Capitolo 7
Jin
Calore.
Un corpo avvolge il tuo, emana calore ed ha un buon profumo, sa di...casa.
Ti stringi ancora di più a quel corpo che ti fa sentire così bene. Strusci la guancia sulla sua spalla mentre lo senti posare un bacio tra i tuoi capelli. "Jinnie è ora di alzarsi" la sua voce resa roca dai residui del sonno è semplicemente stupenda. Alzi il capo senza aprire gli occhi e lo baci con calma.
Non vuoi alzarti, ti piace il calore che senti, il suo corpo contro il tuo, la sua mano che carezza la tua schiena da sotto la maglietta.
Il tuo posto è lì, tra le sue braccia.
Sorridi nel bacio quando senti la sua mano intrufolarsi nei boxer e stringere il tuo culo. "Joonie non abbiamo tempo" - "Amore non è colpa mia, sei tu che hai iniziato" scoppiate a ridere il secondo dopo. Lentamente inizi a baciargli il collo mentre un suono stridulo si fa sempre più forte e fastidioso. Cos'è? Si insinua nelle orecchie fino ad arrivare al cervello. Tutto si fa sfocato e il panorama cambia.
Apri gli occhi.
La sveglia continua a suonare mentre il freddo ti avvolge. Guardi il posto accanto a te, vuoto, gelido con le coperte perfettamente sistemate. Una lacrima sfugge al tuo controllo seguita da un sospiro rassegnato. Da quando non dorme più con te non osi toccare la sua parte di letto. Speri ancora che un giorno tornerà da te e con lui il calore.
Non riesci a stare ancora sul letto, spegni la sveglia per poi andare in bagno. La tua immagine è il riassunto di tutto quello che provi: non hai occhiaie perché hai dormito profondamente ma la tua pelle è pallida, troppo pallida. Strofini una mano sulla faccia per scacciare questi pensieri. Quel sogno ti ha tolto l'appetito ma mangerai lo stesso, perché sai che lui se ne accorgerebbe e non vuoi farlo preoccupare.
Oggi hai il turno di notte quindi hai tutto il giorno libero, sai già cosa fare, parlerai per l'ennesima volta con l'avvocato per cercare di convincerlo ad essere più intelligente. Non ci speri molto, ti ripete ogni volta che è inutile fare ricorso e che non vincerete mai. Non riesci ad accettarlo, ci deve essere qualcosa che puoi fare, che si può fare, hai già perso cinque anni e non vuoi perdere tutta la vita.
Ti avvicini alla doccia, regoli l'acqua in modo che sia quasi bollente, da cinque anni il tuo corpo non riesce a tenere il calore. Hai sempre freddo, persino in estate. Lo psicologo da cui andavi prima ti ha detto che è per l'improvviso distacco dai tuoi affetti, non ci vai da un bel po' perché i soldi ti servono per riavere la tua famiglia.
Resti sotto il getto dell'acqua sentendo ogni singola parte del corpo bagnata e riscaldata. Il vapore occupa tutta la stanza, copre lo specchio e i vetri della finestra, questo ti ricorda di quando ogni volta dovevi ricordare a Jungkook di arieggiare dopo aver fatto la doccia ma puntualmente dovevi farlo tu. Ti mancano queste cose, ti senti sempre più solo. Una volta finito, avvolgi il corpo con l'accappatoio e strofini i capelli nel cappuccio. Ti fermi davanti all'armadio prendendo una felpa marrone enorme e un paio di jeans.
Prima di vestirti metti la crema sul livido che hai sulla pancia, aspetti che si assorba per poi infilare la felpa. Mentre prepari la colazione ti viene in mente quello che è successo ieri in infermeria, dopo che Nam se ne è andato.
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Stai quasi per addormentarti, i 'massaggi' di Nam hanno rilassato ogni tuo muscolo e stai cedendo al sonno quando la porta si apre lasciando entrare una testa rossa. "Jimin è successo qualcosa?" la faccia che ha ti fa salire l'ansia, è un misto tra il confuso, il sorpreso e il curioso. Lo osservi dalla testa ai piedi e noti una macchia sul cavallo dei pantaloni, non è difficile indovinare di che si tratti.
"Jin ho visto Namjoon uscire da qui. – il panico ti assale, speri non abbia capito qualcosa. Lo guardi confuso per farlo continuare. – Senza manette" Jimin non è stupido, sai che avrà già tratto le sue conclusioni.
"Jimin..." fai per rispondere ma lui ti blocca.
"Avevo già capito che voi cinque avete un legame, ho visto come li tratti e come loro siano affezionati a te. Ho notato gli sguardi che vi scambiate tu e Namjoon. – mentre parla si siede sul bordo del tuo letto. – Ho avvertito sulla pelle il vostro amore e ho capito il perché tu non voglia che qualcuno lo sappia. Quindi non preoccuparti, non lo dirò a nessuno" non sai se fidarti ma i suoi occhi emanano fiducia e il tuo istinto ti dice di farlo.
"Grazie Jimin. Adesso dimmi che hai combinato lì sotto" lo vedi arrossire fino alle orecchie e hai capito che probabilmente c'entrano qualcosa Hoseok e Yoongi.
"Niente. Ti lascio riposare" e scappa letteralmente dalla stanza.
*******
A quanto pare Yoongi e Hoseok hanno permesso a qualcuno di entrare nei loro momenti intimi. Ti sembra strano, in fondo loro sono cresciuti insieme, hanno conosciuto solo l'amore che l'uno prova verso l'altro. Per conquistare la loro fiducia ce ne hai messo di tempo, all'inizio non volevano nemmeno parlarti, comunicavate attraverso Jungkook, l'unico al di fuori della loro zona di sicurezza di cui si fidassero. Jimin è riuscito a guadagnare la loro fiducia in una settimana,quel ragazzo ha un dono naturale.
Speri che non li faccia soffrire, hanno già patito troppo.
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È stata una giornata particolarmente stressante: l'avvocato si è praticamente trasformato in un fantasma, non si è fatto trovare e non ha risposto alle tue chiamate. Hai deciso che ne cercherai un altro.
Allacci la cintura con la pistola, il manganello e la radio, passi una mano tra i capelli e l'ennesimo sbuffo esce dalle tue labbra. Ti avvii a passo svelto verso il corridoio dove ci sono i tuoi affetti. Jimin è già seduto fuori che ti aspetta.
"Jin buongiorno. Come va la pancia?" umorismo del turno di notte, ha imparato in fretta.
Ridi per poi scompigliargli i capelli, è troppo tenero. "Meglio, sta guarendo. Buongiorno anche a te" gli porgi uno dei due caffè che hai preso prima. "Grazie, mi ci voleva proprio" posi il tuo sul tavolo e vai a controllare i ragazzi.
Yoongi e Hoseok dormono, come al solito, appiccicati, vedi le loro mani stringere la stoffa dei vestiti dell'altro. Una volta l'arancione ha confessato che era un'abitudine che hanno acquisito col tempo, avevano paura che li avrebbero separati mentre dormivano. Credi che non smetteranno mai di farlo, nonostante sappiano che non permetteresti a nessuno di dividerli, loro hanno ancora paura.
Jungkook dorme tenendo stretto a sé Taehyung che ricambia l'abbraccio. Finalmente il piccolo ha trovato qualcuno, temevi che non lasciasse che nessuno si avvicinasse. Speri che si apra e si lasci amare da quel ragazzo dal sorriso quadrato.
Arrivi di fronte alla cella di Nam. Lo vedi nella penombra, il respiro regolare segno che sta dormendo, gli occhi chiusi e il viso rilassato. Un'improvvisa voglia di toccarlo ti assale, ti mordi il labbro inferiore e deglutisci. Ti allontani chiudendo gli occhi.
"Tutto tranquillo" Jimin continua a fissarti mentre bevi il caffè. Lo guardi interrogativo.
"Jin una volta mia madre mi ha raccontato che quando mio padre è stato via per lavoro, per lei è stato molto difficile dormire e stare senza di lui. Mio padre mancò per due mesi. Posso solo immaginare come sia passare cinque anni senza la persona che ami" orribile, ecco com'è.
"Ti propongo una cosa. Vai a dormire con lui, qui ci penso io e se dovesse succedere qualcosa vengo a chiamarti" lo guardi incredulo, davvero farebbe una cosa così rischiosa per te? Lo vedi annuire e farti segno di andare. Non hai la forza di rifiutare. "Grazie Jimin"
Ti avvii davanti la cella e la apri per poi chiuderla dietro di te. Mentre togli la cintura e le scarpe vedi il corpo di Nam muoversi sotto le coperte e girarsi verso di te. "Jin, ma cosa...?" non rispondi, semplicemente ti sistemi al suo fianco posando il capo contro il suo petto. Automaticamente ti stringe in un abbraccio lasciando un bacio tra i tuoi capelli. Come se sapesse che hai bisogno del suo tocco, le sue mani iniziano a carezzare la tua schiena. Porti il viso all'altezza del suo per baciarlo, è un semplice contatto, per poi rifugiarti contro il suo collo mentre lui ti stringe ancora di più.
"Ti amo Nam"
"Ti amo hyung"
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