare e sorridente. Sorrido a mia volta e gli vado incontro.
-Hey- lo saluto, abbracciandolo. Mmh, profuma di acqua di colonia.
-Sei bellissima.- Mi prende una mano e mi fa girare mentre mie guarda da capo a piedi. Ringrazio che ci siano le luci rosse a coprire il rossore delle mie guance, altrimenti sarebbe imbarazzante.
-Anche tu lo sei- replico. -Mi sei mancato- aggiungo, poggiando la testa sul suo petto.
-Anche tu, piccola.- Mi abbraccia a sé e mi riscalda con il calore che emana il suo corpo. Sollevo il viso fino a far incontrare i nostri occhi.
-Andiamo? I miei amici sono impazienti d'incontrarti, per tutto il tempo non hanno fatto altro che chiedermi di te- dice poi.
-Ah, davvero? Be', se è così allora...andiamo.- Porta una mano attorno ai miei fianchi e iniziamo a camminare per tutta la discoteca insieme.
Mi piace sentire il suo calore sulla mia pelle; è rassicurante, quasi come essere a casa. Osservo le persone sulla pista da ballo e quelle sedute davanti al bancone che bevono o...dormono? Scuoto la testa e seguo i movimenti di Matt.
-I miei amici sono di sopra- m'informa. Appoggio la testa sulla sua spalla e lo seguo fino al primo piano.
-Come sono?- domando. Vorrei essere informata prima di incontrarli. Non vorrei apparire diversa da quel che si aspettano, in senso negativo.
-Adesso li vedrai. Sta' tranquilla, sarai più bella di quanto s'immaginano- risponde con tono rassicurante, quasi mi avesse letto nel pensiero.
-Ti amo- dice infine a bassa voce, fermandosi nel bel mezzo del locale. Il mio orecchio subisce una certa scossa e così anche il mio corpo.
-Anch'io.- Mi posiziono davanti a lui e alzo sguardo fino ad incontrare i suoi occhi, intravedo un sorriso spuntare sulle sue labbra e gli occhi illuminarsi. Ricomincia a camminare tenendomi stretto al suo corpo e costringendomi ad andare indietro con i passi. Faccio uscire dalle mie labbra un sorriso lieve.
-Rischierò di cadere così.- Allaccio le mie braccia attorno al suo collo, un po' incerta sul da farsi.
-Non ti lascio, piccola. Puoi starne certa.- Appoggia la sua fronte sopra la mia e mi guarda negli occhi. Scuoto il capo e sorrido sotto il suo sguardo attento.
Non so come faccia, davvero. È impressionante il suo modo di attirarmi a sé e farmi perdere la cognizione del tempo. Mi fa sentire al sicuro, bene. Se non fossimo in un luogo pubblico e non stessimo andando ad incontrare i suoi amici, probabilmente io sarei già svenuta o cose del genere.
-Amico, sei tornato finalmente!- grida qualcuno alle mie spalle. Mi riscuoto un po' dai miei pensieri e mi sciolgo dal nostro abbraccio.
-Non ce la presenti? Vuoi tenertela tutta per te, per caso?- grida un altro, la voce familiare.
Rivolgo un ultimo sguardo a Matt e poi ci voltiamo.
-Alessia, loro sono i miei amici-, dice quest'ultimo.
Li guardo e inizialmente faccio un cenno di sorriso, poi rimango a guardarli, così come loro fanno con me. Ma cosa...?
-Alessia- esclama un ragazzo alto e magro, i capelli ricci e biondi e due grandi occhi azzurri. È seguito da un ragazzo alto e in forma con i capelli marroni e gli occhi verdi che sembrano calamite. Il mio sguardo infine cade sul ragazzo alto e magro con i capelli corti neri e gli occhi marroni. Non è possibile.
-Luca, Fabio, Daniele...ma che ci fate voi qui?- domando felice, avvicinandomi a loro per salutarli.
Matt mi guarda stranito, poi chiede: -Li conosci?-
Giro lo sguardo verso di lui e annuisco. -Si, sono amici di mio fratello.-
-Quindi tu vuoi dirmi che Matt è il tuo ragazzo?- domanda Fabio. Annuisco. I tre si guardano e poi mi rivolgono un sorriso non molto entusiasta. -Questo non va bene. Affatto. -
Li guardo e poi mi siedo sul divanetto accanto a loro, seguita da Matt al mio fianco.
-E perché?- chiedo, corrugando la fronte.
-Tuo fratello sa niente di...tutto questo?- Luca fa un gesto con le mani a indicare me e Matt.
-No, e per nessuna ragione lo deve venire a sapere.-
Matt mi guarda, non capendo ancora di cosa stiamo parlando. È meglio così, credimi, vorrei dirgli.
-Comunque sia, lui non è qui adesso, quindi non pensiamoci. Mi fa piacere sapere che siete amici del mio fidanzato.- Sorrido e poggio la testa sulla spalla di quest'ultimo, le nostre mani che si chiudono insieme. Loro continuano a guardarmi con perplessità e con disapprovazione.
So che essere fidanzata, e in più all'insaputa di mio fratello, non è una buona cosa, anzi è una pessima cosa, però non m'interessa; fino a quando non lo viene a sapere, io sto bene. Non mi fa né caldo né freddo. In più, sapere che gli amici del mio fidanzato sono, in un certo senso, anche amici miei, visto che li conosco tramite mio fratello, è rassicurante. E poi, essendo loro amici di Matt e allo stesso tempo di mio fratello, potranno fare in modo di avvertirci quando questo si trova nei paraggi, così da poterci nascondere.
Parliamo per quasi un quarto d'ora. Matt rimane per tutto il tempo attaccato a me, le sue mani che giocano con i miei capelli, il suo respiro caldo sul mio collo che mi fa smuovere un po', le sue parole sussurrate al mio orecchio come fossero musica.
-Simpatici i tuoi amici- gli dico, il tono ironico. Lui scuote la testa e mi stringe di più a sé.
-Mancano ancora i miei due migliori amici però- replica. -Spero tu non conosca almeno quelli.- Sorride.
-Chi lo sa, forse.- Gli rivolgo un sorriso e poi torno a guardare Luca e Fabio che parlano tra di loro, non facendo completamente caso a noi.
Lo amo da morire. Farei di tutto per stare con lui giorno è notte. Lo conosco ancora poco, ma già le nostre uscite sono bastate per farmi capire che persona fantastica è. Io sto bene, ed è questo che conta. Se mi chiedessero di rifare ciò che ho fatto per stare con lui, lo rifarei mille volte. Io lo amo e credo che lui ami me nello stesso modo. Fino a quando il nostro amore è reciproco, nessuno potrà fermarci. Nessuno.
Il mio sguardo passa da Matt a Daniele. Non ha parlato per tutto il tempo. Quando siamo arrivati, ci ha rivolto uno sguardo contrariato e poi se n'è rimasto in disparte. Il suo comportamento è strano; quando è a casa con mio fratello i due parlano, scherzano. Ma adesso sembra gli abbiano tolto la voce e la voglia di parlare. Ci guarda soltanto.
-Ragazzi, noi andiamo a prendere un po' d'aria fresca qui fuori. Chiamateci quando arrivano gli altri- annuncia Matt, interrompendo il silenzio che si era creato fra di noi.
-Io non credo che...- inizia Luca, poi si ferma e lascia perdere.
Rivolgo un sorriso a tutti, incluso a Daniele, e mi alzo sui miei tacchi. Prendo la mano di Matt e lo seguo fino all'esterno. Arriviamo su una piccola terrazza, la balaustra in ferro battuto, dove ci siamo solo noi.
-Che bella serata.- Mi sporgo a guardare il cielo illuminato dalla luce della luna, le stelle simili a dei brillantini argentati.
-Già- risponde, la voce bassa.
Lo guardo di traverso e noto che mi sta fissando con il sorriso sulle labbra. Così distolgo completamente lo sguardo dal bellissimo panorama notturno della città e mi giro per guardare Matt.
-Che succede? - domando, l'angolo della bocca che s'inarca in un sorriso.
Posa un dito sul mio viso e fa dei piccoli cerchi invisibili sui miei zigomi. -Sei bellissima, te l'ho già detto?- Con una mano poggiata sulla mia schiena mi avvicina a sé, facendo scontrare i nostri bacini gli uni con gli altri. Arrossisco.
-Credo di sì...Una decina di volte, forse- sussurro.
-Bene- sussurra a sua volta.
Si avvicina di qualche centimetro e riduce la nostra distanza a zero. In pochi secondi le sue labbra si posano sulle mie e le sue mani mi cingono per i fianchi. Le sue labbra calde a contatto con le mie mi fanno accaldare. Mi bacia con desiderio e allo stesso tempo con delicatezza. Mi travolgono in un attimo un milione di emozioni: desiderio, pazzia, felicità, impazienza.
-Sei bellissima- biascica più volte sulle mie labbra. Sorrido a mia volta sulle sue e mi abbandono completamente a lui e a questo bacio così incredibile. Mi spinge fino a quando non sento la mia schiena toccare qualcosa di freddo e che mi fa trasalire. Giro lo sguardo e noto che ho toccato la balaustra in ferro battuto.
-Okay...- Rido.
-Dove eravamo rimasti?- domanda, con il fiatone.
Abbasso lo sguardo imbarazzata, le guance rosse e accaldate. -A questo...- dico, sollevando di nuovo lo sguardo verso di lui e allacciando dietro al suo collo le mie braccia. Poso di nuovo le mie labbra sulle sue e ricominciamo a baciarci.
Il mio cuore sussulta più e più volte. I nostri respiri sono pesanti sulle nostre labbra. Gli occhi sono chiusi e completamente da un'altra parte. Adesso so cosa significa il detto "l'amore è quando senti le farfalle nello stomaco". Io ne ho milioni dentro di me in questo momento, e sono anche piuttosto agitate.
Mi lascio trasportare da lui in un bacio infinito. Un bacio pieno di amore e di desiderio. Un bacio che solo lui mi sa dare. Il mio primo bacio. Il nostro primo bacio. Sento che non ce la faccio più; se continuo così, esploderò.
-Ok. Stop, stop, stop!- Poso le mani sul suo petto e mi allontano un po' da lui, interrompendo il nostro bacio, il petto di entrambi che si muove freneticamente. Mi guarda confuso, poi capisce.
-Fa caldo...- dico accaldata, sventolado una mano vicino al viso per farmi aria.
Sono enormemente imbarazzata per quello che abbiamo appena fatto. Lo guardo negli occhi e vedo che la sua espressione è cambiata da confusa a sorridente. Si prende gioco di me?
-Io non ne sento...però, se vuoi, posso andare via, lasciandoti sola a prendere aria- scherza e fa per andarsene, io però lo prendo e lo tiro per la giacca, riportandolo da me.
I nostri petti sbattono l'uno contro l'altro e i nostri corpi combaciano perfettamente. In un secondo siamo di nuovo dove eravamo esattamente cinque minuti fa.
-Non ci pensare nemmeno, tu rimani qui con me.- Lo guardo negli occhi e gli faccio cenno di no con la testa.
-Sempre, piccola- afferma e mi guarda. Porta entrambe le sue mani sul mio viso e le poggia ai lati delle guance. Prima che possa dire qualcosa, lui mi coglie di sorpresa facendo toccare di nuovo le nostre labbra, prima delicatamente, poi con passione.
Mi lascia sempre senza fiato; in tutti i sensi. È il ragazzo perfetto per me, quello con cui voglio stare per sempre. Non m'importano i pensieri di chi ci sta attorno. Non m'importa ciò che mio fratello potrà fare se mai verrà a saperlo. Mi batterò per far durare questo nostro amore per sempre. Matt è mio, fin da quando mi ha parlato per la prima volta in quel ristorante. Fin da quando siamo usciti insieme, e fin da quando mi ha baciata per la prima volta, qualche minuto fa.
Ci capiamo perfettamente e ci amiamo oltremodo. Lui è mio, ed io lo amo così com'è: con i suoi occhi così verdi da sembrare degli smeraldi, con i suoi capelli così scompigliati che posso arruffare ancora di più ogni volta che voglio, con le sue labbra così soffici e calde. Ed io sono sua; con il mio carattere pazzo, le guance che diventano rosse quando lui mi sussurra qualcosa all'orecchio o mi bacia. Siamo una cosa sola. Lui è mio ed io sono sua. Per sempre.
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