Capitolo 45
<Io mi fido di più ad essere truccata da Samantha> sentenzio guardando Jessica, mentre Samantha si dà le arie per la frase detta.
In effetti Samantha è migliorata molto e sta facendo continui corsi di trucco, dato che il suo sogno è quello di lavorare come make up artist, magari alle sfilate di moda.
<Questo non lo metto in dubbio> alza le mani Jessica in segno di resa <ma ho visto un tutorial per un trucco bellissimo e sono sicura che ti starebbe davvero bene>
<Okay> mi arrendo <ad una condizione> la fermo prima che possa fare danni sul mio viso <non mi devi fare un trucco uguale a quello tuo delle superiori>
Rotea gli occhi.
<Tranquilla è un trucco semplice>
<Lo spero per te> parte contenta applicandomi del fondotinta sul mio viso.
<Posso farti i boccoli vero?> mi chiede con una faccia da cucciolo Samantha.
<Mi avete preso come cavia da lavoratorio?>
Annuiscono entrambe contente scoppiando poi a ridere.
<Va bene, basta che non mi bruci le orecchie e i capelli soprattutto>
<Parola di scout> dice mettendosi una mano sul cuore.
<Ma se non li hai neanche fatti gli scout> sentenzia Jessica.
<Questi sono dettagli> scoppio a ridere mentre Samantha corre a prendere la piastra per i boccoli che si stava riscaldando nel bagno di Jessica.
<Sono contenta di tornare al Bijoux, non ci vengo da tanti anni>
<È sempre uguale, con la differenza che c'è un barman davvero carino>
<Jessica farà conquiste stasera> urlo prendendola in giro mentre Samantha batte le mani contenta.
Sam si posiziona dietro la mia sedia iniziando ad arricciarmi le punte dei capelli.
<Aia!> urlo facendo uno scatto a sinistra con la testa.
<Allyson! Non muoverti o ti sbavo il trucco> mi sgrida Jessica.
<Samantha mi ha bruciato l'orecchio> mi giustifico.
<Non mi interessa! Stai ferma che sto finendo un'opera d'arte>
<Sentite mi avete stancato! Mi preparo da sola> sentenzio, ma pensa te se devo sottostare alle loro regole.
<No> mi urlano entrambe all'orecchio.
<Facciamo così, vi do l'ultima possibilità, non sprecatela e non fatemi esaurire>
<Affare fatto> dicono insieme.
Inquietante.
Hanno passato così tanto tempo insieme quando non c'ero che sono entrate in simbiosi.
E non è una cosa positiva.
Ripeto.
Samantha la sclerotica è entrata in simbiosi con Jessica la bisbetica.
Non è una combinazione vincente e io sono in mezzo ai due fuochi sperando di non bruciarmi.
Nel vero senso della parola, dato che Samantha come si può ben vedere non è molto affidabile.
Non mi è mai mancata Madison come in questo momento.
<Finito> dicono in coro scoppiando poi a ridere.
L'ho già detto che sono inquietanti?
Mi dirigo allo specchio e devo ammettere che sono veramente bella.
Il trucco è sui toni del rosa, con uno smooky eyes rosa e bianco, una sottile linea di eyeliner, un po' di mascara, blush color pesca e il rossetto rosa un po' più scuro.
Torno in camera e mi complimento con le mie amiche.
La camera solo guardandola puoi pensare "è proprio la camera di Jessica".
Ha un letto matrimoniale al centro della stanza con il copriletto zebrato.
La scrivania è bianca e l'armadio nella parete sinistra è nero.
La moquette è pelosa e rosa.
Una lampada a cristalli è appesa al soffitto.
<Comunque ho il vestito adatto al tuo trucco> mi mostra un tubino rosa cipra a maniche lunghe, con dei lacci incrociati sulla schiena.
Lo prendo tra le mie mani, è davvero bellissimo, tolgo i miei vestiti e lo metto.
<Ti sta d'incanto> mi guarda con gli occhi a cuoricino Samantha.
<L'ho detto io> si vanta Jessica.
<Vestitevi anche voi> dico alle due davanti a me.
<Sì che dobbiamo farci le foto allo specchio> Samantha non è cambiata e a sto punto non cambierà mai.
Samantha indossa un tubino bianco con le spalline sottili, nella gamba destra ha un piccolo spacco.
<Jessica ma allora non hai solo vestiti da zoccola in quell'armadio> mi complimento prendendola in giro.
<Ci sorprendi> rincara la dose Sam.
<Dite così perché non avete ancora visto il mio nuovo acquisto che metterò stasera> dice orgogliosa e ci fa l'occhiolino <intanto voi mettetevi le scarpe>
Io metto delle scarpe con il tacco argento mentre Samantha bianche.
Prendo un paio di orecchini a cerchio argento e li indosso.
Ritorno in camera e trovo una Jessica con un vestito aderente, corto e leopardato.
È sempre la stessa.
<Come non detto, rimangio le mie parole> scoppio a ridere e mi seguono anche le altre due.
<Ragazze, io sono consapevole di vestirmi provocante quando esco. Lo faccio perché io mi piaccio esteticamente e mi piace valorizzarmi. Ho molta autostima nel mio corpo quindi perché non mostrarlo? Questo non vuol dire che mi faccio toccare da tutti o che mi comporto da zoccola. Ci sarà prima o poi qualcuno che andrà oltre i miei vestiti e il mio fisico>
<Jessica lo sai che scherzo, stai bene vestita così>
<Lo so baby> mi dice facendomi l'occhiolino.
Mi arriva un messaggio di Nathan e lo leggo ad alta voce.
*Dieci minuti e siamo sotto casa di Jessica*
<Ragazze muoviamoci, abbiamo dieci minuti per fare la foto perfetta>
Conoscendo Samantha riusciremo ad arrivare in ritardo e faremo sclerare Nathan e Michael che ci aspetteranno per minuti sotto casa di Jessica.
Ma ormai Samantha la conosciamo e l'amiamo così com'è.
****
Jessica's pov
La musica house ci rimbomba nelle orecchie e mi carica come non mai.
Delle mani forti si appoggiano sui miei fianchi e decido di muovermi a suo tempo.
<Piccola ti va di andare a bere?> la puzza pungente di alcol mi arriva alle narici.
Mi giro per guardarlo negli occhi, è un bel ragazzo ma non è il mio genere.
<Solo una bevuta però> sottolineo.
Lui annuisce.
Mi avvicino a Samantha e urlo per sovrastare la musica <vado a bere>
<Vuoi che ti accompagnamo?> chiede apprensiva.
Nego con la testa e le sorrido per seguire il ragazzo.
<Dove vai?> mi chiede Ally fermandomi dal braccio.
<Vado solo a bere con il ragazzo, me lo offre> mi giustifico.
<Sei un'opportunista> ride Ally e io di seguito.
<Che c'è? Non si dice mai di no a un drink offerto> mi giro continuando a seguire il ragazzo lasciando i piccioncini baciarsi.
<Cosa prendi?> mi chiede il ragazzo dai capelli rossi e gli occhi castani.
<Gin lemon> gli sorrido mentre chiama il barista.
È molto bello, capelli castani e occhi grigi. Lui si che è il mio prototipo di ragazzo.
<Un gin lemon> dico al barista mordendomi il labbro.
<Subito bella> mi fa l'occhiolino.
È già mio.
Mette sul bancone i due drink e io lo bevo a goccia.
<Veloce eh> mi dice il ragazzo dai capelli color rame.
Annuisco ma non mi interessa.
Obiettivo di stasera: fare colpo sul barista.
<Ti va di andare a ballare?> mi chiede porgendomi la mano il ragazzo alla mia destra.
<No non mi va, vai tu> alle mie parole il ragazzo non si schioda dallo sgabello vicino al mio.
Mi sa che non ha capito che non mi interessa.
<Vai divertiti non stare appresso a me, stasera voglio solo bere> non era questa la mia intenzione iniziale ma devo stare il più tempo possibile con il bellissimo ragazzo dietro il bancone.
<Sincera, non ti interesso?> mi chiede, mi fa tenerezza.
<Mi dispiace ma no>
<Pensavo che avendo accettato di bere volessi stare un po' di tempo con me>
<Volevo solo bere, pensavo di essere stata chiara> sentenzio decisa.
In casi come questi usare la gentilezza non funziona, non si scollano mai.
<Stronza> dice andandosene via.
Ormai non mi fa più effetto quella parola, me la sono sentita dire così tante volte.
Ma non ci posso fare niente.
Mi ha chiesto se volessi bere, non se volessi passare del tempo con lui.
Io ho accettato solo il bere.
<Hai fatto colpo eh> mi dice il ragazzo puntando con la testa il ragazzo dai capelli rossi che si allontana.
<Già ma non mi interessava>
<Capisco> si allontana un attimo per fare un drink ad un ragazzo parecchio ubriaco.
<Mi fai un long island?> gli chiedo.
<Certo, ma attenta a non mischiare troppo>
Che tenero, è già premuroso nei miei confronti.
<Ci proverò> dico facendogli l'occhiolino.
<Quindi?> mi chiede.
Lo guardo stralunata.
Okay che il gin lemon di prima sta iniziando a darmi alla testa, ma non sono così tanto fuori.
<Cosa?> gli chiedo.
<Se quello non ti interessava, chi potrebbe interessarti in questa sala?>
Tu.
Ma non sono così tanto una sottona, non posso dargli questa risposta.
Mi giro verso la pista e indico un ragazzo biondo dagli occhi marroni, praticamente l'opposto del ragazzo davanti a me.
Il suo sguardo sembra deluso.
Bingo!
<Ma non sono così tanto superficiale, mi posso far andare bene anche uno come te> lo stuzzico.
<Guarda questa come fa la figa> mi prende in giro <e se tu non mi andassi bene?> mi chiede provocandomi.
<Dai diciamocelo, a chi non vado bene?> faccio un piccolo sorso del mio long island, devo farlo durare il più possibile per stare più tempo con lui.
<Magari a me>
<Se è così probabilmente è perché sei gay. Io se potessi, mi limonerei>
<Vedo che sei molto modesta> ironizza, annuisco contenta <fai bene, sei molto bella>
Allunga la sua mano e mi accarezza il viso.
Appena la sua mano si appoggia sulla mia guancia, delle scariche elettriche mi smuovono il corpo.
So di essere una bella ragazza, ma sentirselo dire da un bel ragazzo fa piacere.
<Se ti va appena stacco ci facciamo un giro per Milano, poi ti accompagno io a casa>
<Certo, allungami il braccio> prendo dalla borsa il mio rossetto rosso e ci scrivo il mio numero di telefono.
Per concludere il mio capolavoro spruzzo una goccia del mio profumo sul suo polso.
<Così durante questo turno mi pensi e se ci perdiamo di vista sai dove chiamare> gli faccio l'occhiolino.
<Non ti ho chiesto il nome>
<Jessica e tu?>
<Jack piacere>
<Piacere mio>
Butto giù l'ultimo sorso nel mio drink e mi alzo dal bancone leggermente barcollando.
Raggiungo i miei amici che si stanno divertendo.
Scuoto i miei fianchi a ritmo di musica con Samantha.
<Sei stata via una vita> mi prende in giro Michael.
<Ho conquistato il barista> dico con un sorriso sbilenco.
<Avevi bisogno di ubriacarti per fare conquiste?> mi dice ridendo Samantha.
<Dovevo stare più tempo possibile lì, non potevo starci senza drink, avrebbe pensato che ero lì solo per lui>
<Come se non l'avesse capito> dice Nathan ridendo.
<Non puoi puntare sulla Jessica simpatica e non su quella rimbambita? Tipo su un'uscita ad esempio>
<Infatti appena stacca ci esco> sorrido e vedo le mie amiche iniziare a saltellare contente per me.
Anche io sono contenta.
Mancano solo due ore, tre minuti, e cinquantaquattro secondi alla fine del suo turno.
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