UNIVERSE - cap. 4
Ciao ragazzuoli!!!❤️✌️🎄
Spero abbiamo passate un bel Natale e abbiate mangiato tanto😁❤️ io sto rotolando!!!🤣🤣
SONO FELICE CHE ABBIATE APPREZZATO ANCHE QUESTA STORIA E CHE CONTINUITATE A STOSTENERLA FINO ALLA FINE!!❤️✌️
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Pov. Seung-Gi
Il giorno seguente al mio risveglio presi il cellulare e mandai un messaggio a Hiroshi:
posai il cellulare e cominciai a sistemare i vestiti nel borsone, quando sentii il cellulare suonare:
sbuffai nel leggere quel messaggio e risposi:
il messaggio venne letto ma non rispose.
Stronzo!! Pensai.
Uscii dalla stanza dove trovai HongJoong fumarsi una canna seduto in salotto <fumi con la mattinata?> Chiesi infastidita. <Che t'importa?> Chiese di rimando lui guardando un punto fisso. <HongJoong io me ne vado!> Dissi seria in volto. Lo vidi sorridere divertito <ah sì? E dov'è che vai?> Chiese voltandosi verso di me <non ti interessa.. sono abbastanza grande da decidere dove andare e cosa fare> dissi pogiando il borsone per terra. <Ah è così? Quindi io mi sbatto tutti i giorni per quel lavoro di merda per niente.. QUINDI POTEVI ANDARTENE E FARTI LA TUA VITA DA PRIMA.. OPPURE NO.. ANDARTENE ANCHE TU A LAVORARE!!> urlò incazzato nero <sei ingiusto!! Ero ancora piccola quando ci siamo ritrovati per strada..> dissi con voce tremante. <Oh certo.. eri piccola! Perché adesso sei grande? Sei abbastanza matura da capire cosa stai facendo?> Chiese lui e abbassai lo sguardo <HongJoong come a te non importa ciò che dico.. non importa neanche a me. Non mi consideri più da quando sei diventato responsabile per entrambi, non ti importa nulla di me..> dissi stringendo i pugni <pensi questo di me..> alzai lo sguardo colmo di lacrime <si.. e sai cos'altro penso? Che starò meglio senza di te> dissi per poi prendere il borsone e uscire di casa.
Non aveva nemmeno provato a fermarmi, ma non mi importava perché in questo modo mi aveva solo confermato che non mi voleva bene.
Uscita da quella casa sentii un tuffo al cuore e le lacrime continuarono a solcare il mio viso incessantemente.
Quella strada che prima la vedevo sempre piena ed allegra, quel giorno stranamente la vidi vuota e silenziosa come la mia vita.
Poco dopo..
Arrivai davanti casa di Hiroshi e lo chiamai:
- pronto Seung-Gi?
- mi spieghi dove cazzo sei?
- a casa.. tu dove sei?
- davanti casa tua..
- cazzo!! Aspetta..
Chiuse il telefono e vidi la porta di casa sua aprirsi <cazzo.. sei andata via davvero> annuii e gli porsi il mio borsone <Seung-Gi..sei sicura di questa scelta? Si vede lontano un miglio che stai male> mi asciugai le lacrime e lo guardai <non sono affari tuoi se sto male o no.. se non vuoi aiutarmi me ne vado> dissi seria in volto <no! Aspetta.. resta.> Disse prendendomi la mano <grazie Hiroshi>.
Pomeriggio ore 15:00
Dopo aver mangiato e aiutato Hiroshi con il negozio, mi chiusi nella stanza avvolta nel silenzio pensando a Hong <chissà se ha mangiato> dissi bisbigliando. <Hey piccola..> mi voltai e vidi Hiroshi davanti la porta della stanza con due tazze fumanti in mano <ciao.. dimmi> dissi come se fossi tornata da un altro mondo <ti ho portato un po' di cioccolato caldo.. ti va?> Annuii e presi la tazza <mm.. che profumino> esclamai con un flebile sorriso sulle labbra. <Seung-Gi.. sei preoccupata per tuo fratello?> Chiese lui e annuii <lui.. non sa cucinare.. è proprio negato! Se non era per me non avrebbe neanche mangiato in questi anni. Sicuramente adesso andrà avanti con cibo da asporto..> dissi per poi prendere un sorso di cioccolata calda. <Starà bene..> disse Hiroshi accarezzandomi la schiena e sorrisi <si.. sicuramente!!>.
Hiroshi stava per uscire dalla stanza quando presi parola <Hiroshi.. non mi presenterò a scuola in questi giorni, perciò dovrai fare finta di non sapere dove sono.. chiaro?> Lui mi guardò con disappunto <mi stai chiedendo di mentire a Hong?> Chiese e annuii <esattamente!! Fallo..> lo vidi un po' titubante ma poi si convinse.. per fortuna.
Scusa fratellone ma stare al tuo fianco stava diventando come un carcere, per colpa del tuo malessere non potevo allontanarmi o stare con altre persone al di fuori della cerchia di amici in comune, e questo non mi ha mai potuto permettere di farmi nuovi amici e fare le cose di una comune ragazza..
Ti voglio bene ma è meglio così!
Pov. HongJoong
L'ultima cosa che non volevo sentire era la presenza di mia sorella che usciva da casa abbandonandomi al mio destino.
Nel momento in cui uscì da quella casa tutto divenne più vuoto e silenzioso, sentivo lo stesso vuoto anche dentro di me ma con tutto ciò non avevo nemmeno provato a fermarla..
Forse perché le sue parole avevano un fondo di verità?
In questi anni avevo solo pensato a me e al lavoro che mi aveva tolto tempo prezioso, poi la musica che mi teneva ore segregato in camera mia e perciò non avevo nemmeno il tempo per dare attenzioni a mia sorella.
La cosa che mi aveva fatto più male era stata la frase "Starò meglio senza di te".. quella per come era uscita dalla sua bocca era entrata in me come una lama affilata.
Un sorriso amaro apparve sul mio viso e piccole lacrime cominciarono a scendere lente lungo il mio viso, camminai lentamente verso lo specchio e guardando il mio riflesso, piccoli frammenti della mia vita fino a qualche secondo fa cominciarono a farsi spazio davanti ai miei occhi, mostrandomi tutte le cose passate e tutte le ferite ancora aperte..
Forse davvero è tutta colpa mia! Pensai.
Per la rabbia e per l'odio che provavo per me stesso, sferrai un pugno contro lo specchio che stava davanti a me frantumandolo in mille pezzi, alcuni di essi erano rimasti sulla mia pelle facendomi uscire il sangue, ma non provavo nulla..
ne dolore..
ne sofferenza..
Due settimane dopo..
Il profondo dolore che era in me si era preso pieno possesso del mio corpo, sentivo un continuo dolore allo stomaco causato dal nervosismo, il mal di testa era di casa ormai visto che non facevo altro che piangere tutto il giorno e la notte.
Non riuscivo più a dormire a causa del molteplici incubi, che mi facevano svegliare nella notte con il fiato corto, attacchi cardiaci e sudorazione.. nemmeno tutta l'erba che fumavo mi aiutava più di tanto e tra le altre cose non mi aiutava nemmeno più ad aprire il mio appetito..
La casa era un disastro per colpa mia e dei miei attacchi di ira, che mi portavano a scagliare calci, pugni rompendo oggetti.
Le mie mani erano stanche di scagliare pugni talmente erano piene di ferite e i miei piedi, a causa del vetro avevano un sacco di tagli sanguinolenti.
Erano le 7:30 del mattino e fuori pioveva abbondantemente, mi piaceva sentire il suono della pioggia che batteva sui vetri, accompagnata dal rombo dei tuoni <almeno una cosa positiva..> dissi dopo aver visto che stava piovendo.
Mi alzai dal letto lentamente sentendomi un po' debole, così decisi di rimanere seduto ancora un po' sul letto quando sentii il cellulare squillare..
Era Yito!
Questa era la ventesima chiamata che mi aveva fatto Yito durante queste settimane, come anche Hiroshi e Byeol.. tutti tranne mia sorella!
Decisi di non rispondere alla chiamata e mi alzai lentamente per andare verso la cucina: mi resi conto quanto avevo fatto schifo, c'era vetro per terra, cicche di sigarette ovunque, cibo sano marcito sul tavolo per il poco appetito che avevo avuto in questi giorni <cazzo che casino> dissi tra me e me.
Aprii il frigorifero per bere un po' d'acqua dopodiché presi l'ultima sigaretta e l'accesi, quando sentii bussare alla porta <HONGJOONG!!! LO SO CHE SEI LI DENTRO!!!> sentii urlare Yito che sembrava piuttosto preoccupato, ma comunque decisi di non rispondere. <VA BENE!! SE NON VUOI RISPONDERE OGGI.. VUOL DIRE CHE LO FARAI UN ALTRO GIORNO!!!> disse dando un calcio alla porta e andare via subito dopo.
Non posso coinvolgere anche te..
Tornai in camera mia dove mi chiusi a chiave per poi sedermi sul letto, con le spalle alla parete e lo sguardo perso nel vuoto.
Tutto girava lento intorno a me e sentivo il bisogno di scappare via da tutto questo, volevo un posto sicuro dove poter vivere senza sofferenza, un luogo tranquillo dove poter custodire tutti i miei sentimenti <sono stanco...> bisbigliai con gli occhi pieni di lacrime..
...
Che posto è questo?
Si sta bene qui..
Non appena aprii gli occhi mi ritrovai in un luogo buio e silenzioso, era come se mi fossi catapultato nel mio "io" interiore.
Mi guardai intorno e decisi di camminare lentamente, sentivo il battito del mio cuore e il mio respiro, era come se stessi fluttuando nell'aria in mancanza di gravità...
"..tu non sei mio figlio.. se lo fossi avresti le palle.."
"Starò meglio senza di te..."
"Ricordati che la mamma ti ama.."
".. HongJoong.. io ti amo..."
"Buttateli fuori.. questi non sono i miei figli..."
"...resta sempre con tua sorella.."
Improvvisamente nella mia testa e tutto intorno a me cominciai a sentire i miei ricordi, di mia madre.. di mia sorella ... E di quel bastardo di mio padre..
Mi rannicchiai portando le ginocchia al petto cominciando a piangere come un bambino, il mio cuore era a pezzi a causa di tutti gli errori fatti e ormai impossibili da sistemare.
Era solo colpa mia se mio padre aveva buttato fuori mia sorella da casa causandole traumi, era colpa mia se mia madre era scomparsa o morta e l'unico che poteva starmi vicino mi odiava.
Più pensavo a tutto ciò e più quelle voci risuonavano nell'aria come una cantilena, quando ad un certo punto non lontano da me vidi un fiorellino viola con i petali a goccia, le foglie erano di un verde acceso, ma per quanto era piccolo mi sentii meglio nel vederlo li con me <..cosa fa un fiore in mezzo al nulla?> Chiesi ad alta voce.
Poi però pensai che i fiori viola erano i miei preferiti fin da bambino, perciò pensai che forse era spuntato per questo motivo.
Decisi di concentrarmi sul pensiero dei fiori e ad un tratto vicino a quel piccolo fiore, ne spuntarono un altro centinaio <che belli..> dissi con un flebile sorriso.
Mi avvicinai ai fiori per guardarli più da vicino quando l'immagine di me e mia madre, raffioró facendomi sentire un po' di nostalgia <mamma.. mi manchi tanto> dissi bisbigliando guardando i fiori che nel frattempo continuavano a crescere.
Da quello creai un cielo azzurro e limpido e un sole luminoso come non mai, alberi giganti dalle grandi foglie e rami robusti dove gli uccellini potevano vivere tranquilli.
Guardando quanto era diventato bello quel posto però sentii che non era abbastanza, perciò grazie alla forza della mente mi catapultai in una altra dimensione dove decisi di creare una spiaggia bianca e soffice, il mare con acque chiare e cristalline e con un clima tipicamente estivo ma con una particolarità.. quando scendeva la notte e il sole lasciava posto alla luna, la battigia e il mare stesso si illuminavano come se c'erano miliardi di diamanti incastonati dando vita ad uno spettacolo meraviglioso
<a Seung-Gi questo posto sarebbe piaciuto..> dissi con un sorriso amaro sulle labbra.
Improvvisamente quando stavo per teletrasportarmi, sentii il suono di un cellulare risuonare nell'aria <ma.. cosa sta succedendo?> Chiesi stranito.
Quel suono era così fastidioso e talmente invadente che mi sentii come risucchiato e ad un tratto non vidi più nulla...
...
Mi risvegliai di soprassalto ritrovandomi nella mia camera, sentivo male alla testa e tanta stanchezza <ma cos'è successo?> Mi chiesi ripensando a quel posto magico che per un breve momento mi aveva dato conforto.
Presi il cellulare dove trovai dieci chiamate perse da Yito e da Hiroshi, più sei messaggi di HanJi <che palle..> dissi posando il cellulare sulla scrivania.
Mi alzai lentamente dal letto e voltandomi verso la finestra notai che era sera inoltrata <è già sera?> Chiesi tra me e me.
Presi di nuovo il cellulare per guardare l'orario e sgranai gli occhi <le 22:00 di sera..>
ma questo è impossibile!
Avevo chiuso gli occhi solo per cinque minuti e qui invece il tempo e volato via come un soffio di vento.
Andai in cucina per bere dell'acqua quando sentii suonare al campanello, accompagnato da urla <HONGJOONG APRI LA CAZZO DI PORTA!!! ALTRIMENTI LA BUTTO GIU!!!> sentii Hiroshi.
Sbuffai e andai ad aprire trovandomi davanti casa Hiroshi, Yito e Byeol <cosa fate qui a quest'ora??> Chiesi scazzato. <HongJoong è questo il modo di trattarci? Neanche ci saluti?> Chiese Byeol triste. <Scusate ma non sono in vena..> dissi accendendomi una sigaretta <Non sei in vena?? SAI QUANTO CI SIAMO PREOCCUPATI?? SONO DUE SETTIMANE CHE NON ESCI DA QUESTO BUCO DI CASA..> disse Yito serio in volto urlandomi contro. <Cosa vuoi che ti dica Yito? Voglio solo stare solo..> dissi buttando il fumo dalla bocca <sei sicuro che non vuoi la nostra compagnia? Siamo qui per te.. lo sai> disse Hiroshi e annuii <si lo so ragazzi! Ma non è un bel periodo questo per me..> dissi facendo un altro tiro dalla sigaretta <ok.. ma non sparire di nuovo!!! Scrivici e rispondi se ti chiamiamo.. CHIARO!> esclamò Yito e sorrisi <si chiaro.. ora andate! Vi voglio bene.> Dissi per poi chiudere la porta di casa.
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