Undressed

Titolo del fest: "Another Larry Contest: TRASH is the new sexy" 

AU scelto: Undressed (un modo originale per trovare l'anima gemella). In ogni puntata due protagonisti, entrambi single, entrano in una stanza buia con al centro un letto illuminato, l'obiettivo è capire in mezz'ora se sono compatibili. La stretta di mano tra i due dà il via al conto alla rovescia, da quel momento devono spogliarsi (restando con un completo intimo) e mettersi nel letto per parlare e conoscersi. A stimolare l'interazione durante il gioco, di fronte a loro, una parete sulla quale vengono proiettate foto personali e messaggi che spingono all'azione e al dialogo. Passati i 30 minuti, i due concorrenti devono comunicare la scelta: se è nato l'amore restano nel letto per passare altro tempo insieme, altrimenti si rivestono e si salutano per l'ultima volta.  

•••

Harry socchiude gli occhi cercando di regolarizzare il respiro. Sente il sangue fluire alle sue guance immediatamente mentre con le dita corre alla cintura dei pantaloni del castano che ha davanti.

Maledice mentalmente il suo migliore amico Niall per averlo iscritto, senza prendersi la briga di avvertirlo, a quello stupido programma.

"Cosa vuoi che sia?! Al massimo lo riguardiamo insieme e ci facciamo due risate!"

Già, peccato che a ridere sarà solo Harry quando si vendicherà.

"Tutto bene là sotto?" Louis, questo è il suo nome, ridacchia, puntando gli occhi tremendamente azzurri nei suoi.

Harry si rende conto di essersi fermato per qualche istante, quindi annuisce lievemente e senza pensarci cala la cerniera di quei jeans strettissimi che, ha notato, gli fasciano le gambe alla perfezione, e li fa scivolare fino alle caviglie.

Poi lo libera da un vecchio paio di Vans – niente calze – e sfila via i pantaloni.

Si alza in piedi e prende un respiro profondo.

Louis sorride e alza le mani fino a portarle alla felpa che indossa Harry.

"Allora..." dice il castano cercando di togliere dall'imbarazzo quel ricciolino tutto fossette che sembra sull'orlo di una crisi di panico. "Quanti anni hai Harry?"

Harry lo guarda rivolgendogli uno sguardo grato, quasi, e sorride leggermente. "Diciotto, tu?"

E lo sa che probabilmente non dovrebbero ancora cominciare a chiacchierare, ma "Ventuno" risponde, sfilandogli la felpa e correndo a slacciare i suoi jeans.

"O-oh wow" esala Harry.

Ora gli sembrerò solo uno stupido senza esperienza, bene. Chissà quanti ragazzi avrà avuto, pensa.

Cala di nuovo il silenzio, il tempo che Louis lo spogli completamente.

Il più grande si ritrova stranamente intenerito da quel ragazzino dalle guance tutte rosse e gli occhi luminosi come due stelle, ma –hey!– le apparenze ingannano, e Louis lo sa bene.

Lo schermo al loro fianco si illumina improvvisamente e una grande scritta spunta su di esso esortandoli a mettersi a letto.

Harry sembra sospirare di sollievo mentre gli volta le spalle prima di infilarsi sotto alle lenzuola.

Louis essendo quello che è, si getta sul letto come un bolide, finendo per urtare il fianco del più piccolo violentemente.

Harry trattiene bruscamente il respiro strizzando gli occhi.

Louis senza pensarci intrufola una mano sotto al lenzuolo massaggiandogli il fianco.

"Scusami..." ridacchia non scostando la mano, cosa che fa avvampare il riccio ancora di più.

"N-non preoccuparti" balbetta e Cristo, sembra un ragazzino alle prime armi! Il che... non è propriamente sbagliato, ecco. Ha solo avuto un ragazzo, se così può essere considerato quel tipo che l'ha usato solo per fare ingelosire il suo ex. Già.

"Raccontate la vostra storia" legge Louis, ora sdraiato al suo fianco, così vicino che Harry si chiede se quel ragazzo sappia che cosa sia il concetto di spazio.

Onestamente però, quel contatto non gli dispiace affatto. Questo però non vuol dire che voglia ammetterlo. Harry si conosce bene, sa perfettamente che potrebbe caderci con tutti gli stivali.

"Vuoi iniziare tu, Harry? Tic tac... il tempo passa..." borbotta Louis sorridendogli genuino.

Harry sbuffa una risata sollevandosi di più sul cuscino.

"Mmm..." maledetto Niall "Cosa vuoi sapere?" mormora.

Louis ride, come se Harry avesse fatto la battuta del secolo.

"Beh, riccioli d'oro" dice attorcigliando una ciocca di capelli all'indice. "Direi di cominciare dall'inizio, okay?" sorride.

Ha già detto che si sente come una fottuta ragazzina?

Dio, quel sorriso.

Harry annuisce, quindi "Beh, mi chiamo Harry" Louis butta indietro la testa ridendo. Idiota, si sente un'idiota. "E vengo da Holmes Chapel."

"Studi?" chiede allora il castano, adesso un po' più serio ma comunque con l'ombra di un sorriso sulle labbra.

"Ho iniziato due mesi fa. Mi sono trasferito a Londra per studiare fotografia all'università!" confessa, gli occhi grandi e verdissimi.

"Hai gli occhi più luminosi del sole quando parli della tua amata fotografia" gli dice spesso Niall. 

Louis sembra illuminarsi e "Davvero?" urla, quasi "Io studio recitazione a Londra da un anno!" esclama, gli occhi spalancati. "Sai quanto dista la sala teatro dall'aula di fotografia?! Solo. Quattro. Aule." continua come se non potesse crederci. "Scommetto che prima o poi ci saremmo incontrati! Ora è ovvio che il risultato di questa 'cosa'" dice gesticolando "sarà positivo per entrambi! Era destino che dovevamo incontrarci!" dice.

Ed Harry non può fare a meno di affondare la testa nel cuscino e ridere di cuore, perché Louis è davvero un personaggio.

Si tappa immediatamente la bocca con una mano nel tentativo di non ridere davanti a Louis in quel modo che ha sempre definito imbarazzante.

"Come fai ad esserne sicuro? Insomma... avremmo potuto non incontrarci lo stesso... O, magari, saremmo state una di quelle coppie che si osservano da lontano senza però scambiarsi una parola." dice.

Louis schiocca la lingua contro il palato. Quel ragazzino è davvero adorabile.

"Primo: sarebbe stato impossibile evitarci. Durante il periodo natalizio, il club di teatro, quello di fotografia, e quello di pittura, collaborano sempre!" esclama portando avanti l'indice e muovendosi scompostamente sul letto. "Secondo, per chi mi hai preso Harold? Non sono di certo il tipo che resta in un angolo a penare per qualcuno. Come si dice? Yolo... si vive una volta sola! Meglio rischiare e sapere di averci provato no?"

Solleva entrambe le sopracciglia e pensa Harry, l'unica cosa che vorrebbe fare è voltarsi e affondare con la faccia nel cuscino fino a soffocare.

È piuttosto drammatico, gliel'hanno detto in tanti.

 Ma, sono passati solo quindici minuti e Louis gli piace già. Maledizione.

"E tu, da dove vieni?" chiede, finalmente. Almeno non farà la figura del completo idiota. Forse.

"Doncaster! Ho sei fratelli e una passione sfrenata per Shakespeare!" dice sorridendo "E i bambini! Dopotutto con una famiglia enorme come la mia è impossibile non restarne stregati." ridacchia.

"Io faccio da babysitter ad una bellissima bambina durante il tempo libero. E lavoro in un caffè vicino all'università due volte a settimana. Dovresti passare una volta, i muffin ai mirtilli sono davvero speciali" propone mordendosi subito dopo il labbro inferiore e arrossendo di botto.

Forse non doveva, forse è troppo pres- "Mi sembra un'ottima idea" interrompe i suoi pensieri Louis sorridendo così ampiamente che gli occhi diventano solo due piccole fessure e delle rughette si formano agli angoli di questi.

Harry potrebbe essere un po' a corto di fiato. Già.

"... soprattutto perché mi offrirai la colazione."

E, okay... se continua a sorridere in quel modo assurdamente bello, gliene offre anche cento di colazioni. Quindi annuisce e in un moto di coraggio ammicca nella sua direzione.

Louis scuote la testa e fa per parlare, ma richiude immediatamente la bocca quando un'immagine spunta sul grande schermo.

"E quello chi è?" chiede subito dopo emettendo un fischio d'apprezzamento.

Beh, quello che lo sta abbracciando in foto da dietro è Zayn. Il suo migliore amico da circa sei anni, apertamente gay e tremendamente bello come un fottuto modello.

Se deve essere sincero lo invidia un po'. Spesso quando escono per locali infatti, la sua bellezza non passa per niente inosservata e il più delle volte finisce con Harry che prova a dormire mentre nella stanza accanto Zayn ci da dentro con chicchessia.

E non è che Harry sia il tipo di persona a cui piace il sesso casuale, soprattutto perché è stato a letto con una sola persona. Più o meno. Diciamo che non sono arrivati dritti al punto e che potrebbe aver mentito a Zayn – non a Niall, a lui non mente mai – per nascondere l'imbarazzo di essere ancora vergine e l'umiliazione alla scoperta che il ragazzo con cui stai non ti toccherebbe come tu toccheresti lui.

"Quello è Zayn... uno dei miei migliori amici" spiega quindi, quando si accorge di essere rimasto un po' troppo in silenzio. "Ci siamo conosciuti al liceo e ora condividiamo l'appartamento. Io, lui, e Niall, l'altro mio migliore amico." racconta "Spesso posa come modello ad alcuni miei progetti " dice ridendo quando una foto di Zayn vestito da stella marina, compare sullo schermo "quello era per un progetto che doveva essere originale ma che si è dimostrato essere disastroso."

Louis sta ridendo, sembra che non sappia fare altro. "Se vuoi posso presentartelo..." sussurra poi pentendosene immediatamente quando Louis si blocca bruscamente sollevando un sopracciglio. "Stai cercando di dirmi gentilmente che non ho alcuna possibilità? Davvero Harold, così mi ferisci." esclama il castano portandosi una mano al petto e sembrando mortalmente serio.

"I-insomma, sembrava p-piacerti" balbetta arrossendo di botto. Cazzo, che figura di merda.

Che qualcuno lo uccida, adesso.

Louis arriccia le labbra e corruga le sopracciglia. "Harry" comincia "io non so davvero che tipo di persone tu abbia frequentato, ma non uscirei mai con l'amico della persona con cui ci sto provando." Harry avvampa.

Louis ci sta provando. Con lui. Ma è anche pur vero che quello è l'obiettivo del programma. "E poi sei bellissimo Harold, davvero, non capisco dove tu abbia gli occhi" esclama.

Qui, puntati sulle tue labbra, vorrebbe dire. Invece "anche tu sei bellissimo, soprattutto quando sorridi" esclama, cercando di non andare a fuoco.

Il castano ride sonoramente "te ne sei accorto, eh?" scherza sollevando più volte le sopracciglia.

Harry scuote la testa spingendolo giocosamente per una spalla.

Louis gliene dà una a sua volta prima di indicare la foto alle sue spalle dove un Louis in divisa da calcio, il volto sudato e una fascetta tra i capelli troneggia sulla stanza. "Per quanto mi piace sentirti parlare a vanvera, lasciatelo dire, quello sono io" spiega ovvio "è una partita che ho giocato insieme alla squadra della mia città per una raccolta di beneficienza. Abbiamo raccolto più di quanto previsto e siamo riusciti a pagare le cure per un bambino che non poteva permetterselo" Louis ha gli occhi che esprimono felicità.

"È una cosa bellissima" dice quindi, sinceramente provato dalla bellezza della sua personalità.

"Già" sorride.

"Quindi, calcio eh? Io sono una vera e propria frana" scherza e, improvvisamente, come da copione una luce all'angolo della stanza si accende illuminando una palla da calcio.

Louis si alza di scatto dal letto urlando qualcosa che Harry non capisce.

Ritorna qualche istante dopo, la palla in mano.

Harry non può fare a meno di fissare il suo petto tatuato, e quelle gambe toniche da far invidia a molti.

"Occhi in su, Harold."

E, cazzo, non riesce nemmeno ad essere tanto velato. 

Arrossisce quindi prima di incontrare lo sguardo cristallino e divertito del castano, in piedi davanti a lui.

"Vuoi vedere quanti palleggi riesco a fare?" chiede, e senza aspettare una risposta inizia a palleggiare.

È davvero bravo, deve ammetterlo, ma è anche vero che per tutto il tempo non riesce a staccare gli occhi dai muscoli delle sue cosce che guizzano ad ogni palleggio, o dai boxer neri che ad ogni movimento sembrano diventare più stretti.

Dio. Rischia di impazzire.

"Vuoi provare anche tu, Harold?" chiede Louis, che oh... deve aver finito da un pezzo.

Sa che il castano si è accorto del suo sguardo, così come è sicuro che se ne accorgerà mezza Inghilterra quando quella puntata andrà in onda.

Ma finge comunque di far finta di niente e scuote la testa ridacchiando. "È meglio di no, fidati!"

Quanto è lunga quella mezz'ora?! 

Louis allora scrolla le spalle e dopo aver lanciato la palla verso il fondo della stanza si rituffa sul letto, un sorriso dolce sulle labbra.

Abbracciatevi.

"Uuh" esclama Louis allargando le braccia "vieni qui riccio" continua usando uno strano tono che fa scoppiare Harry a ridere.

Non perde tempo però, e dopo aver allacciato le braccia attorno al suo collo lo tira sé, abbracciandolo stretto.

Louis affonda il volto nel suo collo, mentre il più piccolo immerge il naso nei suoi capelli che profumano tanto di mela.

Il petto nudo e caldo di Louis si alza e abbassa lentamente contro il proprio al ritmo dei suoi respiri.

Louis ha le dita incastrate tra i suoi ricci morbidi, che non può fare a meno di tirare leggermente.

Strofina il naso sul suo collo e sorride sulla sua pelle quando lo sente rabbrividire.

È possibile attaccarsi ad una persona in così poco tempo? In cosi pochi minuti? Perché a Louis piace già il modo in cui le braccia del riccio sembrano avvolgerlo totalmente. Gli piace già il suo profumo.

Un suono fa sobbalzare entrambi, che si staccano leggermente, imbarazzati. Louis ha ancora le mani tra i suoi capelli e gli sta sorridendo in modo così dolce che il cuore di Harry non può fare a meno di perdere un battito. Non si è mai trovato ad essere il destinatario di uno sguardo del genere in diciotto anni di vita.

Non va bene.

Ma non gli importa di niente, poi, quando Louis abbassa visibilmente lo sguardo sulle sue labbra.

Harry le morde inconsciamente.

E non importa se quando Louis si abbassa e poggia le labbra sulle sue, lo schermo non ha ancora dato loro quell'istruzione.

Harry e Louis si baciano.

Louis poggia una mano sulla nuca di Harry attirandolo a sé, mentre muove delicatamente le proprie labbra sulle sue.

Sono così morbide e calde e familiari che al castano manca quasi il respiro.

Harry sembra ancora un po' esitante, ma quando il più grande gli morde il labbro per reclamare l'accesso completo alla sua bocca, Harry lascia andare un verso che gli arriva dritto al basso ventre. E no, non può eccitarsi dopo un solo bacio, ma soprattutto, davanti a delle telecamere.

Harry schiude le labbra accogliendo la lingua di Louis nella sua bocca. Ed è in quel momento che perde ogni ragione. Quindi fa scontrare le loro lingue in un bacio che ben presto ha tutti e due accaldati e in cerca d'aria.

Si staccano, quel tanto per prendere un respiro e guardarsi negli occhi.

Harry ha le labbra gonfie e lucide di saliva. Sono tremendamente rosse e Louis vorrebbe morderle, quindi è quello che fa. Si sporge verso di lui e afferra il suo labbro inferiore tra i denti.

Harry socchiude gli occhi, stringendo la presa sulle spalle del castano, poi in un moto di coraggio, fa scontrare di nuovo le loro bocche.

E non importa se in quel momento lo schermo si illumina dando loro l'ordine di baciarsi.

Sorridono. Hanno ancora un minuto per farlo.
 
E quando sullo schermo, qualche minuto dopo, due grandi SÌ sbucano fuori, Louis gli si lancia addosso facendolo ridere e baciandolo di nuovo, Harry non può fare a meno di sentirsi in paradiso.
 
•••
 
"Cristo, Harry." Louis geme senza vergogna, la schiena poggiata contro il materasso del letto del riccio, le dita incastrate tra i suoi capelli.

Harry sorride, prima di inglobare completamente l'erezione del suo fidanzato e deglutire.

Si risolleva lentamente, cercando di bagnarla il più possibile con la saliva, prima di succhiare tra le labbra la cappella e riabbassarsi.

Louis stringe la presa sulle sue ciocche prima di spingere il bacino in alto, facendo protestare leggermente Harry, che stringe le mani sui fianchi del più grande cercando di trattenerlo al letto.

L'erezione del riccio è dolorosamente stretta nei jeans, e davvero, vorrebbe proprio liberarsene e farsi toccare dalle mani di Louis, ma Harry non può fare a meno di amare la sensazione di avere il più grande sconvolto sotto di lui, solo grazie alla sua bocca.

È una sensazione magnifica.

Quindi, dopo aver preso un bel respiro, lo ingloba di nuovo mentre con l'altra mano prende a giocare con i suoi testicoli.

Louis inspira bruscamente e strattona i suoi capelli buttando la testa indietro.

Con un movimento brusco lo tira su e con un colpo di fianchi capovolge le loro posizioni.

I ricci di Harry sono sparsi sul materasso, la testa buttata all'indietro, le guance rossissime e le labbra gonfie e lucide.

Louis non riesce a trattenersi oltre e unisce bruscamente le loro labbra mordendole e facendole sue ancora una volta e come ha fatto nei passati due mesi.

Dopo il programma a cui hanno partecipato, Louis ha chiesto ad Harry di uscire.

Harry era arrossito ma aveva accettato, facendo mostra ancora una volta delle sue bellissime fossette.

Si erano messi insieme solo due settimane dopo, durante le quali Louis non aveva alzato un dito con lui, cosa che aveva causato ad Harry non poche crisi.

Ma beh, erano finiti per recuperarle alla grande quelle due settimane.

Il riccio inoltre aveva evitato il più possibile di farlo stare in presenza di Zayn. Louis aveva riso come un matto alla faccia del più piccolo quando durante una serata dedicata alla Fifa, si era seduto sulle gambe del moro.

Quella stessa sera avevano finito per fare l'amore per la prima volta.

Harry sospira di sollievo quando il castano porta una mano sui suoi jeans slacciandoli e abbassandoli sulle sue gambe con gesti lenti e sensuali.

Sente la pelle bruciare a contatto con quella del maggiore, mentre il petto si alza e si abbassa scompostamente.

Louis si abbassa sul suo petto, cominciando a mordere le clavicole e prendendo uno dei suoi capezzoli tra le dita. Stringe la presa, e sorride contro la sua pelle quando il riccio geme e arcua la schiena tremendamente eccitato.

"Louis" esala Harry, e il maggiore non può fare a meno di ridere prima di bloccarsi e mordere una porzione di pelle sul suo collo, prima di premerci contro il pollice.

"Ti decidi a fare qualcosa?" sbotta improvvisamente il più piccolo spingendo i fianchi in alto e facendo scontrare le loro erezioni.

Il respiro di Louis si blocca, preso alla sprovvista, ed Harry il bastardo ne approfitta per infilare una mano tra di loro e afferrare la sua erezione.

Louis mugola qualcosa prima di scostarsi e liberare il riccio dai boxer.

Con le mani gli spalanca le gambe, poi si mette tra esse.

Afferra il lubrificante che Harry lascia sempre sotto il cuscino, e ne versa una quantità abbondante sulle sue dita.

Harry lo guarda con gli occhi più verdi del solito e lucidi dal piacere.

Senza distogliere lo sguardo dal suo, porta un dito alla sua entrata e senza esitazione, lo spinge completamente dentro.

Harry si morde il labbro spingendosi contro di lui mentre Louis sorride lasciandogli un bacio sul fianco, quando non incontra molta resistenza.

Alla fine, hanno fatto del gran bel sesso solo qualche ora prima, poco prima che andassero a prendere qualcosa da mangiare.

Ne aggiunge un secondo subito dopo, questa volta più lentamente, per lasciargli il tempo di adattarsi.

Comincia a sforbiciare per un po', osservando estasiato il suo ragazzo diventare un disastro ogni minuto che passa.

La sua fronte è imperlata di sudore, il petto arrossato.

Piega le nocche, colpendo la sua prostata e facendolo gemere oscenamente.

Louis approfitta di quel momento per aggiungere un terzo dito e cominciare a spingere ripetutamente in quel posto.

Harry ha il respiro bloccato in gola, mentre stringe tra le dita le lenzuola sotto al proprio corpo e si spinge senza alcuna vergogna contro la mano di Louis.

La sua erezione, già sporca di liquido pre-seminale.

"B-basta" ansima, cercando di riprendere il respiro. "Sbrigati" sibila.

Louis ridacchia facendo alzare ad Harry gli occhi al cielo, poi gli lascia un leggero bacio sulle labbra.

Afferra il preservativo srotolandolo sulla propria erezione, poi la bagna con del lubrificante.

Unisce i loro petti, fermandosi a due centimetri dalle labbra del più piccolo.

"Pronto per essere spaccato in due?" dice, mordendosi il labbro inferiore.

Lo sguardo del riccio segue il movimento prima di ritornare fisso nei suoi occhi.

"Mi sono sempre piaciuti più i fatti, che le parole" sussurra il riccio mordendosi le labbra con fare provocatorio.

Maledetto.

Louis scoppia a ridere, poi con uno scatto solleva le gambe del riccio, portandole sulle sue spalle.

Non riesce a trattenere un gemito particolarmente acuto quando penetra Harry con una sola stoccata.

Harry inspira bruscamente, mentre il castano socchiude gli occhi beandosi del calore della carne di Harry attorno a lui.

Si sfila lentamente, stringendo una mano alla base, cercando di non venire troppo presto.

Poi, senza dare tempo al riccio di riprendersi, si spinge in lui un'altra volta.

Harry preme le unghie nella sua schiena mentre Louis affonda ripetutamente e con forza nella sua carne.

Il suo respiro è accelerato, e sa già che non durerà molto, soprattutto quando Harry si solleva dal materasso quel tanto da afferrare uno dei suoi capezzoli tra i denti e mordere.

Butta la testa all'indietro mentre stringe tra le dita le gambe del più piccolo, così tanto da lasciare dei segni.

Ruota il bacino  colpendo di nuovo la prostata dell'altro, che perde tutte le forze e si butta di schiena sul materasso, ansimando di piacere.

Harry afferra con una mano la propria erezione cominciando a pompare al ritmo delle spinte del suo ragazzo che si stanno facendo già più scostanti e violente.

Louis raggiunge la sua mano, intrecciando le loro dita, e basta quello ad Harry per riversarsi con un gemito sordo tra i loro corpi.

Il castano continua a spingersi dentro di lui con più foga, la mente completamente svuotata e il piacere sempre più forte.

Harry fa una piccola smorfia, ma prende comunque ad andare contro le sue spinte stringendosi ripetutamente attorno a lui.

Louis respira bruscamente, prima di venire con un'ultima spinta più forte delle altre.

Si accascia sul petto del suo fidanzato, cercando di riprendere aria, e socchiude gli occhi quando Harry comincia ad accarezzargli i capelli.

Poggia l'orecchio sul suo petto sentendo il cuore battere all'impazzata, poi gli lascia un bacio sopra.

Harry ridacchia, cercando di spostarsi.

"Vado a prendere qualcosa per pulirci" mormora, la voce ancora roca.

Louis potrebbe eccitarsi di nuovo solo a quel suono.

Si scansa, quindi, affondando la testa nel cuscino.

Harry apre la porta della sua camera, facendo entrare dell'aria fredda che fa rabbrividire Louis.

Con una mano tra i ricci e l'altra a stropicciarsi l'occhio, fa la sua entrata nel salotto, bloccandosi di colpo.

Niall è seduto sul divano, la maglia alzata fino a coprirgli le orecchie e la TV a tutto volume.

Si chiede come abbia fatto a non sentirla.

Beh...

Quando il biondo lo vede arrivare, volta lentamente la testa prima di fissare i suoi occhi azzurri in quelli verdi del suo migliore amico.

"Avete finito di accoppiarvi?!" esclama, con una smorfia in viso.

Harry scoppia a ridere.

Aveva detto che sarebbe stato lui quello a ridere alla fine di tutto. 

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