My happy ending

- Si dice in giro che, per il vostro primo mese insieme, Daniel ti abbia donato una piuma delle sue ali- Skyler mi inchioda all'armadietto senza nemmeno toccarmi, ed io sono impossibilitata dall'opporre resistenza. Perché tutti, ad Halloween, sono più forti ma io no?

-Sono passate più di tre settimane, me lo stai seriamente chiedendo adesso?-

-Rispondimi, se non vuoi che finisca male-

-Lasciala stare- Albus tende una mano verso di lei e la sposta di colpo, facendomi prendere un respiro di sollievo. –Vattene via, prima che ti distrugga-

-Tu dovresti essere dalla mia parte, hanno preso in giro anche te- arrabbiata, la ragazza se ne va, gettando da una parte e dall'altra, tutti coloro che incrociano il suo cammino.

-Mi chiedo come, ancora, nessuno si sia accorto di niente- mi volto verso il ragazzo, che mi guarda con le braccia conserte. –Grazie comunque-

-E' vero quello che ha detto? Dentro quel ciondolo c'è una delle piume di Daniel?- sospiro e infilo le mani in tasca. Un silenzio imbarazzante si crea tra me e lui, e so di essere io quella a doverlo rompere.

-Non l'ho detto nemmeno alle ragazze, se è per questo. E' una cosa davvero grossa, e non volevo che nessuno avesse da ridire-

-Hai tutti e tre i doni celestiali adesso, non è così?-

-Ti prego Al, non mi mettere in situazioni difficili-

-La prendo come una risposta affermativa-

-Ehi, che è successo?- Daniel arriva e mi passa un braccio intorno alle spalle, stringendomi a sé.

-Ma tu dov'eri finito?- sfugge al mio sguardo, eppure posso ugualmente scorgere le iridi di un viola scuro che non mi piace per niente.

-E' arrivata la tua cara nonnina e mi ha urlato che vuole vederci tutti oggi pomeriggio, anche Seth e Skyler-

-E' strano che tu l'abbia appena nominata, ha aggredito Rose prima-

-Che cosa?- Daniel si stacca velocemente da me, percorrendo il mio corpo con uno sguardo di fuoco, alla ricerca di qualche ferita. –Ti ha fatto male?-

-No, Albus è arrivato in tempo grazie a dio, per ora è come se i miei poteri si fossero volatilizzai proprio come sono venuti. Ha saputo della piuma, ma non ho idea di come abbia potuto fare-

-Mi avrà letto sicuramente nel pensiero, o lo avrà captato. Dovevo aspettarmelo che sarebbe successo- si passa freneticamente le mani sul volto, affranto. –E Al mi dispiace che...-

-Evitate di chiedermi scusa per ogni vostra singola azione. State insieme, fine della storia-

-Beh ti ringrazio per averla difesa. So che non siamo le tue persone preferite in questo momento, e che avresti potuto lasciarla nelle grinfie di quella vipera-

-La amo ancora, e questo non cambia, anche se sta con te- il mio respiro si blocca, così come quello di Daniel. La sua mano si stringe intorno al mio fianco, sembra quasi toccarmi la milza. –Ma non farò nessuna carognata, ve lo prometto. Piuttosto, perché nonna Cece è qui?-

-Già, perché è qui? E, soprattutto, perché ha chiamato te e non me?-

-Per evitare che ti succeda qualcosa. Sono un po' più potente, se non ti dispiace. E, comunque, non mi hanno detto niente. Per un momento ho avuto paura che avesse scoperto la storia della piuma, non sono proprio la persona preferita da tua nonna-

-Beh lo scorso Halloween siamo andati prima a zonzo in un cimitero e poi a San Francisco, che cosa può andare...-

-Zitta!- entrambi urlano e mi tappano la bocca con la mano, tirandomi leggermente indietro. –Non dire una cosa del genere. Dico, non sai che succede sempre l'effetto contrario?-

-Non ha imparato niente in tutti questi anni, è ancora la ragazzina che si guarda intorno sperduta-

-Continua persino ad inciampare, non abbiamo fatto un buon lavoro Al- roteo gli occhi al cielo e, arrabbiata, mordo tutti e due. I ragazzi mi mollano, scuotendo gli arti in fretta e furia convinti che, in qualche modo, possa alleviare il dolore.

-Siete davvero scortesi e maleducati. La prossima volta vi faccio fare la fine degli Psuché, e sì, troverò un modo- ma non mi prendono per niente sul serio, mentre continuano a ridacchiare sotto i baffi e a scambiarsi occhiate complici. E' possibile che, per qualche scherzo del destino, io che li abbia fatti dividere, possa anche farli riavvicinare?

...

-Dopo scuola tutti a casa di Rose, quella rompiscatole di nonna Cece vuole parlarci- Daisy, Chris, Diana, Audrey e Mike rizzano le orecchie e scattano sull'attenti, voltandosi contemporaneamente. –E, per qualche strano caso del destino, vuole anche voi due, piaghe viventi, quindi vedete di non combinare casini- Seth corruga la fronte. La sua relazione con Skyler è sulla bocca di tutta la scuola, eppure, stranamente, Daisy sta affrontando la situazione con una maturità che non aveva mai dimostrando prima, sostenendo lo sguardo del lupo mannaro più disgustoso di tutta la storia con fierezza e coraggio.

-Ne avete combinata una delle vostre per caso?-

-Ehi, non sono stato io a trasformare metà della squadra di football in lupacchiotti alla ricerca di una nuova casa-

-Almeno non è stato il sottoscritto a farsi fregare da una vampira e farsi trasformare- ognuno di noi è pronto a vedere Daniel scattare, arrabbiarsi per quello che tutti sappiamo essere il suo punto debole da ormai quasi tre anni. Eppure lui non muove un muscolo, rimane impassibile, non cambia espressione, ma caccia le mani in tasca e continua a parlare come se niente fosse.

-Dopo scuola da Rose, non combinate casini, o vi disintegro- non aggiunge altro e si siede al nostro banco. Daisy mi guarda confusa, ed io scrollo le spalle.

-Va tutto bene?- lo raggiungo. Il professore di matematica entra in classe e le chiacchiere diventano più fitte e rauche.

-Sono un po' preoccupato per la presenza di quei due alla riunione straordinaria, ma per il resto alla grande, non ho neanche paura di perdere il controllo. Perché me lo chiedi?-

-Perché Seth ha nominato Rebecca e tu non hai battuto ciglio per la prima volta- si volta verso di me e mi sorride, come se gli avessi raccontata una barzelletta. E' di una bellezza sconvolgente, che cresce ogni giorno sempre di più. Un vero e proprio dono dal cielo.

-Non penso più a lei da più di un anno ormai- scrolla le spalle, gettando un'occhiata fugace alla lavagna. Il prof ha chiamato Albus per svolgere un esercizio ma, dal modo in cui Daisy e Audrey gesticolano, capisco che non ha la più pallida idea di cosa fare. –Se tu riesci a farla, lui può leggere nella mia mente-

-Imbrogliare, con voi, raggiunge livelli estremi- prendo il quaderno e, con riluttanza, inizio a scrivere i vari numeri.

-Non mi frega più niente di Rebecca perché ho te. Non sento più tutta quella rabbia che avevo dentro ma, se avesse fatto anche solo una battuta su quel che è successo lo scorso anno, o su come ha mentito spudoratamente su voi due, giuro che lo avrei ucciso con le mie mani- lo guardo sorridendo, dimenticandomi che, se mi fermo io, si ferma anche Albus. –Amore, Al è nella merda-

-Oh già, vero- ritorno ad eseguire l'esercizio, portandolo a termie subito dopo. –Credevo di averle viste tutte in questi anni-

-Abbiamo ancora qualche asso nella manica- la sua mano si avvicina alla mia e la sfiora, senza smettere di guardare fisso davanti a sé. –E ammazzerei chiunque faccia battute su di te, chi se ne frega di Rebecca-

-Sto per mettermi a piangere, giuro-

-Che sei sensibile. Andiamo Rosebelle Greyson, dove sono le unghie che hai tirato fuori lo scorso anno? Credevo che fossi una dura-

-Sei davvero uno stronzo Daniel Manson- abbassa lo sguardo e ride, mentre Albus riesce a salvarsi dall'interrogazione di matematica. –Ero sicura di avere io il coltello dalla parte del manico questa volta-

-Dovresti sapere che sono sempre pieno di sorprese-

-Cosa pensi che voglia dirci Cece?-

-Non ne ho la più pallida idea, non mi ha dato nemmeno un indizio. Ma, qualsiasi cosa sia, non devi assolutamente preoccuparti. Non lascerò che capiti niente, ora più che mai- istintivamente, sfioro la collana. Da quando la porto al collo, mi infonde una sensazione di sicurezza, perché è come se avessi Daniel sempre con me, per quanto so che ciò sia sbagliato.
-E se fosse venuta a dirci che il Consiglio sa di noi?-

-Troverò una soluzione anche in quel caso. Se mi dovessero obbligare a scegliere la caduta, lo farò-

-Hai appena riottenuto le tue ali-

-E anche te, senza contare che, se posso di nuovo volare leggiadro nel cielo, è solo per merito tuo- mi mordo il labbro. So quanto ha sofferto in questi anni, quanto è stato male quando gliele hanno strappate via, e non permetterei a nessuno di toglierle un'altra volta, dopo quello che ha passato. –You're the closest to heaven that I'll ever be, and I don't want to go home right now-

-Hai pianto come una fontana quando abbiamo visto il film-

-Puoi evitare di ripeterlo in continuazione? Credo che il concetto sia arrivato forte e chiaro-

-Hai pianto persino più di me, non credevo che fosse possibile-

-Ti odio-

-Manson, Greyson, avete finito di chiacchierare? Che uno dei due venga alla lavagna- io e Daniel ci scambiano un rapido sguardo, e lui si stringe nelle spalle.

-Prederei un proiettile in petto per te, lo giuro, ma non chiedermi di fare una cosa del genere-

-E' proprio vero che la cavalleria è morta- poggio entrambe le mani sul banco, mi do una spinta e mi alzo, mentre tutto il resto della classe ride e fa schiamazzi.

-Si sta sacrificando al posto di Daniel, non è romantico?-

-Avrebbe dovuto farlo per Albus, stavano insieme quando è stato rapito. Secondo me non gliene è mai fregato niente-

-Ma non hai sentito che lui l'ha tradita con Diana?-

-Sei davvero un gentiluomo Manson-

-Non si preoccupi, ho altri modi per dimostrare ad una ragazza quanto conta per me-

-Oh santo iddio- alzo gli occhi verso il cielo. Perché la mia vita sentimentale deve sempre diventare di dominio pubblico?

-Allora Greyson, vediamo se hai prestato ascolto alla mia spiegazione di ieri- scrive alla lavagna un limite, e si appoggia al davanzale interno della finestra a braccia conserte, in attesa di una mia mossa. –E' tutto tuo-

-Odio tutto questo- prendo il gesso e, dopo aver ripensato un po' a quel che ha detto la scorsa volta, riesco a risolvere l'esercizio.

-Arriverà il giorno in cui non potrai fare affidamento esclusivamente sulla tua memoria fotografica-

-Spero di no, è come avere un superpotere-

-Non sono Holden, Greyson, non ho una predisposizione particolare per te e non ti tratto con i guanti bianchi solo perché hai tentato il suicidio, nella mia classe sei alla pari di tutti gli altri-

-Il preside ha proibito a chiunque di nominare quella parola- Daniel interviene nella discussione. Scuoto la testa, non voglio che ci vada di mezzo lui, non voglio che si metta nei guai, non adesso che si decidono le ammissioni per i college.

-Manson non essere insolente, non tollero un tono del genere qui dentro-

-Sto solo sottolineando un concetto. Ha parlato di regole prima, di trattamenti, e questo fa parte di tutto ciò-

-Vuoi farti spedire dal preside per caso?-

-No!- il professore si volta verso di me. Mi schiarisco la voce e cerco di rimanere il più composta possibile. –Vado a sedermi, non c'è bisogno di ricorrere a metodi tanto estremi-

-Avete trasformato questa scuola nel vostro teatrino personale- borbotta. In effetti non ha tutti i torti, abbiamo totalmente monopolizzato la Marymount in tutti questi anni, siamo quelli popolari, anche se non abbiamo mai fatto delle grandi cose per ottenere questo titolo.

-Perché mi hai fermato?-

-Perché ci tengo che tu venga al college con me. Spero ancora che riusciremo a finire tutti in università vicine, non sono ancora pronta a dirvi addio-

-Non essere melodrammatica, andrà tutto bene. Ed è bruttissimo quello che sto per affermare, ma farò in modo di comprarmi l'ammissione a qualsiasi università a cui tu venga accettata-

-Come faccio a non adorarti?-

-Non lo so, sono praticamente perfetto-

🖖🖖🖖

-Questa è la cosa più bizzarra a cui io abbia mai assistito- Chris continua a guardare Cece con la bocca spalancata, mentre la donna ci esamina con un sopracciglio alzato.

-Voglio soprassalire, solo per questa volta, sul fatto che voi due state insieme, ma sappiate che, non appena il Consiglio lo verrà a sapere, sarete in un mare di guai. Mi aspettavo decisioni più sagge da te Rose, mi hai deluso-

-Mi dispiace che provi questo nei miei confronti nonna, ma non ho intenzione di scusarmi per stare con una persona che mi piace e con cui, nel corso degli anni, ho condiviso tanto-

-Questa è la mia ragazza- Daniel mi passa un braccio intorno alle spalle e, con quello libero, mi scompiglia i capelli.

-Tu permetti tutto questo?- si volta verso mia madre che, dal canto suo, si limita a scuotere la testa.

-Sono giovani Cece e, per quel che mi ricordo, hai sempre guardato alla mia condizione mortale come se fosse uno scempio nei confronti della tua famiglia. Quindi, da stolta ragazzetta, come mi hai sempre definita tu, non ci vedo niente di male-

-L'ho sempre saputo che mi amavi Isebelle- mia nonna incenerisce con lo sguardo Daniel. Si odiano sin dal primo momento che si sono visti.

-Posso continuare, o qualcun altro di voi vuole interrompermi?- tutti noi ci guardiamo confusi, ma nessuno osa fiatare. –Perfetto. Come sapete, qualche mese fa, per un tragico incidente, il vaso contente le ceneri di Morsein è stato preso dagli Psuché-

-'Tragico incidente' anche conosciuto come 'abbiamo una talpa all'interno del Consiglio'-

-Bada a come parli Daniel, c'eri anche tu sul nostro libro nero, fino a qualche tempo fa-

-Non ho fatto niente di male- sibila a denti stretti. Le sue iridi si inscuriscono fino a diventare viola, pronto a scatenare tutta la sua ira.

-Ehi, tranquillo, ci sono io- sfioro la sua mano con la mia. Si volta verso di me e poggia la testa sulla mia spalla. –Avevi detto che non siamo qui per parlare di Daniel, o sbaglio?-

-Fortunatamente, la maggior parte di esse sono andate perdute, tuttavia, pare che gli Psuché abbiano trovato un altro modo per riportarlo in vita-

-Non sono bruciati tutti in quel misterioso incendio che è scoppiato quando abbiamo provato a salvare Daniel?-

-Puoi anche smetterla di inventare scuse Rosebelle, so benissimo che è stato tutto merito tuo. Hai poteri più forti di quelli che tu voglia far credere-

-Non ho più niente, a dir la verità. E' da quando è iniziato ottobre, che sono misteriosamente scomparsi-

-Forse hai solo bisogno di una piccola spinta come lo scorso anno-

-La do a te la spinta Seth, se ti azzardi ad avvicinarti a lei-

-Daniel è diventato un fidanzato modello, sono quasi commossa-

-Oh sta' zitta Skyler- mi sfrego il volto. Ci deve essere un motivo logico che ha portato a questa situazione.

-Se volete far funzionare questa cosa, dovete far lavoro di squadra, e questo vuol dire appianare tutti i problemi che ci sono tra di voi-

-E' impossibile, e le spiego subito perché. Albus ha tradito Rose con Diana quando stavamo insieme, ma Diana voleva Daniel che, a metà del secondo anno, si è accorto di provare qualcosa per Rose. Nel frattempo io stavo con Seth che, però, voleva solo arrivare a Daniel per averlo nel suo branco. Adesso esce con Skyler, che è la ex di Daniel, che è stata una di quelle che ha dato il tormento a Rose lo scorso anno e, insieme a Seth, che ha raccontato di essere andato a letto con lei, e che ha posseduto Chris, scatenando i suoi poteri. Chris non ha mai avuto una vera e propria ragazza, e si sente spesso messo in disparte per via di tutta la storia Albus-Daniel, e ha legato con Mike, un fantasma che Rose ha evocato dal nulla lo scorso anno senza sapere bene come, che pensa che la Miller lo abbia ucciso perché è una Protettrice. Oh e Skyler ha illuso Audrey di provare qualcosa per lei, col risultato che adesso è confusa-

-Un riassunto davvero interessante, ma io non mi sento messo in disparte-

-Tu hai evocato un fantasma?!- il volto di mia nonna diventa paonazzo e, se fossimo in un cartone animato, si vedrebbe il fumo uscire dalle sue orecchie. –Hai idea di quel che hai fatto?-

-Non è colpa mia, loro vengono da me continuamente. Quando eravamo a Lione...- Daniel mi dà un pizzicotto sulla gamba, intimandomi di fare silenzio. –Non ha importanza tutta la storia, ma il fatto che io posso entrare in contatto con loro-

-Okay, credo che mi siano sfuggite un paio di cosette in questi anni- mia madre afferra una delle sedie della cucina e ci si lascia cadere a peso morto, passandosi una mano fra i capelli castani. –Non avevo idea che avessero fatto tutte queste cose!-

-Si fidi, ne sono successe di peggiori-

-Grazie mille Skyler, il tuo intervento è sempre essenziale-

-E' un piacere cercare di rovinarti la vita in ogni modo possibile ed immaginabile-

-Riuscite a rimanere seri per più di cinque minuti? Sto cercando di mettervi a corrente di una faccenda importante, per dio!- Cece urla eppure, in questo modo, riesce ad attirare la nostra attenzione. –Avete affrontato situazioni più grandi di voi in questi anni, eppure non riuscite proprio a maturare. Siete così tanto presi da voi stessi, dalle vostre relazioni e dai vostri problemi adolescenziali, che non riuscite a capire che, in questi anni, avete salvato il nostro mondo più di una volta senza rendervene conto-

-Siamo come gli Avengers quindi?- tutti mi guardano male, sbuffandosi e lamentandosi subito dopo. –Che c'è? A tutti piacciono i supereroi-

-Torna con i piedi per terra Rose- scrollo le spalle ed incrocio le braccia. –Come stavo dicendo prima, hanno scoperto che c'è un altro modo per evocare Morsein, e questo è trovare la bacchetta degli angeli-

-La bacchetta degli angeli?- domandano, in coro.

-Si tratta di...-

-...di un antico manufatto risalente all'epoca di re Artù. Pare che fosse appartenuta al mago Merlino in persona e che, al suo interno, contenesse piume di fenice. E' la bacchetta più potente che sia mai esistita al mondo, solo pochi maghi sono stati in grado di maneggiarla e, ad oggi, nessuno sa dove sia finita. Le sue tracce si sono perse durante i primi anni delle leghe massoniche, quando i suoi componenti si sono contesi il suo possesso per attingere ad un potere superiore-

-Sembra di avere davanti una pagina di Wikipedia- brontola Seth, infastidito.

-I tuoi libri, vero Daniel?- Albus si china leggermente verso il ragazzo, che gonfia le guance e fa un lieve cenno di sì con la testa.

-Colpevole vostro onore. All'epoca non sapevo che assorbisse ogni cosa come una spugna. A volte mi sembra di stare con Spongebob-

-Grazie tesoro-

-Sta di fatto che ciò che ha detto è vero. Se dovessero trovarla, sarebbe la fine. Ed è qui che entriamo in gioco voi-

-Lei è davvero sicura di voler affidare a noi le sorti del mondo, quando non riesce nemmeno a sopportare che io stia con sua nipote?-

-C'è qualcos'altro sotto, vero nonna?- riduco le palpebre a due fessure. La donna si sfiora i capelli argentei e riprende la sua postura fiera e austera. –Incredibile-

-La bacchetta si trova a Londra e so che, tra due settimane, voi dovrete andarci per un progetto di letteratura, l'occasione è perfetta-

-Non me la stai ancora raccontando giusta-

-Sei davvero uguale a tuo padre, un intuito infallibile. E la stessa presunzione di tua madre- la diretta interessata rotea gli occhi al cielo, desiderando essere da tutt'altra parte. –L'unico che sa dove si trovi è Farmacon, un potente mago che si occupa di controllare il vertice di Londra. Non vi devo spiegare che fa parte del triangolo della magia nera insieme a Lione e San Francisco, vero?-

-Abbiamo già avuto questo problema in passato, non si preoccupi- Chris le fa un cenno con la mano, mentre continua a torturarsi le labbra con i denti. –Ma continuo a non capire cosa c'entriamo noi. Abbiamo già abbastanza problemi, senza doverci sobbarcare anche questo-

-Perché Farmacon odia tutti i membri del Consiglio- in un turbine di fiamme blu, compare la Miller, con quell'odioso sorriso smagliante che si ritrova. –E per la cronaca no, non ho ucciso Mike. Quando me ne sono andata, quella sera, lui era ancora vivo. E poi Lucy? Andiamo, io ero e sono tutt'ora molto meglio-

-Fa i discorsi di una della nostra età, siamo davvero spacciati- mi massaggio il ponte del naso. E' una missione suicida in piena regola, peggio di quello a cui siamo andati incontro in tutti questi anni.

-E perché vi odia? Non che sia una novità, sapete bene come mettere i bastoni tra le ruote alla gente-

-Ha commesso un grave errore. Suo padre era un mago e sua madre la principessa di tutti gli angeli. E lui, preso dagli ormoni proprio come lo siete voi in questo momento, si è innamorato di una strega, uno degli essere più impuri che possano esistere nel nostro mondo. Erano i primi del novecento, il Consiglio ha processato lei per atti contro l'ordine, spedendola nel Limbo, e ha privato lui della sua forma angelica. Ma Farmacon, o per meglio dire Gabriel, il suo vero nome, aveva allenato i poteri che aveva ereditato da suo padre, e si è imposto come signore di tutti i maghi, col nome di Farmacon-

-In greco significa veleno, ma anche antidoto. Sapete davvero essere teatrali quando volete-

-Non è il momento per il sarcasmo Rose. Voi siete le nuove leve, coloro che non si sono mai fatti troppi problemi a mettere i bastoni tra le ruote al Consiglio, a voi darà sicuramente ascolto-

-Soprattutto perché, nel rapporto tra me e sua nipote, vede ciò di cui lui è stato privato, dico bene Cece?-

-Dovevi per forza essere intelligente, sennò non mi sarei mai spiegata perché qualcuno come la mia piccola Rosebelle perdesse tempo con uno come te che, a parte l'aspetto esteriore, è un guscio vuoto-

-Ehi, non esagerare- la donna sospira rumorosamente, ma non aggiunge una parola. –Saremo a Londra tra due settimane, cercheremo di fare il possibile-

-E' previsto uno sciame di meteore di Leonidi in quei giorni, questo vuol dire che ogni angelo esistente avrà il massimo dei poteri- io, Daniel ed i ragazzi ci scambiamo sguardi preoccupati. E' già difficile tenerli sotto controllo ad Halloween, figuriamoci per più di ventiquattrore di fila.

-Cosa le fa pensare che noi due aiuteremo il gruppetto di sfigati qui presente? Non ci hanno trattato molto bene, e Daniel è stato uno stronzo con Skyler-

-Mi ha spezzato il cuore- porta entrambe le mani sul petto, fingendo una disperazione che non ha mai provato.

-Vedila così figliolo, potrebbe essere l'occasione per riscattare la tua fedina macchiata. Credi che il Consiglio ignori il modo in cui ti sei comportato negli ultimi anni? Hai mentito, manipolato, messo in pericolo la vita di molte persone e trasformato, senza nessuna autorizzazione, metà della squadra di football del liceo. Pensi che non abbiano già pensato a somministrarti lo strozzalupo? Dicono che agisca in fretta- le iridi del ragazzo diventano si illumina di un giallo acceso, per poi ritornare immediatamente come prima.

-Va bene, ci sto. E adesso capisco da chi Rose ha preso la sua parte da boss del cartello colombiano-

-Quando hai minacciato Seth?- Daniel sibila al mio orecchio, ed io cerco di guardare altrove. Non è uno dei lavori di cui vado più fiera.

-Quando tu eri tenuto prigioniero dagli Psuché. Ero disposta a tutto, pur di salvarti, e lui non voleva aiutarmi, così ho dovuto trovare delle argomentazioni valide-

-Io mi chiamo fuori. Non ho voglia di mettere in pericolo la mia vita e, soprattutto, nessuno di loro mi sopporta. Mi sono trasferita in questa stupida città alla fine del secondo anno, mi sono messa con un ragazzo che amavo ma che, al contrario, pensava ad un'altra, e nessuno mi parla più perché mi odia-

-Mi hai sbattuto la testa sulla tavoloccia del wc e non hai mosso un dito mentre mi picchiavano. Per quanto anche io ti detesti, non avrei mai permesso una cosa simile-

-Certo, perché tu sei perfetta, non sbagli mai niente-

-Io? Forse mi confondi con qualcun'altra. Ti devo ricordare che sono andata a trovare i Guardiani ad Halloween? Combino un casino dopo l'altro, non riesco nemmeno a controllare i miei poteri!-

-Basta voi due! Non abbiamo tempo per i vostri battibecchi da signorinelle- Cece schiocca le dita e, immediatamente, sia io che Skyler ci ritroviamo incollate alle sedie, con le braccia lungo i fianchi, incapacitate di compiere anche mezzo movimento. –Non voglio sentire un'altra parola a riguardo, è chiaro? Voi andrete in fondo a questa faccenda, che vi piaccia oppure no-

-E' così che Morsein ha instaurato la sua dittatura quasi vent'anni fa- prima che Daniel possa finire la frase, si ritrova anche lui nella mia stessa situazione, visibilmente scocciato. –Andiamo Cece, non credi di stare esagerando un pochino?-

-Non ti ho dato il permesso di darmi del tu, piccolo insolente-

-Ma io ti ordino di lasciare andare mia figlia ed i suoi amici ora. Sono dei ragazzini, non te ne rendi conto?-

-Sei sempre stata una debole Isebelle, mi chiedo sempre cosa mai Ron ci abbia trovato in te- il mio corpo ritorna finalmente in mio possesso. Questa sarà l'ultima volta che qualcuno potrà farmi una cosa del genere, fosse l'ultima azione che compio in vita mia.

-Perché, invece, non racconti a Rose quella piccola parte che le stai nascondendo? Perché non le spieghi per quale motivo i suoi poteri sono così tanto forti?-

-Aspettate, c'è dell'altro?- la donna si schiarisce la voce, ritornando alla sua solita figura composta. –Voi ne sapevate qualcosa?- mi rivolgo ai ragazzi che, immediatamente, scuotono la testa.

-Questa volta no, te lo giuro. Tutto quello che sapevamo, lo hai già scoperto un anno e mezzo fa, non ci sono più segreti- Albus sembra sincero mentre lo dice e, per una volta, voglio concedergli il beneficio del dubbio.

-Tuo nonno Alfred è un angelo, il che faceva di tuo padre un mezzo mago e un mezzo angelo. E se ha davvero convogliato su di te tutti i suoi poteri come crediamo...-

-Tu sei una bomba ad orologeria- Chris finisce la frase al posto suo, con lo sguardo più terrorizzato che abbia mai visto. –Scusate, ma io le lampadine e le finestre che esplodono non me li scordo. Ho il terrore del vetro adesso-

-Potevi fare di meglio Rosebelle, potevi cercarti degli amici un po' più degni della tua presenza-

-Loro sono il meglio, te lo posso assicurare. Fatta eccezione per Seth e Skyler ovviamente-

-Tu non hai idea del potere che hai ereditato da tuo padre. Potrai anche essere per metà mortale, ma l'altra metà che appartiene a questo mondo potrebbe essere l'individuo perfetto che Morsein ha cercato di creare per anni-

-E allora niente più menzogne- mi alzo e la raggiungo. –Niente più memoria che si cancella, niente più cose nascoste, solo verità. Voglio sapere ogni cosa di mio padre e di chi fosse realmente, non ho nient'altro che i ricordi che mi sono rimasti quando avevo due anni, non so come lui e la mamma si sono conosciuti, come si sono incontrati, che tipo fosse, e sono stanca di brancolare nel buio cercando di sentire la mancanza di qualcuno che non so nemmeno chi fosse-

-C'è un fantasma qui- Mike interrompe la discussione, alzandosi di scatto e guardandosi intorno. –Uno potente-

-Cosa?- Daniel mi raggiunge, poggiando una mano sulla mia spalla. –Rose, qualsiasi cosa...-

-Non so come si evocano-

-Non ce n'è bisogno- sta volta è Seth che parla. Le sue iridi si illumina di un giallo acceso, e i suoi canini diventano appuntiti. –E' Halloween, troverà il modo per entrare anche da solo- a quel punto lo spirito si manifesta davanti ai nostri occhi, prendendo le sembianze di un uomo sulla cinquantina, il cui volto mi è familiare.

-Qualsiasi cosa tu voglia, sta' indietro, o giuro che ti farò rimpiangere di aver deciso di ritornare-

-Fermo Daniel, non ci farà niente- tendo un braccio di fronte al ragazzo, che mi guarda confuso. –E' mio padre-

-Cosa? Sei sicura?-

-O mio dio- mia madre sviene, tutto questo è troppo per lei.

-Sì, è mio figlio, potrei riconoscerlo anche da lontano un miglio-

-Dannazione- Daniel si tira indietro i capelli biondi, mordendosi il labbro. –Ho appena minacciato il padre della mia ragazza- 

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