Capitolo 48

È tutto così inconcepibile da non riuscire a farmi spiccicare parola. Il padre di Jack va via senza salutare portandosi dietro Alyson; mentre io e Jackson rimaniamo a corto di parole per qualche secondo di troppo.

≪ Beverly tutto bene? Tranquilla possono capitare gli incidenti. Mio padre è molto suscettibile su certe cose. Ma sono sicuro che appena si calmerà ti chiederà scusa per l'atteggiamento di poca educazione che ha avuto prima. ≫

≪ Jackson, io ti amo! ≫ Le parole mi escono di bocca senza che io ne abbia cura. Veloci e prepotenti. Quando realizzo ciò, giro su me stessa e scappo verso l'uscita.

Mi ero ripromessa di parlargli con parsimonia e spiegargli molti dei miei atteggiamenti, ma poi il pranzo fuori mi ha distratta.

Lo amo. Questa è l'unica cosa che so. L'unica che conta. L'unica nata senza rendermene conto in anticipo. Come un lampo prima del tuono. Come lo sfrigolio del fiammifero prima di accendersi. Rapido, furente e bellissimo.

Non ho il coraggio di fermarmi. Devo andare via.

≪ Beverly, fermati. Stai andando nella direzione sbagliata. Poi, perché diavolo cammini sotto la pioggia? Ci stiamo inzuppando tutti. ≫

Non mi accorgo delle goccioline che, incessanti, cadono sopra le nostre teste bagnando i nostri vestiti, confondendo i miei pensieri. È tutto troppo veloce. Sono galvanizzata e contenta di essermi tolta quel peso sopra la testa. Volevo che lo sapesse.

Adesso lo sa.

Forse il mio amore, cresciuto piano piano, mi riempie fino alla testa. Il cuore decide le scelte e ragiona al posto del cervello.

≪ Lo dovevi sapere. Non importa se tu non ricambi, o se ciò che è successo in questo periodo ha minato i sentimenti che provi nei miei confronti. Non so come sia successo. Solamente che, sento il cuore colmo. Colmo di te. Ogni parola, ogni screzio, ogni errore, ogni sorriso, mi ha unito sempre di più. E volevo davvero rinnegare ciò che sento, perché ho paura. Ma adesso è qualcosa più grande di me. Non so da dove cominciare, non so se è giusto innamorarsi di qualcuno prima di starci. Ma così è stato. Jackson tu sei il mio colpo di fulmine. Il mio sorriso inaspettato durante una giornata di pioggia. E non importa se siamo fradici e in mezzo alla strada. Non importa che le persone ci sentono. Non m'importa nemmeno di mia madre, di tuo padre o di Alyson. Io voglio stare con te.≫

Ammutolito mi fissa. Il viso bagnato, i vestiti incollati al corpo, le mani, inermi, sui fianchi. Sembra sotto choc.

Mi serve il suo supporto. Desidero che anche lui mi ami. Ma non proferisce parola.

≪ Jack, parla ti prego! ≫

Come risvegliatosi da un sogno ad occhi aperti inizia a dirmi qualche parola mormorata che a stento sento. I tuoni e i lampi ci fanno da contorno, le strade, adesso deserte di passanti, sono ricolme di auto che sfrecciano per tornare a casa. Il pomeriggio sembra inglobato dalla notte. Qualcosa sta cambiando.

≪ Beverly, se avessi saputo che bastava del tè rovesciato addosso a mio padre per farti ammettere di amarmi, l'avrei fatto tempo fa. ≫ Sorride quasi sgomento.

≪ Non è questa la risposta che mi aspettavo. Ti ho confessato qualcosa di grande per me. Di enorme! ≫ Gli suggerisco aiutandomi con le mani.

Ridendo mi risponde sguaiatamente.

≪ Pensi davvero che non mi fossi reso conto dei sentimenti che provi per me? Aspettavo solo che te ne rendessi conto tu stessa. Beverly sei così dannatamente ingenua. Con le tue gonne, i tuoi colori sgargianti, le gaffes, i sorrisi, i pianti, i pensieri troppo ingarbugliati, le tue abitudini, i tuoi problemi, le sofferenze, e tutto quello che c'è in te, mi hai colpito dal primo istante. La tua impertinenza, il tuo modo di guardarmi come mai nessuna ha fatto, è qualcosa che mi sconvolge. Pensavo di essere stato innamorato qualche volta. Lo credevo sul serio. Ma poi, poi ho conosciuto te e tutto è mutato. Il mio cuore ti riconosceva come non ha mai fatto con nessuna. E se è impossibile innamorarsi di una persona con la quale non stai, a noi è successo. A volte, l'impossibile diventa possibile se lo si crede. Mi hai sconvolto la vita nel senso più bello e più brutto della parola stessa. Tu sei qualcosa di inaspettato.≫

Il mio cervello non recepisce subito tutte le parole appena dette da Jackson. Non posso credere che per una volta, qualcosa di bello, stia succedendo a me. Sento un tamburo dentro il petto e tento di avvicinarmi a lui. Ho bisogno di toccarlo. Di sapere che è tutto vero. Di sapere che adesso ci sarà lui accanto a me. A proteggermi. A sorreggermi. Ad aiutarmi. Ad amarmi. A farmi crescere.

Quando le nostre mani si sfiorano e le nostre bocche stanno per sfiorarsi, una grandine incessante ci colpisce facendoci correre al riparo.

Madre Natura sempre in tempo per rendermi le cose complicate.

≪ Beverly, nemmeno quando siamo tranquilli possiamo baciarci. Questo tempaccio sembra voler aumentare. Cavolo. ≫

≪ Abituati uomo. Con me ne vedrai una al giorno. ≫ Urlo ridendo per farmi sentire nonostante la pioggia. 

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