C.6 Forse non è lei quella che mi manca

-Shinichi! Scendi subito!

Lui aprì gli occhi. Frastornato, scese giù per le scale.

-Ma che stai facendo?

Sarah si girò. Stava cucinando delle crepes, vestita con la divisa del liceo Teitan. Si girò a guardarlo, bieca:-Secondo te? Preparo la colazione, mio grande genio. E perché sei ancora in boxer?! Che schifo!

-Andiamo! Ho la camicia da sopra!

-Sì, ma i tuoi boxer sono di Winnie The Pooh! Che cavolo!

Shinichi arrossì fino alla punta della frangia:- Ecco... Io...

-Piantala! Mettiti la divisa e scendi, che dopo andiamo a scuola!

-A scuola? Ma che stai dicendo?

-Genio, Agosto è finito, e tu hai un anno intero da recuperare! E io mi sono iscritta... Non volevo, ma ho parlato con tua madre, e lei mi ha detto che sarebbe meglio se ti seguo! Ma vedi un po', io che mi sono già diplomata e presa il M.A.G.O!

***

-Cucini da schifo, sai? Quelle crepes sapevano di cioccolato!

-Ah! E dici pure che fanno schifo? Sapevano di cioccolato perché forse ci ho messo la nutella dentro, non trovi? E poi, normalmente era la bacchetta che cucinava perfettamente, ma come sai, non posso fare magie.

I due si incamminarono per il liceo senza guardarsi. Lui non sapeva perché lei gli dava il tormento; lei non sapeva perché non capiva.

-Tu non capisci mai niente...- Sussurrò lei, con amarezza nella voce.

-Cosa?

Sarah si avviò da sola nell'edificio, lasciandolo da solo.

***

-Bene ragazzi!- Esclamò la professoressa- Possiamo dire che inizieremo un anno un po'... turbolento. Innanzi tutto, diamo il bentornato a Shinichi, che dopo essersi assentato in America è tornato in Giappone per finire di studiare.

Ci furono pochi applausi.

-Poi- Continuò la donna- Sfortunatamente, come potete vedere dal vaso di fiori, il banco di Ran Mouri resterà vuoto, perché la ragazza è deceduta tre mesi fa.

Sonoko abbassò lo sguardo

-Ed ora, prima di cominciare questo anno scolastico, diamo il benvenuto a queste due nuove studentesse.

Sarah entrò dalla porta, e rivolse un sorriso alla classe:- Piacere! Il mio nome è Sarah... Kudo. Sono la cugina di Shinichi. Vengo dall'Italia, e... beh, sono felice di studiare con voi!- Si andò a sedere nel banco dietro quello di Shinichi, senza guardarlo.

Un'altra ragazza entrò nella classe, e Shinichi quasi sussultò. Aveva i capelli ramati che le arrivavano fino alle spalle, degli occhi quasi ghiaccio, freddi. La divisa le donava perfettamente, ed esaltava le sue curve. Lui rimase a guardarla dal petto fino alle gambe perfette e perlacee.

-Mi chiamo Shiho Haibara, piacere.- E si andò a sedere vicina a Sarah, senza guardare Shinichi.

Lui si girò a guardarle, o meglio: a guardare Shiho, ma lei non alzò gli occhi dalla sua cartella.

Alla pausa pranzo, dopo essersi tolto di mezzo le ammiratrici ed i suoi compagni, che continuavano a fargli notare Shiho, riuscì finalmente a raggiungerla. Stava parlando con Sarah, senza cambiare espressione. La luce si rifletteva sui suoi capelli, facendola sembrare quasi una divinità. Sarah era seduta sul banco vicino a quello di Ran. Entrambe girarono i loro occhi verdi in direzione di Shinichi, appena lo notarono.

-Che vuoi?- Chiese Sarah.

-Parlare con Shiho "Haibara".

-Che problema hai, Kudo? Io non volevo tornare qui.

-Perché lo hai fatto allora?

-Non sono affari tuoi.

Shinichi la guardò, freddamente:- Voglio sapere perché sei andata via.

-Perché me lo hai urlato in faccia. Io sono tornata solo perché Ayumi me lo aveva chiesto, poi me ne sarei andata, ma Yukiko ha insistito.

"Grazie mamma, mi hai condannato a rimanere con queste due!"

-E non so perché ti parlo ancora, perché mi hai ferito giusto tre settimane fa, di nuovo.

Rimasero a fissarsi, fino a che Sonoko non si intromise:- Fai cognome Haibara, non è che hai per caso una parente di otto anni chiamata Ai?

-Sì. E' mia sorella- Rispose semplicemente Shiho- E' morta investita tre mesi fa. Dopo un certo funerale.

Sonoko trasalì:-Oddio, è morta? Mi dispiace tantissimo.

"Certo. Come ti dispiace di non avere un piccolo Kudo nella pancia." Pensarono acidamente Sarah e Shinichi.

-La conoscevo- Continuò Sonoko- Siete due gocce d'acqua.

***

-Ecco perché ti sei chiamata Haibara di cognome, per avere qualche parentela con Ai- Mormorò freddamente Shinichi, all'uscita di scuola.

Camminavano tutti e tre per la stessa strada. Tanto la casa del dottor Agasa era a pochi passi da quella di Kudo.

-No- Rispose Shiho nello stesso tono- Volevo cambiare anche il nome. Per nascondermi, Shinichi. L'ho fatto per nascondermi da loro.

-Non sai fare altro che nasconderti.

-Shiho-chan!- Urlò Ayumi, raggiungendo i tre liceali- Shiho! Mi sei mancata!

Prima che la ramata se ne accorgesse, la piccola le saltò al collo. Lei lasciò cadere la cartella, e la abbracciò un po' impacciata. Sarah sorrise dolcemente, mentre Shinichi rimase a fissare le ragazze confuso.

-Tu la conosci?-Chiese ad Ayumi.

Ecco come rovinare un momento di amicizia ritrovata.

-Sì, Conan, certo che la conosco!- Sbottò Ayumi guardandolo bieco.

-Conan?

-Sì, tanto so tutto.- Ayumi ricominciò ad abbracciare Shiho, e a chiederle se stava bene.

Shinichi rimase a fissarle ancora allibito, poi prese la bottiglia d'acqua che aveva nella cartella, e si buttò l'acqua in faccia. Le ragazze rimasero a fissarlo come se fosse un alieno.

-Che c'è? Non è normale che Ayumi-chan sappia quello che sa!

-Oh mio Dio...- Mormorò Sarah- Sei un caso perso. Quante volte ti sei lanciato l'acqua addosso? Ecco perché starnutisci una continuazione! E la mascherina no è?

-Scusate se interrompo questo momento mamma-figlio- Disse Ayumi, facendo voltare Shinichi che stava subendo una tirata di capelli da parte di Sarah- Ma oggi posso venire a mangiare da Agasa? Tu vivi ancora con lui, giusto, Shiho-chan?

-Ecco...- Shiho finalmente rispose. Aveva una voce dolce ed uno sguardo materno nei confronti di Ayumi, niente a che vedere con la ragazza che stava parlando con Shinichi poco prima- Il dottore è andato ad una conferenza. Io pensavo di ecco...digiunare fino a stasera... Non so cucinare...

-Allora venite tutte e due a casa nostra!- Esclamò Sarah.

-Aspetta, come casa nostra?- Chiese Shinichi.

-Hai presente quella casa dove tu vivi? Oltre la camera dei tuoi e la tua, ci sono due camere degli ospiti. Io vivo in una di quelle. Non è che sparivo per tutti quei giorni. Io ho un dono della Morte: il mantello dell'invisibilità. Allora? Metteremo il nostro Kudo ai fornelli e vedremo che sa fare!

-Sì!- Esclamò Ayumi

-E già che ci siamo chiameremo anche i Detective Boys, gli altri Kudo, i Mouri (che infondo mi sono sempre stati simpatici), Heiji, Kazuha, Armando e tutti gli altri!- Esclamò ancora Sarah- Sei d'accordo Shiho?

La ragazza posò Ayumi a terra:- Io... non lo so... Non credo che sia il caso...

-Dai, ti prego!!!-Supplicarono le due- Per favore!

-Beh, va bene...?

-Perfetto!- Sarah prese Shiho sotto il braccio ed Ayumi le prese la mano- Allora tutti a casa Kudo! E mangiamo una bella pasta al forno! Forza!

Shinichi rimase a guardarle allontanarsi, raccogliendo lo zaino di Shiho. Non sapeva perché ma si lasciò scappare un sorriso. Le seguì, non preoccupandosi minimamente di un piccolo dettaglio...

-CHE SCHIFO, CONAN!- Esclamò Ayumi- Ma questo posto è una topaia! Sarah, come fai a viverci?

-La mia camera è pulitissima, però è in disordine.- Disse Sarah- E poi è colpa sua- Indicò Shinichi- Io metto a posto e lui fa l'eremita depresso, mangiando poco e gli scarti li butta dove capita.

-Tipo questa buccia di banana?- Chiese Shiho, mentre Shinichi arrossiva dalla rabbia.

-Su Conan, ora dimostra di essere un uomo- Gli disse Ayumi, seria.

Shinichi sbiancò:- Io, sinceramente Ayumi, non l'ho fatto... Ma ecco...i bambini nascono co...

-Piantala di dire cretinate!- Urlò Sarah, mentre Shiho lo osservava con gli occhi sgranati- Ma ti sembrano cose da dire?!

-Me lo ha chiesto lei!

Ayumi, che non si era accorta di quello che stava succedendo, disse ingenuamente:- Io stavo dicendo che ora deve pulire tutto lui mentre noi passiamo un pomeriggio da ragazze. Che ha capito?

-Lui non capisce niente Ayumi- Disse Sarah, indicando a Shinichi la bacchetta nella tasca della gonna, per fargli capire che dopo avrebbero fatto i conti- Ora andiamo, e tu pulisci!

Shinichi le vide andare via, e poi si sedette sul divano, frastornato.

"Non capirò mai le ragazze... Però... Shiho è di nuovo qui! Shiho è di nuovo con me!"

E scoppiò in una risata, quasi da far invidia a Light Yagami. Si mise a fischiettare e pulire per tutta la casa, con lo stereo acceso.

Intanto, lei voleva scappare. Perché l'avevano accolta? Era sparita per tre mesi, era stata orribile con Shinichi, non che lui si fosse comportato meglio, ed ora? Era come se nulla fosse.

"Me ne andrò appena finita questa festa" Pensò. Nel suo sogno Ran era morta, ed anche nella realtà. "Non posso permettere che anche Shinichi muoia."

-Shiho, tutto ok?- Chiese Sarah, guardandola.

-Sì- Rispose semplicemente lei.

-Senti, volevo parlarti di una cosa riguardo Shinichi...

-Conan.

-No, Ayumi. Shinichi.

-Conan.

-Basta. Insomma, io- Sarah le lanciò un'occhiata furba- So che ti è sempre piaciuto.

Shiho non cambiò espressione:-Ora non più.

Sarah alzò le sopracciglia:-Insomma, siccome ti piace e tu piaci a lui, perché non vi mettete insi...

-RAGAZZE! VENITE! E' TUTTO PULITO!!!

-Ok, scendiamo!-Esclamò Ayumi, che scese velocemente per le scale, seguita da Shiho.

-C'ero vicina!- Sbottò Sarah dando un pugno al muro- Ero vicina! Vado a comprare un frullato, così potrò cruciare Shinichi senza problemi!

***

Da una mini festicciola con le ragazze, casa Kudo era stata infestata da un sacco di ospiti indesiderati. Il primo ad arrivare era stato Mitsuhiko, seguito da Genta. Poco dopo, i genitori di Shinichi, tornati da lui per controllare che la casa non fosse ancora esplosa, si aggregarono felicemente alla combriccola. Fu la volta di Heiji e Kazuha, che avevano deciso di trasferirsi a Beika per un po'. Poi, arrivò anche Sonoko, che, per evitare di far imbestialire Yukiko, fu bene accetta senza parlare di quello che desiderava tanto ardentemente. Anche Makoto arrivò, ed i due si rimisero insieme e scoppiarono a pomiciare non chiedetemi come. Verso sera, arrivò anche il dottor Agasa, che si aggiunse a Genta nel bouffet preparato da Kudo.

-Sono sfinito!- Mormorò lui sedendosi sul divano assieme ad Heiji.

-Non ti facevo un bravo cuoco, Kudo. Ero titubante all'inizio: forse potevo morire avvelenato se assaggiavo una delle tue pietanze!

-Sei poco spiritoso, Hattori.

-Shinichi?

-Che vuoi?

-Gentilezza, portami via! Comunque, volevo sapere come va per il fatto di Ran, perché Shiho è tornata... Da quando mi hai sbattuto la porta in faccia di casa tua non ho più avuto tue notizie.

Shinichi non rispose.

-Kudo?

-Stavo osservando una cosa, che c'è?

-Sai benissimo che c'è, e poi, la gamba del tavolo non è molto interessante, se non per la gomma da masticare che c'è appiccicata.

-Sarah, è stata lei, di certo. Comunque...- Shinichi passò a fissare il lampadario- Ran non mi manca. So che forse sono un mostro nel dire queste cose, ma non la penso minimamente. Lei mi ha aspettato per così tanto tempo, ma in fondo... Mi manca qualcos'altro.

Heiji spalancò la bocca:- Cosa?

Siccome gli iniziavano a bruciare gli occhi, Shinichi passò ad un altro oggetto da osservare, però il suo sguardo si posò su Shiho. Stava chiacchierando con Ayumi ed i Detective Boys. Sorrideva, non molto ma sorrideva. Vedendola così, Shinichi sorrise.

-Kudo? Ci sei?

-Ah? Sì. Credo che... quello che mi manchi...- Indugiò ancora sulla ramata- è essere Conan.-Notò che Heiji lo fissava sbalordito- Sì. Mi manca essere Conan. Perché prima potevo parlare con una persona come se niente fosse. Ora no.

-Pervertito.

Shinichi lo guardò:- Perché?

-Come perché? Potevi parlare con le ragazze come se niente fosse, è questo che volevi dirmi, no?

Shinichi sbuffò, e poi sorrise. Guardò in direzione di Shiho; Sarah le aveva detto qualcosa all'orecchio, e per un momento, l'altra si irrigidì.

"Le solite cose fra ragazze" Pensò Shinichi.

-Sai, Hattori, forse è meglio che non capisci.

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