Capitolo 21

Sto scrivendo sul mio diario.

Oggi è una giornata triste per me, in questo giorno era morto mio papà. 06/01/2006. La data che un pezzo del mio cuore è volato via.

Il giorno che ha segnato l'inizio di due anni difficili, i più difficili della mi vita.

A dieci anni ho preso in mano tutto e ho aiutato mamma ed Emily.

Dopo i due anni passati anche dallo psicologo sono risalita dall'acqua che mi faceva annegare.

Mi ricordo una frase che aveva detto qualche giorno fa la mia professoressa di letteratura, è una frase di Nicholas Sparks: "Nessun uomo annegando saprà mai quale goccia d’acqua porrà fine al suo ultimo respiro".

Io mi ci sono trovata molto in questa frase e ci ho pensato.

Avevo dodici anni ma ero già matura, voglio pensare che avevo deciso che non sarebbe stata quella l'ultima goccia che avrebbe posto fine al mio respiro.

Ero ancora piccola e ce la potevo fare.

Infatti ce l'ho fatta, un po' ammaccata, con il cuore aggiustato con lo scotch, ma ce l'ho fatta.

Chiudo il diario e scoppio a piangere in un pianto disperato, è da tipo tutto il giorno che piango, ho provato a smettere ma non ci riesco.

Va bene così, è giusto pensare a lui e starci male, non serve a niente soffocare il ricordo, fa solo più male ed è giusto che lui venga ricordato.

È morto, ma non potrà mai morire il suo ricordo in me.

La porta bussa, io istintivamente nascondo il mio diario e mi asciugo le lacrime. <Avanti>

David sbuca con tutto il suo splendore, sorrido, il primo sorriso spontaneo della giornata.

<Ei cosa ci fai qui?>

<Avevo voglia di vederti. Perché stai piangendo?>

<Non sto piangendo> mi appoggia delicatamente la sua mano sulla mia gamba ed istintivamente sussulto.

<Piccola...> la sua voce è pacata e rassicurante <adesso no, ma prima di sicuro si, cos'è successo? Chi devo picchiare?> la sua ultima frase mi fa ridere, infatti lo vedo illuminarsi di gioia <ti servivo io per farti ridere eh> annuisco e lo avvicino a me per baciarlo.

Ho bisogno di un suo contatto, di sentirlo vicino, di sapere che lui c'è e ci sarà.

<Oggi... Di otto anni fa è morto papà> lo vedo sussultare.

Non se lo aspettava che fosse quello il motivo...

<Parlami di lui> mi alzo e vado verso il comodino.

Sento il suo sguardo che brucia sulla mia pelle, segue ogni mio minimo movimento.

Trovato!

Tiro fuori dal comodino un librone, con la copertina rosa e con del pizzo bianco. Al centro un cerchio bianco con la scritta Benvenuta Allyson

Ritorno verso di lui <Questo è l'album dei miei ricordi, è da sette anni che non lo apro più. Ma con te posso farcela. David tu sei la mia forza e so che se io cado ci sei tu a rialzarmi> mi sta per dire qualcosa ma lo fermo <voglio fartelo vedere, non sei tu che mi stai obbligando> annuisce come se avessi colto in pieno quello che volesse dirmi.

Apro il libro ma mi trema un po' la mano.

David se ne accorge e me la stringe per darmi forza.

Ce la faccio.

Su ogni pagina c'è una foto e una didascalia

Giro la prima pagina. Sono in braccio a mamma, ho un body rosa e un cappellino rosa in testa. Sto piangendo come una pazza e mia mamma mi guarda emozionata, piange anche lei.
Prima foto con la mamma

Papà è seduto sulla sedia dell'ospedale e ha me in braccio. Questa volta io non piango, lo guardo incantata e incuriosita.
Prima foto con papà

Ci sono tre mani, una grandissima rispetto alla mia, da uomo, da lavoratore, un'altra sempre grande ma delicata, da donna e poi c'è la mia, piccola e paffutella. Queste tre mani si stringono
My family

Sono sul fasciatoio dell'ospedale con un body lilla e sorrido all'obiettivo. Questa volta ci sono due scritture diverse sotto la foto
Ciao bambina mia, tu non immagini quanto tempo io e papà ti abbiamo aspettato e desiderato. A vederti sorridere mi scoppia il cuore di gioia. Prometto di esserci sempre per te, di essere sempre dalla tua parte, di insegnarti tutto il possibile. Sarò tua madre e la tua migliore amica. Ti amo bambina mia.

Ciao principessa, pensavo di aver visto tutto dalla vita ma non avevo mai visto qualcosa più bello di te. Ti prometto di proteggerti più che posso, farò tutti i sacrifici possibili per te. Ti prometto di essere il tuo principe azzurro e il tuo eroe, finché non troverai il tuo principe. Ti amo principessa

Una lacrima scende, mi manca così tanto.

Sarà per sempre il mio principe azzurro e il mio eroe, perché lui ha combattuto con tutte le sue forze, non ci è riuscito, ma ci ha provato. Perché la vita è una continua lotta, ma lui ha avuto la sfortuna di perdere la sua battaglia più grande

Giro la pagina. C'è mio papà che dorme sul letto e io che dormo sul suo petto, sono minuscola rispetto a lui.
I miei due amori in una foto

<Mio padre mi raccontava sempre> mi rivolgo a David <che dormivamo spesso così, io nel mio lettino non ci stavo quasi mai, piangevo finché lui non mi metteva sul suo petto, mi sentivo protetta. Mi diceva che lui faceva fatica a dormire così perché aveva il terrore di muoversi e farmi del male, ha passato notti quasi insonni a causa mia. Però quando andava al lavoro, si sentiva sul petto ancora la pressione del mio corpicino. Perciò quando stava lontano da me sentiva ancora di più la mia mancanza e non vedeva l'ora di tornare a casa, farmi dormire sul suo petto, avere notti insonni pur di stare con me> vedo una lacrima scendere sul viso di David. La bacio, voglio prendere tutto il suo dolore. Annuisce incitandomi ad andare avanti.

Foto con il mio primo gelato.
Primo gelato al cioccolato, è già una golosa da piccola, non voglio immaginare come sarà da grande

Tutta la famiglia intorno a una torta al cioccolato, con una candelina.
Primo compleanno della principessa, il nostro regalo più grande sei tu

<Già da piccola amavi il cioccolato eh?>

<sì avevo capito già tutto dalla vita> ridiamo

In questa foto sono vestita da coccinella
Secondo carnevale della mia bambina

<Mi raccontavano sempre che io quel giorno, mi sono guardata allo specchio e sono scoppiata a piangere perché non mi ero riconosciuta> lo vedo sorridere a questo pensiero. Adoro il suo sorriso.

I miei genitori mi stanno portando sul passeggino, hanno uno sguardo innamorato mentre ridono.
Giornata al lago con la mia famiglia

Sono nella vasca da bagno con un bambino della mia età, era il figlio di un amico di famiglia
Allyson e il suo primo fidanzatino



<Già a due anni ti andavano dietro i ragazzi>

<Ragazzi?? Ma se era un bambino! Non mi dire che sei geloso pure di lui>

<Sì che lo sono!>

<E perché dovresti essere geloso?> ci pensa un po' e poi parla

<Numero uno> dice alzando l'indice <è stato il tuo primo fidanzatino> la sua faccia è buffa <numero due> dice alzando anche il dito medio <Ti sei fatta un bagno nuda con lui e con me non l'hai mai fatto>

<Ma sentiloooo> scoppia a ridere e anche io

Salto una pagina perché mi ricordo la foto che c'è e non voglio che lui la veda.

<Hai saltato una pagina>

<No non è vero>

<Sì invece> dice rubandomi il libro e guardando la foto

Ci sono io nuda sul fasciatoio
Come mamma mi ha fatto

<Ti rendi conto che la prima volta che ti vedo completamente nuda è questa?> dice indicandomi la foto. Mi viene da ridere

<Accontentati, sarà la prima e ultima volta che mi vedrai nuda> contaci.

<Non credo proprio> mi dice con sguardo malizioso. Roteo gli occhi. Ha ragione, non sarà la prima e ultima volta, succederà, mi voglio solo sentire pronta veramente, non come l'altra volta...

Lo vedo girare un'altra pagina e mi risveglio dal mio stato di trance.

Ci sono io con un grembiulino rosa, con uno zainetto sulle spalle e due trecce.
Primo giorno di asilo

Io sono seduta sul letto d'ospedale, si intravede il braccio di mia mamma e tengo in braccio Emily per la prima volta. Lei mi sorride.
Primo incontro tra Allyson e Emily, è nata la nostra seconda principessa. Amo le mie tre donne di casa

Questa foto assomiglia a un'altra foto che c'era già prima. C'è una mano grande con il palmo rivolto verso l'alto, una mano da donna con lo smalto sulle unghie che stringe quella mano e altre due mani più piccole sopra
Saremo per sempre uniti, sempre e comunque, ora la famiglia è al completo

<Questa penso che sia la mia foto preferita> David mi guarda attentamente <Mi ricorda che, anche se siamo distanti, saremo per sempre uniti, che ci ameremo sempre, quelle quattro mani rimarrano per sempre legate insieme in quella foto>

Giro pagina e la foto è un po' più buia rispetto le altre, è illuminata solo dalle lucine di natale, non è molto nitida ma si vede che io sono in braccio a mamma contenta mentre Emily è sulle spalle di papà che mette la stella di natale in cima all'albero.
Primo albero di Natale di Emily

Stiamo aprendo i regali di Natale e papà mi sta aiutando a scartare la carta.

Giro la pagina e c'è una foto, è la mia seconda preferita. Sullo sfondo c'è un tramonto. Io sono in braccio a papà mentre Emily è in braccio a mamma. Mamma e papà si stanno baciando dolcemente mentre io e Lily ci guardiamo facendoci le facce schifate.
Semplicemente noi

<Noi lì ci guardiamo schifate, eravamo piccole e non capivamo che era una cosa bella. Ora non immagini quanto darei per rivederli darsi un altro bacio. Ci sono persone che si odiano in casa e loro che si amavano così tanto non sono riusciti a viversi completamente perché mio padre è stato portato via>

David ha uno sguardo malinconico mentre mi guarda, gira un'altra pagina ma è bianca. Mi guarda confuso

<Non ho più voluto mettere foto da quando papà è morto, non ci trovavo un senso> è dispiaciuto.

Mi bacia dolcemente.

Menomale che c'è lui a tirarmi su il morale, a sostenermi sempre.

Sento un calore sul mio labbro, mai provato, è strano.

Mi stacco da lui e apro gli occhi <David!> dico sbarrando gli occhi <Ti esce sangue dal naso>

<Oh> dice toccandosi sotto il naso e accorgendosi che era vero <stai tranquilla è normale, vado in bagno a sciacquarmi>

Si alza e scompare dalla mia vista entrando nel mio bagno.

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