Capitolo 1
Jin
Urla, luci, lacrime, disperazione, la consapevolezza che niente sarà più come prima. Un'ora, può un'ora cambiare una vita intera? Si, è possibile e Seokjin può confermarlo.
Quella sera, durante quell'ora di cinque anni fa, lui perse tutto: l'amore della sua vita, i suoi 'bimbi' insomma la sua famiglia. La casa che un tempo non conosceva la tranquillità adesso è così cupa e triste e soprattutto silenziosa, il letto sul quale Jin fa finta di dormire ogni sera è troppo grande per essere riscaldato da un solo corpo, che sembra aver perso calore dal giorno in cui quel dannato martelletto ha dichiarato la sentenza.
La sua condanna.
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"Joonie!" le lacrime scendono ininterrottamente mentre la sua vita andava in contro alla fine. Le quattro persone a cui più teneva, che più amava venivano portate via in manette; via da lui. È troppo lontano perché possano sentirlo ma per un attimo gli occhi di Jin incontrano quelli di Namjoon.
Ansia.
Paura.
Amore.
I loro occhi riflettono gli stessi sentimenti, anche quelli di Namjoon sono lucidi, la perfetta copia di quelli di Jin. Quando il ragazzo non è più nella visuale del fidanzato, il maggiore osserva gli altri tre: Jungkook immobile ricoperto di sangue, sembra in stato shock e i suoi occhi sono freddi e distanti come erano la volta in cui Jin salvò la sua anima, Yoongi e Hoseok come al solito sono vicini anche se tentano di separarli, il primo è in lacrime mentre il secondo cerca di farlo calmare. La scena che si presenta davanti agli occhi di Seokjin è straziante, disperata e piena di dolore ma nessuno sembra farci caso, tutti gli agenti hanno un sorriso sulle labbra sono felici di aver preso quattro criminali, felici di aver rovinato delle vite appena ricucite.
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Quella sera due anime sono state separate, per cosa poi? Pregiudizi? Poliziotti troppo zelanti e impazienti di chiudere un caso per ricevere elogi su elogi?
Tutti sono sempre stati invidiosi della tua vita Seokjin, non facevano altro che dirti quanto fosse perfetta e bella e quanto tu fossi fortunato. Ma adesso?
Adesso non hai più nulla, la tua vita è vuota e la gente ti guarda con compassione, cosa che ti fa saltare i nervi, non vuoi la compassione degli altri ma la tua famiglia a casa con te, il letto più caldo e piccolo. Ormai passi la maggior parte dei tuoi giorni in carcere piuttosto che a casa; fai tutti gli straordinari anche quelli non pagati per attenuare un po' il dolore della solitudine. Dopo quel giorno ti sei fatto trasferire nella stessa prigione per stare in qualche modo più vicino alla tua famiglia.
Come succede ogni volta che ripensi all'episodio, un alone di tristezza cala nei tuoi occhi e la voglia di vederli cresce insieme alla sofferenza. Ora ti trovi nella stanzetta dove le guardie si rilassano, hai un fazzoletto bagnato sugli occhi, non hai dormito molto – come ogni notte – quindi i tuoi occhi sono un po' gonfi. Prima hai detto a Jackson di portarti Namjoon.
Jackson è la sola persona a conoscenza della relazione tra voi due ed è l'unico di cui ti fidi. La porta si apre ma non muovi un muscolo, rumore di catene, un piccolo tonfo segno che l'agente ha fatto sedere il detenuto, e di nuovo la porta che si chiude ma stavolta a chiave: nessuno deve entrare. Namjoon carezza con gli occhi tutto il tuo corpo, puoi sentirlo sulla pelle: il collo in tensione mentre regge la testa inclinata all'indietro, le labbra carnose semi aperte, il petto che si alza ed abbassa tranquillamente e le mani incrociate sullo stomaco ma il fazzoletto sugli occhi cattura la sua attenzione.
"Jinnie guardami" quanto ti è mancata la sua voce? È dal pomeriggio precedente che non la senti e la voglia di vederlo supera ogni cosa. In un secondo il fazzoletto viene abbandonato sul tavolo che vi divide e i tuoi occhi e si incontrano con quelli pieni d'amore di Namjoon e finalmente entrambi sorridete.
"Tesoro ti abbraccerei ma..." e mostra le manette che lo tengono legato e gli impediscono di toccarti. Ti alzi immediatamente con le chiavi. "Peccato, sei eccitante ammanettato" le sue sopracciglia si inarcano ed un ghigno malizioso con tanto di fossette si forma sulle sue labbra. Appena le catene scivolano per terra, Namjoon stringe i tuoi fianchi e ti incastra tra il tavolo e il suo corpo caldo; senza esitare unisce le vostre labbra in un bacio aggressivo, desiderato. Incroci le braccia dietro il suo collo approfondendo il contatto e sedendoti sul tavolo in modo che l'altro possa posizionarsi tra le tue gambe. Vi staccate affannati ma afferri con i denti il suo labbro inferiore e lo succhi mentre le mani di Nam cercano di toglierti la divisa: ha sempre qualche difficoltà. Lo fermi e lo spogli velocemente per poi inginocchiarti e iniziare a pompare la sua erezione, accogli la punta sulla tua lingua e succhi mentre le tue dita scivolano su tutta l'erezione. Senti delle dita che stringono i tuoi capelli e spingono la tua testa ancora più in profondità. Aumenti i tuoi movimenti prendendo tutta l'erezione e poi tirandoti indietro lasciandola all'aria fredda completamente bagnata della tua saliva, mentre gli ansimi di Nam diventano dei veri e proprio gemiti di piacere.
"Jin... al-alzati!" le sue mani ti afferrano e tirano su, il suo viso è rosso e i suoi occhi sono liquidi di lussuria. "Joo..." non fai in tempo a dire niente che lui ti spoglia rischiando di rompere la tua divisa e la sua bocca afferra un tuo capezzolo tirandolo leggermente. Un gemito abbastanza alto esce dalle tue labbra, nel frattempo Nam ti afferra prendendoti in braccio, così facendo le vostre erezioni si scontrano dando un po' di sollievo a quelle pelli tese. Le sue mani palpano il tuo culo, il dito indice gira intorno al tuo ano premendo leggermente, giusto per farti gemere insoddisfatto, ti sta stuzzicando.
Namjoon inizia a camminare, avvicinandosi alla brandina che è stata messa lì per gli agenti del turno di notte. La tua schiena viene a contatto con le ruvide coperte di bassa qualità, hai iniziato un nuovo bacio un po' più lento rispetto al primo, sentire la sua lingua che gioca con la tua ti fa impazzire ogni volta sempre di più, la sensazione delle sue mani che toccano ogni centimetro della tua pelle fino ad avvolgere le dita attorno alla tua erezione pompandola lentamente.
"Ah... Joo..Joonie!" troppo lento, non ce la fai vuoi di più.
"Sai cosa devi dire" il suo fiato caldo nel tuo orecchio ti fa venire i brividi. "Mmmh... ti prego"
"Sbagliato principessa" inizia a lasciare una serie di succhiotti lungo tutto il tuo collo. Basta non ce la fai più!
"Master ti prego di più!"
Non devi dire altro perché lui con una spinta secca ti penetra, il tuo respiro si spezza, la tua bocca si spalanca in un gemito muto e le tue unghie affondano nella schiena di Namjoon lasciando dei segni rossi, alcuni profondi e altri no. Spinge sempre di più, sempre più forte mentre bacia e carezza i tuoi capelli leggermente bagnati dal sudore, una tua mano si intreccia con i suoi capelli biondi e stringi portando la sua fronte a contatto con la tua.
Nam cambia angolazione delle spinte e finalmente trova la tua prostata, a questo punto non riesci a trattenerti. Continua a stimolarti sempre più forte fin quando non vieni sul tuo stomaco, due spinte dopo anche lui viene dentro di te. La sensazione di essere riempito dal seme dell'amore della tua vita è semplicemente fantastica, quei secondi dopo l'orgasmo in cui lui continua a spingere in te assaporando le ultime scariche di piacere, sono le più intense. Scende arrivando al tuo stomaco e lecca tutto lo sperma, dopo di che esce dal tuo buco e ti pulisce anche dal suo sperma. Gemi stancamente, Nam torna all'altezza del tuo viso e ti bacia di nuovo ma stavolta non approfondite, è puro contatto.
"Ti amo Joonie."
"Ti amo Jinnie." Restate abbracciati per un po', vi manca addormentarvi insieme, le coccole prima e dopo il sonno, le sere passate sul divano a vedere un film anche se non avete mai visto la fine di un film. Ti manca sentire la sua presenza a casa.
"Agente Kim è arrivato il novellino" la voce gracchiante della radio rimasta sul tavolo interrompe il vostro momento, facendoti sbuffare.
"Novellino?"
"Si, oggi viene una nuova guardia, ha buone referenze" annuisce sorridendo appena e con un ultimo bacio a stampo si alza.
Hai freddo ma ti sforzi di non pensarci, il lavoro ti chiama.
Ma quanto è bellissimo qui? *-*
*Angolo del bradipo*
Questa storia mi è venuta in mente mentre vedevo per l'ennesima volta CSI MIAMI, tipo come un'illuminazione e da allora non ho fatto altro che pensare alla trama e tutte i dettagli.
Mi diverto e mi deprimo mentre la scrivo ma va bene così ^-^
Spero che vi piaccia ;)
Dopo questa però mi nascondo davvero, cioè io rileggo i capitolo e mi chiedo come ho fatto a scriverli ma va be hahahhahahha
Al prossimo capitolo.
Saranghe <3
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