Terra sotto i piedi

Clancy dopo aver sussurrato qualcosa a Noah in un orecchio ritorna da me.

-Gli ho detto che dovevo dirgli una cosa in privato perchè se gli avessi accennato che eri qui avrebbe fatto un dramma davanti a tutti- con un cenno del capo indica Damian e Chris -Gli ho lasciati lì o avremmo attirato troppo l'attenzione-

Annuisco torturandomi le mani -Bene-

Clancy mi stringe entrambe le spalle con le mani -Il fatto che tu stia piangendo mi preoccupa, tu non sei una che piange davanti agli altri-

Scuoto la testa -Lo so, sono solo...confusa-

-Clancy di cosa volevi par...- Noah si blocca quando incrocia il mio sguardo. Per quella che mi sembra un'eternità resta in silenzio, poi parla con tono teso -Cos'hai? Sei ferita? Ti hanno fatto del male?-

-No, sto bene- sospiro vedendo che il suo sguardo rimane lo stesso -Davvero-

-Come sei arrivata fino a qui?- ora il suo tono è adirato.

Indico Ombra con un cenno della mano -A cavallo-

Clancy sgrana gli occhi -A cavallo? Quindi tu sei via da più giorni e noi non lo sapevamo nemmeno?- guarda Noah con sorpresa -E tu non lo sapevi?- poi guarda entrambi e fa un lungo sospiro -Ah ora ho capito. Problemi in paradiso?-

-Sta zitto- brontola Noah riversando la sua attenzione nuovamente su di me -Perchè ti aggiri da sola per tutto il regno? Gli Oscuri sono aumentati, è pericoloso-

Schiocco la lingua liquidando la sua affermazione con un cenno della mano -Non è di questo che volevo parlarvi. Vi ricordate quando siamo andati nella foresta qui accanto per cercare gli Oscuri?-

Clancy aggrotta le sopracciglia e lancia un'occhiata confusa a Noah -Siamo andati in una foresta?-

Noah però non mi stacca gli occhi di dosso -Ti senti male?-

Sorrido tra me e me -Ecco lo sapevo! Ligea vi ha confusi, non poteva attaccarvi o sedurvi ma confondervi si!-

-Per la Fenice Dee, così mi spaventi- mormora Clancy facendo un passo nella mia direzione e osservandomi la testa in cerca di qualche ferita.

-Dobbiamo riportarti a casa, non ti senti bene- afferma Noah prendendomi il braccio.

-No!- sbotto liberandomi con uno strattone -Ora mi lascerete parlare e finché non ho finito dovete chiedere la bocca!-

Entrambi ammutoliscono e nessuno dei due osa ribattere, così racconto tutto.

Della mia ricerca, della foresta, della leggenda di Ligea, di Clarissa, del varco e della caduta. Ometto la parte del sogno dato che potrebbe sembrare che io fraternizzi con il nemico.

E' Clancy, ovviamente, il primo a parlare -Per tutti i Prodigi! Sono stato molestato da una Sirena e nemmeno lo sapevo! E' bella almeno?-

-Clancy ma di che diamine stai parlando? Ho solo detto che vi ha confusi non che vi ha stuprati in mezzo ai cespugli-

-Giusto..una sorta di stupro mentale- mormora tra sè e sè.

-Ti ha buttata dal baratro?- sussurra Noah contenendo a stento la rabbia -Perchè non fai mai niente di quello che ti viene detto Diane? Hai rischiato la vita per cosa? Per uno stramaledetto varco!-

Serro i pugni socchiudendo gli occhi -Non sono un cane a cui dare ordini-

Clancy si intromette infilandosi in messo a noi due -Non so se a te è sfuggito Noah ma ha appena detto che l'ha buttata giù dal baratro- sposta lo sguardo su di me -Si può sapere come diamine fai ad essere qui?-

Sospiro -Me lo domando anche io, forse mi ha ingannata ma riesco ancora a sentire il vuoto sotto i miei piedi e la terribile sensazione di cadere-

-Perchè sei andata da sola?- sibila Noah facendo un altro passo nella mia direzione.

Clancy alza le mani -Bene, è ora che vi lasci soli-

Se ne va ma nessuno dei due lo sta guardando.

-Noah hai capito quello che ho detto? Ora sappiamo dov'è il varco!-ribatto alzando un po' la voce.

-Non m'importa niente del varco!- urla afferrandomi le spalle -Ti sei messa in una faccenda che poteva essere fatale e non te ne sei neanche accorta! Continui a narrare di come hai attraversato per giorni città che brulicano di Oscuri, di come sei entrata in una foresta che può manipolare a suo piacimento i mortali, di come ricordi di essere caduta in un baratro e l'unica cosa che ti importa è il varco!-

Resto in silenzio e lo guardo attentamente e la vedo. 

La paura di perdermi.

-Volevo rendermi utile Noah, volevo solo rendermi utile- sussurro.

-Potevi...morire- il suo tono ora è appena un sussurro, così basso da essere quasi inudibile -Io...dovevo essere con te, dovevo guardarti le spalle-

Scuoto la testa -Non è colpa tua avevamo litigato. Non c'era motivo per cui...-

-C'era un motivo! Io ti amo Diane, e le persone che si amano non vanno mai abbandonate. Non dovevo lasciarti sola in quel modo, non dovevo dirti quelle cose perchè non le pensavo neanche. Io ti amo eppure ti ho ferita e di questo mi assumo la colpa-

Il fiato mi si blocca in gola mentre un brivido mi percorre tutto il corpo. Una sensazione di calore invade le mie vene e mi riempe il cuore raggrinzito, risana le mie ferite e ristora la mia anima. E' come risentire l'assenza della terra sotto i piedi ma questa volta sono felice di accogliere questa sensazione.

Lui mi ama.

Noah, futuro re di Adamantis ama me, una ragazza dei bassifondi di Ravenshore.

-Noah- sussurro con le lacrime agli occhi, baciando le sue labbra dopo quella che mi sembra un'eternità.

Mi circonda la vita con le braccia ricoperte dalla solita armatura rosso dorata, le mie dita gli sfiorano appena i capelli scuri e quella sensazione di calore si espande.

Vorrei tanto approfondire il bacio ma siamo in un luogo pubblico con Margarita a qualche metro da noi.

-Noah, c'è Margarita- mormoro sorridendo sulle sue labbra -Siamo dietro ad una casa a pochi metri da tutti, non proprio un bel nascondiglio-

-Potremmo cercarne uno migliore- sussurra baciandomi il collo con un'intensità tale da provocandomi dei piacevoli formicolii dalla vita in giù.

-Per quanto lo voglia mio principe, dobbiamo ritornare per ideare un piano per entrare in quella maledetta foresta- ridacchio quando mi morde il lobo senza staccare le mani dal mio corpo.

-Mi sei mancata-

-Anche tu Noah, anche tu-

-Dobbiamo proprio andare?- brontola nell'incavo del mio collo.

-Si, dobbiamo- gli do un bacio sulle labbra e a malincuore lo allontano prima che inizi di nuovo a baciarmi -Dai vieni-

-Mi piacerebbe sai, basta che tu..-

Gli tappo la bocca con la mano -Non fare il selvaggio-

Prima che mi afferri sgattaiolo via dalle sue braccia ed esco dal nostro "nascondiglio". Vado da Clancy e gli passo una mano intorno alle spalle nonostante sia più alto di me di parecchi centimetri.

-Sai sto cercando di ricordare la Sirena, penso avesse i capelli rossi e un seno prosperoso- afferma Clancy seriamente in sovrappensiero -Penso avesse anche un bel cu..-

-Per l'amor del cielo Clancy!- scuoto la testa e guardo il resto dell'Unione Suprema -Hai riferito tutto a Damian e Chris?-

-Si, e penso sia una faccenda davvero delicata- interviene Chris sistemandosi gli occhiali sul naso, gesto che fa quando è nervoso.

Damian sbuffa alzando gli occhi viola al cielo -Potrei elettrizzare quella Ligi, Ligea o come diavolo si chiama-  

Sorrido, è il solito scontroso -Dam l'ultima volta non ti sei accorto di nulla, non ti ricordi neanche di essere entrato in quella foresta-

Mi guarda assottigliando gli occhi. Un tempo pensavo fosse odio o disprezzo ma ora ho imparato a distinguere le sue occhiate e so che mi sta guardando con sfida -Questa volta sarà diverso-

-Per quanto vorrei che fosse così, Diane ha ragione- afferma Noah che è spuntato al mio fianco -Dovremmo giocare d'astuzia-

Chris annuisce, razionale come sempre -Tutti hanno un punto debole, dobbiamo trovare il suo-

Incrocio le braccia al petto -L'unico limite è il fatto che non riesca ad usare i suoi trucchi al di fuori dalla foresta-

-Peccato che ci dobbiamo entrare- afferma Clancy -Che punto debole potrebbe avere una così?-

-Forse c'è una persona che potrebbe saperlo, una persona che sa tutto in pratica- mormoro -Shikha-

-Uh che nome provocante, è sexy?- domanda Clancy con un sorrisino malizioso stampato in faccia.

Scoppio a ridere così forte da farmi venire le lacrime agli occhi -Vedrai-


Se volete potete seguire la mia pagina instagram dedicata alle mie storie wattpad, mi chiamo Agusmush

Grazie per chi lo farà!

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