Capitolo 55

*Certo Ally lo sai che sono sempre presente quando c'è da fare festa*

*Sam non è una festa, è un semplice pranzo in famiglia*

*Ma cosa dici? Quando ci sono io è sempre festa*

Ho scritto a Sam, come a tutto il resto della famiglia, perché vogliamo fare un pranzo per annunicare a tutti che io sono incinta.

Non siamo scaramantici, tanti vogliono aspettare il terzo mese per dirlo.

Ma noi vogliamo condividere subito la nostra gioia con le persone più importanti per noi, la nostra famiglia.

****

Porto il bere nel tavolo che abbiamo appena finito di apparecchiare.

Mi guardo intorno e un sorriso spontaneo esce dalle mie labbra.

Sul dondolo sono seduti Jason e Stephanie che parlano allegramente.

Hanno entrambi un sorriso sincero, so quanto gli sia mancato a Jason questo contatto, come agli altri due fratelli.

Emily sta giocando con una macchinina insieme al piccolo Max.

Mi dispiace averle sottratto una parte della sua giovinezza.

Per un motivo o per un altro, anche lei è dovuta crescere un po' più velocemente rispetto ai suoi coetanei.

Mi sento in colpa per averle fatto vivere ciò che ho vissuto io a causa di mio papà.

Avrei dovuto proteggerla meglio, non dovevo sbagliare, non dovevo farla soffrire.

Ma in quel momento non ragionavo.

Con il senno di poi non avrei fatto nulla di quello che ho fatto.

<Piccola mia, hai bisogno di una mano?> mi chiede dolcemente mamma accarezzandomi la guancia

<No ho finito, fra poco Nathan inizia a grigliare> le sorrido e le schiocco un bacio sulla guancia.

Le guance un po' più piene di mamma si alzano per sorridermi, come i suoi occhi, questi occhi gli ho visti anche al suo matrimonio.

Accarezzo dolcemente la sua pancia cresciuta, ormai è al quinto mese.

Un'emozione inspiegabile si scarica sul mio corpo.

Mamma è bella, più bella che mai.

Dicono che la gravidanza rende più belle le donne.

Dicono che non si capisce l'importanza di un figlio fino a che non si diventa mamma.

Io anche se l'ho scoperto da qualche ora di essere incinta, sento già che la piccola creatura che c'è dentro di me è fondamentale per vivere.

La proteggerò a tutti i costi, anche a costo della mia vita.

Penso che non ci sia amore più grande di una madre verso il proprio figlio.

E io so, che nessuno mi amerà mai come mi ha amato papà, come mi ama mamma e come mi ameranno i miei figli, spero.

<Avete già scelto come chiamarla?> chiedo ritornando dal mio stato di trance.

Noto dallo sguardo di mamma che ha capito a cosa stavo pensando, ma non dice nulla in merito.

<Chloe> che bel nome! Le sorrido <Raggiungo gli altri due uomini> dice raggiungendo con un sorriso smagliante Rohn e Matthew, il marito di Stephanie.

Delle mani forti mi avvolgono da dietro <Nana> sussurra al mio orecchio.

<Amore, non vedo l'ora di dire a tutti che sono incinta>

<Anche io, adesso arriva Samantha, facciamo l'aperitivo e lo diciamo okay?>

Mi giro per guardarlo negli occhi e annuisco

<Ma ti immagini? Fra poco avremo in giro per casa tante piccole principesse e tanti piccoli cavalieri>

Sorrido, è un immagine bellissima, bambini in giro per casa, probabilmente biondi con gli occhi azzurri.

<Ma tanti che? Non sono mica una fabbrica che sforna bambini> lo rimprovero ridendo.

<Ah quindi non faremo una squadra da calcio?> mi chiede con un labbruccio davvero dolce.

<No> gli tiro una pacca sul suo braccio muscoloso.

<Eh va be> mi guarda attentamente, vuole dire qualcosa ma si sta trattenendo.

<Nathan spara la cazzata che stai pensando> dico roteando gli occhi verso il cielo.

<Stavo pensando, hai ragione è faticosa la gravidanza>

<E tu cosa ne sai? L'hai mai provata?> scoppio a ridere.

Prendo un bicchiere d'acqua e lo porto alle labbra.

<Shh lasciami parlare che è una cosa seria> immagino.

Ritorna il suo sguardo furbo, ho paura <stavo dicendo, è faticosa la gravidanza, quindi prima o poi l'uscita della tua fabbrica sarà chiusa, ma promettimi che l'entrata per me sarà sempre aperta>

L'acqua che stava scendendo nella mia gola va di traverso e inizio a tossire come se non ci fosse un domani.

Nathan mi dà delle pacche sulla schiena per cercare di farmi tornare alla normalità.

Guardo intorno a me e per fortuna nessuno ha sentito niente.

Il mio respiro torna normale <se mi volevi uccidere me lo potevi dire> dico tirandogli un pugno sulla spalla.

<Ma cosa ne sapevo io che avresti avuto questa reazione?>

<Avvertimi! Mi dici: "Ally sto per dire una cazzata non bere che ti potresti strozzare" non che mi fai credere che sia una cosa seria>

Pensavo stesse per dire una cavolata delle sue, ma non così tanto.

<Sì sì hai ragione ma non hai risposto>

Davvero vuole avere una risposta?

Ovvio che non gliela chiuderò la fabbrica, io ho bisogno di sentirlo mio, di sentirci un corpo solo, un cuore unico.

Il rumore di un clacson interrompe la nostra conversazione imbarazzante.

Ma non imbarazzante per la conversazione in sé, perché capita che io e lui ci scherziamo su queste cose.

Per me è imbarazzante perché siamo davanti alla nostra famiglia e qualcuno potrebbe sentirci.

Ci giriamo tutti verso il cancelletto e si vede una Samantha che fa la sfilata con la sua macchina rosa.

<Non me me vado fino a che non mi rispondi> mi sussurra all'orecchio.

Ma perché mi deve creare sempre un miliardo di brividi?

<Se sei insistente> dico ridendo e ruotando gli occhi <L'hai detto tu no? Prima o poi la fabbrica sarà chiusa, in entrata e in uscita. Sarà off limits eccetto gli autorizzati, e tu non sarai un autorizzato>

Dico facendogli l'occhiolino e raggiungendo gli altri per accogliere Samantha con Michael.

<Allora bisognerà recuperare il tempo che sarà perso> urla alle mie spalle.

La mia faccia diventa completamente rossa.

<A cosa si riferisce?> mi chiede maliziosa Emily indicando Nat.

<Niente lascia stare> dico velocemente.

<Ragazzi è iniziata la festa?> chiede Samantha aprendo il cancelletto comportandosi da diva come solo lei sa fare.

<No vi stavamo aspettando> annuncia mamma.

<Per forza. No Samantha no party> dice muovendo le mani in aria come se fosse in discoteca.

Saluta tutti con un bacio sulla guancia e poi mi raggiunge.

Mi stringe forte e mi porge un sacchettino verde.

<Ho portato un cadeau per il tuo magnifico invito>

<Ma come siamo sofisticate> la prendo in giro per come ha detto la frase.

<Devi sempre rovinarmi tutto, me la sono studiata a lungo questa frase> slego il fiocchettino verde scuro a pois bianchi.

Alzo la piccola scatolina e trovo una collanina argento con il ciondolo chiama angeli.

<È un pensierino, la indossano le donne incinte, dicono che porti fortuna alla mamma e al bambino>

<Grazie mille è bellissimo> dico abbracciandola ancora forte a me.

<Fratellone> urla staccandosi da me e abbracciando Nathan

<Ciao Michael> dico avvicinandomi a lui e dandogli un bacio sulla guancia.

<Congratulazioni!> lo guardo stranito <Sam me l'ha già detto ieri, era così emozionata tornando a casa che non è riuscita a tenere la bocca chiusa> sorrido rassegnata dal comportamento di Sam.

<Grazie>

Guardo gli altri sorridenti.

<Facciamo l'aperitivo?> chiedo.

Tutti annuiscono e ci dirigiamo al tavolino dove Nathan si è premurato di fare degli Spritz e un analcolico per chi non può bere alcol.

Prendo lo Spritz per passarlo a Rohn.

<Ei cosa fai tu? Non puoi bere> mi sussurra Nathan mentre ho ancora il bicchiere in mano.

Amo quando è premuroso.

<Tranquillo lo sto passando>

<Quindi a cosa brindiamo?> chiede Matthew alzando il suo bicchiere seguito da tutti.

<Io e Nathan vi abbiamo invitato oggi a pranzo perché volevamo farvi un annuncio>

Prendo un respiro e guardo amorevolemente il mio principe dagli occhi azzurri.

<Allyson è incinta> dice con un sorriso smagliante e fiero Nathan.

<Davvero?> chiede mamma con gli occhi lucidi.

<Diventeremo zie> urlano Samantha ed Emily in coro battendo le mani.

<Io lo sapevo> aggiunge Sam alzando la mano come a scuola.

Tutti ci raggiungono e ci abbracciano, contenti della nostra felicità.

Nathan ha gli occhi lucidi, mi alzo in punta di piedi per dargli un bacio a fior di labbra.

Non l'ho mai visto così sensibile come in questo periodo.

Si è sempre comportato come il ragazzo forte per aiutarmi, per far finta di essere indistruttibile.

Ma sono contenta che la sua parte fragile stia uscendo.

Io adesso sono pronta a prendermi cura di lui.

Perché forse è vero che l'amore rende vulnerabile.

È come prendere un coltello, darlo alla persona e dire "la mia vita è nelle tue mani, solo tu, in qualsiasi momento puoi puntarmi il coltello".

Nathan con me l'ha fatto, mi ha dato quel coltello ma io non potrei mai fargli del male, lo amo troppo.

E poi perché so quanto possa essere struggente soffrire per amore.

David andandosene ha spezzato il mio cuore in due, Nathan è riuscito a darmelo indietro facendolo ribattere, ma una parte sarà sempre sua.

Quel ragazzo moro dagli occhi castani che mi ha fatto stare bene veramente e mi ha fatto battere il cuore per la prima volta.

<Amore vai a prendermi il sale grosso in cucina per favore?> mi chiede il ragazzo dagli occhi azzurri intento a fare la griglia.

Annuisco ed entro in cucina.

Guardo i mobili intorno a me e sono confusa.

Dove potrà essere il sale grosso?

Ma davvero ce l'abbiamo in casa?

E se gli portassi quello normale cambia qualcosa?

Sì però è tragico che io non sappia ancora dove siano le cose in casa mia.

Però non è del tutto colpa mia.

Nathan non vuole mai farmi entrare in cucina, è stato troppo scandalizzato dal racconto del mio quasi incendio di mia mamma.

Ha addirittura comprato un estintore per le emergenze.

<Ally> mi raggiunge Samantha con il fiatone come se avesse fatto una maratona e le lacrime agli occhi <hai una cassetta per le emergenze? Nathan si è fatto male>

Nathan!

<In bagno> urlo a lei essendo già lontana dato che alla sua frase mi sono buttata fuori dalla porta.

Lui è per terra sofferente che si tiene la gamba con un braccio e con l'altro sugli occhi, mentre sul suo viso si propaga una smorfia di dolore.

<Amore> urlo con le lacrime ormai agli occhi.

Un grugnito di sofferenza esce dalle sue labbra <Stai tranquillo adesso arriva Sam con il kit medico>

<Cosa è successo?> chiedo girandomi verso gli altri che hanno un sorriso sul volto.

Ma perché ridono?

Si sono accorti che Nathan sta male?

Noto Samantha che torna con il fiatone ma a mani vuote.

<Il kit?> chiedo con la voce tremante dal panico, mentre mi alzo in piedi pronta per correre a prenderlo.

Non riesco a capire come abbia fatto a farsi male e non so dove, presumo la gamba ma non so nient'altro

<Nat siamo attori nati> dice Samantha con sguardo fiero e con un sorriso largo.

<Qualcuno mi vuole spiegare cosa sta succedendo?> la mia voce è interrotta da un singhiozzo causato dal pianto.

<Già> dice Nathan alle mie spalle.

Mi giro di scatto.

Le palpitazioni del cuore vanno a mille.

Lo odio per avermi fatto questo scherzo imbecille.

Ma lo amo così tanto.

Mi asciugo le lacrime di dolore dal viso mentre sento quelle di gioia scendere.

<Allyson scusami se ti ho fatto piangere, almeno so che ci tieni a me>

Lo trucido per un attimo con lo sguardo.

Ma quanto può essere scemo?

Deve far finta di star male per sentirselo dire?

Lo sa che lo amo, glielo dico tutti i giorni e cerco di dimostrarglielo sempre.

Nonostante sia ancora arrabbiata con lui, non riesco a fare a meno di sorridere a quella faccia da schiaffi davanti a me, in ginocchio, con una scatolina blu in mano.

<Tante volte ho pensato da piccolo come avrei fatto la proposta alla mia futura moglie. Non sapevo chi sarebbe stata, ma sapevo che la proposta sarebbe stata diversa dalle altre, non volevo che fosse scontata. Da quando ti ho visto per la prima volta, quella persona aveva un nome, io mi sono sempre immaginato te davanti a me. Stavo inziando a farmene una ragione che non saresti stata tu, che non avremmo mai avuto una possibilità e che avrei dovuto cambiare i miei piani. Ma forse è vero come dicono papà e Kate, se due persone sono destinate a stare insieme, si troverà un modo per esserlo. Io sono immensamente, completamente e pazzamente innamorato di te e della creaturina che proteggi nella tua pancia. Sono qui, davanti alla nostra famiglia, per promettervi che vi amerò per sempre ma soprattutto che vi proteggerò ad ogni costo>

Apre la scatolina e mi prende dolcemente la mano <Allyson Lerman, vuoi sposarmi?>

<Dopo lo scherzo che mi hai fatto ti meriteresti un bel no> lo guardo sfidandolo <Se non fosse per il fatto che anche io ti amo immensamente, completamente e pazzamente. Io ti amo con ogni particella del mio corpo, non riuscirei ad immaginarmi una vita senza di te>

Mi abbasso alla sua altezza e premo le mie labbra sulle sue.

Un applauso generale della nostra famiglia ci ricopre mentre lui mi infila l'anello che è stupendo e mi sta alla perfezione.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top