12. Confessioni

Lucia ha insistito perché venissi a fare colazione con Elèonore e Maria ed ho accettato, anche se il mio umore non è comunque dei migliori. Sono passati cinque giorni dal bacio con Martin, e da allora non l'ho più visto e nemmeno sentito. Se una parte di me voleva che sparisse e non mi assillasse più, soprattutto trattando casa mia come se fosse sua, ora sento questo silenzio da parte sua come assordante. Più mi sforzo di non pensarlo e più mi appare nella mente e lo odio maledettamente per questo.

"Non è mai rimasto per così tanto tempo senza farsi vedere. Mi ha scritto qualche giorno fa per dirmi di non preoccuparmi per lui, ma ora sto iniziando a preoccuparmi di nuovo." alzo la testa sentendo le parole di mia sorella, sicura che si stia riferendo al biondo anche se non ho seguito il discorso fino ad ora.

"Magari qualcosa gli dà da pensare tanto e sta cercando di capire cosa fare o come farla." le parole di Elèonore mi colpiscono in pieno, la causa del suo allontanamento sono io, anche se non capisco come sia possibile e come mai io abbia tutto questo potere su di lui e sulle sue azioni. Dovrei dire tutto a mia sorella, ma ho paura di come potrebbe prenderla, oltre che vergognarmi maledettamente di aver ceduto così dopo il modo in cui mi ha trattato la mattina dopo il ricevimento di Kai e Sophia.

"Però è davvero strano da parte di Martin..." Maria si schiera dalla parte di Lucia, con aria un po' preoccupata "Non sono da lui questi comportamenti. Soprattutto non è da lui stare per tanto tempo senza avere a che fare con lei e Ben."

"Benjamin mi ha detto che è strano anche agli allenamenti, non parla quasi mai ed è molto nervoso e irascibile, come se fosse sommerso di pensieri." Gesù, c'è bisogno di reagire così solo per ciò che è successo tra noi? Non può essere solo questa la sua motivazione, sono certa che sotto ci sia molto di più, qualcosa del passato di Martin che io non conosco.

Sospiro pesantemente e mi passo le mani sul viso, stropicciandomi gli occhi prima di sputare il rospo. "Credo di sapere cosa ha..." le parole mi escono come un sussurro, ma le ragazze si zittiscono e si girano verso di me, segno che mi hanno comunque sentita. Mi osservano come se fossi diventata la cosa più interessante sulla faccia della Terra e continuo a parlare "dopo che siete andati via dal ristorante, alla cena per Ele, lui è rimasto fuori. Non so perché fosse lì, ma ha sentito alcuni miei colleghi parlare in modo viscido di me, così ha aspettato che uscissi e con una scusa mi ha accompagnata alla macchina e mi ha raccontato tutto. Come sempre abbiamo iniziato a discutere... finché mi ha baciata, e io ho ricambiato."

Tutte e tre spalancano la bocca con un'espressione esterrefatta, reagiscono allo stesso modo nello stesso momento, e questo sarebbe anche divertente in un'altra situazione ben diversa da questa.

"Come prego?" è Lucia la prima a riprendersi e ad avere la prontezza di parlare "Vi siete cosa? Io mi devo essere persa un pezzo... prima vi urlate contro, sempre a litigare, e poi vi baciate."

"Beh probabilmente me lo sono persa anche io questo pezzo... so solo che sono attratta da lui, che forse avrei dovuto allontanarlo dopo ciò che è successo al matrimonio, ma quando mi è così vicino non riesco." sbuffo e guardo le ragazze in viso, sono sempre più esterrefatte "Avrei voluto capire perché mi ha baciata, ma è sparito dalla mia vita..." questa cosa mi sta toccando più di quanto vorrei ammettere.

"Non è da Martin comportarsi così... credo che tu lo metta in crisi." le parole di Maria mi lasciano un attimo interdetta. Perché proprio io? "Ha sofferto per amore da quello che mi ha raccontato Mason, ma non so bene quale sia la storia."

Mia sorella annuisce e prende parola "Martin non ama parlarne, ma dopo quella relazione ha messo un punto a tutte le storie serie. Non l'ho mai visto tentennare su questa cosa, perché non si affeziona mai a nessuna ragazza con cui si diverte, ma a quanto pare con te è diverso. Dev'essere senz'altro questo che lo ha agitato... vede che con te non è come sempre e questo lo manda in crisi."

Ora tutto ha più senso, anche se non completamente... perché proprio io? Non abbiamo fatto altro che litigare da quando ci conosciamo... "Dio, come ne esco da questa situazione quindi? Ha intenzione di isolarsi dal mondo finché non gli passa la sorta di cotta che ha per me?"

"Non lo so... andrò a parlargli, ora che tutto è più chiaro so come muovermi." annuisco alle parole di Lucia, sperando che davvero sappia cosa fare. Questa situazione mi fa sentire a disagio e mi fa nascere centinaia di domande. Avrei voluto parlargli e capire cosa fare visto che non sappiamo starci lontano, ma lui ha deciso per tutti e due che non era il caso. "È un bravo ragazzo... credo sia solo spaventato. Lui a te piace?"

Sussulto sentendo la domanda e scuoto immediatamente la testa in segno di negazione, ma poi sospiro e scrollo le spalle. Non ha più senso che io dica di no, una persona a cui lui non piace non reagirebbe così se viene sfiorata o se sparisce. "Credo di sì... e non so come sia potuto succedere. Anche io ho sempre voluto tenere lontano ogni relazione dopo il mio ex, ma Martin mi sta mandando così tanto in confusione."

"Non c'è niente di male se ti piace... anche tu probabilmente gli interessi, ma ha paura. Lucia ha ragione... è questo che lo blocca." Eléonore allunga la mano verso di me e me la accarezza dolcemente come per farmi tranquillizzare "Sono certa che tutto si sistemerà."

"Oh sì, questo pomeriggio andrò di persona da lui. Mi parlerà, non mi può sfuggire." anche mia sorella cerca di farmi rilassare e mi sorride schiacciandomi un occhiolino "Vedrai che presto ti darà tutte le risposte che meriti."

Mi limito ad annuire e bevo un sorso di cappuccino, mentre Eléonore si schiarisce la gola e attira così l'attenzione verso di sé. Tutte e tre la guardiamo, sorride in modo sincero e i suoi occhi castani brillano come non mai. "Scusate se cambio argomento, ma visto che siamo in vena di confessioni, c'è una cosa che devo dirvi." immagino sia una cosa bella visto la sua espressione sognante, ma comunque restiamo a fissarla con il fiato sospeso finché non continua a parlare "Io e Chris aspettiamo un bambino."

Ora reagiamo tutte in maniera diversa: Maria spalanca la bocca senza parole, Lucia inizia a piangere all'istante e io mi porto le mani davanti alla bocca sorpresa e felice allo stesso tempo. È vero che io e lei non ci conosciamo da tanto, ma da quando mia sorella me le ha presentate mi hanno trattato come una di loro, come se fossimo amiche da sempre. E poi vedo quanto lei e Christian si amano, so che questa bambina crescerà felice e circondata da tanto amore, sarà molto fortunata.

Tutte e tre ci alziamo dal nostro posto e corriamo ad abbracciarla, facendole le nostre congratulazioni. Siamo commosse tutte, compresa la futura mamma che ci ringrazia e ci informa di quanto si senta felice ed entusiasta, e di come Christian abbia preso bene la notizia.

Si merita questa gioia che sta vivendo, soprattutto dopo tutto ciò che mi ha raccontato che ha passato a causa del suo ex... e io non posso fare a meno di chiedermi se, prima o poi, è destino che anche per me le cose vadano diversamente da come sono sempre andate, se anche io avrò qualcuno che mi amerà così tanto e vorrà costruire la sua vita con me.

*****

Lucia

Suono al campanello di casa di Martin, cercando di non far cadere il vassoio di dolci che gli ho fatto, e qualche secondo dopo sento la sua voce risuonare dal citofono e chiedere chi è. Lo informo all'istante che sono io e il portoncino del palazzo si apre subito. Ammetto che avevo paura mi lasciasse fuori, ma apprezzo che non sia sceso a parlarmi per strada e che mi faccia salire nel mondo dove si è rinchiuso.

Salgo velocemente le scale fino al suo appartamento e lo trovo ad aspettarmi già sul pianerottolo. Ha i capelli spettinati e lo sguardo stanco. Si capisce lontano un miglio che non se la sta passando bene, mi si spezza il cuore a vederlo così.

"Martin..." lo stringo con un solo braccio, visto che nell'altra mano sto tenendo i dolcetti. Ho preparato quelli norvegesi, gli stessi che mi porta sempre lui quando sono giù di morale. "Come ti senti?"

"Va... come mai sei qua? Non dovevi disturbarti." la sua voce è roca come se non parlasse da un po', e probabilmente è davvero così.

Gli do un colpetto mentre si sposta dall'uscio e mi fa accomodare in casa "Ma che dici? Sei il mio migliore amico, di quale disturbo parli? E poi mi mancavi, avevo bisogno di vederti. Casa sembra sempre più vuota quando non ci sei. Ci fa piacere averti in giro, lo sai. Anche Ben è molto preoccupato."

Sospira e annuisce come se lo sapesse già. "Mi dispiace, non volevo assolutamente questo, non era mia intenzione causarvi un dispiacere." gli sorrido per tranquillizzarlo e gli passo i biscotti, sorride leggermente mentre li apre "I miei biscotti... grazie Lucy." mi stampa un bacio sulla guancia e posa la teglia nel tavolo, facendomi gesto di accomodarmi. "Faccio anche del the caldo se ti va."

"Certo che sì." accetto e mi accomodo nella sedia, osservandolo mentre mette l'acqua a scaldare e sceglie i filtri per il the "Mi vuoi parlare di quello che sta succedendo?" provo a indagare sul suo umore prima senza dirgli che so cosa è successo tra lui e Aurora.

"Avevo solo bisogno di stare solo per pensare..." resta vago prima di accendere il fornello e girarsi verso di me "Non volevo assolutamente farti preoccupare Lucy... mi dispiace."

Scuoto la testa per allontanare le sue parole e gli sorrido dolcemente. "Ancora? Sei come un fratello per me, non ti devi scusare." è ovvio che non mi parlerà del bacio se non glielo chiederò io chiaro e tondo. Ha paura e si sta nascondendo, è più che chiaro. "Aurora mi ha detto che vi siate baciati."

Quasi trasalisce quando sente le mie parole e per un attimo si blocca, probabilmente immerso nei suoi pensieri e non aspettandosi che lo sapessi. Non deve pensare che lo giudicherò male perché fa così con mia sorella, io so che lo fa solo per paura e che non ha cattive intenzioni. Può parlarmi sempre di tutto, gli starò accanto come lui fa con me. 

Martin

Aurora gliel'ha detto... questo mi lascia meravigliato e mi fa nascere dentro diverse domande. Come mai gliene ha parlato? Non me lo aspettavo, pensavo che se non glielo avesse detto subito non lo avrebbe fatto mai, è evidente che mi sbagliavo. Probabilmente anche lei ha tanti dubbi e domande come me.

Sospiro e cerco di tornare con i piedi per terra, versando l'acqua calda nelle tazze e portandole entrambe a tavola. Una la sistemo accanto alla mia migliore amica e l'altra al mio posto, poi mi accomodo prima di osservarla attentamente. "Sì, è vero, e sono io ad aver preso l'iniziativa." lo ammetto, non ha più senso negare "Mi dispiace averlo fatto ed essere sparito, lei penserà che sono uno stronzo, e forse ha pure ragione, ma mi sono sentito così impaurito..."

Lucia mi scruta attentamente e con comprensione "Lei non lo pensa, solo che si fa tante paranoie... sa che è per il bacio che sei sparito e non capisce cosa abbia fatto. Martin, io credo che tu le piaccia e credo che anche lei ti piaccia... non ti sentiresti in questo modo se non ti importasse di lei. Io so che hai sofferto, che hai messo un punto alle relazioni serie, ma non puoi condannarti se provi nuovamente qualcosa per qualcuno e obbligarti per questo a stare solo. Aurora non è come la tua ex, e non lo dico perché è mia sorella, ma anche lei, come te, ha sofferto tanto per colpa del suo ex. Non sarebbe mai capace di farti qualcosa che ti farà soffrire. Datevi una possibilità, potrebbe valerne davvero la pena."

Anche lei ha vissuto una situazione simile alla mia? Questo spiegherebbe anche la sua reazione il giorno dopo il ricevimento... era così delusa dalle mie parole, probabilmente si è risentita umiliata come tempo fa. Dio, sono un emerito coglione. "Sì, ho davvero avuto paura di sentirmi così attratto da lei e di non riuscire per nulla a controllare questa cosa. Non ho saputo fare altro se non sparire, sperando che tutto sparisse da dentro di me, ma in realtà non faccio che chiedermi come stia dopo ciò che ho fatto, non faccio che pensarla sempre. So che non è carino baciare qualcuno e poi diventare un fantasma."

"Dovete parlare..."

"E tu sei sicura che lei vorrà parlarmi?" annuisce come se fosse scontato che lo farà e io sospiro "Okay... non ha senso che continui a isolarmi, non me la sto passando bene, per cui vale davvero la pena andare da lei e provare a capire."

"Sì Martin, vale davvero la pena... non precluderti la possibilità di essere felice per colpa della paura. Ti meriti di provare a vivere, di cogliere qualsiasi opportunità che la vita ti offre." so che ha ragione, ma non era nei miei programmi incontrare una ragazza che mi facesse questo effetto, che mi scombussolasse tanto, ed è questo che mi ha terrorizzato come se fossi un bambino. "Sai che io e Ben ci siamo per qualsiasi cosa, non sei solo in questa cosa, siamo con te."

Io annuisco e le accarezzo la mano dolcemente prima di porgerle lo zucchero "Ora possiamo goderci un buon the e i biscotti che hai fatto per il tuo meraviglioso migliore amico." mi vanto fintamente e lei scoppia a ridere prendendo uno dei dolcetti dal vassoio "E dopo ti accompagnerò a casa e ne approfitterò per parlare con Aurora." annuisce, regalandomi un dolce sorriso, e anche io inizio a mangiare i biscotti, cercando di prendermi un momento per me prima di fare questa cosa.

Non so se Aurora avrà ancora voglia di vedermi o di credermi, ma devo parlarle, glielo devo e me lo devo, non posso continuare a nascondermi per sempre per colpa del mio passato. Devo smettere di farmi condizionare da quello che è stato e iniziare a godermi quello che è e che ho ora.

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