11. L'anima che marcisce

Lucia

Non so cosa stia succedendo, ma è chiaro che Martin non stia bene. È dall'altra notte, ossia dalla cena fatta tutti insieme per festeggiare il nuovo traguardo di una delle mie migliori amiche, che sembra sparito. Non ha risposto a nessuna delle chiamate mie e di Ben, e tra l'altro gli allenamenti all'Arsenal riprenderanno domani, per cui il mio ragazzo non ha potuto vederlo ancora nemmeno di persona.

Per un attimo ho pensato di andare a casa sua, ma se ci sta evitando è perché qualcosa l'ha turbato e ha bisogno di calmarsi da solo prima di parlarci. Non so cosa sia stato in particolare, ma vorrei sapere di più per poterlo aiutare. Mi piacerebbe si sfogasse con noi, di solito lo fa, anche quando si isola non sta mai lontano per più di qualche ora, ma stavolta sembra una situazione diversa ed è questo che mi dispiace davvero.

Mi preparo un pezzo di pane con Nutella e mi rimetto sulla sedia per continuare a studiare per l'esame di settimana prossima, ma è chiaro che sono distratta. Sono stanca perché abbiamo fatto tardi al locale, mi sono svegliata comunque molto presto per studiare e ora, tra questo e la preoccupazione per il mio migliore amico, non riesco a restare concentrata.

Sbuffo rumorosamente e poso il pane sul piattino accanto al pc mentre sento delle mani posarsi sulle mie spalle e stringermi appena come per farmi rilassare un po' i muscoli. Mi ci vogliono pochi secondi per rendermi conto che è il mio ragazzo. "Amore, sono sicuro che Martin stia bene. Sono stati giorni frenetici tra la storia al matrimonio e quant'altro. So che ciò che è successo con Aurora l'ha toccato più di ciò che ammetterebbe mai." lo credo anche io, se è vero che non ricorda di averci provato con lei perché era ubriaco, so che averci discusso in quel modo non è da Martin. Si è chiaramente messo in difesa e l'ha attaccata come se fosse più che impaurito. "Diamogli fino a domani, poi vedrò di parlargli agli allenamenti."

Annuisco sentendo le rassicurazioni di Benjamin e mi alzo dalla sedia, sistemandomi davanti a lui. "Spero che stia meglio e ti dica qualcosa, che dica cosa gli sta passando per la testa." accarezzo il petto del mio ragazzo coperto da una semplice maglia nera con fare distratto, mentre lui posa le sue mani sui miei fianchi e attira il mio corpo a sé "Sai quanto gli voglio bene, c'è sempre stato per me da quando siamo diventati amici, e non mi piace per nulla quando le persone che amo si isolano."

"Anche lui tiene a te, lo sai, verrà a parlarci molto presto." mi lascia un piccolo bacio sotto l'orecchio e io sorrido appena quando sento la mia pelle diventare d'oca anche solo grazie a questo piccolo contatto tra noi. Benjamin è sempre in grado di spegnere i miei tormenti. Da quando stiamo insieme ha il potere di annullare tutti i miei pensieri negativi e di farmi tornare il sorriso sulle labbra. Credo sia un angelo che mi è stato donato grazie alle preghiere di mia nonna che in quel periodo mi vedeva stare male e voleva che avessi qualcuno accanto che mi amasse senza se e senza ma... è infatti scontato sapere che quando si sono conosciuti sono andati subito d'amore e d'accordo, nonna l'ha trattato fin dal primo attimo come un nipote perché ha visto quanto tenesse a me e quanto mi facesse brillare.

"Ti amo Ben, come farei se non ci fossi tu."

Sorride dolcemente poi mette su una finta espressione compiaciuta "Modestamente sono insostituibile, l'amore della tua vita." sorrido scuotendo la testa e mi alzo sulle punte per far scontrare le nostre labbra in un bacio dolce ma veloce. "Ti amo anche io Lulu. Sai che insieme possiamo affrontare sempre qualunque cosa."

"Lo so, insieme siamo fortissimi." annuisce per confermare le mie parole e mi attira a sé, facendomi posare il viso sul suo petto e tenendomi così stretta. Io mi lascio avvolgere dal suo calore e nella sicurezza delle sue braccia mi rendo conto di sentirmi già meglio.

*****

Aurora

Mi sollevo il cappuccio sulla testa, per ripararmi da alcune gocce di pioggia che cadono dal cielo e faccio l'ingresso nel cimitero. La ghiaia scricchiola sotto i miei stivaletti mentre cammino verso la tomba di nonna. Non c'è quasi nessuno al momento, forse perché il tempo minaccia di peggiorare e nessuno vuole essere sorpreso da un acquazzone, ma a me non importa di questo, avevo assolutamente bisogno di venire a trovare la nonna per parlargli di ciò che mi sta opprimendo.

Avrei potuto parlarne con Lucia, ma sembra così concentrata sulla preparazione del suo esame che non voglio assolutamente assillarla... inoltre, non so perché, ma mi vergogno di dirle tutto. Mi vergogno terribilmente.

Una volta arrivata sulla tomba di mia nonna, accarezzo la sua foto e le lascio un bacio, provando una fitta nel petto nel vedere il suo dolce sorriso. Cambio i fiori, mettendo i suoi fiori preferiti, ossia le margherite proprio come quelli di mia sorella, e poi mi siedo sulla tomba, sospirando appena.

"Mi manchi..." sono le prime parole che mi escono "alcuni giorni penso a me che vado via da Londra per inseguire i miei sogni e mi maledico di non essere restata qua, accanto a Lucia e accanto a te... ma tu volevi assolutamente che accettassi il lavoro a New York e che non lasciassi sfumare l'occasione di fare ciò che amo. Sei sempre stata così tu, hai sempre messo i nostri bisogni davanti a tutto. Sei stata come una madre, ti sei comportata più da madre tu che la mamma. Vorrei davvero che fossi qua, perché mi sento così confusa e persa. Tornare a Londra è stato strano, per un po' di giorni mi sono sentita un'estranea nella mia stessa casa, ma poi ho risolto con Lucia e piano piano quella sensazione è passata, anche se mi sento comunque un po' fuori luogo, e detesto ammettere che forse potrebbe essere per colpa di un ragazzo." veramente non riesco a crederci, nemmeno quando all'inizio stavo il mio ex mi sentivo così scombussolata, è bastato davvero un bacetto con il biondo per farmi sentire in questo modo? E poi, da quando mi ha riaccompagnato a casa, non l'ho più visto e nemmeno sentito. Non che mi aspettassi che mi portasse dei fiori solo per esserci baciati, ma nemmeno che sarebbe diventato un fantasma. Il problema, probabilmente, è che ora non ha nemmeno la scusa dell'alcool per presentarsi davanti a me e fingere che non sia mai successo niente, per cui ha messo in atto la fuga per non dovermi affrontare. Io davvero non lo capisco. Prima mi bacia e poi fa così, crede forse che per così poco gli chiederò di sposarmi e lo incatenerò a me per sempre? Dio, non so cosa fare e cosa pensare.

"Nonna... non so come comportarmi con questo ragazzo e, purtroppo, non so nemmeno cosa provo. Fino al bacio, è stato facile pensare che lo odiassi, negare anche a me stessa che fossi attratta perché in fondo c'è qualcosa che mi piace di lui, ma ora non so più fingere che sia così. Ma da parte sua non vedo uno spiraglio di niente. Prima si avvicina a me e poi si allontana come se avessi una malattia contagiosa che potrebbe infettarlo. Io davvero vorrei capire cosa gli passa per la testa, potrebbe parlarmene con maturità, invece no... o sceglie di umiliarmi o di sparire. E io cosa dovrei fare a questo punto? Forse non va bene per me e mi sto solo fissando con qualcuno che già dall'inizio sta dimostrando di che pasta sia fatto... mi serve davvero una risposta a tutto questo."

Mi passo le mani sul viso e nello stesso momento un tuono squarcia il cielo, la pioggia sta iniziando ad essere sempre più insistente e questo mi fa capire che forse è il caso che io vada.
Sospiro appena mentre mi alzo e bacio un'altra volta la foto di mia nonna per salutarla. "Spero davvero di assomigliarti un po' e di essere in grado di prendere saggie decisioni come facevi tu... ciao nonna." sorrido come se lei potesse vedermi e poi mi allontano dalla sua tomba, camminando a passo spedito verso l'uscita del cimitero, mentre alcune gocce mi bagnano il viso e si mischiano ai mille pensieri che mi affollano la testa e mi fanno sentire confusa più che mai.

*****

Martin

Se sono riuscito a isolarmi ieri, oggi non mi è stato possibile. Gli allenamenti di questo pomeriggio mi hanno obbligato a uscire da casa mia e a smettere di nascondermi come se fossi un ragazzino spaventato. Non so perché io stia reagendo così, ma non mi andava di affrontare i miei migliori amici dopo ciò che è successo con Aurora. Dio, ma cosa mi è preso? Perché l'ho baciata? Da quando in qua non riesco a controllare le mie azioni e agisco d'impulso? Vorrei prendermi a schiaffi per averla baciata, e vorrei prendere a schiaffi quella parte di me che si sente così attratta da lei. Cosa mi sta succedendo? devo tornare in me e anche di fretta.

Sento Ben fare il mio nome, ma faccio finta di non sentirlo e continuo a camminare per rientrare in spogliatoio, però ovviamente il mio amico mi raggiunge con una corsetta e si sistema davanti a me, bloccandomi. Mi lancia prima un'occhiata assassina e poi una preoccupata. "Che diavolo hai?"

"Nulla Ben. Ho solo bisogno di farmi una doccia e andare a casa a riposare, sono un po' stanco." spero che la scusa regga, ma so già di star sperando invano. Se mi hanno lasciato perdere ieri, non lo faranno anche oggi.

"Pensi che ci creda davvero?" me lo chiede in modo ironico mentre scuote la testa "Cosa è successo? Non è solito che sparisci così senza nessuna spiegazione. Eravamo preoccupati, Lucia non ha fatto che chiedersi che fine avessi fatto. Sappiamo che non è normale quando non mandi nemmeno un messaggio, solitamente non dura così tanto la tua assenza nemmeno quando ti succede qualcosa."

Prendo un respiro profondo, passandomi le mani tra i capelli sudati. Mi piacerebbe trovare velocemente una scusa da usare, ma non so quale sarebbe la più credibile. "Ho un po' di pensieri e ho bisogno di stare solo per rilassarmi e sciogliere tutti i nodi che ci sono."

"Per qualcosa in particolare? Lo sai che puoi parlarci di qualunque cosa." ne sono consapevole, ma davvero non saprei cosa dire a loro visto che non so dirlo nemmeno a me stesso. Non ho nessuna risposta, nonostante abbia diverse domande. E poi non voglio discutere ancora con la mia migliore amica per essermi comportato male con sua sorella... in realtà pensavo che Aurora ne avrebbe parlato con lei, così come è successo la mattina dopo il matrimonio, e mi stavo già preparando a questa eventualità, ma evidentemente così non è stato.

"Lo so Ben, e vi ringrazio per questo, vi ringrazio di esserci sempre per me e di preoccuparvi quando qualcosa non va." gli sorrido e poso una mano sulla sua spalla "Siete come una famiglia per me, davvero. Mi serve solo qualche momento da solo e poi tornerò lo stesso di prima."

Ben mi scruta a lungo e attentamente, come per cercare tracce di chissà cosa, ma poi si arrende e muove appena il capo in un gesto affermativo. "D'accordo." decide di rispettare la mia richiesta "L'unica cosa che ti chiedo, per favore, è di mandare un messaggio a Lucia dicendole che è okay e che hai bisogno di tempo, in modo tale che si possa rilassare un pochino. Lo sai come si scervella quando uno di noi sta male e non sa come aiutarci." ha ragione, e non voglio assolutamente che la mia migliore amica resti a pensare a me e metta se stessa in secondo piano.

"Certo che sì, lo farò."

"Grazie Martin... e se cambi idea sai dove trovarci." mi dà una pacca sulla spalla e si allontana, entrando negli spogliatoi.

Io resto fermo a guardare il punto in cui è sparito per qualche secondo, mentre anche gli altri mi passano accanto per andare a prepararsi e andare così via, fermo nei miei pensieri.

Sono grato di avere loro nella mia vita, sempre pronti a tendermi la mano e aiutarmi, grato del loro amore incondizionato, ma non vorrei mai che si preoccupassero così tanto per me, mi dispiace che perdano tempo a pensare ai miei problemi e ai miei atteggiamenti... non valgo tutti questi pensieri, soprattutto per come mi sto comportando anche nei confronti di Aurora.

È vero che noi due battibecchiamo da quando ci siamo conosciuti, ma baciarla in quel modo e poi sparire è davvero da vigliacchi... agire e poi lasciare una persona in preda ai dubbi non è una cosa carina, mi fa apparire davvero come uno stronzo, e io non sono così, non voglio essere così, ma ho così tanta paura che non so davvero cos'altro fare e come comportarmi.

Devo, però, assolutamente cambiare rotta, perché così non vado da nessuna parte e faccio marcire solamente molte parti della mia anima.

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