C.9 Colpo basso ad una strega
-Pronto? Dottor Agasa! Davvero? Posso? Era ora! Grazie!- Sarah chiuse il telefono, aprì l'armadio e prese la sua Nimbus 3000, trasformandola in una bicicletta. La inforcò, e si diresse verso l'ospedale.
Aveva saputo da poco quello che era successo, e non aveva mai smesso di cercare i ragazzi. Quando poi aveva ricevuto la notizia che Shinichi era in ospedale e Shiho si era rotta il braccio, aveva cercato in tutti i modi di entrare, ma a quanto pare, potevano farlo solo i parenti stretti. E lei... Beh, non era davvero una parente del tonno. Quindi, per tre giorni interi, aveva passato il tempo a farsi una carta di identità, ovviamente illegale, giusto per far aumentare il suo problema con i dissennatori, e finalmente aveva avuto il via libera per entrare. Non poteva nascondere che si era preoccupata quando le avevano detto che Kudo aveva avuto una specie di "arresto cardiaco". Non che le piacesse, solo che ormai lo considerava quasi come un fratello. Prima di andare ad Hogwarts era sempre stata isolata (scusate, però vorrei sfogarmi, visto che a scuola vivo questa situazione... Perdonatemi ^^''') per le sue passioni. Di conseguenza non si era fatta degli amici. Siccome aveva avuto delle delusioni sia in amicizia che in amori non ricambiati, la ragazza aveva assunto una specie di comportamento detto in Giappone "tsundere": sembrava manesca ed irruenta, ma in fondo poteva anche dimostrare il contrario. Per questo, perfino ad Hogwarts aveva avuto difficoltà. Poi, una volta diplomata, beh... Si era un po' divertita con la bacchetta, e quindi avevano chiamato quel dissennatore amante dei frullati alla banana per darle la caccia. Era arrivata in Giappone, il suo sogno, ed aveva conosciuto quel pallone gonfiato e quella scienziata taciturna. Se doveva essere sincera, anche se non avesse parlato con Yukiko, sarebbe ugualmente andata a scuola con i ragazzi. Si vergognava, ma per lei Shinichi era diventato il suo migliore amico. Un rompiscatole come migliore amico, ma bisognava accontentarsi. Anche Shiho era al primo posto nella classifica. Però, infondo, erano gli unici due amici che aveva avuto dopo tanto tempo. Sapeva che non l'avrebbero mai tradita. Si sentiva sicura, per una volta nella sua vita. Già ci stava pensando quella mattina della rapina in banca, e dopo la festa. Ecco perché stava piangendo. Non voleva dire niente a Shinichi, perché aveva paura che la prendesse in giro a vita. Però ora aveva deciso di dirglielo. Perché rischiava di perdere l'occasione. Fece un sorrisetto, pensando al fatto che Shiho aveva baciato il ragazzo, felice che finalmente fosse avvenuto, anche se lui non se ne era accorto, visto che era in pieno delirio.
"Chissà se alla fine glielo ha detto..." Pensò. Diede un calcio secco al pedale ed arrivò finalmente in ospedale.
Salì le scale, senza chiedere nemmeno quale fosse la stanza, mostrando semplicemente il documento fasullo. Sapeva che doveva spiegare in qualche modo il cancello distrutto di casa Kudo, e quindi, per farsi perdonare, aveva preso un regalo a tutti e due.
-Ragazzi!- Urlò raggiante, entrando nella stanza. Shinichi era attaccato ad una flebo, e stava riposando. Aveva di nuovo il suo colorito naturale, ma era più magro.
Shiho, con il polso fasciato, gli teneva la mano.
-Allora vi siete messi insieme?- Domandò la strega con voce più bassa, sedendosi vicino alla ramata.
Lei scosse la testa, senza guardarla. Aveva uno sguardo cupo, e continuava a fissare Shinichi. Sarah capì che c'era qualcosa che non andava:- Che succede, Shiho? Shinichi sta bene, o no?
-Sì. Sta bene.
Rimasero in silenzio. Per la prima volta, dopo tanto tempo, Sarah si sentì in imbarazzo, guardando prima la finestra, poi il soffitto, il letto e via discorrendo. Alla fine, dopo aver ispezionato tutta la camera, cacciò dalla sua borsa due pacchetti regalo.
-Vi ho fatto un regalo... Non è molto, però... E' un IPhone 9.9, lo so che non esiste. Ma con la giratempo ho fatto un giretto nel futuro e ne ho comprati due. Questo rosso è per te, e questo blu è per Shinichi. Se non si sveglia glielo dai tu da parte mia?- Non le piaceva farsi vedere così gentile, quindi arrossì violentemente. Però, c'era qualcosa che non andava. Shiho non accettò il regalo, e non lo guardò nemmeno. Sarah aggrottò la fronte:- Shiho, che succede?
L'altra non rispose. Indugiò ancora sul pacchetto che le poneva, stava per prenderlo, quando una voce fredda fece raggelare l'atmosfera ancora di più:
-Non prenderlo.- Shinichi era perfettamente sveglio, e fissava Sarah con uno sguardo che non prometteva niente di buono- E' una trappola.
Shiho non si mosse, mentre Sarah spalancò gli occhi:- Come una trappola? Guarda che è sicuro!
Con molta fatica, Shinichi si mise seduto, continuando a fissare Sarah:- Dimmi la verità. Arrenditi, prima che faccia irruzione Megure.
-Megure? Che ci azzecca? E poi, che verità?- La ragazza lo fissò, senza capire quello che stava succedendo.
-Puoi recitare quanto vuoi, ma io non ti credo.
-Shinichi- Sussurrò Shiho- già ti ho detto che non ho sentito niente per tutto il tempo che...
-Ora parlo io, Shiho- La ammutolì il liceale- Sai,- Si rivolse di nuovo alla strega- siamo stati catturati ed abbiamo rischiato di morire per mano di Vermouth e Gin.
-Lo so.
-E sai che mi ha detto Gin?
-Che morirai, poi si è messo a sghignazzare ed a recitare dediche macabre a Shiho?
-No. Cioè sì. Ma non solo questo. C'è un infiltrato. Fra noi. Comunica tutte le nostre mosse, sa abbastanza di noi, e può sparire. Per di più, ha detto che lo conosco.
Sarah sembrava onestamente stupita, si avvicinò e gli chiese:- E chi è?
Shiho trattenne Shinichi, che per poco non si alzò per dare un pugno in faccia alla ragazza mora.
-Ehi!- Sarah rimase a fissarlo- Ma che ti succede?! Shiho, ma ha ancora le allucinazioni?
-No...- Mormorò la ragazza, a testa bassa.
-Vediamo di essere più chiari- Shinichi sembrò calmarsi- Qualcuno che conosco: escludiamo Shiho, ovvio. Ran che è morta. Ayumi che è troppo piccola, come tutti i Detective Boys. Agasa, siccome Shiho ha sempre vissuto con lui e non ha mai sentito niente. Kogoro, per lo stesso motivo. Ovviamente anche la polizia, la signorina Kobayashi, i miei genitori... Chi ci rimane?
La ragazza rimase a fissarlo per qualche secondo, calcolando chi potesse essere. Sbarrò gli occhi, e, con incredulità sussurrò: Io? Stai pensando a me?- Il fatto che nessuno dei due si mosse, la fece andare in bestia- COME PUOI PENSARE UNA COSA DEL GENERE?!
-Ragioniamo. Sei venuta qui il giorno del funerale di Ran, quando io sono tornato nella mia forma adulta. Poi, mi hai visto diventare un bambino. E, quando Shiho è sparita, sei rimasta a casa mia. Ad occuparti di me. Poi, dopo il "file Sonoko", sei sparita per un bel po'.
-Avevo il mantello dell'invisibilità!- Urlò lei in difensiva- Sono sempre rimasta in camera!
-Ed ecco un punto a mio favore- Continuò lui- Il mantello dell'invisibilità. Potevi sparire quando volevi e spiarci, per poi andare dagli uomini in nero, senza essere vista, dichiarare che Shinichi Kudo era vivo, che Sherry era tornata, ed eccoci qua.
-E sentiamo- Mormorò l'altra, cercando di nascondere le lacrime che le stavano salendo- Perché avrei dovuto farlo?
-Per scagionarti ad Azkaban. Tu sei nei guai con quei cosi, loro ti salvano, in cambio dai delle nostre informazioni.
-I DISSENNATORI SONO TROPPO FORTI! BACEREBBERO GLI UOMINI IN NERO SENZA PROBLEMI!- Urlò Sarah.
-MA TU- Shinichi non demordeva. Alzò la voce per farla ammutolire- eri pentita di quello che facevi! Ecco perché, quella sera, stavi piangendo. Perché tutto quello che stavi facendo era troppo peso sulle tue spalle, e poi, non volevi vedermi morto, visto che sei innamorata di me.
Entrambe le ragazze rimasero a guardarlo storto.
-Io non sono innamorata di te- Disse sprezzante, e con tutta la sincerità del mondo, Sarah.
-Beh...Questa l'ho buttata a cavolo- Mormorò lui- Comunque, tutto combacia. E' così. Se no perché stavi piangendo?
-Perché...Io stavo piangendo perché...
Sarah abbassò lo sguardo. La frangetta castana le coprì gli occhi. Shiho non aveva detto niente. La stavano accusando entrambi ingiustamente. Non riuscì a trattenere una lacrima. Poi, prese il regalo di Shinichi e lo buttò a terra.
-BENE!- Urlò fra le lacrime- GRAZIE MILLE A TUTTI E DUE!
Senza aspettare, corse via, inforcò la bici e corse via, proprio mentre arrivavano Sato e Megure. Tutte quelle accuse le facevano male. Non era vero niente! Lei stava piangendo di gioia, perché esistono anche quel tipo di lacrime. Lei si sentiva di troppo, ecco perché si nascondeva sotto il mantello dell'invisibilità. Aveva passato tre giorni a cercare di entrare in ospedale, e poi, tutto il giorno a cercare quei due. Era questo il loro ringraziamento?! Anche se avesse detto la verità, sul fatto che era felice per aver trovato due amici, non l'avrebbero creduta. La cosa peggiore era che aveva di nuovo pensato di avere degli amici, si era illusa. Pedalò velocemente, senza sapere dove andava di preciso, mentre le lacrime le bagnavano il volto. Ormai fuori città, qualcosa le bucò una ruota, e la ragazza cadde all'indietro. La bici tornò ad essere una scopa, divisa in due. Stava per chiedersi che cavolo stesse succedendo, quando sentì il freddo e la tristezza, più di quella che già aveva, incomberle addosso. Tutto si fece più buio, e questo poteva dire solo una cosa: dissennatori. Ma non era uno solo. Ce ne erano molti di più.
-Perfetto- Mormorò la ragazza, guardando i dieci dissennatori che incombevano su di lei, con uno che aveva anche un frullato in mano- Ora anche voi?
Si alzò dolorante. Non era pronta ad affrontare una battaglia.
-Expecto Patronum!- Urlò.
Dalla sua bacchetta, uscì un drago enorme, però non era molto luminoso. Sarah si stava sforzando di trovare un ricordo felice, ma non le venne in mente niente. Pensò solo a quanto si sentisse tradita. Le lacrime le inondarono di nuovo il volto, ed il patronum scomparve. Il freddo tornò a regnare, mentre i dissennatori già immaginavano lo spuntino succulento che avrebbero assaggiato.
"E' la fine..." Pensò Sarah in lacrime, accasciandosi nella neve. "Beh, almeno ho vissuto un po'..." Fece un sorriso amaro, e poi chiuse gli occhi, pronta alla sua fine.
*l'autrice non lascia commenti perché... Beh...sì...ecco...*
Armando:Ehilà!
Personaggio misterioso:*tira un pugno ad Armando* Così impari! Adesso... Beh...AAAAAH NON SONO IO L'AUTORE! NON POSSO DIRVI NIENTE! *se ne va*
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