CAPITOLO 51

JACKSON...

≪ Papà ma come ti è venuto in mente di parlare di una cosa così delicata davanti a tutta questa gente? ≫ La stupidità umana è senza fine. Compresa quella di mio padre.

≪ Jackson, mi ringrazierai un giorno. Beverly è così timida che ho voluto dare una scossa alla vostra relazione. Non credeva in se stessa e non credeva che un uomo si potesse innamorare di lei. Mi è bastato un attimo per capirlo. È come tua madre. Ragazzi adesso andiamo via. Lasciamoli un po' da soli. E mi raccomando, curatevi. Le medicine sono sopra il ripiano in cucina. Vicino la televisione. A presto figliolo.≫

Ridendo mi dirigo al nascondiglio di Beverly. Voglio stringerla tra le braccia e baciarla.

Ma che pensieri sdolcinati mi passano per la testa?

≪ Bev, tesoro. Posso entrare?≫

≪ No. Non voglio.≫

≪ In che senso non vuoi? Sono tutti andati via. Dai tesoro.≫

≪ Non voglio, sto entrando in doccia. Ho bisogno di un momento.≫

≪ Beverly, lascia che ti lavi almeno la schiena. Sarebbe interessante!≫ Sghignazzo fuori dalla porta. ≪ Ok, battuta infelice. Sarà la febbre. Torno a letto allora. ≫ In realtà resto immobile per quella che mi sembra un'eternità. Ma dopo qualche minuto la porta lentamente si apre, e una Beverly bagnata e coperta da un telo verde pisello, si affaccia, rossa in viso come una fragola succosa.

≪ Non c'è bisogno che entri, sono uscita, ho fatto il prima possibile. Andiamo a letto. Mi sa che mi sta salendo di nuovo la febbre. ≫

≪ Tesoro, io non penso sia la febbre. Piuttosto penso sia la voglia che hai di me. È che non sai come dirlo. Perché io ho voglia di te. Nonostante la febbre. ≫ Mi avvicino e la blocco al muro. È così maledettamente profumata e bella. Così semplice e dolce. Così dannatamente sexy e innamorata.

Le mie mani si muovono senza il mio permesso e l'accarezzano. Dal viso alla scapola. Lentamente.

I suoi occhi, spaventati ma fiduciosi mi fissano. Le sue labbra non emettono parole. Ma io so che è quello che vorrebbe anche lei.

La stringo forte e con un balzo la prendo tra le braccia.

≪ Oh Jack, cosa hai intenzione di fare. Non siamo sposati, non mi puoi portare oltre la soglia in questo modo. Mettimi giù. ≫

≪ Cosa diavolo dici. È un modo come un altro per portarti in camera da letto. Dove dovremmo stare a fare cose molto sporche e soprattutto senza vestiti. Ti faccio vedere.≫

Ma, lei continua a dimenarsi per farsi mettere giù.

≪ Mettimi giù. Solo l'uomo che sposerò potrà portarmi in camera in questo modo. ≫

≪ Beverly mi stai chiedendo di sposarti per caso? Capisco l'emancipazione e tutto il resto. Ma questa è una cosa che spetta a noi uomini. Lasciami i pantaloni ancora un altro po'. ≫

≪ Ma non ti sto chiedendo di sposarmi. Solo che... lascia stare. Fai quello che vuoi. ≫

E come ogni volta, la sua testa pensa. Rimugina. E vaga.

≪ Ok, sposiamoci. Non abbiamo avuto nemmeno un vero e proprio appuntamento. E già abbiamo deciso di sposarci. Non abbiamo fatto nemmeno sesso. Mi stai confondendo. Mi vuoi sposare? È questo che vuoi?≫ Cosa sta succedendo? Le mie parole escono padrone delle loro scelte. E non faccio nulla per fermarle. Perché lo so che è la cosa giusta da fare. Lei è perfetta per me. Con tutte le sue stramberie.

Solo che mi fissa, e le lacrime le scendono copiose.

≪ Perché mi prendi in giro? Siete tutti uguali. ≫ Slanciandosi scende dalle mie braccia. Solo che il telo le cade di dosso e nonostante lei non se ne renda conto si dirige in salotto mostrandomi il suo bel sederino e la sua magnifica schiena. Raggiunto il salotto le sue grida mi fanno capire che si è accorta di essere nuda.

≪Jack non ti azzardare a guardarmi e portami subito il telo. Ad occhi chiusi.≫

≪ Dai tesoro, prima o poi vedrò tutto. Tieni copriti. E per la precisione io non stavo scherzando. Dovremmo sposarci. ≫

≪ Non sei credibile con l'alzabandiera in mezzo alle gambe Jackson. ≫

≪ Merito tuo. Non smette. E conosco solo un modo per farlo dormire. Ma non sei d'accordo.≫

≪ Mi vuoi sposare senza aver mai passato una cena o aver fatto un'uscita con me. Scusami se non ti credo. ≫

≪ Lo so, sono pazzo. Ma io ti amo.≫ Le parole continuano ad uscire senza sosta.

≪ Anche io ti amo. Ma non abbiamo fatto nemmeno l'amore. E se poi non ti piacessi sotto quell'aspetto?≫

≪ Impossibile tesoro. ≫ Piccola insicura. Dolcissimo dono prezioso.

Grazie mamma, so che è merito tuo.

≪ Sai poco di me ed io so poco di te. ≫

≪ Se ci sposiamo avremo una vita per conoscerci.≫

≪ Richiedimelo.≫ Sussurra quasi spaurita e pensierosa.

≪ Sposiamoci. Vuoi?≫.

≪ Sì. Ma ad una condizione...≫

≪ Sapevo l'avresti detto. ≫

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top