11. Alessia

Buongiorno mondo.

Mi sono svegliata poco fa e sono già euforica come mai prima d'ora. Credo che oggi sarà una giornata più che bella, o almeno lo spero.

L'uscita con Matt che dovrò fare mi mette di buon umore ed è l'unica cosa che oggi m'interessa veramente. Devo ancora scegliere i vestiti, pensare a cosa faremo o di che cosa parleremo, ma soprattutto, vorrei sapere come si vestirà lui. Sono sicura che quel ragazzo starebbe bene anche con dei vestiti sporchi addosso; quel che contano sono solo i suoi occhi.

Non ci credo veramente, ho un appuntamento. Sono emozionata, ma allo stesso tempo ansiosa e spaventata per ciò che potrà succedere. In fondo non conosco Matt, quindi non so cosa potrà fare, e questo mi preoccupa, parecchio. L'ho visto solo una volta, e mi è sembrato carino e gentile, ma non posso basarmi solo su quello.Può essere che l'ha fatto solo perché era il suo turno di lavoro ed era obbligato ad essere gentile. Chissà...

Quando raggiungo il bagno, sobbalzo vedendo il mio riflesso nello specchio. La mia faccia sembra quella di uno zombie, e ho delle tremende borse nere sotto agli occhi, dovute alla stanchezza. Sono proprio uno schifo. E se proprio devo uscire con Matt, devo fare in modo di trasformare questo in qualcosa di almeno più presentabile e sobrio.

Mi tranquillizzo pensando che ho ancora tutto il tempo che voglio per rimediare al casino fatto ieri sera, per scegliere i vestiti da indossare e per pensare a qualcosa di carino da dire a Matt questo pomeriggio quando lo vedrò.

Esco dal bagno e scendo le scale, ancora in pigiama, per andare in cucina. Mio fratello sta preparando la colazione, per l'esattezza qualche brioches e tre tazzine di caffè. L'odore nella stanza è qualcosa di incredibile, mi sale già l'acquolina in bocca.

-Buongiorno, fratellone.- Mi avvicino a lui e lo abbraccio.

-Hey, buongiorno a te, sorellina.- Sorride. -Sto preparando la colazione.-

-Vedo- commento. -Come mai?- domando, prendendo una tazza e versandoci del latte con un po' di caffè. Di solito non prepara mai la colazione, lo fa solo in occasioni rare.

-Mi andava- risponde semplicemente.

Annuisco, distrattamente, e mi siedo a tavola, iniziando a sorseggiare il mio latte e rubando dal piatto una brioche appena sfornata.

-Per chi è quel caffè in più?- domando.

-Ho invitato...- Il campanello suona, interrompendo quel che voleva dire. Chi mai potrà essere a quest'ora del giorno?

-Tranquillo, vado io- mi offro. Cammino verso la porta di casa e quando apro la porta, trovo qualcuno che fa sparire quel lieve sorriso che mi era spuntato pochi minuti prima.

-Damon, che ci fai qui?- chiedo, poggiandomi allo stipite della porta, il tono inespressivo.

Come devo comportarmi con lui adesso? Devo essere acida come al solito e non calcolarlo, oppure devo essere gentile e amichevole? Picchietto le dita sulla porta e produco un lieve rumore.

-Ciao anche a te. Tuo fratello mi ha invitato per la colazione. Posso entrare?-

Ah, ecco perché Jack stava preparando la colazione, adesso è tutto più chiaro. Lo guardo per alcuni minuti, titubante, poi acconsento aprendo la porta. Mi ringrazia. Subito il suo sguardo ricade su di me, trattenendo quasi una risata.

-Che c'è? Perché mi guardi così?- dico, la voce secca.

-No, niente.- Distoglie lo sguardo da me. -Dov'è tuo fratello?- chiede poi.

-In cucina.- Chiudo la porta e lo seguo con lo sguardo.

-Grazie. E comunque, bello il tuo pigiama con gli orsetti- commenta divertito, poi va in cucina.

Ecco, mi mancavano le sue battutine, specialmente di prima mattina. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. Salgo in camera mia e mi butto sul letto, guardando le notifiche che mi sono arrivate su Facebook; Giulia mi ha taggato in una foto scattata ieri sera prima di andare in discoteca e sballarci completamente. Lascio un mi piace ed un commento che dice "Non era in programma la pubblicazione di questa foto", poi vado su Youtube e m'intrattengo guardando qualche video.

Quando finisco, guardo l'orario. Non so ancora a che ora incontrerò Matt. Dovrei chiamarlo? No, aspettiamo che sia lui a farlo. Intanto che aspetto prendo l'intimo per portarlo in bagno, mentre riempio anche la vasca d'acqua calda e del bagnoschiuma alla fragranza di rosa. Appena è pronta, lego i capelli in una crocchia e mi spoglio. Entro nella vasca e quando m'immergo, il mio corpo ha un brivido, che svanisce poco dopo. Mi appoggio con la schiena ai laterali della vasca e vi poggio la testa, poi chiudo gli occhi e mi rilasso.

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