Capitolo 19

<Prendiamo due carrelli così possiamo prendere più cose> mi dice Rohn mettendo il gettonone nel carrello. Sono a fare la spesa con lui.

Voleva compagnia e ci sono andata io, ormai fare la spesa è come se fosse un momento nostro.

A me non piace farla a differenza sua.

E a quanto pare neanche agli altri dato che si nascondomo tutti. quando sanno che vuole fare compere.

<Rohn perché stiamo facendo tutte le corsie? La lista c'è e sappiamo dove sono le cose>

<Hai ragione, ma se ci siamo dimenticati qualcosa nella lista, la vediamo>

<Sì okay. Ma Rohn, siamo nella corsia dei pannolini e a meno che Nathan non ne abbia bisogno, in questa corsia non dovremmo neanche passare> scoppia a ridere

Mi trovo bene a passare del tempo con lui, è sempre gentile con me e comprensivo, non mi sento a disagio, è come se lo conoscessi da tanto.

Dopo aver pagato siamo tornati in macchina, siamo stati due ore dentro al supermercato, se avessi fatta da sola la spesa sarei stata fuori entro mezz'ora massimo.

<Ora all'incrocio vai a destra> Rohn mi sta portando a casa di David.

Sono emozionata, sto per incontrare i suoi genitori, passerò la vigilia da lui <è questa> dico indicando la casa alla mia destra

<Okay ci vediamo dopo allora> prendo la bottiglia di vino rosso che ha scelto Rohn, dato che per me sono tutti uguali e l'ombrello perché sta nevicando a dirotto.

Arrivo davanti alla porta e suono.

Ad aprirmi c'è una signora minuta, capelli lunghi castani, occhi uguali a David. Deve essere sua mamma, ha un viso dolce.

<Ciao tesoro entra> mi dice con un sorriso smagliante <piacere io sono la mamma di David>

<Piacere mio, sono Allyson> sono agitatissima, non ho mai conosciuto i genitori di un ragazzo

<Dammi pure il cappotto> tolgo il cappotto e glielo porgo, lei lo mette nell'appendiabiti alla mia sinistra.

<David?> chiedo gentilmente.

<È andato a comprare due cose, ormai arriverà fra cinque minuti>

<Okay, la posso aiutare a fare qualcosa?>

<No tranquilla, vieni in cucina con me dai, ci facciamo due chiacchere> le sorrido dolcemente.

Il salotto è molto carino un divano blu è posizionato in mezzo alla sala e ai lati ci sono due poltrone dello stesso colore. Per terra c'è un tappeto bianco con sopra un tavolino in vetro trasparente.
Di fronte al divano un mobile con sopra una televisone e delle foto ricordo.

Seguo la mamma di David in cucina. La bottiglia! <Ho portato del vino rosso> dico indicando la bottiglia

<Grazie mille tesoro, appoggiala pure sul tavolo, ah e dammi del tu, mi chiamo Juliette>

<Va bene>

<Sai> mi dice Juliette guardandomi amorevolmente negli occhi <sono felice che tu sia qui> le sorrido, anche io sono molto felice di essere qui.

<David da quando ti conosce è cambiato in meglio, partecipa di più in casa, ci parla molto di più. C'è stato un periodo soprattutto, in cui si chiudeva in sé stesso, invece adesso è molto più spensierato>

<Quando dici il periodo, intendi quando era cicciottello?> i suoi occhi diventano straniti positivamente.

Una risata ci esce spontanea dalle nostre labbra <comunque sì, te ne ha parlato lui?> annuisco.

I suoi occhi si illuminano <non ne ha mai parlato con nessuno, solo con Noah e Nathan>

<Ehy si può entrare?> un uomo sulla cinquantina entra in cucina, ha i lineamenti uguali a quelli di David, con la differenza che è brizzolato e ha gli occhi chiari, da lontano mi sembrano grigi.

<Piacere di conoscerti, sono Malcom, tu devi essere Allyson> mi dice allungando la mano, gliela stringo sorridendo

<Ti dico un segreto, sei la prima ragazza che David porta a casa> di colpo mi sento avvampare. Si sente la porta d'ingresso aprirsi. <Ora capisco perché, devi essere una persona speciale, lo noto dai tuoi occhi> gli sorrido

Sono davvero così importante per David?

E lui per me lo è? Sì. Questa è l'unica cosa di cui sono sicura.

Dalla porta della cucina sbuca David bagnato dalla neve. Si avvicina a me e mi lascia un dolce bacio a stampo.

Avvampo ancora di più al pensiero che i suoi genitori ci stiano guardando. Ma lui mi trasporta in una bolla. <Buona vigilia di Natale amore>

<Abbiamo capito che Allyson ti è mancata, ma vai a cambiarti prima che ti ammali> mi sorride e lo vedo scomparire dalla mia vista.

****

Ieri sera abbiamo mangiato le lasagne che ha cucinato Juliette e il pandoro.

I genitori di David sono molto dolci e mi hanno accolto come se fossi loro figlia.

David doveva portarmi a casa ma stava nevicando davvero troppo.

Flashback

<Allyson se vuoi puoi rimanere a dormire da noi> mi dice dolcemente sua mamma

<Dormi con me> mi dice con un sorriso David.

Dormire con David?

Eh sì, con chi avevi intenzione di dormire? Con sua mamma?

<Non vorrei disturbare>

<Ma quale disturbo, si è fatto tardi e nevica tanto, domani mattina David ti porta a casa>

Alla fine ho scritto a mamma e siamo andati a dormire <sei vergine vero?> mi chiede David mentre siamo nel suo letto.

Mi sorprende il suo tatto.

<N-no ma...> non mi aspettavo una domanda del genere, avevo paura che arrivasse questo momento.

In realtà speravo non arrivasse proprio

<Ehy piccola, non ti preoccupare, non ti toccherò finché non ne sarai pronta,era solo curiosità, non voglio metterti fretta>

<No tu devi saperlo, allora, qualche anno fa...>

David è stata la prima persona dopo mia mamma a saperlo, mi fido di lui, deve sapere.

Sta mattina mi sono svegliata con i suoi baci sulle labbra, risveglio migliore non poteva esserci, abbiamo fatto colazione e mi ha portato a casa.

Per fortuna aveva smesso di nevicare.

Ora invece guardando dalla finestra della cucina sta nevicando ancora più di ieri.

Il maglioncino rosso che indosso mi tiene abbastanza al caldo, ma so già che appena faremo la foto di famiglia, che vuole tanto fare Samantha, mi andrò a mettere un pigiamone caldo.

Sto scoppiando, ho mangiato davvero tanto oggi, mamma ha cucinato gli spaghetti panna e salmone, e per secondo il pollo al forno con le patate.

Abbiamo mangiato come da tradizione il pandoro e non potevo farmi mancare il mascarpone.

Abbiamo giocato un'ora buona a tombola ma dopo un po' ci siamo annoiati.

Ora siamo qui nella sala da pranzo, mamma è da qualche parte a cercare le carte napoletane, Rohn e Nathan stanno lavando i piatti, Jason ed Emily stanno facendo un gioco con le mani e io e Samantha li stiamo guardando.

<Quindi tu e David avete scopato ieri sera?> mi sussurra Samantha e io avvampo.

<Cosa avete fatto tu e David?> dicono in coro Nathan e Rohn.

Fulmino con lo sguardo Samantha, diciamo che non ha proprio sussurrato.

Ed è incredibile come Nathan e Rohn siano così protettivi con me.

<Non abbiamo fatto niente> dico.

<In che senso avete scopato? Sei andata a dormire da David per pulirgli la casa?> ci mancava Emily.

E adesso cosa gli dico?

<No ve l'ho detto, non abbiamo pulito casa, sono stata a cena da David e visto che ero stanca sono rimasta a dormire lì> si può sentire lontano un miglio, il rumore delle mie unghie che cercano di farmi arrampicare sui vetri.

<Ma quindi quando si è fidanzati bisogna pulire in coppia?> mi giro verso Samantha come per dirle: "guarda in che casino mi hai messo"

<Sì è più divertente, diciamo> nessuno parla, sembrano congelati e hanno paura di dire qualcosa di sbagliato.

Grazie tante eh, fatemi prendere tutte le responsabilità a me.

<Emily domani voglio scopare con te allora> ci giriamo tutti di scatto verso Jason.

<No!> urliamo tutti in coro.

<Tu non farai proprio niente> lo rimprovera Nat.

<Ma cosa c'è di male?> dice innocentemente Jason.

La situazione è veramente imbarazzante

<Diglielo tu Rohn, sei suo papà no?> mi giro verso di lui divertita, mi avete messo in questo casino? Adesso me la pagate.

<Non c'è niente di male a pulire casa> per fortuna anche Jason ed Emily non fanno più domande e io tiro un sospiro di soglievo.

Okay, prima o poi dovranno sapere come funziona, ma di certo non sarò io a dirglielo.

<Cosa succede?> dice mamma entrando con le carte in mano.

<Nulla giochiamo a carte>

Ho vinto la prima partita! E ovviamente Nathan è stato il primo a perdere.

<Ho vinto come sempre> mi giro verso Nathan <E tu devo dire che ormai sei abituato a perdere contro di me> gli faccio un occhiolino.

Tutti ci guardano straniti per questa affermazione, Nathan sposta la sedia e si alza. No, no, no.

****

Dopo avermi riconcorso per tutta casa è riuscito a prendermi solo perché sono caduta dalle scale, altrimenti sarei riuscita a sfuggire dalle sue grinfie tutto il giorno.

Una persona normale vedendomi capitolare giù dalle scale come una polpetta si sarebbe preoccupato.

Invece lui cos'ha fatto? Mi ha fatto il solletico!

<Sam> la richiamo, siamo sedute sul divano <come si fa a capire di essere innamorati, cioè, nel senso... Tu come hai capito di amare Michael?>

All'inizio è stranita dalla domanda ma poi diventa elettrizzata <che bello!! Sono felice che tu mi faccia queste domande> batte le mani e io roteo gli occhi. Mi sto già pentendo.

No, non è vero, per quanto la critichi, adoro i modi di fare di Samantha, anche se a volte sono eccessivi.

<Allora... Ero diventata istintiva, facevo azioni che mai mi sarei immaginata>

<È lui che ti ha fatto diventare così?> la interrompo scherzando e per fortuna riesco a schivare il cuscino che mi ha lanciato

<No scema, sono sempre stata istintiva, ma l'amore mi ha peggiorato> non sono per niente rassicurata di questa cosa.

Non voglio diventare come Samantha!

<Dicono che l'amore ti toglie l'appetito e il sonno. Però con me non ha funzionato, niente e nessuno può togliermeli> scoppio a ridere.

<Michael è diventato un pensiero fisso. Per lui ho fatto addirittira jogging, solo per vederlo felice, ti rendi conto? Io e andare a correre non andiamo bene nella stessa frase, a meno che non sia "Samantha odia andare a correre", ma dato che lo facevo con lui diventavo felice>

<È per questo che sei cosi atletica?> la prendo in giro e lei mi fa una linguaccia

<Sì adesso riesco ad andare da camera mia alla cucina correndo senza avere il fiatone>

<Tu vai da camera tua alla cucina solo per prenderti del cibo> ribatto.

<Questi sono dettagli> mi punta un dito contro <Comunque stavo dicendo, prima che mi interrompessi...> dice con tono severo, ma so che è solo perché è entrata nella parte da psicologa <Con lui mi sento completa, sento come se fosse l'uomo della mia vita, forse sono giovane ed è strano, ma è così>

Samantha in questo momento è tra le nuvole, starà pensando sicuramente a Michael. È l'unico ragazzo che riesce a farla stare tranquilla

<Grazie Sam>

Il suo è stato un discorso strano, nel senso che Samantha cerca sempre di sdrammatizzare tutto, però quello che ha detto è vero.

E io sono innamorata di David?

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