Come serpenti
Il giorno seguente all'incontro con Malphas mi rendo conto di quanto il regno sia in subbuglio.
Ravenshore e Naset si sono già alleati con Adamantis, penso siano arrivati ad un accordo ma, comprensibilmente, bisogna ammettere che i due regni non godono di molte risorse nè di Prodigi per questo non possono essere considerati dei forti alleati.
Il grande problema resta Estensia, secondo regno in ordine di ricchezza e di truppe, che non demorde con le sue idee. Pensa che questa guerra non abbia bisogno di così tanti rinforzi e che da quanto verificatosi il bersaglio centrale è Adamantis. Loro hanno molti problemi interni da risolvere e non vogliono immischiarsi in questa guerriglia che li porterà via tempo e risorse. Dicono che lo fanno per la loro gente e questa mentalità si estende anche a Osio e Naset.
Quindi in pratica siamo soli.
-Ho un ragazzo-
Distolgo lo sguardo dalla finestra dopo essermi incantata e osservo Elly confusa -Cosa?-
Lei annuisce sistemandosi le trecce bionde davanti allo specchio -Si, ho un ragazzo si chiama Christopher-
Mi siedo sul letto cercando di mantenere un'espressione normale -Chi è?-
-Mi ha aiutata quando tu non c'eri, io ero molto triste e lui mi è stato vicino- afferma lanciandomi uno sguardo dal riflesso dello specchio -Dice di conoscerti-
Prima di riuscire a trattenermi scoppio a ridere -Intendi Chris? L'amico di Noah?-
Lei si alza in piedi e mi lancia uno sguardo truce -Si e non c'è niente da ridere-
Mi avvicino e le prendo entrambe le mani tra le mie cercando di non ridere -Lui sa di essere il tuo ragazzo?-
Lei scuote le spalle con un broncio degno di essere chiamato tale -Non ancora-
Oh la mia piccola Elly -Quando crescerai potrai trovare un bel ragazzo che ti renda felice ma per adesso dovrai solo aspettare-
Lei fa un lungo sospiro e alza le mani per farsi prendere in braccio. E' grande per questo ma è un vizio che ha e che non mi sento ancora pronta a toglierle -Quando avrò un ragazzo te lo farò conoscere-
Le accarezzo i capelli accostando la mia guancia alla sua -Ah si?-
Annuisce contro la mia spalla -Si e se non ti piacerà lo lascerò-
-L'amore va oltre ogni ostacolo bambina mia, se lo amerai davvero niente ti impedirà di lasciarlo- mormoro dandole un bacio sulla testa -E ora vai da Mor che ti sta aspettando, su-
-Mor mi fa studiare!- si lamenta una volta in piedi -io non so fare i calcoli!-
Le pizzico il naso con due dita -Imparerai a farli-
-E se io non volessi?-
Faccio finta di prenderla e lei scappa urlando fuori dalla stanza, ormai la strada la conosce da sola e la conoscono anche tutti quelli che lavorano qui, come figlia della sorella di Mor ovviamente.
Quando esco dalla stanza vado direttamente da Clancy che so mi sta aspettando per colazione. Le guardie appostante una di fianco all'altra mi incutono un certo disagio ma so che dovrò imparare a farci l'abitudine, come ogni altra cosa dopotutto.
Entrando nella sala mi accorgo della mancanza di Noah, aveva detto che ci sarebbe stato.
Mi siedo di fianco a Clancy salutando Damian e Chris -Come state?-
Damian scuote le spalle con indifferenza -Male come al solito-
Chris lancia un'occhiata al suo amico prima di rispondermi -Bene, è bello rivederti Diane-
-Grazie, anche per me è bello rivedervi-
Clancy mi mette sotto il naso un piatto colmo di frutta e fette di pane imburrato -Tieni mangia, sembri un fantasma che cammina-
Gli faccio una smorfia prima di prendere il piatto -Grazie per la tua sincerità, sono stata un vegetale per una settimana concedimi un attimo di tregua-
Lui alza le mani in segno di resa -Hai ragione, mi perdoni-
Mi guardo in giro fingendo indifferenza -Dov'è Noah?-
Stranamente è Damian a rispondermi -E' con quell'arrogante di Margarita, dovrebbero raggiungerci a breve- borbotta senza neanche alzare lo sguardo dalla sua tazza.
Fingo che questa notizia non mi abbia scossa, ovviamente. Dopotutto è normale giusto? Lei in teoria è la candidata numero uno per Noah, anche se mi ha promesso che l'avrebbe lasciata o avrebbe interrotto qualsiasi cosa ci fosse tra i due.
-Parlando del diavolo...- sussurra Clancy al mio orecchio.
Alzo lo sguardo e , purtroppo, la prima cosa che noto sono le mani intrecciate di Noah e Margarita, poi vedo il suo sorriso smagliante. Quel sorriso che farei solo se fossi esposta in una vetrina ma a quanto pare è il suo sorriso abituale.
-Buongiorno a tutti- afferma ad alta voce sedendosi a capotavola insieme a Noah come se sapesse già che quello è il posto che le spetta.
Solo Chris pronuncia un buongiorno incerto ma non sembra molto convinto.
Guardo Noah ma lui sembra non voler incrociare il mio e sguardo e questo mi ferisce molto. Cosa c'è che non va ora?
-C'è stato un altro attacco a Naset ma gli Oscuri coinvolti sono solo una piccola parte, pare che il Corvo Oscuro si stia trattenendo e non sappiamo il perchè- afferma Noah una volta seduto.
Io lo so il perchè. Lilith si sta riprendendo dopo lo scontro, Malphas mi aveva detto che entrambe le parti ne sarebbero uscite a fatica.
-Il Corvo deve pagare dopo tutto quello che ha fatto- ribatte Margarita con astio.
-Come facciamo a sapere che sia lui la causa di tutto?- domando pensando solo in un secondo momento che dovevo tenere la bocca chiusa.
Cinque paia di occhi si fissano su di me -Cosa?- domanda Margarita trattenendo un sorriso divertito.
-Ho detto come facciamo a sapere che sia lui la causa di tutto?-
-Oh cara- risponde con una pietà che non ha limiti -Forse a Ravenshore non vi insegnano che...-
-A Ravenshore siamo poveri non degli idioti Margarita- ribatto trattenendo a stento la rabbia. Una rabbia viscerale e non adatta a me, una rabbia che potrebbe distruggere città.
Sento le mani tremare e la testa pulsare.
No, non di nuovo.
-Oh mi dispiace, non volevo offenderti. Sai è una cosa così scontata!-
Mi alzo in piedi di scatto sentendo una strana pressione al petto -Scusatemi- dico prima di uscire velocemente dalla stanza.
Corro fino in camera mia, a dire il vero non so neanche come abbia fatto a trovarla dato che mi sembra di dover esplodere da un momento all'altro.
Mi rinchiudo in bagno bagnandomi la faccia con acqua gelida sperando che basti a calmare queste sensazioni così travolgenti.
Non basta.
Non basta affatto.
Un formicolio mi attraversa tutta le spina dorsale fino a posarsi alla base del mio cranio, scariche di elettricità sembrano sostituire il sangue che prima scorreva nelle mie vene. Il respiro mi si blocca in gola e lo stesso sembra fare il cuore.
Cado in ginocchio sulle piastrelle fredde e appoggio i palmi su di esse.
E allora lo vedo.
Ombre simili a serpenti che avvolgono dita, mani e braccia come anelli. Sono in continuo movimento come se avessero vita, come se respirassero e sussurrassero.
Come quelle di Lilith.
Il dolore pulsante alla testa aumenta tanto che sono costretta ad appoggiarmi sulle piastrelle schiacciando la guancia su di esse.
Vedo le ombre sormontarmi le spalle e le sento avvolgermi il volto come una maschera.
Lacrime salate mi scivolano dagli occhi, l'unico segno che mi fa sentire ancora viva.
C'è solo una persona che sa come aiutarmi.
-Malphas- sussurro prima di perdere i sensi.
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