La morte di Violet

È il 21 Maggio del 2016 per Violet, un dolce sabato tranquillo a stare sul bene ed amato letto a pensare a idee decenti per il prossimo fantomatico capitolo di The Lab, a guardare video di Dany Lion e vari youtuber e a vedere su Facebook video e foto di Undertale pieni di feels, felicità e divertimento.
Quando, per mano del destino, Violet decide di fare almeno un pò di compiti per il lunedì stando tranquilla, sapendo, grazia alla compagna sul gruppo di whatsapp che dice cosa c'è per lunedì, che c'è solo l'inglese, ma, ovviamente, per esserne certa, essa controlla il diario, pieno di scarabocchi e robe varie fatte nei momenti di noia a scuola o durante le lezioni di religione che non cagano nessuno, andando nel lunedì 23 Maggio.
È lì che i suoi occhi scorgono qualcosa di insensato e inaspettato che distruggerà il suo senso di tranquillità, cinque semplici parole che distruggono quella povera ragazza che ha fatto da poco gli esami di flauto detti solamenti un giorno prima, quelle cinque semplici parole che per lo studente sono il 666 del diavolo tramutato in una parola scolastica, ovvero... "'COMPITO.DI.ALGEBRA.E.GEOMETRIA"
È così che la povera ragazza cade in braccio del panico che era dietro di lei ad aspettarla, mentre il destino la salvò dall'arrivare a scuola il lunedì senza sapere che ci fosse compito, la stanza divenne buia, i piedi cominciarono a spostare la ragazza da una parte all'altra della stanza confondendola, il panico la seguiva continuamente rompendo la sua memoria e facendo dimenticare a Violet che cosa ripassare, dove fossero i libri, quando ha scritto quelle cinque parole che significavano "sei fottuto/a" in una lingua conosciuta dalla malvagità della professoressa di matematica che annunciò questo compito non correggendo nemmeno quello scorso dicendo "non ho avuto tempo".
Il gruppo di whatsapp non si faceva sentire, non aveva il coraggio di chiedere e nemmeno di poi rileggere questo capitolo che ora tu stai leggendo per rimediare agli errori, in questo momento dentro di sè era vuota, il suo cervello era scoppiato e Violet cadde a terra, in quel pavimento di quella buia stanza, con le sue emozioni, Paura, Panico, Rabbia, Frustazione e Tristezza che si facevano grosse e grasse risate, nel mentre quella povera ragazza era a terra senza vita, sapendo che nemmeno la brioche con il gelato poteva aiutarla... La scena del delitto era racrapicciante, su quella scrivamia il diario aperto, l'arma del delitto, stava lì, consapevole di essere stata usata per un'atto di pura malvagità e la brioche con il gelato che piano piano si squagliava sporcando il fazzoletto e la professoressa di matematica, la vera protagonista di quest'atto, che di sicuro rideva non correggendo l'ultimo compito in classe, fatto da tanti alunni che sudando risolvevano l'equazioni e i problemi, dove, tra loro, c'era Violet, la ragazza che morì per colpa di un diario.

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