Parte 46

Il presentatore annuncia, come previsto da molti, una breve pausa, per dar modo alla crew di cambiare gli strumenti sul palco e al gruppo di Ash di sistemarsi. Sarà emozionatissimo, sopratutto perchè, finalmente, tornerà a fare ciò per cui ha speso anni di lavoro e dedizione: suonare e cantare. Sembra una cosa banale, per molti, ma come per me la scrittura è un rifugio, un modo per scappare dalla realtà, dar vita alle mie fantasie e liberarmi dei tormenti, questo è per lui la musica. Penso lo sia per ogni musicista. Ma la soddisfazione più grande? Essere capiti e apprezzati dagli altri, trovare persone che condividono emozioni ed esperienze che credevi essere solo tue, sentendoti quasi estraneo agli altri. Quando esce dalla cabina, è vestita casual ma sempre bellissima. I suoi occhi sono limpidi, ma sembrano preoccupati, nonostante il sorrido che mi riserba un po' imbarazzato.
-Ei- mi da un bacio sulla guancia.
"Wow, Camila Cabello mi ha appena salutata? Che onore!" appoggio una mano sul cuore, con tanto di tono melodrammatico. Ride e mi colpisce una spalla debolmente.
-Non è divertente- ma so che le piace quando, ogni tanto, abbandono il mio lato serio ed arrogante.
"Siete state bravissime, tu sopratutto" sono sincera, oggettivamente parlando è stato un bellissimo spettacolo. E' titubante, lo capisco, ma non intendo parlarne qui.
-Sono contenta ti sia piaciuto, speravo non ti arrabbiassi in realtà- guarda in basso e gioca con le sue dita, sospirando piano e forzandosi poi a guardarmi di nuovo negli occhi.
"Non posso arrabbiarmi con te per qualcosa che è dipeso da me, Camila. Sarò lunatica, ma non pazza" le accarezzo una guancia e le lascio un casto bacio sulle labbra. *Flash*. Mormorii. Odio i giornalisti. Mi sposto lentamente e sbuffo, lei mi prende sottobraccio e mi conduce dal lato del bar, per prendere da bere.
-Sapevi sarebbe successo, non fare i capricci- mi rimprovera giocosamente, mentre durante il tragitto veniamo fermati da alcuni fotografi. Rilasciamo delle interviste brevi e non troppo invadenti e riusciamo a raggiungere i posti da noi adocchiati. Ordiniamo in tempo per la presentazione dei Five Seconds of Summer fatta da Calum, il cantante e chitarrista. Alla batteria c'è Ashton e come seconda voce e al basso c'è Michael, con i suoi soliti capelli colorati e un sorriso contagioso sul viso. Sembrano molto felici ed elettrizzati.
<Siamo davvero entusiasti di annunciare il nostro ritorno dopo due anni di pausa. So che molti ancora non sanno le reali motivazioni e, quando saremo pronti ad approfondire, rilasceremo un'intervista apposita. Nel frattempo, vogliamo che questa apertura e secondo inizio parta al massimo! Siete con me?!>  un urlo fortissimo di tutti i fans si propaga, con fischi a non finire e qualche frase d'incoraggiamento urlata con il megafono. Nel mentre arrivano la sua pina-colada e il mio mojito. Inizialmente partono con 'Kind Hot', un loro vecchio brano che aveva spopolato parecchio, seguito da 'Don't Stop', anch'essa già conosciuta. Ad un certo punto del brano mi volto, trovando Camila che canta a squarciagola, guardandoli con ammirazione. E' davvero bellissima. Sorrido senza preoccuparmi di niente e nessuno, sorseggiando il drink e riprendendola con la camera del teletono ogni tanto, con e senza la sua consapevolezza. Il cuore inizia a battermi forte quando sento partire le note di 'Broken Home'. Cala improvvisamente il silenzio, come se capissero che non si tratta di un brano allegro o comico. Deglutisco e poso il bicchiere sul bancone ormai vuoto. Non sono pronta per far si che la sentano tutti. Guardo di sottecchi la cubana al mio fianco, concentrata e in attesa dell'inizio della canzone.

<They would yell, they would scream, they were fighting it out
She would hope, she would pray, she was waiting it out
Holding onto a dream
While she watches these walls fall down
Sharp words like knives, they were cutting her down
Shattered glass like the past, it's a memory now
Holding onto a dream
While she watches these walls fall down!>

Trattengo la rabbia, le emozioni negative che tanto mi porto dietro e provo a bloccare i ricordi che si affollano nella mia mente e a cui non voglio più rivolgere le mie attenzioni. Mi ero sentita bene, una volta finita di scrivere, ma adesso... Mi sento un peso dentro che non mi fa respirare.

<Hey mum, hey dad
When did this end?
Where did you lose your happiness?
I'm here alone inside of this broken home
Who's right, who's wrong
Who really cares?
The fault, the blame, the pain's still there
I'm here alone inside of this broken home, this broken home...>

La folla esplode di nuovo, segno che stia piacendo e, forse, qualcuno si identifica in ciò che questa canzone racconta. Improvvisamente, sento una sua mano afferrare la mia, senza smettere di fissare il palco. Ricambio la stretta, ma non dico niente. Fino alla fine della canzone rimaniamo in silenzio, mentre guardo Ashton intervenire nel ritornello con più grinta di quella che dimostrava nelle prove. Forse lo fa per me e, a dire la verità, mi aiuta a sentirmi un po' più leggera. Una volta finita, Michael intrattiene la folla mentre prendono fiato e bevono. Nonostante sia una riapertura ed un'inaugurazione, per loro è pur sempre un concerto importante, al confronto delle Liars, non possono cavarsela con due o tre canzoni.
Quando parte la quarta, mi sento rincuorata, perchè so già che risolleverà il morale un po' a tutti, ma sopratutto, a lei. Questa canzone l'abbiamo scritta io e Ashton, in riferimento a sua moglie e alla mia ragazza. Abbiamo cercato di generalizzarla nella gran parte, per non rendere troppo espliciti i soggetti in questione e credo ci siamo riusciti. 

<Simmer down, simmer down
They say we're too young now to amount to anything else
But look around
We worked too damn hard for this just to give it up now
If you don't swim, you'll drown
But don't move, honey>

C'è chi inizia a ballare, dopo poco, chi riprende il proprio gruppo di amici mentre saltellano o ripetono l'ultima parola di ogni frase, ma l'atmosfera si è già rasserenata parecchio rispetto a prima. Anche Camila sembra più tranquilla e, una volta finito di bere, mi trascina in un punto a ballare come se fossimo due ragazze spensierate.

<You look so perfect standing there
In my American Apparel underwear
And I know now, that I'm so down
Your lipstick stain is a work of art
I got your name tattooed in an arrow heart
And I know now, that I'm so down...>

Calum prende parola e invita tutti a ripetere con lui alcune parole, poichè c'è un assolo di basso, chitarra e batteria, senza alcuna strofa alcuna. Una volta ripetuto il ritornello la canzone finisce e, come mi aspettavo, un altro grosso applauso li accoglie. Bevono un po' d'acqua e si preparano ad un altro brano.

<Remember the words you told me, love me 'til the day I die
Surrender my everything 'cause you made me believe you're mine
Yeah, you used to call me baby, now you calling me by name
Takes one to know one, yeah
You beat me at my own damn gameYou push and you push and I'm pulling away
Pulling away from you
I give and I give and I give and you take, give and you take>

Camila ed io ci fermiamo a guardarci. Questa è un'altra di quelle che ho scritto io, a cui poi i ragazzi hanno aggiunto alcune cose. Forse ha intuito che parlo di noi, ma non capisco cosa le passi per la testa. Si avvicina lentamente, avvolge il mio collo con le sue braccia e poi mi bacia lentamente. Inizialmente sorpresa, corrispondo il suo gesto, appoggiando le mie mani sui suoi fianchi e stringendoli appena. Sono confusa, eccitata, emozionata, amareggiata e sento tante altre emozioni che quasi fatico a distinguerle. Mi sembra quasi di non essere nella realtà, nonostante sia così. 

<Youngblood
Say you want me
Say you want me
Out of your life

And I'm just a dead man walking tonight
But you need it, yeah, you need it
All of the time
Yeah, ooh ooh ooh

Youngblood
Say you want me
Say you want me
Back in your life

So I'm just a dead man crawling tonight
'Cause I need it, yeah, I need it
All of the time
Yeah, ooh ooh ooh

Lately our conversations end like it's the last goodbye
Yeah, one of us gets too drunk and calls about a hundred times
So who you been calling, baby, nobody could take my place
When you're looking at those strangers, hope to God you see my faceYoungblood
Say you want me
Say you want me
Out of your life>

E continuano fino alla fine, con grinta ed entusiasmo, acclamati ed incitati dal pubblico visibilmente in estasi per questo gran ritorno. Noi siamo tornate a guardare l'esibizione, io dietro di lei che ogni tanto la osservo saltellare, ballare e urlare alcune parole che ha memorizzato nel mentre. Una volta finita la canzone, Ashton prende parola e ferma tutti dall'applaudire, annunciando l'ultima canzone e di riservare il tutto per il finale. Il cuore inizia a battere forte per l'agitazione, perchè so cosa stanno per cantare e smorzerà tutta l'allegria e la carica che si era propagata. Le prime note di 'Amnesia' risuonano nel silenzio ed io, istintivamente, mi avvicino a Camila e l'abbraccio da dietro.

<I drove by all the places we used to hang out getting wasted
I thought about our last kiss, how it felt the way you tasted
And even though your friends tell me you're doing fineAre you somewhere feeling lonely even though he's right beside you?
When he says those words that hurt you, do you read the ones I wrote you?>

Ricordo tutte le volte che l'ho portata in studio e fuori a pranzo o a cena, con la mia macchina.
Di quando siamo andate nella seconda casa fuori città e le ho detto di voler qualcosa di serio.
Di quando Shawn l'ha baciata e l'ho colpito, di quando ho incontrato Austin e ho fatto lo stesso.

<Sometimes I start to wonder, was it just a lie?
If what we had was real, how could you be fine?
'Cause I'm not fine at all>

Penso al periodo che ha passato senza di me, sentendomi quasi in colpa di aver preteso che soffrisse ogni attimo, piuttosto che rialzarsi e ricominciare. A quel che ho sentito da Mani e dalle varie notizie, sul suo attimo di ricaduta seguito dalla sua ripresa. A Matthew e lei.

<I remember the day you told me you were leaving
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn't need them
Like every single wish we ever made>

Mi tornano in mente le volte in cui voleva andarsene, sentendosi un peso o di troppo.
O forse, a volte, ero io a far si che si sentisse così. Quando piangeva a causa mia, ma per codardia me ne andavo lasciandola sola. Tutte le cose che avrebbe voluto far con me e che non ha potuto fare, perchè le consideravo banali o irrilevanti, ma che adesso farei senza esitare.

I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape
'Cause I'm not fine at all>

Vorrei poter cancellare tutto e ricominciare da capo, nel modo migliore possibile. La canzone non prosegue, la finiscono a metà. Partono i complimenti urlati, i regali lanciati, gli striscioni, i fischi e i battiti di mani non finiscono. Ma nonostante tutto, mi sembra di essere in una bolla. Anche lei applaude, la sento urlare qualcosa che non capisco, ma non indago. Dopo quasi cinque minuti di ringraziamenti, scendono dal palco e si avviano nei camerini, seguiti dai manager e dai giornalisti. La festa prosegue ancora e, non so nemmeno quando, mi ritrovo con Mani, Dinah e Ally in un pub alle 23.30 di sera. A malapena ricordo di aver guidato, ma sarà stata tutta l'ansia e il dolore allo stomaco a distrarmi. Nonostante alcuni fans e qualche paparazzo, riusciamo a passare il resto della serata  tranquillamente. Quando saranno ancora più famose, non credo ci potremo godere tranquillamente il tempo fuori casa. Sarà una sfida. Torniamo al mio appartamento che sono l'una passata. Esauste ci cambiamo e andiamo a letto, ma nessuna delle due riesce a dormire. Ci guardiamo attentamente, in attesa che una delle due parli, ma sembra che entrambe non sappiamo da dove iniziare. 
"Mi dispiace" comincio io, cercando di mandare via il groviglio di emozioni che mi assale da tutta la sera. Non dice niente, ma ho la sua attenzione.
"Volevo ferirti il meno possibile, non coinvolgerti più del dovuto non tanto nel mio mondo, ma con la mia persona. Non so cosa voglia dire avere una relazione, amare qualcuno come Ashton fa con mia sorella, prendersi cura di qualcuno che non sia io. Ho avuto paura, in ogni momento, che potessi ferirmi ed io, di conseguenza, portarti alla disperazione" mi prendo un attimo di pausa, è così difficile ma liberatorio allo stesso tempo, eppure fatico a trovare le parole giuste, nonostante io sappia cosa voglia dirle. Si avvicina, le nostre fronti si toccano.
"Ho saputo combinare solo disastri, non affrontando mai effettivamente i miei problemi, ma aggirandoli. Da tutto questo, però, ho capito cosa voglio davvero: stare con te. Niente più segreti sulle mie debolezze, stranezze o fatti accaduti. Voglio che tu ti possa fidare di me, ancora" sospiro, finalmente libera. Non parla, ma vedo gli occhi lucidi in penombra, la luce della lampada sul comodino illumina parte del suo viso. Le accarezzo una guancia e lascio che si avvicini a me. Tra le mie braccia si lascia andare ad un pianto liberatorio, biascicando frasi che non capisco, ma che posso intuire. La cullo e le sussurro parole confortanti finchè non smette e per la stanchezza crolla, sussurrando un 'ti perdono' che sento solo per la vicinanza della sua bocca alla mia. Io non so cosa sia l'amore, ma conosco il concetto. Forse, probabilmente, lo sto trovando in lei, ma non so in che modo io possa capirlo. Ma soprattutto, ancora mi chiedo se, con le sue canzoni, intendesse dirmi che mi ama.

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