Capitolo 12
<Ally ti va di stare a casa domani? Così passiamo una giornata insieme e domani ho la giornata libera> mi ha detto ieri sera mamma e io ho accettato volentieri.
A scuola non ci sono verifiche oggi, quindi non avrei dovuto recuperare niente ed è da tanto che non passavo una giornata con mamma.
<Come ti trovi in questa scuola?>
<Molto bene, ho trovato nuovi amici>
<Sono contenta per te e...> il suo sguardo si fa serio e malizioso, so dove vuole arrivare <ci sono ragazzi carini?> arrossisco al pensiero di David e mia mamma inizia ad agitarsi emozionata
<Raccontami> in questo momento mi sembra una ragazzina, sembra Samantha quando va a fare shopping per capirci.
<Si chiama David, è un anno più grande di me, va in classe con Nathan>
<E come l'hai conosciuto?>
<Emh... Un giorno in mensa... Ho tirato un piatto di spaghetti ad una ragazza odiosa... Lui si è preso la colpa e l'ho aiutato a pulire la scuola>
<Tu cos'hai fatto a scuola?> le si sbarrano gli occhi.
<Mamma calmati. Ho una spiegazione> metto le mani avanti <una stronza ha umiliato una ragazza in mensa e io ovviamente l'ho difesa. Ora è diventata una mia amica>
<Se è per questo hai fatto bene. Aspetta. Sei diventata amica di quella stronza?>
<No! Ovvio che no. Madison si chiama l'altra ragazza>
<Ah okay menomale. E questo David com'è?>
<È bello, molto bello. Alto, capelli castano scuro e occhi quasi neri. Ma non è solo bello, è divertente, mi tiene testa ma è anche dolce, però non è così con tutte, da quello che vedo con le altre è uno stronzo>
<Perché tu sei diversa dalle altre> mi dice accarezzandomi dolcemente la guancia, chiudo gli occhi facendomi trasportare dalla sensazione piacevole e dolce. <Sei sicura di trovarti bene qui? Se non va bene ritorniamo a Londra> si preoccupa che io stia male, ma non capisce che io non sono mai stata così bene.
<Mamma, stai tranquilla, va tutto bene qui>
<okay, se non dovesse andare bene qualcosa, dimmelo per favore> lei mette sempre il nostro bene prima di tutti.
Nonostante che lei sia felice qui, sarebbe disposta a tornare per me o mia sorella.
Ma voglio che sappia che io qua sto bene veramente e anche se così non fosse, non glielo direi mai. Perché anche io tendo a mettere la felicità degli altri prima della mia.
Lei è felice e a me va bene così, se la merita un po' di felicità.
<Dai, scegli il film che io vado a fare i popcorn> vado in cucina, metto il sacchetto dei pop corn in microonde. So già cosa mi aspetta se vedrò un film con mamma, uno d'amore o uno drammatico, mi devo preparare mentalmente che piangerò.
Metto i popcorn nella ciotola e torno in salotto.
Mamma è sul divano che batte le mani soddisfatta, ho capito che piangerò a dirotto.
Più fa piangere e più lei è esaltata.
****
Come immaginavo.
Sono in lacrime insieme a mamma.
Il film parla di un cantautore che si innamora di una ragazza che ha perso l'udito e non può ascoltare le canzoni che dedica a lei. A lui viene diagnosticato un tumore e lei gli sta sempre accanto. Decide di fare l'operazione per tornare a sentire e con lui in punto di morte, si parlano per la prima volta.
Io non saprei cosa fare se una persona a me cara, ancora, dovesse stare male.
Nel senso, ovviamente gli starei vicino perché proprio in quei momenti capisci chi è veramente disposto ad affrontare la tempesta con te.
Però dopo non so come reagirei, la morte di papà mi ha stravolto la vita, mi ha cambiato e mi ha distrutto, mi ha fatto lottare con le unghie e con i denti contro me stessa.
Mi ha fatto crescere e mi ha fatto rialzare dopo essere caduta cento volte.
Adesso per quanto sono riuscita ad andare avanti, è sempre con me questa sofferenza.
<Mamma...>
<Sì?>
<Ti manca papà?> non si aspettava questa domanda, si gira verso di me e scoppia di nuovo a piangere <certo che sì, tantissimo>
<Credi che se non fosse morto, l'avresti conosciuto Rohn? Ti saresti innamorato di lui?>
<Ally, non lo so, probabilmente l'avrei conosciuto comunque, ma non lo so. A volte penso che se due persone sono destinate a stare insieme troveranno un modo per starci. Se il mio destino era conoscere Rohn e innamorarmi di lui magari sarebbe successo comunque. Però io tuo papà lo amavo veramente, eravamo davvero felici, quindi non lo so se mi sarei innamorata di Rohn>
<Sai mamma, avrei preferito che ti lasciavi con papà e ti innamorassi di Rohn. Speravo piuttosto che non lo sopportavi più, che non lo vedessimo più perché magari ci aveva fatto un torto. Pensare che lui si era fatto una vita lontano da qui con un'altra donna o che non ci volesse vedere. Ma comunque sapendo che appena sarebbe passata l'arrabbiatura potevamo vederlo e sapere che lui ci sarebbe sempre stato per noi. E invece no, non c'è più e non potrò mai vederlo>
<Hai ragione Ally, a volte la vita è così ingiusta, mi manca così tanto. Ringrazio il cielo che ho ancora voi> mi stringe forte tra le sue braccia.
<Anche a me manca> sussurro tra le sue braccia.
Quelle braccia che sono la mia casa, il mio rifugio, il posto in cui tornare sempre.
<Mamma> sussurro
<Sì?>
<Ti voglio bene> sento stringere di più la presa sul mio corpo.
Non se lo aspettava.
Purtroppo diamo tutto per scontato, quando in realtà non lo è. Un giorno un semplice "ti voglio bene" lo puoi dire e il giorno dopo magari non puoi più.
Si tende sempre a posticipare tutto, quando in realtà tutto questo tempo che pensiamo di avere non ce l'abbiamo.
<Non so davvero come ringraziarti, per tutto quello che hai fatto e fai per me>
<Amore mio non devi ringraziarmi, tu ed Emily siete la mia vita, farei di tutto per rendervi felici> mi accoccolo ancora di più a lei e mi beo il suo profumo di caramello.
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