Capitolo 26



Namjoon


"Vedrai che gli piaceranno"

"Nam stai benissimo con questo taglio"

"Siete sicuri? Insomma li porto biondi da quasi dieci anni, mi fa strano averli castani"

Dopo aver lasciato da soli Taehyung e Jungkook, quei tre ti hanno trascinato da un esperto di hairstyle, dove hai scoperto quanto Yoongi, Hoseok e Pan siano diabolici insieme. Hanno scelto loro il taglio e il colore dei tuoi capelli, attirando molti sguardi su di voi mentre discutevano su quale fosse più adatto.

"Quante volte devo dirtelo, non sono castani! È biondo cenere!" protesta la donna alzandosi sulle punte per sistemare qualche ciuffo fuori posto.

Il turno di Jin e Jimin è quasi finito, tutti e quattro state aspettando che escano. "Allora...avete programmi per stasera?" chiede l'avvocato sorridendo alla vostra agitazione.

"Jimin ha detto che vuole portarci a casa sua" sorride Hoseok mentre Yoongi ghigna divertito. "Io non lo so, voglio solo tornare a casa"

Alla fine del processo, quando eravate liberi e Jungkook ancora in arresto, non avete avuto tempo per fare nulla che vi siete catapultati subito alla ricerca di una qualche soluzione.

"Eccoli!" urla Hoseok mentre si sbraccia per attirare la loro attenzione. Jimin corre gettandosi tra le braccia dei più grandi, Jin cerca di mantenere un'andatura calma ma si vede che ha accelerato il passo. Ad un centimetro dal tuo viso si ferma, osserva i tuoi capelli mentre sorride. Avvolge le braccia intorno al tuo collo abbracciandoti stretto, circondi i suoi fianchi attirandolo verso il tuo corpo. "Sono bellissimi"
In sottofondo senti gli apprezzamenti di Jimin sui loro nuovi colori.

"Yoongi hyung come mai nero?"

"Mi andava" dice scatenando le risa degli altri tre.

"Hobi hyung tu rosa, li adoro. Voglio colorarli anche io adesso" senti Jin ridere e non puoi fare a meno di unirti.

"Bene ragazzi chi ha bisogno di un passaggio?" chiede Pan osservandovi.

"Io ho la macchina nel parcheggio" risponde Jin accoccolandosi sul tuo petto, in automatico hai iniziato ad accarezzargli la schiena per farlo rilassare.

"Noi veniamo con te" alza la mano Jimin.

"Perfetto! Non dimenticatevi il pranzo di domani" si rivolge a voi facendo un occhiolino seguito da un sorriso malizioso. Alzi gli occhi al cielo trascinando Jin verso la sua auto.

Il viaggio è silenzioso, non puoi ancora credere di essere libero, di tornare a casa vostra. Senti il corpo del guidatore teso, lo osservi cercare di mantenere la concentrazione sulla strada. La sua mano destra riposa sul cambio delle marce, mentre le gambe si muovono a seconda del pedale che deve schiacciare. Continua a mordersi il labbro inferiore, segno del suo nervosismo, lo capisci, in fondo sono sei anni che non fai ritorno a casa e sei agitato anche tu. Prendi ad accarezzare la mano che stringe il cambio, percorri una strada invisibile che va dalle nocche bianche al polso, lo senti sospirare sai che è un suo punto debole. Sorridi intrufolando il dito nella manica dell'uniforme, tracci le scie delle vene fissando gli occhi sul suo volto adesso rilassato, anche le nocche sono tornate del loro colore naturale.

"Sto bene"

Annuisci lasciandogli un leggero bacio sulla guancia, finalmente vedi un sorriso distendere le sue labbra. "Non distrarmi, sto cercando di guidare" scoppiate a ridere mentre le vostre mani si stringono non volendo abbandonare l'altra.

Parcheggia nel vialetto di fronte casa, da quanto non la vedevi? Ti fermi a contemplarla con gli occhi lucidi, ti è mancata. Senti le dita di Jin attorcigliarsi attorno alle tue, poggia la testa sulla tua spalla sussurrando "Bentornato a casa Joonie" sorridi lasciando scappare una lacrime che subito viene raccolta dal pollice del maggiore. "Grazie hyung" stampi un bacio sulle sue labbra entrando in casa.

Respiri a pieni polmoni l'odore di lavanda che emana l'ambiente, il detersivo preferito di Seokjin, sei felice che niente sia cambiato. Tutto è come l'hai lasciato sei anni fa, persino l'ammaccatura sullo stipite della porta della camera che condividevano Jungkook, Yoongi e Hoseok.

Ricordi che Jin cercava di far ridere Yoongi con le sue battute, ma alla fine l'altro ha preso a lanciare qualsiasi cosa gli capitasse in mano nella speranza di colpirlo. Alla fine ha rotto tre piatti, due bicchieri e un vaso che ha provocato il solco nello stipite.

Dei singhiozzi interrompono il tuo viaggio nel passato, ti volti osservando l'uomo dietro di te. Le sue guance sono completamente bagnate dalle lacrime, il corpo è scosso dai numerosi singhiozzi che non riesce a trattenere. Percorri la poca distanza tra di voi per stringerlo tra le tue braccia, afferra la tua maglietta tra le dita rafforzando la presa e stropicciando il tessuto. "Sono felice che tu sia qui" la sua voce è attutita dal tuo petto ma riesci a sentirlo.

"Anche io sono felice Jinnie" alza il viso intrappolando i tuoi occhi nei suoi rossi e gonfi.

"Ho bisogno di..." sussurra alzandosi leggermente sulle punte, poggia le labbra sulle tue mettendo fine al suo pianto. Lo baci lentamente assaporando ogni più piccola sensazione di piacere che è in grado di farti provare, senti le sue mani risalire il tuo collo e stringere i tuoi capelli corti provocando tanti piccoli brividi lungo la tua schiena. Spingi la lingua tra le sue labbra incontrando la sua, ti sembra passata un'eternità da quando l'hai baciato senza l'odore stagnante del carcere. Sorridi nel bacio giocando con la sua lingua, inizi a camminare all'indietro trascinandolo con te, afferri la cintura della sua uniforme per tirarlo.

Vi staccate solo quando arrivate in camera vostra, lui inizia a spogliarsi lentamente. Osservi ogni suo piccolo movimento restando estasiato quando resta con soli i boxer a coprirgli l'intimità, le sue spalle larghe e le sue braccia un po' gonfie a causa del suo lavoro. Si avvicina sollevando la tua maglietta ed abbandonandola a terra, posa un bacio sulle clavicole mentre slaccia i tuoi pantaloni facendoli scivolare dalle tue gambe.

Cammina verso il letto stendendosi mentre trascina il tuo corpo sul suo, ti sistemi tra le sue gambe che vanno a stringere i tuoi fianchi facendo scontrare le vostre erezioni quasi dure. Ansimate ognuno sulle labbra dell'altro, prendete tempo per osservarvi. Jin sembra essere rinato: il rossore sulle sue guance è ricomparso e il suo corpo adesso è caldissimo, è tornato quello di una volta. Le lenzuola che accolgono il suo corpo sono candide e profumano di limone, un sorriso si estende sul suo viso rendendolo un cucciolo con i suoi occhi enormi da cerbiatto.

Muovi il bacino procurando piacere in entrambi, lui cerca appoggio stringendo le tue spalle, i tuoi movimenti sono lenti, diversi da quelli che facevi in carcere. Qui non c'è il rischio che qualcuno possa interrompervi, non devi andare di fretta, puoi fare con calma e farlo impazzire lentamente.

Prendi a lasciare una scia di baci umidi che partono dal mento, percorrono il collo lasciando delle macchie violacee, ti soffermi sulle clavicole mordendole piano, il corpo sotto il tuo sussulta sospirando. Continui la tua lenta discesa stuzzicando i capezzoli, sotto le tue attenzioni diventano turgidi e soddisfatto cambi zona. Lasci un succhiotto sul suo fianco facendolo tremare, le sue mani scompigliano il nuovo taglio che hanno faticato a scegliere. Scopri la sua intimità un centimetro alla volta, i boxer scivolano sulla sua pelle morbida per poi finire da qualche parte nella stanza.

"Joon-" interrompi quello che stava per dire facendogli inarcare la schiena, violi la sua apertura con un dito mentre massaggi la sua erezione. Baci il suo interno coscia mentre aggiungi un altro dito, inizi a sforbiciare toccando le sue pareti che fanno fatica ad allargarsi. Non lo facciamo da troppo tempo, eravamo troppo presi dal processo.

Continui a distrarlo sfregando il prepuzio con il pollice, lo senti gemere sempre più forte, diviso tra il dolore e il piacere. Risali il suo corpo aggiungendo un terzo dito, lo baci infilandogli la lingua in bocca, non gli dai il tempo di reagire o di prendere fiato.

Quando senti le sue pareti rilassarsi e non stringere attorno alle tue dita, le sfili e lo penetri bloccando sul nascere le sue proteste. Jin spalanca la bocca in cerca di aria mentre le sue unghie si conficcano nelle tue spalle, graffia la tua pelle respirando affannosamente.

"J-joon...ah!" spingi sempre più forte e veloce puntando alla prostata, i tuoi gemiti si fondono ai suoi, fa fatica a respirare e tu non sei messo meglio. Sforzi i muscoli continuando a spingere senza rallentare il ritmo, poggi la fronte sulla sua lasciando veloci baci sulle sue labbra. Afferri una sua gamba sollevandola cambiando angolazione, lui getta la testa nel cuscino gemendo a voce più alta.

Con un ultimo affondo lui viene sul suo stomaco stringendo le lenzuola tra le mani, lo segui riempiendolo del tuo sperma. Ti stendi al suo fianco, cercate di riprendere fiato mentre sorridete felici. Percorri tutto il suo corpo con la punta delle dita beandoti dei brividi che seguono il tuo percorso immaginario.

"Sei già stanco? Mancano ancora il salotto, la cucina e la doccia" sussurri al suo orecchio. Lui piagnucola scuotendo la testa, ma non lo assecondi e prendendolo in braccio lo porti sul divano.

"Sssh...abbiamo da fare" prendi a baciarlo con più foga mentre le tue mani non smettono di accarezzarlo.

Sei anni sono troppi, dovete recuperare.

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