Capitolo 33
*Ti voglio fare una sorpresa. Fra poco arrivo a casa tua*
Questo messaggio di David l'ho letto un centinaio di volte e me l'ha inviato solo da dieci minuti.
Sto fremendo dal sapere quale possa essere la sorpresa.
Non può fare così però!
Sa che sono curiosa.
Vieni a casa mia e me lo dici direttamente.
Non farmi stare minuti a pensare su cosa possa essere.
Anche se le sorprese mi piacciono.
Qualsiasi cosa che faccia David mi piace.
Quindi di sicuro sarà meravigliosa e scommetto che questa attesa ne varrà la pena.
Il campanello suona.
Corro ad aprire <Ally ma cos...?> sento Nathan che mi chiede basito.
Voglio vedere il prima possibile David.
Apro il cancello e mi lancio tra le sue braccia per baciarlo.
<Sembra che non mi vedi da una vita>
<È sempre troppo> mi allontano leggermente da lui e noto che ha in mano una valigia.
Prima che possa chiederglielo mi risponde: <allora? Cosa aspetti a fare la valigia? Tua mamma sa già tutto>
Valigia?
Dove mi porterà?
Perché la valigia?
Allyson secondo te a cosa potrebbe servire una valigia? Per lanciartela in testa?
<Vieni con me> ritorno in me stessa e lo trascino in camera mia.
<Dove andiamo?>
<Allyson non te lo dico>
<Almeno dammi degli indizi... Per capire cosa portarmi>
<Staremo via due giorni e due notti, porta un costume, vestiti da spiaggia e un vestito da sera non elegante>
Prendo i vestiti al volo e li metto nella valigia.
Vado in bagno, prendo un bagnoschiuma, lo shampoo, il balsamo, uno spazzolino, il dentifricio, il phon, la piastra per i capelli e la trousse dei trucchi.
Prendo un paio di infradito, due paia di scarpe da ginnastica e degli stivaletti
Chiudo la valigia, non ne ho mai fatta una così velocemente.
In salotto ci sono tutti, mamma sta piangendo come se non tornassi più, ma da quello che ho capito staremo via solo un weekend.
Emily e Samantha al contrario di mamma sono esaltate, come sempre d'altronde.
Metto la valigia nel bagagliaio e saliamo in macchina.
<Come mai questa idea?> gli chiedo osservandolo mentre è concentrato a guidare.
<A volte bisogna capire che la vita è troppo breve per essere buttata, voglio vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. Con Ashley ho imparato che un giorno senza sorriso è un giorno perso. E con te non è mai un giorno senza sorriso. Poi ci sta prendersi una pausa, stare da soli per un po', solo io e te>
<Come mai tutta questa saggezza?> lo prendo in giro.
<Per chi mi hai preso? Sono molto saggio io>
Mi viene un sorriso per le parole che ha detto.
Mi viene in mente la sfacciataggine del piccolo Alex e la dolcezza e forza incredibile di Ashley.
Penso alla piccola Sophie che sorride e non sa che si dovrà preparare ad un mondo difficile.
Che potrebbe incontrare bambini che la prenderanno in giro per il suo aspetto.
Quando in realtà, è una bambina come le altre.
Ma questo è colpa dei genitori, che insegnano ai bambini la maleducazione.
Io se avessi un figlio non gli permetterei mai di prendere in giro qualcuno, perché nessuno può sapere cosa sta passando la persona di fronte a te.
Perché non ci deve essere un motivo per prendere in giro una persona, siamo tutti speciali, con le nostre cicatrici e le nostre esperienze.
<È lungo il viaggio?>
<Neanche tanto>
<Okay ti terrò compagnia>
<Io scommetto che ti addormenterai> mi prende in giro David.
<Non lo escludo> scoppiamo a ridere.
I suoi lineamenti si distendono quando sorride. Starei a guardarlo tutto il giorno, per impregnare nella mia mente ogni suo particolare.
In radio c'è se si potesse non morire dei Modà
Avessi il tempo per pensare
Un po di più alla bellezza delle cose
Mi accorgerei di quando è giallo e caldo il sole
Di quanto è semplice se piove e ti regali una finestra
Solamente per guardare
E per rendere migliore
Tutto mentre fai l'amore
Se avessi solo un po più tempo per viaggiare
Frantumerei il mio cuore in polvere di sale
Per coprire ogni centimetro di mare
Se potessi mantenere più promesse
E in cambio avere la certezza
Che le rose fioriranno senza spine
Cambierebbero le cose
T'immagini se con un salto si potesse
Si potesse anche volare
Se in un abbraccio si potesse scomparire
E se anche i baci si potessero mangiare
Ci sarebbe un po' più amore e meno fame
E non avremmo neanche il tempo di soffrire
E poi t'immagini se invece
Si potesse non morire
E se le stelle si vedessero col sole
Se si potesse nascere ogni mese
Per risentire la dolcezza di una madre e un padre
Dormire al buio senza più paure
Mentre di fuori inizia il temporale
****
David's pov
Ally si è addormentata da due ore ormai, come immaginavo.
Ha un viso così dolce e rilassato mentre dorme, chissà a cosa starà pensando.
Ha i piedi sul cruscotto, infatti prima abbiamo litigato.
<Sono più comoda se metto i piedi sul cruscotto>
<Almeno togliti le scarpe>
La verità?
È che se fosse stata un'altra persona gli avrei vietato assolutamente di mettere i piedi sul cruscotto, anche senza scarpe.
Invece a lei, glieli avrei fatti mettere pure con le scarpe, basta che stava comoda.
È questo l'effetto che mi fa.
Ho davvero paura di farla soffrire.
Voglio solo e soltanto la sua felicità.
Quindi se scoprendolo dovesse lasciarmi, io la capirò e non la pregherò di starmi affianco.
Perché soffrirebbe e basta al mio fianco.
Alla radio suona Together we are di Arty
Call on me
I call to you
Reach for me
I'll be the one you can hold on to
Lei potrà sempre aggrapparsi a me, sarò la sua ancora, da lontano, ma in qualche modo la sosterrò
And it's you I see
And it's you I believe in
And it's you and me
È lei che vedo, è lei in cui credo. Siamo io e lei, per sempre.
Together we are Stronger
Io sono forte solo quando sono al suo fianco.
We are going tonight, tonight
'Cause we, we pull down the stars from the sky
And I'm forever in love with the way we are
Lei fa invidia a tutte le stelle del cielo. E io sarò eternamente e follemente innamorato di lei, di quello che siamo.
<Ally... Siamo arrivati>
Mi dispiace risvegliarla dal suo sogno ma siamo davvero arrivati davanti all'hotel.
<Mh> mugola <dove siamo?> chiede con la voce impastata.
<A Rimini>
Spalanca gli occhi e si avvicina a me <Siamo al mare?> annuisco e mi dà dei piccoli baci a stampo <sono contentissima! Voglio andare subito al mare>
Urla uscendo dalla macchina.
****
Allyson's pov
Abbiamo fatto il check-in all'hotel e ci siamo sistemati nella camera.
Ha un letto matrimoniale, un armadio di legno tendente al grigio e un bagno piccolino.
Ci siamo cambiati velocemente e siamo corsi in spiaggia.
Sono le sei di sera, fra poco ci sarà la cena in hotel, ma io avevo voglia di vedere il mare.
Mi avvicino lentamente al mare, la sabbia sotto i miei piedi è fresca.
L'acqua è fredda infatti a primo impatto mi fa fare uno scatto indietro.
<Grazie amore mio> dico saltandogli in bracio e baciandolo dolcemente.
<Questo e altro per la mia principessa>
Sono al settimo cielo, mi sembra di poter toccare il cielo con un dito.
<Era tanto che non andavo al mare> confesso.
<Non andavi a Londra?>
<Qualche volta mi facevo il bagno nel Tamigi, ma diciamo che non è la stessa cosa> scoppiamo a ridere.
<Dai andiamo in hotel? Domani faremo la giornata di mare, ma fra poco servono la cena> annuisco <poi devi lavarti, puzzi>
<Ma cosa dici scemo, tu puzzi>
<Hai ragione, non puzzi, tu profumi, hai il profumo di casa> mi sciolgo.
****
<Non ho ancora capito perché sei uscito con lo zainetto> dico esasperata a David, io gli faccio domande e lui continua a non darmi una vera risposta.
<Te l'ho detto, ti conosco troppo bene, servirà> mi dice continuando a camminare sul lungomare.
È pieno di mercatini, negozietti e locali.
Rimini è una città mondana alla sera e mi piace molto.
Da quello che mi ha detto David, essendo aprile, non c'è molta gente, non è ancora iniziata la stagione.
Quindi non è tutto aperto.
Però l'atmosfera è magica comunque.
<Aspettami qui un attimo>
David si avvicina ad una bancarella, lo vedo parlare con una signora, prendere una cosa e darle dei soldi.
Torna da me con un sorriso stampato sul volto <dammi il tuo braccio>
Glielo allungo e lui me lo prende delicatamente, mi sta allacciando qualcosa.
La sua faccia è buffa perché probabilmente ha le mani troppo grandi e non ci riesce.
<David vuoi che provo io?>
<No no, ce la faccio> dopo cinque minuti di pura concentrazione <ce l'ho fatta> mi dice con un sorriso soddisfatto.
Io ci avrei messo molto meno ma ci teneva a mettermelo lui.
Avvicino il mio polso al mio viso e lo guardo con attenzione.
È un braccialetto semplice con la cordicella nera e con un ciondolo con il simbolo dell'infinito.
<È bellissimo grazie> dico dandogli un dolce bacio a stampo e continuando a camminare.
<Piccola... Non so cosa succederà tra di noi, ma ti prometto che sarà per sempre> sembra malinconico.
Mi fermo di scatto e lo guardo negli occhi.
<Oi amore ma cosa dici, perché questi pensieri?>
<Niente, solo che ti amerò per sempre promesso> e lui le promesse le mantiene.
Non riesco a smettere di sorridere.
Gli prendo il viso con le mani e lo bacio dolcemente, è il mio amore.
<Ti va di andare in spiaggia?> gli chiedo.
<Sì, vedi che ti conosco bene?> lo guardo stranita <nello zainetto ho due teli mare, ho immaginato che me lo chiedessi>
Sorrido e ci incamminiamo verso la spiaggia.
<Ally partirò fra una settimana con la mia famiglia>
<Dove andate di bello?>
<Francia>
<Wow, deve essere bellissimo>
<Già>
Intanto siamo già arrivati in spiaggia, mi tolgo gli stivaletti e le calze per non riempirli di sabbia e cammino sulla morbida distesa.
<Quanto starai in Francia?>
<Una settimana> è la prima volta che rimaniamo così distanti per così tanto tempo.
Ma ce la faremo, possiamo chiamarci quando vogliamo, sarà una piccola grande prova.
<Aia> urlo cadendo sulla sabbia.
<Che succede?>
<Non lo so, ho pestato qualcosa> accende la torcia del suo telefono e la illumina sul mio piede.
<È solo un riccio di mare> dice allundandosi verso di me e togliendomelo.
<Solo un riccio di mare un corno, fa male>
<Cucciola ti sei fatta la bua> dice prendendomi in giro.
<Sì> tiro fuori il labbruccio e scoppiamo a ridere.
Mi avvicino lentamente a lui.
Prendo i lembi del mio vestito nero, lo tolgo e lo butto da qualche parte sulla spiaggia.
David mi guarda attentamente.
Mi avvicino ancora di più a lui.
Prendo i lembi della sua maglietta e gliela tolgo, facendola finire da qualche parte insieme al mio vestito.
Gli slaccio lentamente la cintura e gli sbottono i jeans, sento il suo respiro farsi sempre più ansimante.
Con lui non mi sento a disagio, è come se potessi fare qualsiasi cosa.
I pantaloni scendono e vanno a finire insieme a tutti gli altri vestiti.
David velocemente mi prende in braccio e mi esce dalle labbra un piccolo urletto per la sorpresa.
Allaccio le mie braccia intorno al suo collo per paura di cadere.
Entra lentamente in acqua.
<No David non lo fare, è fredda>
<E invece lo farò> mi fa l'occhiolino <ti fidi di me?> ovvio che sì.
Sento l'acqua che bagna leggermente il mio sedere.
L'acqua è calda, non me lo aspettavo.
David improvvisamente si butta con me in braccio.
L'aria della notte è fresca ma fa contrasto con l'acqua calda del mare.
Mi rimetto in braccio a David.
Mi fa sentire protetta in mezzo a questa immensa distesa.
Siamo solo io e lui, con la consapevolezza che ci ameremo per sempre.
David si abbassa lentamente, mi appoggia sulla sabbia.
Questa volta è più bassa, mi arriverà a metà del polpaccio.
Guardo la spaggia che ormai è lontana
Ho i brividi su tutto il corpo, non penso proprio che siano causati dal freddo.
Anche perché ho la testa in tilt e ho le farfalle nello stomaco
David mi bacia.
Inizia dal collo fino ad arrivare alle mie labbra.
Quello che successe dopo lo sapremo solo io, lui e queste onde del mare che ci avvolgono completamente.
****
Oggi siamo stati tutti il giorno in spiaggia.
A pranzo abbiamo mangiato una piadina che qui è davvero buonissima.
Ora siamo in camera d'hotel stanchi per la giornata trascorsa.
Anche se la temperatura non era caldissima abbiamo fatto lo stesso il bagno in mare.
David è in bagno a farsi la doccia e io sento gli occhi pesanti.
Se dormo dieci minuti non succederà niente giusto?
****
<Ei amore... Vai a farti la doccia dai>
Mi chiama qualcuno.
È David.
Apro gli occhi lentamente, la sua figura con solo un asciugamano addosso mi si presenta davanti.
Ha ancora i capelli bagnati.
Sto ancora sognando?
No è tutta una realtà.
Tutta e una stupenda realtà.
<Mi consumi> mi prende in giro
<Vado a farmi la doccia> dico distogliendo lo sguardo dal suo corpo perfetto
Penso a quello che è successo ieri sera e le mie guance vanno a fuoco
<Prima voglio un bacio> mi dice avvicinandosi e bloccandomi al muro.
<Dai basta. Vado a farmi la doccia se no non mi sbrigo più> dico allontanandomi da lui dopo un tempo indeterminato
<Ti serve un aiuto a fare la doccia?>
<No grazie sono ancora capace>
<Di questo ne dubito. Voglio accertarmene>
<Ma smettilaa. Poi l'hai già fatta>
<Per te la rifarei>
Chiudo la porta del bagno divertita ed entro in doccia.
Sento il rumore del phon accendersi, quindi significa che David si sta asciugando i capelli.
Cerco di fare il più veloce possibile, non vedo l'ora di rivederlo.
Mi asciugo i capelli e me li piastro.
Ha detto che mi avrebbe portato a cena fuori quindi decido di truccarmi gli occhi leggermente con una linea di eyeliner e il mascara, ma con il rossetto rosso che a David piace tanto.
Entro in camera da letto.
David non c'è.
Dov'è andato?
Mi ha lasciato qui da sola?
Noto che sul letto c'è una scatola quadrata rosa con un fiocco bianco.
C'è una busta con scritto Per la mia piccola
Mi tremano le mani mentre la apro.
Ciao amore mio,
Stasera voglio che sia una serata speciale, per te e per noi. Non ti preoccupare, non me ne sono andato via.
Mettiti il vestito che c'è nella scatola, l'ho comprato per te, volevo immaginarti vestita da sposa. Fatti bella per me. Dopo ci sarà una macchina che ti porterà da me
Tuo David
Sono emozionatissima, non posso credere a quello che ho letto.
La rileggo tre volte, è tutto reale.
Snodo il fiocco e tolgo il coperchio della scatola.
Ci sono le scarpe che mi ha regalato mamma, le tolgo e tiro fuori il vestito bianco.
Lo indosso e infilo le scarpe.
Mi guardo allo specchio, sento una lacrima che mi sta per uscire.
È un vestito bianco, con le spalline, il corpetto stretto fino alla vita, poi diventa vaporoso ma in un modo morbido. Ha anche uno spacco nella gamba sinistra.
Riesco ad immaginarmi anche io vestita da sposa.
Il matrimonio è il giorno che da quando si è bambine si aspetta.
Si sogna di attraversare la navata con il proprio papà al proprio fianco.
Ma con me non sarà così.
Mi si stringe il cuore.
Lui in quel giorno speciale non ci sarà.
Fuori dall'hotel c'è una macchina nera.
<Allyson Lerman?> mi chiede un signore.
Io annuisco ed entro in macchina con lui.
Non sto più nella pelle.
Le mani tremano leggermente per l'emozione.
<Dove stiamo andando?> il signore mi sorride
<Me l'aveva detto il signorino David che me l'avrebbe fatta questa domanda> sorrido <ma mi ha chiesto di non dirle niente>
Delusa dalla risposta continuo a guardare la strada.
Come se potessi ricavare qualche indizio, quando in realtà, non ho la più pallida idea di dove siamo.
<Siamo arrivati> per fortuna il viaggio è stato breve <buona serata signorina Allyson> mi dice il signore salutandomi con la mano
Apro immediatamente la porta <grazie>
Mi guardo intorno.
C'è un vialetto con delle lanterne ai lati. Seguo la strada.
Il mio cuore sta battendo all'impazzata.
Una scalinata si presenta davanti a me.
Noto che in uno scalino sì e uno no c'è un bigliettino.
Prendo il primo
"Se sei arrivata fin qui, significa che ti fidi davvero di me, volevo cominciare con il dirti che ti amo"
Aveva dubbi che mi fidassi di lui? Mi fido ciecamente.
"Ti amo perché sei sbadata e cadi ovunque"
Non riesco a smettere di sorridere
"Amo il tuo sorriso e quelle labbra che amo baciare"
"Amo i tuoi occhi azzurri che mi guardano sempre con tanto amore e mi fanno sentire speciale"
"Amo di te, il fatto che tu sia forte veramente, anche se non te ne rendi conto"
"Mi dispiace che nei tuoi anni a Londra non hai vissuto cose che per me sembrano banali, ma amo come ti si illuminano gli occhi quando ti mostro o ti insegno cose nuove"
"Amo quando arrossisci dopo un mio complimento"
"Amo di te, il fatto che tu non pretendi niente dalla vita. Avendo perso tanto, ogni cosa che ti regala la vita è per te una cosa meravigliosa"
"Amo il fatto che mi tieni testa, che mi stuzzichi sempre con le tue battutine per non darmela vinta, perché a te non piace perdere e amo che a volte mi fai esasperare dalle tue continue domande"
"Ti amo perché sei dolce con me, sei protettiva, ti importa sempre di me, come quando avevo la febbre e non ti interessava ammalarti, bastava vedermi"
"Amo il fatto che tu lotti, lotti sempre, per non stare male, hai lottato per non perdermi, hai lottato per non fare pesare niente a tua mamma e per non fare mancare niente a tua sorella"
"Amo il fatto che tu hai perso la fiducia del mondo, ma nonostante questo, ti sei fidata un'altra volta con noi, con me, i tuoi nuovi amici e la tua nuova famiglia. Hai messo completamente da parte il tuo muro e la tua maschera per farti vedere come sei veramente. E io amo il tuo essere"
Sto piangendo moltissimo. Ma è un pianto di gioia, di emozione.
Piango ma ho un sorriso stampato in faccia.
Nessuno ha mai fatto questo per me.
Mai me lo sarei aspettata di meritarmi una cosa del genere.
Alzo lo sguardo e la figura di David in smoking mi si presenta davanti.
È bellissimo. Da mozzare il fiato.
Vedo una lacrima rigargli il viso.
Inizia a parlare. Le sue parole sono lente.
Mi assaporo tutte le sue parole.
<Sei bellissima stasera. Io adoro i tuoi genitori, tua mamma e tuo papà, che di sicuro ti sta guardando, per avere fatto nascere l'amore della mia vita. Scusami se non sono perfetto, ma io ho fatto davvero di tutto per renderti felice. Ti amo per tutti i motivi che ti ho scritto su quei bigliettini, ma anche per molti altri. Non ho mai amato una persona così tanto. Amo ogni tuo minimo particolare. Amo tutti i tuoi pregi e anche i tuoi difetti, che ai miei occhi, anche quelli sono dei pregi perché ti rendono unica>
Salgo gli ultimi scalini che mi separano da lui.
Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio.
Lo bacio con tutto l'amore possibile che posso dargli.
Voglio che capisca che anche io lo amo con tutta me stessa.
Lui per me è perfetto, è l'uomo della mia vita.
Sono in lacrime.
Ma sono anche fottutamente innamorata.
Lui era il pezzo mancante della mia vita, quello che mancava per essere davvero felice.
<Ti amo>
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