Capitolo 12

Taehyung




Ti svegli di soprassalto, il corpo ancora scosso dai brividi di terrore, il respiro affannato e la voce incastrata nel magone che blocca la tua gola. Intorno a te è buio, l'unica fonte di luce è quella della luna che viene dall'esterno. Senti qualcosa tra i tuoi capelli muoversi, riconosceresti quel leggero tocco ovunque. Sposti la testa di lato incontrando i suoi occhi, ti sorride appena come per tranquillizzarti.

"Incubo" non è una domanda ma annuisci, ti sposti in modo da stare ancora più vicino al suo corpo. Ormai la scusa del letto piccolo non regge, hai smesso di ripetertelo. Pian piano ti stai arrendendo.

"Ci sono io adesso, riposa" ti stringe ancora di più a se facendo attenzione a non farti male. "Anche tu devi riposare" lui sorride continuando a donarti carezze un po' ovunque.

"Jungkook io..." siete vicini, i vostri volti sono ad un soffio di distanza, c'è aspettativa nell'aria. Stai quasi per chiedergli di mettere fine a quell'inutile distanza, quando un urlo disturba la quiete della notte.

È così sofferente che ti fa male il petto, è così pieno di dolore che una lacrima scende sul tuo viso. Jungkook ha gli occhi sgranati, ma si riprende quasi subito, raccoglie la gocciolina salata che bagna la tua guancia per poi posare un leggero bacio sulla tua fronte.

Si alza andando vicino alle sbarre.

Ascolti quello che sta succedendo là fuori.

"Hyung respira!" la voce di Jimin distorta dalla preoccupazione. Senti dei passi in lontananza. "Jimin! Cosa succede?"

"Jin hyung! Non riesce a respirare, ha un attacco di panico" l'ansia ha preso il posto del silenzio.

"Hoseok guardami. Segui il mio respiro. Ecco bravo, con calma" per un po' regna il silenzio, Hoseok hyung deve essersi ripreso. "Jimin va a prendere un bicchiere di acqua con dello zucchero"

Non osi alzarti, anche perché il tuo corpo è dolorante e non riesci a muoverti. Osservi la schiena di Jungkook mentre parla con gli altri del dottor Campbell, a quanto pare quel psicologo è la causa del malessere dei due hyung.

Chiudi gli occhi riprendendo a respirare, stai quasi per riaddormentarti quando senti il corpo di Jungkook stendersi accanto al tuo. Ti abbraccia sussurrando al tuo orecchio. "Mi dirai chi ti ha fatto questo e perché?" hai capito a cosa si riferisce ma come ti ha detto Jin è meglio che lui non sappia, non vuoi che si cacci nei guai. Carezzi il suo viso con la mano sinistra, quella non steccata, scuoti la testa in risposta.

"Se può tranquillizzarti, ti dirò che non sono andati oltre"

"Avrei preferito che non iniziassero" sorridi leggermente. Ti rifuggi di nuovo tra le sue braccia cercando di dormire sotto le sue coccole.

Vieni svegliato da leggeri baci sul viso e sul collo, non si ferma, ripete sempre lo stesso percorso: fronte, naso, guance, mento e collo. "Buongiorno piccolo" al nomignolo decidi di dargli le spalle per fargli capire la tua indignazione quando ti chiama piccolo. Lo senti ridacchiare per poi posare un bacio sulla tua nuca, quel contatto innocente scatena dei brividi lungo la tua spina dorsale.

"Ce la fai a muoverti?" provi ad alzarti ma ritorni disteso sul materasso con un'espressione dolorante. Jungkook cerca subito di alleviare la tua sofferenza. "Non alzarti, devi risposare ancora" cerchi di ribattere ma il suo sguardo non ammette repliche.

"Piccoli siete pronti?" la voce di Jin vi distrae, entra nella cella osservandoti per capire le tue condizioni. "Hyung, Tae non riesce ancora ad alzarsi" vedi il maggiore annuire pensieroso. "Taehyung dopo vengo a portarti qualcosa per alleviare il dolore" sorride facendo cenno a Jungkook di alzarsi.

Il più piccolo è indeciso se andare oppure no. "Vai, non preoccuparti per me" accenni un sorriso per calmarlo, non vuoi che rinunci a stare per un po' fuori da questa cella per colpa tua. Lo vedi alzarsi ancora incerto, prima di andarsene ti bacia la fronte.

Li segui con lo sguardo fino a che non scompaiono dietro l'angolo.

Affondi il naso nella sua parte di cuscino, il suo odore ti riempie i polmoni, chiudi gli occhi per assaporarlo al meglio. Non sai quando hai iniziato ad essere dipendente dalle sue carezze, dal suo odore, dalla sua voce, insomma da lui, è successo e basta e adesso non sai cosa fare. Sono passati quattro giorni da quando ti hanno picchiato e Jungkook è restato con te nel letto per tutto il tempo, non sai neanche tu come sei riuscito a convincerlo ad andare in mensa a mangiare. Speri non gli succeda niente.

"Tae ti ho portato da mangiare e la pomata" la voce di Jin ti strappa via dai tuoi pensieri, cerchi di metterti seduto poggiando la schiena contro il muro accanto al letto. L'agente posa il vassoio accanto a te sedendosi sulla parte di letto vuoto in modo da stare di fronte a te. "Jin hyung posso farti una domanda?" lui annuisce curioso.

"Lui...com'era prima di tutto questo?"dici indicando lo spazio intorno a voi mentre inizi a mangiare. Un velo di nostalgia ricopre i suoi occhi e un sorriso malinconico arriccia le sue labbra. Passa una mano tra i suoi capelli scuri sospirando forse in cerca delle parole adatte.

"Lui si comportava come fa adesso con te. Era dolce, protettivo e gentile, adesso lo nasconde. Qui dentro non si può essere così" l'ultima parte la sussurra come se stesse parlando a se stesso. Rivolge il suo sguardo su di te mentre un sorriso gli illumina il viso. "Tiene molto a te" arrossisci abbassando lo sguardo.

Finito di mangiare spalmi la pomata sui lividi, una piacevole sensazione di fresco allevia il dolore.

La radio di Jin gracchia interrompendo il silenzio. "Ci servono rinforzi in mensa. – sbiancate entrambi per poi andare in panico alla frase successiva. – Due del gruppo di Jeon hanno iniziato una rissa"

Jin è il primo a muoversi, dopo aver incastrato i suoi occhi nei tuoi per tranquillizzarti corre fuori, verso la mensa.

Il silenzio ti avvolge così come la preoccupazione, speri non sia Jungkook ma qualcosa ti dice che sia stato proprio lui. Deglutisci a vuoto continuando a fissare il punto da cui dovrebbero tornare. Dopo qualche minuto che a te sembra un'eternità vedi qualcuno arrivare.

Jimin porta Yoongi nella sua cella, Hoseok non c'è e dalle loro facce capisci che uno dei due che ha iniziato la rissa è lui.

Jin svolta l'angolo con Namjoon in manette.

Lo sapevi.

Delle lacrime scivolano sul tuo viso ed a fatica ti alzi avvicinandoti alle sbarre. Il maggiore ti vede e dopo aver chiuso la cella di Nam si affretta a venire da te.

"Tae non piangere, sta bene" ti asciuga le lacrime mentre rilasci un sospiro di sollievo. "Dov'è?" esita nel risponderti. "È in isolamento...insieme ad Hoseok" sgrani gli occhi. "Per quanto?"

"Tre giorni"

***

Tre giorni.

Tre strazianti giorni senza di lui, sei quasi impazzito, ormai sei abituato ad averlo intorno tutto il giorno e questo improvviso distacco fa male. Per fortuna stasera lo riportano in cella, da te.

Non sei uscito in questi giorni, hai paura e il fatto che Jungkook non sia al tuo fianco è stato un motivo in più per isolarti. Hai il terrore di incontrare quei tre, da quel giorno hai ancora gli incubi.

Stai aspettando di vederlo tornare, ormai è quasi ora.

Dei passi echeggiano nell'aria.

L'agente Wang porta Hoseok nella sua cella. Lo hyung dai capelli arancioni nasconde il viso camminando a testa bassa ma puoi intravedere un graffio all'altezza del sopracciglio sinistro ed un livido sulla guancia. Il tuo sguardo si sposta alle loro spalle dove c'è Jin con Jungkook. Resti imbambolato ad osservarli, il minore ha un livido sulla guancia destra ed un cerotto sullo zigomo sinistro.

Entra nella cella continuando a tenere gli occhi fissi nei tuoi. Siete soli adesso, tu e lui e nessun altro. Una parola preme per uscire dalle tue labbra, una supplica e questa volta non fai nulla per trattenerla.

"Baciami" non hai neanche il tempo di realizzare cosa gli hai chiesto che lui si avvicina facendo incontrare le vostre labbra in un bacio desiderato, bramato da troppo tempo. In automatico le tue mani stringono i suoi capelli mentre le sue ti spingono contro il suo corpo. Le sue labbra si muovono sulle tue con foga, puoi sentire quanto aspettava questo momento. Assecondi ogni suo movimento, in fondo anche tu hai desiderato tanto questo bacio.

Vi staccate affannati e con le labbra gonfie e rosse, non smetti di accarezzare la sua nuca con i polpastrelli, le sue mani si intrufolano sotto la tua maglietta tastando la schiena. Ansimi a quel tocco, non ce la fai, ormai è una droga, ricongiungi le vostre labbra, questa volta in un bacio più bagnato di prima. La tua ragione è andata a farsi un giro e l'unica cosa che vuoi adesso è lui, vuoi sentirlo in ogni modo possibile.

Non smettendo di baciarlo lo trascini fino al letto, ti stendi portandolo sopra al tuo corpo intrappolandolo tra le tue gambe, così facendo fai scontrare i vostri bacini.

"Taehyung" si stacca affannato dal bacio, ma non è adesso il momento di parlare. "Non adesso Jungkook. – dici alternando le parole a piccoli baci sulle sue labbra. – Ti voglio, subito"

Non gli dai il tempo di riflettere che riprendi a baciarlo passando la lingua sulle sue labbra per chiedere il permesso di approfondire, Jungkook non si fa pregare e subito ti da' l'accesso. Le vostre lingue si incontrano, giocando con l'altra e amandola, Jungkook prende a strusciare le vostre erezioni nascenti. Ansimi nella sua bocca mentre stringi ciocche dei suoi capelli tra le mani. "Cerca di non farti sentire" ti sussurra all'orecchio mentre riprende fiato. Come se fosse facile.

Inizia a mordere e laccare il tuo collo lasciando macchie ben visibili quasi ovunque, si ferma a baciare le clavicole per poi sfilarti la maglietta e i pantaloni.

Continua la sua discesa superando la tua erezione completamente dura, afferra le tue gambe aprendole ancora di più e sollevandole in modo da poter vedere la tua apertura, senti il suo respiro sfiorarla mentre si avvicina. Inizia a baciarla per poi penetrarti con la lingua, ti porti una mano a coprire i gemiti che premono per uscire, è troppo. Senti quel piccolo muscolo farsi spazio tra le tue pareti, è troppo poco ma al tempo stesso potresti venire anche solo così.

Un lamento lascia la tua bocca quando si stacca, ritorna con il viso davanti al tuo premendo due dita contro le tue labbra, inizi a succhiarle cospargendole di saliva. Lui ti osserva rapito e fai del tuo meglio per sembrare ancora più sexy mentre lecchi con cura le sue dita, quando si ritiene soddisfatto le porta alla tua apertura infilandone uno.

Non è molto fastidioso.

Jungkook prende a baciarti togliendo il poco fiato che hai, dopo un po' aggiunge un altro dito e il fastidio aumenta ma continui a baciarlo per distrarti. A tre dita senti dolore, ti stacchi dal bacio lamentandoti. Lui inizia a lasciare baci su tutto il tuo corpo, una sua mano va a masturbarti velocemente. È tutto così intenso che ti gira la testa, il piacere prende il sopravvento mozzandoti il fiato.

"J-jung...ah!" non riesci a parlare, il respiro ti manca, vorresti dirgli di muoversi ma non ce la fai. Jungkook sembra capire, toglie le dita dalla tua apertura dilatata alzandosi per spogliarsi. "Rilassati"

Inizia a penetrarti lentamente, centimetro dopo centimetro. Inarchi la schiena graffiando la sua e mordendo la spalla in modo da soffocare i gemiti di dolore. Entrato completamente si ferma lasciandoti il tempo per abituarti.

Dopo qualche minuto gli fai cenno di muoversi ed è una sensazione fantastica, un misto tra dolore e piacere. La sua erezione che si fa spazio dentro di te, i suoi baci e il suo calore ti mandando in estasi. "Più veloce" supplichi e Jungkook ti accontenta affondando ancora di più nel tuo corpo, finalmente tocca la tua prostata e un'ondata di piacere invade il tuo corpo ricoprendolo di brividi. Ti mordi il labbro a sangue per evitare di urlare dal piacere, lui continua a spingere verso lo stesso punto sempre più forte e veloce, ormai è al limite.

Bastano poche altre spinte per farti venire, Jungkook ti segue dopo qualche minuto. Si accascia su di te riprendendo fiato, lo abbracci accarezzandogli i capelli.

Esce dal tuo corpo per sistemarsi al tuo fianco. "Sono tutto sporco" scoppiate a ridere per poi baciarvi lentamente. Jungkook lecca tutto lo sperma che è sul tuo corpo, quando arriva a pulire la tua apertura ansimi allargando ancora di più le gambe. "Ecco fatto"

Ti stringe a sé coprendo i vostri corpi nudi con le coperte, vi abbandonate così al sonno, soddisfatti e felici di avere l'altro al proprio fianco.

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