Capitolo 20





Jungkook

Da quando Taehyung se ne è andato, la cella sembra troppo grande per una sola persona. Le lenzuola hanno ancora il suo profumo che ormai è misto all'odore delle lacrime che versi fino ad addormentarti. È passata una settimana da quando l'hai visto percorrere per l'ultima volta il corridoio, finalmente era un uomo libero. È stato difficile staccarvi e il maggiore non ne voleva proprio sapere di andarsene. Hai assistito ai suoi tentativi di sabotare l'avvocato, tutti inutili ma sei felice che adesso possa respirare l'aria della libertà.

La voglia di rivederlo cresce ogni giorno sempre di più, è insopportabile il fatto che tu non possa vederlo. Ascolti distrattamente il discorso di Jin, si muove allegro per il corridoio mentre annuncia di aver trovato un avvocato che ci aiuterà ad uscire. Da quanto sei riuscito a sentire è lo stesso avvocato di Taehyung, riuscirai mai a rivederlo?

Jin hyung sprizza gioia come sei anni fa, deve essere felice di aver trovato una soluzione. Sai che in tutti questi anni ha cercato di farvi uscire, ma nessun avvocato ha avuto il coraggio di mettersi contro il procuratore. La donna che ha difeso Taehyung è molto agguerrita, da quanto ti ha raccontato il maggiore non ha mai perso una causa e non vuoi che la tua sia la sua prima pecca sul curriculum. In questi sei anni hai raggiunto la convinzione che tu ti sia meritato tutta la sofferenza che hai subito. Ho fatto soffrire le persone che amo, merito di stare male. Forse Taehyung starà meglio senza di me, forse tutti starebbero meglio se io non esistessi. Jin avrebbe ancora Namjoon a casa con lui, Hoseok e Yoongi si troverebbero da qualche parte ad amarsi e non in una prigione privi della libertà.

Pensieri come questi ti hanno accompagnato per anni, non sono serviti a nulla le rassicurazioni degli altri, continui ad incolparti. "Jungkook hai capito?" continui ad ignorarli. Perché non mi lasciano qui?
"Jungkookah! Tae vuole rivederti quindi devi parlare con l'avvocato per uscire da qui!" annuisci distrattamente, devi farlo per TaeTae non vuoi vederlo soffrire. Un'altra persona che soffre a causa mia, sono un caso perso.

"Jungkook..." alzi lo sguardo e ti ritrovi Namjoon hyung nella tua cella. Non l'hai sentito entrare ma sai già cosa vuole dirti. "Ne abbiamo già parlato. Noi, compreso te, non meritiamo di stare qua. Non vogliamo che tu continui ad incolparti, ma se proprio non accetti questa soluzione fallo per Taehyung, lui ti vuole al suo fianco. Ti ama" se non avessi pianto tutte le lacrime che avevi a disposizione in questi giorni, adesso staresti piangendo come una fontana che hanno dimenticato di chiudere. Senza dire niente ti fiondi tra le sue braccia, nel suo abbraccio trovi il calore che tuo padre ti donava quando eri piccolo, quando tua madre era ancora in vita.

Lo hyung resta con te per qualche ora, poi è costretto a tornare nella sua cella. Jin è uscito prima perché deve vedersi con l'avvocato, a quanto ti hanno detto lei verrà a parlare con tutti voi. Non hai ancora deciso come comportarti, non vuoi deludere Taehyung ma dall'altra parte credi di meritare la tua pena. In fondo ho ucciso mio padre e rovinato la vita a quattro persone.

***

Oggi arriverà l'avvocato per parlare con voi, vuole vedervi singolarmente, non hai capito bene il perché ma così si farà. La donna ha parlato già con Namjoon, Hoseok e Yoongi, manchi solo tu. Non sai cosa fare, alla fine non hai preso una decisione. Stai camminando verso l'ignoto senza un piano d'azione, senza sapere nulla. Vorresti che il maggiore sia al tuo fianco, ma per averlo vicino devi uscire da qui.

Cosa devo fare?

Ti fanno entrare in una stanza grigia, senza finestre, senza telecamere. Una donna è seduta al tavolo con dei fogli sparsi davanti a sé. Ti ammanettano al tavolo per poi lasciarvi soli, fissi la persona che ancora deve darti attenzioni.
"Signor Jeon ho voluto vederla per ultimo perché, ho notato un buco nelle informazioni sulla sua vita. Precisamente da quando suo zio è scomparso a quando l'agente Kim l'ha presa con sé. So che nasconde qualcosa, ma fin quando non c'entra con il caso non è di mia competenza" sussulti al sentire la sua voce all'improvviso, resti in silenzio non sapendo cosa dire. Quel periodo non ha alcuna importanza ormai.

"Vorrei che mi raccontasse di quel giorno, so che sono passati sei anni ma sono certa che lei lo ricordi come se fosse successo ieri" è vero, ogni singolo secondo di quel giorno di sei anni fa, è impresso nella tua mente. Lo sogni quasi ogni notte, ricordi come Taehyung ti coccolasse ad ogni risveglio. "Ha intenzione di parlare?" non riesci a dire niente, il tuo corpo si rifiuta di fare qualsiasi cosa. "Sembra di avere di nuovo Taehyung davanti" dice con un sorriso rilassandosi sulla sedia. "Jungkook anche se non parlerai con me, io farò di tutto per farti uscire. Ho fatto una promessa a tutti voi e a Taehyung, questo è l'unico modo per farlo sorridere. Gli manchi, ha persino progettato una rapina per tornare qui da te" sorridi a questa informazione, è proprio da lui fare una cosa del genere. Lo faresti anche tu nei suoi panni, evaderesti solo per lui.

"Rifletti su ciò che ti ho detto, io tornerò domani"

***

Hai passato la notte in bianco dopo l'incontro con l'avvocato e adesso ti ritrovi ad aspettarla nella stessa stanza di ieri. Durante la notte, che hai passato a fissare il soffitto sporco della tua cella, sei arrivato ad una conclusione: vuoi rivedere Taehyung quindi hai deciso di aprirti con la donna.

I tuoi pensieri vengono interrotti dalla porta che si spalanca lasciando entrare l'avvocato. "Jungkook ti ho portato un regalino" dice sorridendo felice. Apre la porta e non hai il tempo di realizzare cosa stia succedendo che ti ritrovi con un paio di morbide labbra contro le tue.

Sono le sue. È lui!

Chiudi gli occhi ricambiando il suo bacio, è come se fosse un dolce che hai da tempo desiderato e solo adesso hai potuto mangiare.

"Taehyung"

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