~Dustberry~

Richiesta da @connie2340 e @GiadiK_Undertale, spero vi piaccia! (Non so perché non fa taggare Surry)




Era una giornata normalissima, Blue stava andando a scuola come sempre con lo skate, insomma, era solo l'inizio una giornata normalissima, no? Cercava di tener testa all'autobus della scuola, purtroppo lui e suo fratello non avevano genitori, quindi non riuscivano a pagare sempre tutto, e lui si affidava al fratello che stava tutto il giorno a lavorare. Arrivato a scuola, non poté fare a meno di notare cinque nuovi studenti, si aggiravano per i corridoi con aria superiore, ne notò uno in particolare, aveva l'aria menefreghista, indossava una semplice felpa blu con il cappuccio e dei pantaloncini neri simili a quelli del fratello, e aveva due occhi diversi, ogni tanto parlava con qualcuno, anche in modo scontroso, che gli altri non riuscivano a vedere. Blue voleva avvicinarsi a loro, parlargli e magari fare amicizia, ma sapeva che se ci avrebbe provato probabilmente avrebbero usato la loro magia contro di lui, anche se nella loro scuola usare i propri poteri era proibito, ma da come si atteggiavano probabilmente se ne sarebbero altamente fregati, così lasciò perdere. Andò in classe, si sedette al suo posto e sistemò i propri libri in condizioni impeccabili, dopo che la prof entrò cominciarono le lezioni.

Dopo almeno un quarto d'ora, bussarono alla porta ed entrò appunto un ragazzo di quel gruppetto nuovo, si presentò con il nome di Nightmare e disse chiaramente che gli altri non avrebbero dovuto mettergli i bastoni tra le ruote. Nightmare fu costretto a sedersi accanto a Blue, subito, quest'ultimo, si presentò sorridendo, venendo però ignorato.


•✨•


Alla fine delle lezioni Blue si alzò per tornare a casa, dopo aver preso tutti i propri libri, si rivolse nuovamente a Nightmare.


Blue: ehm...Nightmare?


Nightmare sbuffò.


Nightmare: che vuoi scricciolo.


Blue: volevo chiederti dei tuoi amici, sembra che vi divertiate assieme e-


Nightmare: no, non puoi entrare nel nostro gruppo e si chiamano Dust, Fell, Blight e Killer.


Blue: oh, io non volevo entrare nel vostro gruppo, volevo solo-


Nightmare: arriva al punto cazzo!


Blue: c...cazzo?


Blue non aveva mai sentito una parola simile, non riusciva a capirne il senso, suo fratello non aveva detto mai una parola simile ed era all'università, anche se aveva smesso di studiare.


Nightmare: non dirmi che non conosci le parolacce! Sei proprio un bambino.


Disse, e se ne andò. Blue abbassò lo sguardo, probabilmente si era guadagnato il suo odio e quello di tutto il gruppo.


Blue: ...volevo solo essere vostro amico...


Sussurrò, nella vana speranza che Nightmare potesse sentirlo.

Appena tornato a casa, Blue si lanciò sul divano, accese la tv e guardò qualche programma mentre sgranocchiava dei grissini immersi in un barattolo di nutella. Dopo Harry Potter e la pietra filosofale, decise che era finalmente arrivato il momento di studiare, anche se non ne aveva proprio voglia cominciò a fare matematica.

Finì tutti i compiti dopo un'oretta e si sdraiò nuovamente sul divano. Sentì il chiavistello della porta fare il solito click e dei passi entrare in casa, subito balzò in piedi fiondandosi ad abbracciare il fratello.


Blue: Oraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaange!


Orange: hey Blue.


Blue: sei tornato!


Orange: già eheh. Com'è andata a scuola?


Blue: sono venuti cinque ragazzi nuovi e sono...sono...?


Orange: mh? Tutto bene Blue?


Blue: fratellone...che significa cazzo?


Orange: d-dove l'hai sentito dire?


Blue: uno di quei cinque è in classe con me, Nightmare si chiama, e me l'ha detto quando mi ero impapocchiato...


Orange: cazzo è una parola brutta Blue...eri nervoso, non è vero?


Blue: g-già eheh!


Orange: e dimmi, ne hai adocchiato uno in particolare?


Blue: perché questa domanda?


Orange: quando ti blocchi a parlare, o è perché c'è uno che ti interessa, o perché ti senti solo e in pericolo. E visto che eravate solo voi due credo sia la prima.


Blue: mhh...mi conosci troppo bene...


Orange: e quindi?


Blue: ce n'era uno...aveva l'aria da menefreghista e sembrava simpatico e cattivo allo stesso tempo...


Orange: ho capito, aveva la solita aria da cattivo ragazzo, eh?


Blue: mh-hm...


Blue era ormai diventato completamente azzurro in viso, così chiusero la conversazione e cominciarono a cucinare.


•✨•


Dust parcheggiò la bici in un vicoletto dietro il grande locale, entrò e venne pervaso da un nauseante odore di frittura, andò davanti una console da gioco mentre tutte le altre persone gli facevano strada, era da poco in quella città e già lo temevano tutti, ciò andava a suo favore e non si lamentava. Cominciò una nuova partita e continuò a giocare per qualche mezz'ora, poi si stancò e cambiò cinque o sei volte gioco, quando si stancò totalmente di giocare uscì e andò verso il vicolo dove aveva nascosto la bici, vide però una scena che non gli piacque per nulla.


Lust: dai~ perché non ci divertiamo un po' assieme~?


Blue: no! per favore basta!


Lust: dai piccoletto~, ti prometto che ti soddisferò~.


Blue: non voglio! Fermati!


Dust: che cazzo sta succedendo qui.


Lust: oh~, vuoi unirti anche tu~?


Dust: unirmi a cosa? Alla tua morte? Nah, non mi va.


Dust avanzava lentamente, i suoi occhi esprimevano solo pazzia mentre scie luminose viola uscivano da essi, Blue non sapeva se scappare o morire in quel preciso istante, ma si sentiva paralizzato. Lust invece voleva andarsene, ma per lui quel ragazzino era una preda facile, così voleva tenere duro. Dust fece apparire un osso e lo puntò contro l'aggressore di Blue.


Dust: ti do tre secondi per andartene, prima che le cose si mettano male. Uno...


Lust non si mosse di un centimetro, credeva che, essendo il più grande sarebbe riuscito a vincere il conflitto.


Dust: ...due...


Dust fece apparire altre ossa, le puntò tutte contro Lust. I suoi movimenti erano decisi, senza ombra di tentennamenti, ciò fece spaventare Lust che scappò. Blue subito corse in contro a Dust e lo abbracciò senza pensarci un attimo.


Dust: cos-che stai facendo?


Blue: grazie mille! Grazie!


Dust: prego, ora mi spieghi che ci facevi in un vicolo da solo?


Blue non poteva di certo dirgli che era lì perché lo stava seguendo, era ormai un'abitudine per lui, era molto curioso verso Dust, non riusciva a toglierselo dalla testa, però non poteva dirlo direttamente a lui.


Blue: s-stavo cercando...


Dust: cosa stavi cercando scricciolo?


Blue: t-te!


Blue era diventato totalmente azzurro, mentre le gote di Dust erano diventate di viola, ma nonostante questo, quest'ultimo non cambiò la tonalità di voce rimanendo calmo.


Dust: perché mi cercavi?


Blue: è da quando sei arrivato a scuola, con i tuoi amici, che vorrei parlarti...


Dust: scricciolo, sono passati due mesi.


Blue: oh...b-beh, sono stati dei mesi l-lunghi...


Dust sospirò.


Dust: ora però staccati e vattene a casa.


Blue: m-ma i-io-


Dust: domani a scuola parleremo, ok?


Blue: va bene!


Detto questo Blue si staccò da lui, e corse saltellando felice a casa.


•✨•


Dust appena arrivò in classe si stravaccò sul suo posto, la lezione iniziò e il fantasma di suo fratello apparì accanto a lui.


Papyrus: come mai hai accettato di parlare con quel cosetto oggi? Ti ricordo che puoi stare solo con loro!


Dust: sarebbe finito di nuovo nei guai lo scricciolo, ecco tutto.


Papyrus: seh seh...come no. Lo sai che ti conosco meglio di chiunque altro.


Dust: sparisci.


Ringhiò sottovoce Dust, il fantasma sparì subito per evitare di farlo finire nei guai.


Appena suonò la campanella della ricreazione, Dust fece per uscire dalla classe, ma venne fermato dal professore.


Papyrus: ahia, sei nei guaii~.


Dust: zitto tu.


Ringhiò al fantasma per l'ennesima volta, poi si rivolse di nuovo al professore.


Prof: Dust, i tuoi voti sono scarseggiati, io e altri professori abbiamo deciso di farti fare delle lezioni di recupero.


Dust: ma siete seri?! Io non ne faccio lezioni extra! A malapena mi va di fare queste!


Prof: ero sicuro che avresti risposto così, quindi abbiamo sorteggiato tra gli studenti più bravi della scuola e farai lezione da lui.


Dust: cioè, non solo mi costringete a fare ste lezioni, per di più devo farmi sfottere da un tipo secchione in questa scuola?! Scordatelo!


Prof: vuoi o non vuoi, devi. E poi modera il linguaggio che sei a scuola.


Dust: tsk. Fanculo, vediamo chi è sto qua.


Prof: si chiama Blueberry Swap, abbiamo già parlato con lui e ha detto che avete già parlato assieme, quindi è deciso. Ora dirigiti alla mensa per la ricreazione.


Dust, anche se riluttante, andò in mensa, di solito non ci andava, con il suo gruppetto di amici preferivano uscire dalla scuola e andare al bar vicino, ovviamente senza permesso, era sicuro che all'uscita l'avrebbero 'cazziato'. Arrivato lì si andò a sedere in un tavolo da solo, non aveva da mangiare, e alla ricreazione le cuoche non cucinavano nulla, quindi si rassegnò all'idea di dover restare a digiuno.


Blue: posso sedermi lì?


La sua acuta e dolce voce interruppe il monologo interiore di Dust, che subito girò la testa verso l'interlocutore, per poi accettare. Blue si sistemò accanto a lui, alcuni mostri nei tavoli più avanti gli lanciavano occhiate come a dirgli che gli dispiaceva, Dust appoggiò la testa sulle braccia, appoggiate anch'esse al tavolo. Blue gli passò un panino che aveva cucinato in precedenza, chiedendoli se ne voleva un po'.


•✨•


Il pomeriggio Blue stava aspettando Dust, seduto davanti la porta di casa, come fanno i cagnolini che aspettano il proprio padrone. Orange aveva già notato che aveva uno strano comportamento in quel periodo, da quando aveva detto di dover dare lezioni a Dust, aveva cominciato a comportarsi diversamente, certo, glielo aveva detto da un'ora e mezza, ma era abbastanza per capire un cambiamento radicale nel fratello.


Orange: Blue, forse dovresti alzarti ora da terra, no?


Blue: ma se Dust arrivasse, non potrei farlo aspettare così tanto tempo!


Orange: non ci vuole nemmeno trenta secondi dal divano alla porta.


Blue: e sarebbero già troppi!


Orange: ascolta, io vado a lavoro, fate i bravi, ok?


Blue: certo! Buon lavoro Orange!


Orange uscì di casa dopo aver dato un bacio sulla fronte di Blue, vide uno scheletro incappucciato avvicinarsi a casa loro e dedusse che fosse Dust, così si avvicinò per parlargli.


Orange: tu sei Dust, giusto?


Dust: si carota troppo cresciuta, cosa vuoi?


Orange: tratta bene mio fratello Blue, ok?


Dust: si si, ora sparisci? Dovrei studiare con tuo fratello, purtroppo.


Orange: e studiare solo. Ok? Sappi che vi tengo d'occhio.


Dust: seh, ora addio.


Orange se ne andò, proprio nel momento in cui Blue aprì fulmineamente la porta a Dust.


•✨•


Dust: ahhhh non ci capisco niente!


Blue: questo perché non mi ascolti bene!


Dust: no, è colpa della matematica che esiste!


Blue: lo so che all'inizio è difficile, ma basta prenderci la mano e subito capisci tutto!


Dust: per te è facile scricciolo, tu stai a casa di giornata, mentre io no, sto in giro e a volte picchio gente a caso.


Blue: picchiare? IDEA! Dust, guarda quest'angolo retto, immagina che il punto di incontro sia il punto in cui il corpo viene colpito da due delle tue ossa, questo punto si chiama...


Continuarono così finché Dust non finì tutta la matematica, andarono avanti fino a che finirono tutti i compiti e Dust se ne andò.


•✨•


Altro giorno, stessa routine, stesse lezioni per Dust, solo che quel giorno non stava arrivando a casa di Blue, ciò metteva in ansia il ragazzo. Alla fine decise di uscire, per andare a cercarlo, dopo qualche minuto di ricerca, lo trovò in una stradina con il suo gruppetto, si maledì mentalmente per essere andato avanti di qualche passo, perché subito lo notarono e Nightmare preparò i tentacoli per colpirlo. In quel preciso istante, notò che Dust era seduto appoggiato alla parete pieno di lividi e graffi.

Blue decise che doveva fare qualcosa in qualche modo, il modo più facile era quello di teletrasportarsi davanti a Dust, prenderlo e teletrasportarsi a casa sua con lui. E così fece, venne colpito solo da Blight che gli lanciò contro un osso, fortunatamente era un taglietto superficiale, e manco se ne accorse. Appena a casa subito fece sedere Dust sul divano, prese il kit medico e disinfettò le ferite usando una delle birre che gli aveva comprato, per poi bendarle meglio che poteva, Dust era sveglio, ma non diceva una parola, Blue era nel panico, non capiva se stesse bene o meno mentalmente. Dopo un lungo silenzio decise di parlare.


Blue: D-Dust, cos'è successo?


Dust: mi hanno cacciato dal gruppo, solo perché-


Blue: ...perché cosa? Dust perché ti sei fermato?


Dust voleva dire 'perché mi sono innamorato di te ', ma non poteva, non era il momento giusto ancora e non voleva rovinarlo. Voleva che quel momento sarebbe stato perfetto, e quel momento non era in quel preciso instante.


Dust: perché...ho socializzato fuori dal gruppo, e sono stato di più con altre persone che loro.


Blue: quelle altre persone...sono io, non è vero?


Dust: non solo tu Blue, non è colpa tua in ogni caso. Comunque, domani ho la verifica di storia, mi aiuti a studiare?


Blue: va bene!


•✨•


Dust stava bussando alla porta di Blue da ormai una trentina di minuti, avrebbe voluto entrare e basta, ma non poteva, se c'era il fratello l'avrebbe rimproverato come le altre volte. Finalmente alla cinquantesima chiamata Blue rispose, la sua voce era assonnata, stanca e non dolce, acuta e scattante come sempre.


Dust: Blue, dove sei finito? Sono davanti la porta di casa tua da ormai almeno mezz'ora.


Blue: ah, vero...mi ero dimenticato-yaaaarmm...arrivo subito...


Dust: Blue...


Blue: mh?


Dust: lascia stare.


Finalmente, Blue aprì a Dust, quest'ultimo lo guardava preoccupato.


Blue: scusa per il ritardo, mi ero addormentato...


Dust: fa niente...sicuro di stare bene?


Blue: certo, ho solo un po' di febbre, ma non è niente.


Dust: oh...allora passo un altro giorno?


Blue: no no! Entra pure, non è niente! Lo sai che qua puoi fare come fossi a casa tua.


Dust: va bene...


•✨•


Dopo metà esercizi, Blue entrò nel dormiveglia, ormai Dust era diventato bravo a studiare, ma continuava a dire che voleva le ripetizioni. Blue abbracciò lateralmente Dust, era stanco, glielo si poteva leggere in faccia.


Dust: B-Blue?


Blue: mi prendi in braccio? =^=


Dust avviolì a quella affermazione, però si sedette a gambe incrociate sul pavimento, prese Blue e lo fece sedere con il sedere tra le sue gambe, abbracciandolo con un braccio, mentre la mano libera la unì a quella di Blue, quest'ultimo si era appoggiato al petto di Dust, lo guardava sorridendo, erano entrambi felici, e ben presto Blue si addormentò.

Orange rientrò a casa e chiamò il fratello, Dust fece uno scatto dalla sorpresa, non si aspettava che arrivasse così presto, e non si aspettava che entrasse nella stanza di Blue senza preavviso, vedendoli nella stessa posizione di prima, certo, Blue dormiva, ma per sfortuna Dust no.


•✨•


Dust: te l'ho detto Blue, tuo fratello mi odia.


Blue: non è vero! E poi oggi devi venire per forza! Domani hai la verifica di inglese!


Dust: e va bene...ma se mi vede e mi uccide paga lui.


Blue: tanto non lo farà!


Dust: allora oggi alle cinque e mezza a casa tua?


Blue: perfetto!


•✨•


Dust come organizzato a scuola, andò davanti la porta di Blue, che automaticamente si aprì facendolo entrare in casa. Entrò e fecero merenda al volo, come sempre, per poi salire in camera di Blue, incominciarono come sempre a studiare, per Blue ci volle più tempo del solito, Dust continuava a perdere la concentrazione, assorto da vari pensieri.

Improvvisamente, Dust sollevò Blue e lo fece sdraiare sul tavolo mentre gli teneva i polsi accanto la testa.


Blue: D-Dust?


Dust baciò Blue senza lasciargli la possibilità di dire altro, Blue ricambiò il bacio, appena si staccarono una scia di saliva li univa.


Dust: ti amo scricciolo~.


Blue: ti amo anch'io Dusty~.


•✨•


...


•✨•


Sprinkle: quindi è così che vi siete conosciuti?


Dust: esattamente.


Fury: e zio Orange come ha reagito?


Blue: si è arrabbiato all'inizio, ma poi si è arreso al nostro amore!


Fury e Sprinkle: che storia dolce~.


Dust: lo sappiamo~.


Blue: già~.





~THE END~

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