CAPITOLO 45
Mi ritrovo faccia a faccia con il terzo lato del mio triangolo amoroso.
Dopo l'ennesima brutta figura, siedo al caffè dell'angolo vicino al mio lavoro insieme a lei. L'innominata.
Prenderla a parolacce non è stata una cosa piacevole, per cui per farmi perdonare le ho dato appuntamento per offrirle un caffè di scuse.
La conversazione non parte. Non saprei che dirle, e lei non accenna nemmeno un fiato.
Perfetta è la prima parola che mi viene in mente guardandola. Jackson si sarà innamorato di questa magia che sfoggia senza rendersene conto.
Non c'è partita. Potrebbe vincere su tutte ad occhi chiusi.
≪ Dunque... come stai? ≫ Mi chiede rimescolando il suo caffè lungo con scaglie di cioccolato bianco, polvere di cacao, panna e mandorle. Chi prende un caffè che sa di qualcos'altro e non di caffè?
≪ Bev? ≫
≪ Oh sì, ehm tutto bene, credo. Tu? ≫
Mi fissa cercando di capire la mia semplice risposta. Almeno credo.
≪ Tutto ok, come sempre. Sai volevo dirti che tra me e Jacky non c'è più nulla. Io quella sera al locale ero euforica per averlo rivisto. Ma poi ho capito che non c'era più amore tra di noi. Solo complicità. ≫ Sussurra, quasi.
≪ Perché me lo dici? Adesso, poi? Noi non stiamo insieme. ≫
Mi guarda confusa. ≪ No? Spero che non sia io la motivazione. Cioè mi spiace se lui soffre o se soffri anche tu. Io, ecco, a volte ho degli atteggiamenti possessivi nei suoi confronti. Ma so che sbaglio. Ho sempre pensato a lui quando avevo bisogno di aiuto per qualcosa. Però capisco che adesso possa avere altro per la testa. Ma perché? ≫
Continuo ad essere più confusa di lei. ≪ Perché non stiamo insieme? ≫
≪Sì! ≫
≪Ecco, io credo di aver lasciato perdere ancor prima di cominciare per paura dei miei sentimenti nei suoi confronti e per paura di non essere abbastanza. Ho avuto il timore di dover competere con te. E, guardati. Tu sei perfetta! ≫ Non so proprio perché le stia dicendo tutte queste cose, ma la lingua non vuole mettersi un freno e i suoi occhi mi spronano a continuare a parlare.
≪ Io, perfetta? Jack non ti ha raccontato di quando ci siamo lasciati? ≫
≪Beh... solo qualcosina. ≫ Saputa anche da sua cugina vorrei aggiungere. Ma taccio.
≪ Io ecco, in realtà quando ho saputo che doveva partire mi sono sentita sollevata. Cioè lo amavo con tutta me stessa, solo che stavo avendo paura delle situazioni che stavano susseguendosi. Così, lo lasciai dopo aver preso la casa e aver fatto tante promesse non mantenute. Lui ne fu sconvolto. Perché sentivo quanto il suo sentimento era forte per me. I primi tempi ci siamo tenuti in contatto, poi ho preferito non rispondere alle sue mail o telefonate e lui ha smesso di cercarmi. L'unica volta in cui l'ho cercato è stato quando avevo paura di essere rimasta incinta di un tipo. Non che per me fosse un problema, ma amare qualcuno e non sapere se accetterà un cambio di situazione è qualcosa che mette ansia a tutti. E me per prima. Magari non ti importa, Dio... ci conosciamo così poco e ti racconto piccole parti di me, solo che ho tutto dentro e...≫
≪Continua≫ le intimo.
Lei non se lo fa ripetere due volte. ≪ Ecco, poi tutto è andato bene, o forse dovrei dire male, visto che ho perso il bambino e anche la persona con cui stavo. Comunque poco dopo, Jackson è ritornato qui. Non per me, sia chiaro. Ma in quel turbinio di sensazioni speravo che potesse aiutarmi a risolvere i miei problemi. Quando ti ho incontrata in bagno, mi sei subito stata simpatica, però ben presto ho capito che tra di voi c'era qualcosa. Non sapevo bene cosa e non lo capisco tutt'ora. Però quando ti ho trovato a casa sua con quell'abito da cerimonia, gli ho visto fare una cosa che per me non ha mai fatto. Ti ha protetta dalle mie semplici parole. E credimi, è qualcosa di strano da vedere. Non che lui non dimostrasse il suo affetto o la sua protezione nei miei confronti. Ma gli interessava più di te che di me con la quale ha passato anni insieme della sua vita. L'affetto profondo che ci lega non è stato abbastanza. Tu eri nei suoi pensieri come una fitta foschia che ricopre tutto il cielo. Mi ha riaccompagnata a casa. Ho provato a baciarlo in macchina e lui si è scansato delicatamente. Mi detto: Ally, per favore, non complicare le cose. Beverly è importante per me. Cavolo, l'aveva ammesso come se fosse la cosa più naturale possibile. Io credo che lui sia molto vicino all'essere innamorato di te. ≫
Lui non l'ha baciata.
Madre Natura, una sciocca. Ecco cosa sono!
Sono anche perdutamene innamorata di lui. Questo è l'unico pensiero che ricopre ogni singola fibra del mio essere.
≪ E' così complicato Alyson. Io credo di aver rotto ciò che di buono ci poteva essere tra di noi. Ho tradito la sua fiducia in me e la mia nei suoi confronti. ≫
Lei mi fissa pensante. E sorride debolmente. ≪ So che mi ucciderà, ma se lo conosco bene, lui sta aspettando solo che tu ti dia una mossa. ≫
≪ Io credo che sia stato chiaro con me. Non accetta la mia insicurezza. Come posso dimostrargli il contrario? ≫
La blocco prima che mi risponda. ≪ E' così stupido chiederlo alla sua ex ragazza. Mi sento un'idiota. ≫
≪ Andiamo Beverly, chi meglio di me può darti un consiglio? Considerala come la mia redenzione per averlo fatto soffrire. ≫
Eh già, chi? Ancora una volta quella parola mi compare davanti agli occhi senza essere richiesta.
Redenzione.
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