Questione di sguardi

Dopo aver baciato Noah ritorno in camera mia.

Ho davvero baciato un Prodigio? E mi è persino piaciuto?

Sto impazzendo qui dentro ma so che quel ragazzo ha sollevato un po' di quella polvere che rivestiva il mio cuore.

Quando mi sdraio sul letto mi viene in mente che non ho chiesto niente della missione che si svolgerà domani con l'Unione Suprema di Noah.

So però che non è questo che mi preoccupa realmente. So che in realtà ho paura di vedere domani Noah e capire che per lui è stato semplicemente un bacio.

Cosa è stato realmente per me?

Non l'ho ancora capito.

Mi addormento con questi pensieri che mi tormentano e spero fino all'ultimo di trovare pace almeno del sonno.

Non è così invece.

La Fenice di Luce vola attorno al mio capo come se volesse proteggermi. Emette un suono melodioso, un richiamo o una minaccia. Non riesco a capire.

La nube di stelle e buio preannuncia l'arrivo del Corvo Oscuro, che si abbatte sulla Fenice come se non aspettasse altro. Vedo artigli, sangue nero e argentato, piume violacee e bianche che cadono dal groviglio della battaglia.

Sento uno dei due emettere un suono sordo che mi costringe a tapparmi le orecchie, poi un'ondata simile ad una esplosione mi travolge completamente trascinandomi contro un albero.

Sento il mio sangue uscire copioso da una ferita alla testa, la scena ora sembra sfocata ma vedo i corpi della Fenice e del Corvo riversi a terra. Vedo il loro sangue mischiato che corre verso il mio corpo. Vedo quel sangue ricoprirmi una gamba, il bacino, il torace, la gola fino ad arrivare alla bocca.

Sento che sto soffocando, mi sento bruciare, sto per bruciare viva.

Sto morendo.

Mi sveglio con il respiro corto, tastandomi la gola in cerca del sangue nero e argentato. Quando capisco che si trattava solo di un incubo rilasso le spalle. 

Ormai nelle ultime settimane sembra l'unico sogno che popola la mia testa una volta che mi addormento. 

Scrollo le spalle sospirando per lo sconforto e inizio a vestirmi.

Infilo la tenuta da combattimento dei Prodigi anche se non lo sono. Le scaglie rosse e dorate fanno risaltare i miei occhi verde smeraldo e i riflessi dorati dei miei capelli. 

Non mi sono mai considerata una brutta ragazza, ma con una buona alimentazione e una maggior cura di me stessa posso dire di sentirmi davvero bella. Si, devo ammettere che devo mettere su ancora qualche chilo prima di raggiunge il mio peso ideale ma ci sono quasi. Non che la bellezza abbia chissà quale importanza in questo folle mondo popolato da Oscuri.

Ora sono più forte, ho una resistenza maggiore e i miei riflessi sono molto più sviluppati e questo basta per sopravvivere.

Scendo le scale con una fastidiosa ansia appiccicata addosso. Di solito sono quel tipo di persona che o si arrabbia o si chiude in una calma spaventosa ma non che ha ansia.

Entro nella sala per la colazione e tutti sono già ai loro posti. Ciò che però mi fa quasi inciampare è il fatto che Noah non mi lancia neanche uno sguardo. Continua a mangiare come se dalla porta fosse appena entrato un fantasma.

Senza scompormi mi siedo al mio solito posto e guardo Clancy che mi saluta con un sorriso gentile. Aggrotto le sopracciglia verso Noah per lanciargli una domanda silenziosa e lui mima un dopo.

Quindi è davvero successo qualcosa, non è una mia paranoia.

-Allora Diane, mi hanno detto che oggi vai in spedizione insieme all'Unione Suprema- puntualizza il re con il suo solito tono freddo e distaccato.

Annuisco guardandolo appena -Si, è così-

-Stai attenta, l'ha fuori è  pericoloso- 

Cerco di trattenere una risata priva di ironia -So com'è stare là fuori-

-Si giusto, immagino che Ravenshore sia davvero degradata--

Chiudo le mani a pugno senza farmi vedere -Dovrebbe saperlo, è una parte del vostro regno-

Lui mi guarda per un istante di troppo prima di rispondere -So perfettamente in che stato è Ravenshore ma sentire la testimonianza di una persona che viene direttamente da lì è interessante-

-Non è interessante, al contrario è una vergogna- ribatto quasi dimenticandomi che di fronte ho Re Aldric.

Lui però non sembra farci caso, al contrario, mi tratta come se fossi una bambina a cui deve insegnare come gira il mondo -Quando crescerai capirai, i rischi e sopratutto i perchè delle condizioni di ogni città-

Decido di non controbattere perchè so che sarebbe inutile. Paula mi lancia un'occhiata divertita e io con tutta la mia buona volontà evito di infilzarle il coltello in gola.

Dopo la colazione Noah sparisce affermando che deve prepararsi prima di partire, io dall'altro canto mi avvicino a Clancy e lo conduco nell'atrio vicino all'ingresso.

-Cos'ha?- domando senza farmi sentire.

Lui mi guarda sorpreso -Come non lo sai? Sta per arrivare Margarita Windsor a palazzo-

Mi appoggio contro lo stipite della porta con aria confusa -E chi sarebbe?-

Lui sospira e mi appoggia una mano sulla spalla -E' la figlia del governatore di Estensia, sai conosci Estensia e le cinque città di Adamantis?-

Do una schiaffo alla sua mano sentendomi offesa -Certo che conosco Estensia, Ancient, Naset, Osio e la vecchia Ravenshore. E prima che tu me lo chieda so che Estensia è quella che viene dopo Adamantis se si considera il potere e la ricchezza che contiene- 

Lui annuisce soddisfatto -Quindi capirai che il re sia entusiasta di questa visita, Noah dovrebbe già prendere moglie e sono certo che lei sia la prescelta-

Sento il cuore mancare un battito -E quando l'ha saputo?-

Clancy scrolla le spalle pensandoci un attimo -Circa quattro giorni fa perchè?-

Quattro giorni fa? Quindi perchè ieri mi ha baciata? Perchè prendermi in giro in quel modo? -No, niente chiedevo-

-Tu dovresti trovarti un ragazzo mia cara Diane, sei una bestia pronta ad esplodere e penso che avere qualcuno al tuo fianco possa tranquillizzarti- 

Alzo un sopracciglio guardandolo male -E chi proponi, te stesso?-

Lui ride e scuote la testa -No, anche se sei di una bellezza difficile da ignorare io sono innamorato di un'altra-

Incrocio le braccia al petto avvicinandomi a lui -E chi sarebbe?-

Alza il mento voltando la testa da un'altra parte -Non posso dirtelo-

-E perchè mai, non glielo direi comunque-

Mi osserva con i suoi occhi grigi a lungo prima di parlare -Si chiama Solai e viene da Naset, l'ho conosciuta qualche mese fa durante una spedizione-

-E lei lo sa? Sa dei tuoi sentimenti?- domando curiosa.

-Non lo so ma si notava che tra noi due c'era qualcosa, l'abbiamo capito entrambi- afferma con quel tipico tono di voce di una persona che sta pensando a qualcosa di lontano.

-Quando la rivedrai?- una parte di me è dispiaciuta per lui e non so perchè. Forse per la distanza o per i limiti che impone la posizione sociale che ricopre Clancy.

-Non lo so, spero presto-

Pungolo il suo fianco con il gomito -Penso dovresti dirglielo-

Lui mi sfiora la spalla con la sua con fare giocoso -Solo se tu ti trovi qualcuno. Forse andare a letto con un ragazzo ti farebbe bene-

Con entrambe le mani lo spingo contro un pilastro di cristallo -Stupido idiota che non sei altro!-

-Di solito chi reagisce così è perchè è vergine- cantilena lui sorridendo sotto la mia stretta.

-Non sono vergine, e poi non dovrebbe neanche interessarti la mia condizione sessuale- lo sbatto nuovamente contro il pilastro ma so che non gli sto facendo del male.

Lui scoppia ridere a quando vede il mio volto probabilmente arrossato dalla rabbia ride ancora più forte -Vedi! Devi trovarti qualcuno-

-Giuro sul mio nome che se non la smetti, brutto pezzo di...-

-Buongiorno- afferma una voce divertita alle mie spalle.

Alzo lo sguardo su Clancy tenendo sempre la presa -Non finisce qui-

Mi volto sistemandomi la tenuta come se non fosse successo assolutamente niente.

Di fronte a me ci sono due ragazzi. Uno dai capelli castani e dagli occhi color nocciola è alto ma di costituzione esile. Porta un paio di occhiali neri che lo rendono ancora più innocuo. Il Mutaforma.

L'altro invece cattura completamente la mia attenzione. E' molto più alto e muscoloso rispetto al suo amico. I capelli corvini sono tenuti stretti da una codina stretta sotto il capo. Gli occhi sono di un viola scintillante, così magnetici che mi risulta difficile concentrarmi su qualcos'altro. Ha un fascino oscuro, quel tipo di fascino che potrebbe sterminare un intero branco di nemici senza battere ciglio. Il telecinetico.

Clancy mi appoggia una mano sulla spalla -Loro sono il resto del gruppo, quello- indica il moro -E' Chris mentre lui è Damian- afferma spostando la mano sul gigante dagli occhi viola.

-Io sono Diane- la mia voce è sicura e non traballa nonostante la presenza di Damian mi metta una certa inquietudine. 

Proprio in quel momento arriva Noah e osserva la situazione con un cipiglio -Bene, vedo che vi siete già presentati. Andiamo?-

Non si rivolge a nessuno in particolare ma non mi lancia neanche uno sguardo. Dovrei essere io a ignorarlo, non è lui che è stato ingannato, non è lui che ora si sente anche in colpa per chissà quale motivo dannazione!

-Dove stiamo andando?- domando dopo che Noah e Clancy varcano la soglia del palazzo.

E' Chris a rispondermi con quella che mi sembra timidezza -Stiamo andando a sud, verso Ancient. Il Primo Ordine ha localizzato dell'energia oscura- si sistema gli occhiali con l'indice sfuggendo al mio sguardo.

-Quindi ci ritroveremo faccia a faccia con degli Oscuri?-

Lui alza le spalle -Può darsi prima dobbiamo capire la fonte di questa energia oscura-

Sento la presenza di Damian alle mie spalle, come un ombra gigante pronta a divorarmi. Il mio corpo viene attraversato da un brivido ma decido di non aumentare il passo o lo capirebbe.

-Quanto durerà questo viaggio?-

Questa volta è Damian a rispondermi con impazienza -Non lo sappiamo ragazzina, dobbiamo prima arrivare sul posto-

Sto per ribattere ma Chris scuote leggermente la testa.

-Non sono nata come voi, quindi non posso conoscere tutte queste informazioni. Sto solo cercando di capire cosa diamine devo fare. E non chiamarmi ragazzina- 

Clancy ci raggiunge quasi di fretta -Tutto a posto?- 

-Si tutto a posto- borbotto accelerando il passo e lasciando Damian nel suo nucleo di pessimismo.

Sarà una lunga missione.


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