Capitolo 20

Entriamo al The Rose. Ho messo di nuovo il vestito rosso, quello che avevo messo il giorno della festa in cui ho visto David limonarsi con Jessica, speriamo che non sia questo vestito a portarmi sfiga.

<Mettiti il vestito rosso, quel vestito è stato un outfit sprecato, è bellissimo e non l'hai sfoggiato abbastanza> mi aveva detto Samantha <ah e mettiti l'intimo rosso, porta fortuna, non si sa mai> e io ho deciso di seguire le sue scaramanzie.

Oggi di sicuro non voglio ubriacarmi, bere un po' sì, ma non come l'altra volta.

<Andiamo a ballare che mi piace questa canzone> mi urla Samantha nell'orecchio trascinandomi letteralmente in mezzo alla sala.

La canzone è thatpower di Will.i.am e Justin Bieber, anche a me piace tantissimo infatti mi carica.

Michael saluta Samantha con un bacio e a me con un cenno della mano, gli sorrido.

Nathan è andato a prendere un drink insieme a David.

Madison non l'ho ancora vista.

E Noah è vicino a noi, non ci ha ancora visto, è troppo impegnato a limonarsi una biondina.

Delle mani si appoggiano sui miei fianchi, sento il suo profumo inconfondibile di menta, mi giro lentamente e gli occhi scuri di David mi fissano.

Allaccio le mie braccia al suo collo e lo tiro leggermente per farlo abbassare e poterlo baciare.

Le sue labbra sono morbide e la leggera barbetta mi pizzica, ma non mi dà fastidio.

<Vado un attimo in bagno, torno subito> mi urla David in modo da contrastare le note di Apollo remix di Hardwell.

Annuisco e vedo finalmente la chioma mora di Madison.

<Ei dov'eri finita?>

<Sono andata a prendere da bere>

<Dai balliamo> urla Samantha. Lei è l'unica sobria, ma sembra sempre la più brilla ed è questo il bello di lei. È astemia ma non sembra.

Sento una sculacciata e mi giro di scatto, vedo un ragazzo scappare. Vari ricordi mi vengono in mente.

No, non voglio piangere adesso, non voglio rovinare questa serata per dei ricordi.

Ma perché devono fare così i ragazzi? Nessuno ha dato il permesso a quel ragazzo di toccarmi il sedere.

Non si dovrebbero proprio permettere, ma purtroppo non ci sono più i valori di una volta.

Loro non sanno, non sanno che sensazione può dare a una ragazza quella che loro considerano "una semplice sculacciata".

Non sanno qual è la mia sensazione. Non sanno come questo piccolo gesto rischia di farmi sprofondare.

<Ally tutto okay? Sei pallida> mi chiede Madison.

<Non sto tanto bene, mi accompagni un attimo fuori?>

<Sì certo>

La vedo avvicinarsi a Samantha, le starà dicendo che usciamo un attimo.

La vedo girarsi preoccupata verso di me ma le sorrido rassicurante.

Trascino Madison, non so neanche più dove sto andando, apro una porta a caso.

Cosa ci fanno insieme in uno sgabuzzino?

Per fortuna che ho qui con me Madison che mi sostiene, altrimenti sarei svenuta.

****

David's pov

Esco dal bagno e vedo la figura di Jessica che mi viene in contro, non la voglio vedere in questo momento.

<Davidino!> mi prende la mano.

Che oca.

Sorrido al pensiero di Allyson che la insulta per quanto sia una gallina, mi sta contagiando.

<Possiamo parlare?>

<Jessica non mi interessa parlare con te>

<Dai per favore ci vorrà un attimo>

<Okay, ma fai veloce>

Mi trascina dentro una porta e la chiude. La vedo avvicinarsi troppo a me, ma cosa pensa di fare? Io non la voglio baciare, non più da quando c'è Allyson nella mia vita.

<Dai, David solo un bacio, non ci scoprirà nessuno>

<Senti Jessica, non voglio, se mi hai trascinato qui per questo me ne vado> sto per avvicinarmi alla porta ma mi prende per il polso <cosa vuoi?>

<Cos'ha lei che io non ho?> sembra un lamento

<Non ti deve interessare questo, voglio solo lei, credo di essermi innamorato e non ho intenzione di tradirla. La amo perché non sei tu> sembra scioccata dalla mia risposta, probabilmente non se lo aspettava.

So che sperava che le saltassi addosso, ma non voglio.

La sua presa sul mio polso si allenta e io esco definitivamente da quello sgabuzzino.

Tornato in pista vedo che ci sono tutti tranne Madison e Allyson <dov'è Allyson?> urlo a Samantha

<mi ha detto Maddy che andavano un attimo fuori, Ally non si sentiva molto bene>

La mia piccola non stava bene? Devo trovarla.

****

Allyson's pov

<Piccola che succede?> David si catapulta verso di me

<Vi lascio soli> dice Madison rientrando nella discoteca.

<Niente mi hanno solo toccato il sedere>.

<Capisco...> vedo i suoi occhi rabbuiarsi, lui sa, sa che non è solamente una sculacciata. <Chi è stato? Lo prendo a pugni> lo vedo stringere i pugni fino a farsi diventare le nocche bianche.

<Non lo so> gli prendo il pugno e lui si tranquillizza <sarà stato un ragazzo ubriaco, adesso mi tranquillizzo un attimo e rientro> gli sorrido ma il pensiero di quello che è successo prima mi fa salire un fastidio.

<Tu dove sei stato tutto questo tempo?>

<In bagno te l'ho detto> istintivamente mi viene da abbassare lo sguardo.

Perché mi deve mentire? Non si fida di me?

Per sbaglio prima con Madison abbiamo aperto la porta di uno sgabuzzino.

Ho visto David insieme a Jessica, so che non è successo nulla, lui l'ha respinta.

Però il solo pensiero che stavano insieme mi dà fastidio.

Se fosse una cosa di poco conto me l'avrebbe detta no?

<Ti ho visto con Jessica> sputo fuori.

Mi prende il mento e fa in modo che possa guardarlo negli occhi.

<Jessica mi ha portato in uno sgabuzzino, ma non è successo niente, te lo giuro>

<Lo so> sorrido <però la prossima volta dimmelo subito okay?> annusice

<Mancano due minuti alla mezzanotte, ce la fai a rientrare? Così cerchiamo gli altri> annuisco.

Entriamo e l'aria dentro al locale è molto più calda rispetto all'esterno.

<Un minuto alla mezzanotte ragazzi> dice il dj dalla console.

Un ragazzo ci consegna due bicchieri di spumante e per fortuna riusciamo a trovare i nostri amici.

Sorrido per far capire che sto bene

<Iniziamo il conto alla rovescia, tutti insieme> dice ancora il dj.

<Dieci>

Il viso sorridente di mio papà.

<Nove>

Rohn e mamma spensierati.

<Otto>

Jason che gioca a prendersi con mia sorella.

<Sette>

Michael che guarda Samantha.

<Sei>

Noah che mi rallegra le giornate.

<Cinque>

Madison e la sua dolcezza.

<Quattro>

Nathan che mi stuzzica e mi prende sempre in giro.

<Tre>

Samantha con la sua istintività e la sua gioia continua.

<Due>

Emily che è la mia vita, il mio orgoglio più grande.

<Uno>

David.

<Zero>

Una me finalmente felice.

Le labbra di David sono sulle mie,un bacio veloce. È l'inizio di questo nuovo anno.

<Buon 2014 amore mio!>

Mi scende una piccola lacrima.

Mi emoziona sempre questo momento, il conto alla rovescia.

Sarà un altro anno senza papà. Ma sono convinta che sarà un anno pieno di emozioni, spero positive.

Sarà un nuovo anno con i miei amici e con la mia nuova famiglia.

Ci facciamo tutti gli auguri, sono felice di essere qui con loro.

Intanto il DJ ha messo Morosita di Karmin Shiff e noi ci buttiamo in pista per festeggiare come si deve.

****

Nathan parcheggia la macchina davanti a casa. Samantha scende dall'auto e mi aiuta a prendere Madison.

<Aiutooo c'è un clown che arriva verso di noiii> dice indicando un ragazzo con i capelli rossi ricci.

<Mi scusi è ubriaca> per fortuna non sembra darci peso.

Trattengo una risata perché assomigliava davvero a un clown ed entriamo in casa.

<Mi sembra un dejavu, tu che ne dici Allyson?> dice Nathan alludendo alla sera in cui mi sono ubriacata io.

<Sempre simpatico Nathan> stavamo ballando tutti insieme, ad un certo punto abbiamo perso di vista Madison, ma eravamo tranquilli perché abbiamo pensato che fosse a parlare con qualcuno.

Poi l'abbiamo trovata in console che litigava con il dj perché secondo lei doveva dire a tutti che vedeva dei mostri e dovevamo stare attenti.

<Posso ballare?>

<No Madison andiamo a dormire, sono stanca> sono le cinque del mattino.

<Ma io voglio ballareee> urla.

Si stacca da noi e inizia a fare dei movimenti scordinati.

<Sh> le dico mettendo il mio indice davanti al labbro <altrimenti ritorna il clown di prima e ti mangia>

<No non voglio> inizia a piagnucolare diventando pallida dalla paura <andiamo a dormire> si rassegna.

<Okay perfetto! Nathan la porti in camera mia per favore?> la prende in braccio e saliamo le scale. I tacchi mi stanno veramente massacrando i piedi, mi sembra di camminare su dei chiodi.

Tolgo le coperte e Nathan la stende delicatamente sul letto. Mi avvicino a lei, le tolgo il vestitino e le scarpe e le metto uno dei miei pigiamoni, per non farla morire di freddo.

****

Sento una pressione sulla mia faccia.

Apro lentamente gli occhi e mi trovo la mano di Madison.

La prendo delicatamente e la sposto, non voglio svegliarla.

Ho la gola secchissima, l'alcol che ho bevuto ieri mi ha prosciugato la bocca.

Bevo dalla bottiglietta che ho vicino al comodino e sento un mugolio proveniente da Madison.

<Dove sono?> sbiascica

<Sei in camera mia> si gira lentamente e i suoi occhi scuri mi scrutano cautamente

<Buongiorno Ally. I miei lo sanno che sono qui?>

<Sì li abbiamo scritto ieri sera. Perché l'hai fatto?>

<Cosa?>

<Ubriacarti in questo modo>

<Noah>

<Cos'ha fatto quello stronzo adesso?> non voglio che faccia soffrire Madison

<Non mi ricordo molto di ieri sera. Mi ricordo però i suoi occhi sempre fissi sui miei, mi controllava per vedere cosa facevo, però poi lo vedevo sempre con una diversa. Io non ce la faccio più di questa situazione> i suoi occhi diventano lucidi, non voglio vederla piangere, mi fa male vederla così. <E di sicuro conoscendolo mi chiamerà dicendomi che gli manco e che ieri ha sbagliato, ma una cosa è sbagliare una volta, un'altra è sbagliare tutti i giorni. Perché deve fare così? Illudermi e poi continuare con le altre? Io so che ci tiene a me, ma a quanto pare non so se è disposto a lasciare tutte le altre per me>

<Tu quando ti chiama rispondi sempre?> diventa rossa, lo prendo come un'affermazione <questa volta non lo farai, almeno per tutto il giorno> annuisce anche se non mi sembra molto convinta <Ho un'idea, gli dirai che ti piaceva un ragazzo in discoteca e sei tornata a casa con lui>

<No Ally, ero ubriaca ma sono abbastanza sicura che mi abbia visto andare via con voi>

<Dirai che questo ragazzo è Nathan>

****

<Nathan mi devi fare un favore> dice Madison a Nathan, nella stanza c'è ovviamente anche Samantha perché come ha detto lei <non posso perdermi questo gossip>

<Dimmi>

<Sta mattina ho detto a Noah che ci stiamo sentendo, devi starmi al gioco>

<Um... Va bene>

<Okay perfetto, mettiamoci d'accordo>

<Su cosa?> la guarda stranito

<Tipo com'è successo e queste cose qui, ad esempio facciamo che ci stiamo sentendo da due settimane e tu mi hai chiesto di uscire settimana scorsa. Ovviamente diremo che ho dormito con te non con Ally> Madison sta letteralmente blaterando, è entrata proprio nella parte.

Suona il campanello.

<Sì tranquilla qualcosa inventiamo non c'è bisogno di pianificare tutto> risponde Nathan ma Samantha lo interrompe <e invece ha ragione Madison>

<Tu lo dici solo perché mi devi andare contro a prescindere>

<Non è vero, solo che non ho voglia di pararvi il culo quando tu dirai che vi sentite da due settimane e lei dirà da tre giorni> ha ragione Samantha.

Anche se penso che l'abbia detto davvero per andargli contro

Emily entra in camera <c'è giù uno che dice di chiamarsi Noah vuole vedere Nathan> Sbarriamo gli occhi

<Vado io, tu> dico indicando Madison <sei troppo innamorata e ci caschi e a te> dico indicando Nathan <vorrà picchiarti di sicuro>

<Ma come sei premurosa> mi dice ironicamente Nathan e gli faccio una linguaccia in tutta risposta

<A volte> gli faccio un occhiolino <e voi due> dico indicando Samantha e Nathan <non ammazzatevi>

Scendo le scale velocemente e fuori dalla porta trovo Noah, è arrabbiato e vedendo me lo sembra ancora di più.

<Ho chiesto di vedere Nathan>

<Grazie che non mi vuoi vedere eh> dico ironicamente

<Sì che ti voglio vedere ma non adesso, voglio vedere N-A-T-H-A-N>

<Perché? Per Madison?> Annuisce <Ti rendi conto che non puoi fare così? Noah ti voglio bene ma non puoi comportarti così con Madison. E poi se fosse sceso l'avresti picchiato. Mettiti la testa a posto, ieri ho visto che ti sei fatto almeno cinque ragazze>

<Se dovevo venire per essere giudicato stavo a casa>

<Ascoltami, non sto dicendo questo, non sono di certo io che devo giudicarti. Dico solo che se continui a fare così è normale che lei si faccia un'altra vita, conosca altri ragazzi>

<Madison adesso dov'è?>

<Dentro casa>

<Voglio vederla>

<No, fidati di me, adesso sei accecato dalla gelosia, come ti è successo già molte volte, ma poi ti passa e continui a comportarti come se niente fosse, devi capire però che Madison se continui così, non sarà lì all'angolo ad aspettarti per ogni tuo sbaglio. Quando ti metterai la testa a posto ci riprovi, ma adesso la illuderesti e basta. E io non voglio che succeda, ci tengo a lei>

<Vaffanculo Allyson> e se ne va.

<Ti voglio bene anche io> gli urlo vedendolo uscire dal cancello.

So che l'ha detto solo perché è arrabbiato, appena si calmerà si scuserà, anche se io l'ho già perdonato, quando si è arrabbiati si dicono cose che non si pensano.

Ma deve capire che non può fare sempre così, deve imparare a ragionare prima di agire.

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