Capitolo 46
Jennifer's pov
Sono circondata da tantissima gente.
Sono immersa da migliaia di colori.
Per le strade di Milano si respira aria di gioia.
Tutti ballano, sono allegri.
Stringo di più la mano di Andrea e mi immergo tra la folla.
Io ci vengo da dieci anni ormai, anche quando non avevo ancora fatto coming out venivo a manifestare pacificamente.
Un giorno all'anno volevo sentirmi libera di essere quello che sono, lontana da tutti i pregiudizi.
Non ho mai sentito un'energia di unione come qui.
Sono contenta che ci siano più persone rispetto all'anno scorso.
Probabilmente più gente ha deciso di spogliarsi dalle sue paure e fare coming out, oppure ancora timorosi, hanno deciso di sentirsi per un giorno quello che sono veramente.
Ci sono anche persone etero e questo mi fa sorridere ancora di più.
Tante persone hanno deciso di partecipare a questa manifestazione pacifica anche solo per supportare la causa.
Il gay pride non è solo una manifestazione per i diritti dei gay.
È anche una manifestazione per la difesa dei diritti in generale, contro ai pregiudizi di tutti i generi.
Ti insegna ad essere meno egoista, ad abbracciare le idee altrui, ad aprire la mente.
È il simbolo della libertà, essere liberi di essere chi si è.
Qui nessuno è giudicato e ognuno combatte la propria causa.
Bisogna combattere l'ignoranza.
Combattere per i diritti altrui è importante, è un gesto di solidarietà e porta un appagamento al cuore vedere altre persone felici per un piccolo gesto che hai fatto tu.
Vengono anche solo per portare sostegno, se tutti pensassero così saremmo in tanti.
Bisogna capire che siamo tutti uguali, bisogna amare se stessi e di conseguenza amare gli altri.
È un gesto d'amore che non pretende di ricevere nulla in cambio, lo fai solo per amore degli altri.
Perché l'amore è libero.
Si dovrebbe avere la libertà di amare chi si vuole, l'importante è amare con il cuore.
Love si love.
Love is equal.
L'amore rende uguali, l'importante è amare.
Bisognerebbe accettare che ognuno possa amare chi vuole.
Prendo Andrea tra le mie braccia e ci baciamo.
La amo così tanto ed è giusto così.
Io merito di poter amare chi voglio.
La vibrazione del mio cellulare mi fa capire che qualcuno mi sta chiamando.
Prendo il telefono e noto che è Jessica.
<Jessica è successo qualcosa?> chiedo preoccupata.
<No Jenny avevo bisogno di un favore dove sei?> faccio fatica a sentire cosa mi stia dicendo dato che le urla di gioia mi sovrastano.
<Non sono a casa> urlo per farmi sentire.
<E dove sei?> mi chiede.
Gliel'avevo detto che sarei stata qui, questo significa che non mi ascolta poi così tanto come dice.
<Sono al gay pride in centro. Che favore dovrei farti?>
<Girati> cosa?
Mi giro alla mia sinistra e poi alla mia destra ma non vedo niente e nessuno di familiare.
<Cosa c'è amore?> mi chiede Andrea vedendomi preoccupata.
<Jenny girati completamente> urla Jessica dall'altra parte del telefono.
Mi giro.
Mille brividi si espandono sulla mia pelle.
Stringo un po' più forte la mano di Andrea per rendermi conto che è tutto vero.
La guardo negli occhi quasi neri e anche lei è emozionata come me.
Ci sono tutti davanti a me.
Jessica, Allyson, Nathan, Emily, Jason, Samantha, Michael e quello che dovrebbe essere il ragazzo con cui si sta sentendo Jessica, Jack mi pare che si chiami.
Indossano tutti una maglietta bianca con disegnato l'arcobaleno.
Nel loro viso sono truccate delle strisce con i colori dell'arcobaleno.
Reggono uno striscione gigante con scritto "Love Is Love".
<Baciamoci tutti> urla entusiasta Samantha.
Tutte le coppie dei miei amici si girano tra di loro e iniziano a baciarsi.
Prendo Andrea tra le mie braccia e premo delicatamente le mie labbra sulle sue rosse e carnose.
Ho degli amici davvero speciali.
Questo è quello che intendo quando dico che ognuno può amare chi vuole.
Amo Andrea.
Ma amo anche con tutto il mio cuore i miei amici.
Perché l'amicizia è comunque una forma d'amore.
Due lacrime di gioia scendono dai miei occhi seguite da un sorriso mio, da quello di Andrea e da quello dei miei amici.
<Love is love> iniziano ad urlare loro.
<Love is love> ci aggiungiamo io e Andrea.
<Love is love> urlano le persone intorno a noi.
****
Nathan's pov
Il gay pride è finito e abbiamo deciso di andare al Mc Donald's.
È stato bello fare questa sorpresa a Jennifer, dimostrare a lei e alla sua fidanzata Andrea che noi siamo con loro, che le appoggiamo.
Vedere i suoi occhi lucidi e pieni di amore mi ha riempito il cuore di gioia.
Anche un'altra cosa mi sta riempiendo di gioia in questo momento.
Allyson sta mangiando con molta enfasi il suo gran big mc.
C'è stato un periodo che le si era chiuso lo stomaco.
Non mangiava praticamente più.
Provava un rifiuto verso il cibo, non perché si vedesse grassa o per altri motivi, solo perché soffriva troppo e al pensiero di mangiare le veniva da vomitare.
Era diventata anoressica senza volerlo veramente, non ha mai voluto esserlo.
Per fortuna pian piano ha incominciato a mangiare e ha rimesso i chili.
Ora che è qui in Italia non potrebbe non mangiare con a fianco mia sorella che è un pozzo senza fondo.
E io ne sono felice.
Mi piace mordicchiare quella piccolissima pancetta.
Noto che Allyson mi sta guardando "cosa c'è?" mi chiede con lo sguardo.
Le faccio capire che ne avremmo parlato dopo, ma lei ha già capito.
Ormai siamo diventati troppo in sintonia, ci parliamo anche solo a sguardi, non abbiamo bisogno di parole
****
Allyson's pov
Oggi è stata una giornata molto movimentata ed emozionante.
Tutte quelle persone piene di gioia me l'hanno trasmessa.
Mi sentivo a mio agio.
Eravamo tutti nel posto giusto.
C'era solo amore nell'aria.
Non c'era odio, non c'era invidia.
Solo una bellissima energia positiva.
Poi siamo andati al Mc Donald's tutti quanti insieme.
Mentre mangiavamo ho visto lo sguardo di Nathan, ho capito cosa stesse pensando, stava pensando a quando ero anoressica.
<Nathan> lo richiamo <io voglio fare qualcosa per raccontare la mia vita>
Si avvicina di più a me per dedicarmi la sua completa attenzione.
<Io voglio parlare perché ho tanto da raccontare, vorrei magari fare prevenzione sui ragazzi, evitare che facciano i miei stessi errori>
<Penso che sia una cosa bellissima. Mi è venuta un'idea, ti fidi di me?> annuisco.
Io mi fido ciecamente di lui.
<Comunque ho capito a cosa pensavi oggi mentre mangiavamo. Nathan, lo sai che non era mia intenzione diventare come sono diventata. Adesso sto iniziando a piacermi veramente>
<Devi piacerti. Sei bellissima amore mio, non ho mai visto nessuna più bella di te> mi stampa un bacio sulle labbra.
<Dimmelo ancora>
<Sei bellissima> lascia un dolce bacio sul collo.
<Sei bellissima> mi dice togliendomi la maglietta e baciandomi in mezzo ai seni.
Il mio respiro si fa sempre più veloce e affannoso.
<Sei bellissima> baciandomi sopra l'ombelico e lasciando un piccolo morso.
<Nathan> lo richiamo <anche tu sei bello da vivere>
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