Parte 19
La sento irrigidirsi sotto le mie mani, a malapena la sento respirare. Lui è ancora sull'uscio della porta ed io non capisco come abbia fatto ad arrivare fino a qui.
<Me lo ha detto Chris dove vivi se te lo stai chiedendo, ma non sa che sono qui, volevo fare a tutti una sorpresa> sorride tranquillo e spensierato. Cosa che non siamo io e la mora.
-E che sorpresa- dice lei ironica. Lui non capisce il vero senso della sua frase e annuisce contento, iniziando a spiegare come è arrivato a Londra, come è stato il viaggio e altre cose a cui non ho prestato attenzione, perchè troppo occupata a pensare alla ragazza davanti a me.
<...e dopo sono riuscito a trovare la strada> dice soddisfatto.
"Capisco. E dove alloggerai stanotte?" Camila sospira pesantemente, aderendo ancora di più al mio corpo. Non so che abbia intenzione di fare, ma qualsiasi cosa sia mi mette un po' d'ansia.
<Beh pensavo di dormire qui, in fondo stiamo insieme da tanto ormai e credo sia normale che tu mi ospiti> dichiara sicuro di sè.
"Smettila di dire che stiamo insieme o cazzate varie, ok? Non ti ritengo il mio fidanzato, lo sai benissimo e vedi di cercarti un hotel perchè qui non ho posto" sto iniziando a perdere la pazienza. Ma tutte oggi mi devono capitare? E' destino che io debba incazzarmi direi. Lui sposta lo sguardo da me a Camila e poi mi guarda interrogativo.
<Tu non sei quella cantante di quel gruppo emergente... aspetta, come si chiamava?> si sforza di ricordare e ammetto che è anche divertente la faccia che fa. Dopo qualche altro 'aspetta' e 'ci sono quasi' lei perde la pazienza.
-Liars, sono membro delle Liars- muove le braccia in segno di rassegnazione, ormai quasi esasperata. Muovo le mani come per farle un massaggio e la sento rilassarsi un po'.
<Ecco, si, esattamente! Siete brave come gruppo, ogni tanto le vostre canzoni passano anche in radio> se solo sapessi. Mi accorgo ora soltanto di non avere fatto presentazioni.
"Camila, lui è Brad. Brad, lei è Camila" e faccio uno sforzo enorme per non dire niente altro. Lui le porge la mano cordialmente, ma lei la guarda e poi guarda lui.
-Quindi me ne devo andare o resto?- chiede infastidita. Forse è lei che al momento vorrebbe prenderlo a pugni.
"Camz, ti ho detto già prima che..."
<Vorrei passare un po' di tempo con la mia ragazza se non ti dispiace, è da un po' che non ci vediamo> e per poco lei non gli ride in faccia, anche se non capisco il perchè. Chissà cosa avrà pensato.
-Va bene- e scrolla le spalle per togliersi le mie mani da dosso. Okay, è destino che sia una giornata di merda. Non mi da' il tempo di fare niente, prende la sua giacca, il suo telefono e le chiavi.
-Ciao Brad- sta chiudendo la porta quando la riapre all'improvviso.
-Ah, Lauren?- la guardo e stringo i pugni per lo sguardo gelido che mi riserva. Non per il gesto in se, sia chiaro, ma per la sensazione di tristezza e di mancanza che già sto sentendo e che mi sta irritando. So che dirà qualcosa che non mi piacerà, so che non dovrebbe importarmi o ferirmi.
"Dimmi"
-Vaffanculo- e invece sbatte la porta tanto forte da farmi fermare il cuore per un attimo. Se avessi avuto la possibilità di parlare almeno cinque secondi non sarei in questa situazione. Se solo...
<Laur..> mi riscuote dai miei pensieri e mi innervosisco ancora di più.
"Michelle, ti ricordo che mi devi chiamare in questo modo" sbotto nervosa e vado in salotto per prendere un'altra sigaretta e accenderla.
<Ma lei ti ha chiamata...>
"Tu non sei lei, Brad" rispondo rapida, mi sta facendo perdere la pazienza e nemmeno è arrivato.
<Okay, ma chi è? Ehi, ferma, da quando fumi? Buttala che non ti fa bene> si avvicina rapido, ma mi sposto prima che mi raggiunga e prendo il posacenere.
"Ascoltami bene, non sei nè mio padre e nè mia madre, fumo da anni e non smetterò perchè tu fai il salutista, okay?". Mi siedo sul divano a gambe incrociate e spero che fumando il mio nervosismo si calmi.
<O-okay....> ma non demorde.
<Chi era quella ragazza?> ma è stupido?
"La cantante di quel gruppo nominato qualche minuto fa, ma stai bene? Forse la stanchezza ti ha dato alla testa" e come al solito la parte stronza prende il sopravvento. Forse lei e' l'unica che non mi fa essere quasi un mostro.
<Lo so, non fare la spiritosa adesso, intendo dire: chi è per te?> espiro, inspiro, espiro e spengo la sigaretta ormai finita.
"Togliendo il particolare che questa è casa mia e tu" lo indico con l'indice di una mano
"non hai nessun diritto di mandare via le persone a tuo piacimento" mi guarda allibito, io lo guardo come se grazie a qualche super potere potessi incenerirlo.
<Ma credo che possa capire se voglio stare un po' solo con te no?> cerca di avvicinarsi e prendermi per i fianchi, ma mi allontano. Mi sposto nel mezzo della sala e mi massaggio le tempie dolenti. Mi guarda in attesa di una risposta.
"Come ti ho detto prima, per me non sei niente, Brad. I miei genitori non decidono per me, decido io con chi voglio stare, dove e quando" prova a protestare e si avvicina cercando un contatto fisico con me. Lo evito di nuovo.
"Lei vive qui" e si blocca. Vedo i suoi iridi cambiare luce e forse sono i pensieri che gli stanno passando per la testa che fanno mutare la sua espressione.
<Oh, è la tua coinquilina mi spiace...> ma possibile che non capisca un cazzo?
"Non è la mia coinquilina, Cristo, ma è possibile che tu sia così... tsk" trattengo un verso di esasperazione, stupita dalla sua stupidità.
"Viviamo insieme, è lei che ho deciso di far restare in questa casa con me" lo vedo sbiancare. Si siede sul divano e si passa entrambe le mani sul viso. E' sconvolto.
<V-vuoi dire che... che voi due...> alzo gli occhi al cielo.
"Si e tu l'hai appena cacciata via. E ci andrò di mezzo io, che scocciatura" sbuffo, pensando già a cosa fare per farmi perdonare. Si alza di scatto e inizia a camminare avanti e indietro.
<No, non ci credo, non è possibile. Non puoi dire sul serio, non ti credo> e va avanti così per un altro quarto d'ora. Ormai ho mal di testa.
"Domani avrà una premiazione. Se vieni con me e ti do la dimostrazione che non mento, mi lascerai stare?" propongo al limite della sopportazione. Boccheggia qualcosa ma poi annuisce.
"Bene, dormi sul divano o trovati un altro posto, il bagno è nel corridoio a destra. Io sono nel mio studio se mi cerchi" e mi dirigo proprio li. La chiamo più e più volte ma non risponde. Mando un messaggio a Dinah,
Da Lauren a Dj: Ti prego dimmi che lei è con te, non risponde alle mie chiamate e non volevo se ne andasse.
Aspetto almeno due ore prima di ricevere una risposta, nel frattempo ho mandato un messaggio a Normani per spiegarle la situazione e mi ha dato dei consigli per mantenere sia la calma e sia per chiarire con la ragazza dagli occhi nocciola, infine ho chiamato Chris e gli ho raccontato la situazione, dicendogli che oggi se lo sarebbe dovuto prendere e portare via, prenotandogli un volo per Monaco il mattino dopo il concerto.
Nel mentre ho sentito la porta del mio appartamento chiudersi, segno che se ne sia andsto ed io mi sto finalmente addormentando nel mio letto.
Da DJ a Te: Si e se non ti prendo a botte è solo perchè ho capito che almeno stavolta sei innocente e per di più l'hai anche cercata. Vedi di sistemare in fretta o prendo a schiaffi lui e a pugni te. Notte.
Wow, la delicatezza questa ragazza. Ma forse io dovrei tacere. Mi addormento con un ansia nel cuore che non credevo di poter mai provare, sperando che il giorno successivo mi dia più gioie che brutte sorprese.
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