Problema! (Klance)
Lance entrò correndo nella sala degli addestramenti in cui erano riuniti Shiro, Pidge, Hunk, Allura e Keith.
Al suo ingresso tutti si voltarono verso di lui, era solito fare ritardi di diversi minuti e nessuno ci badava più ormai, ma quel giorno era in perfetto orario e tutti lo guardarono con occhi che esprimevano stupore e preoccupazione, tutti tranne Keith che era troppo occupato a lucidare il suo pugnale per ascoltare le chiacchiere del cubano.
-Ho un problema. Un grandissimo, enorme, problema!- Disse con voce carica di tensione. -E ho bisogno del vostro aiuto!- Aggiunse poi cominciando a gesticolare freneticamente.
-Ehi Lance, calmati! Che genere di problema è?- Domandò Shiro. -Necessiti di aiuto a gestire le emozioni? Sai per un pilota può essere complicato gestire lo stress e...-
-O un problema d'amore?- Lo interruppe Allura. -Per i giovani d'oggi è sempre così complicato confidarsi con qualcuno sui propri sentimenti, ma stai tranquillo, noi siamo qui apposta per te!- Lo rassicurò la ragazza avvicinandosi a lui con un sorriso che lo fece entrare ancora di più in agitazione, ma a spezzare quello stato di angoscia ci pensò Pidge.
-Se hai bisogno di aiuto a nascondere un cadavere ho un sacco di nozioni interessanti!- Disse Pidge mentre uno strano luccichio le rischiarava gli occhi color nocciola.
Tutti si voltarono a guardarla sbalorditi, tutti tranne Keith che li stava bellamente ignorando.
-Pidge, Lance non ha ucciso nessuno.- Disse Hunk. -Vero Lance?- Domandò poi guardando il diretto interessato.
-Pensandoci potrei uccidere qualcuno.- Disse Lance guardando Pidge che, immediatamente, si illuminò.
-Assi? Chi?- Chiese Shiro cercando nello stesso tempo un modo per mettere tutti in salvo senza spargimenti di sangue.
Lance ci rifletté qualche attimo. -James(*).- Sibilò mentre incrociava le braccia al petto. -O Michael.-
-Chi?- Domandò Allura senza capire a chi si stesse riferendo il cubano.
-E' una storia lunga.- Disse Hunk.
-Michael Klint(**).- Disse Pidge. -Un tizio molto simpatico.-
-Allora mi aiuti?- Chiese Lance in cerca di risposte.
Pidge annuì. -Per quel tizio puoi già andare a comprare i fiori da mettere sulla sua tomba.-
Alla fine non parlarono più del problema di Lance dato che Shiro, Allura e Hunk cercarono far capire a Lance e Pidge che uccidere le persone era un reato e che sarebbero finiti in carcere, mentre la ragazza cercava di spiegare loro che, con i giusti accorgimenti, tutto era possibile e che per di più nessuno avrebbe sentito la mancanza di quei due e che di conseguenza nessuno li avrebbe cercati.
Solo Keith, dopo i primi tre minuti di conversazione, si era stancato ed era uscito dalla sala per dirigersi verso casa.
Lungo il tragitto passò, quasi per caso, davanti ad una delle pasticcerie di cui Lance gli parlava in continuazione e così si fermò a prendere qualcosa da portargli a casa.
Arrivato a casa si fece una doccia e si sistemò a letto, aveva deciso che si sarebbe fatto una dormita prima che Lance tornasse a casa. Quando Lance tornò a casa, però, Keith non si svegliò e continuò a dormire beatamente, così il cubano decise di non svegliarlo.
Si fece una doccia veloce e si decise a preparare qualcosa per cena anche se, alla fine, optò per chiamare una pizzeria visti gli scarsi risultati ai fornelli e dato che Keith prendeva sempre la solita, e a detta di Lance tristissima, margherita non fu difficile ordinare.
Nell'attesa della consegna il cubano andò a spalmarsi in faccia qualche crema dato che la giornata era stata particolarmente stressante e faticosa e, proprio mentre si impastava il viso davanti allo specchio, gli tornò in mente che non aveva ancora trovato una soluzione per il suo problema.
Proprio mentre finiva di impiastricciarsi la faccia sentì un leggero tossicchiare dietro le sue spalle e, con un enorme sorriso, si voltò verso il corvino che lo guardava con occhi assonnati dalla soglia della camera.
-E' tanto che sei arrivato?- Domandò puntando gli occhi ametista sulla punta del naso resa lucida dalla crema utilizzata dal cubano.
-Un po'. Ho ordinato la pizza, va bene?- Domandò Lance.
-Certo.-
Il paladino blu non sarebbe mai riuscito a capire per quale motivo Keith non entrasse nella sua camera se non esplicitamente invitato a farlo anche se, probabilmente, era dovuto al fatto che entrare nella camera di qualcuno voleva dire entrare nella zona più intima di una persona e proprio come Keith odiava coloro che entravano nella sua lui evitava di entrare in quella di altri.
-Vuoi rimanere impalato lì o ti avvicini?- Domandò aprendo le braccia il cubano. -Non mordo, giuro!-
Keith sbuffò e fece qualche passo all'interno della camera, fino ad arrivare a pochi centimetri dal cubano.
-Lo sai che sei bellissimo?- Domandò Lance alzandosi in piedi e circondando il collo di Keith con le braccia.
Keith lo fissò per qualche attimo senza dire nulla, ma poi Lance sorrise, un sorriso genuino e furbo che, per qualche ragione, fece venire un brivido lungo la schiena al corvino.
-Hai le labbra secche.- Disse il cubano estraendo un tubetto dalla tasca dei pantaloncini e facendolo passare lentamente davanti agli occhi di Keith.
-Assi?- Domandò il corvino.
-Già. Ed è una cosa gravissima.- Disse il cubano aprendo il barattolino e passando il liquido vischioso sulle labbra pallide del corvino che, subito dopo, divennero lucide.
Pochi attimi dopo i due erano già a scambiarsi baci e carezze anche se, improvvisamente, Keith si allontanò di un passo.
-Qual era il problema di oggi pomeriggio?- Domandò. -Alla fine non lo hai detto.-
-Stavi ascoltando?- Domandò sorpreso Lance.
-Sì. Ma tu non lo hai detto.- Disse.
Qualcuno però interruppe nuovamente il cubano che cercava di esprimere il proprio problema, Pidge si trovava sulla soglia della camera con due cartoni di pizza in mano.
-Cosa ci fai qui?- Quasi gridò Lance per lo spavento.
-Mentre rientravo ho visto il corriere delle pizze e voi due siete gli unici a prendere la pizza lì, quindi l'ho pagato e ho preso le pizze. Poi tu Lance non riesci mai a chiudere la porta e a proposito, un giorno di questi vi entrano i ladri in casa, e così sono entrata.- Rispose con estrema tranquillità la ragazza.
Il viso del corvino era diventato paonazzo e stava cercando di respirare profondamente nel vano tentativo di mantenere un minimo di controllo mentre Lance, dal canto suo, sembrava quasi perfettamente a suo agio.
-Lezione imparata!- Disse. -Chiuderò bene la porta. E grazie per le pizze.-
-Già, mi dovete quattordici dollari.- Disse Pidge.
-Domani, promesso.- Disse Lance cacciandola fuori di casa con poca grazia.
Quella sera, al piano di sopra, Shiro e Pidge stavano per andare a dormire quando la ragazza cominciò a raccontargli tutto ciò che aveva visto quel pomeriggio prima di arrivare all'appartamento.
-E Lance è da diabete. E' tremendamente sdolcinato.- Disse Pidge terminando il suo racconto.
-E Keith in tutto ciò è rimasto zitto?- Domandò Shiro.
La ragazza annuì. -Sì, per un attimo ho avuto paura che fosse morto sul colpo. Poi è diventato color pomodoro e ho capito che era ancora vivo.- Ridacchiò.
-Cosa staranno facendo?- Domandò Shiro preoccupato.
Non che non si fidasse di Lance, o di Keith, ma in fondo il corvino era suo fratello, il suo piccolo e ingenuo fratellino che mai ai suoi occhi avrebbe raggiunto un'età tale da poter fare determinate cose.
-Ma poi avevano il lucidalabbra di Lance spalmato su tutta la faccia.- Riprese a ridere Pidge.
E così, mentre Pidge rideva per la scena che aveva visto quel pomeriggio e Shiro si struggeva per tutte le scene catastrofiche che gli venivano in mente, nessuno riuscì a capire cosa stessero veramente facendo Lance e Keith al piano di sotto accompagnandosi con una bottiglia di Coca-Cola, una pizza, le paste che Keith aveva comprato e uno di quegli orribili film strappalacrime che il cubano amava tanto ma di cui non riusciva mai a vedere la fine.
OS Scritta alle 23 di questa notte circa, è quel che è, spero vi piaccia comunque.
*James Griffin, alcuni lo shippano con Keith e in questa OS si fa riferimento al fatto che potrebbe esserci stata una relazione tra i due prima che Keith e Lance si mettessero insieme.
**Michael Klint è un ex fidanzato sia di Lance che di Keith citato nella OS intitolata "Non ti merita".
OS fatta in collaborazione con @Makotojj
Lei e le sue magnifiche Humor sono una delle cose più belle che il mondo abbia mai visto (insieme ai Pan di Stelle tarocchi e alla Klance e al mio fidanzato (citazione obbligatoria a causa della possibile ira del suddetto ragazzo) e dei libri!)
-Anni
(Purtroppo) ad agosto ne ho compiuti 18 e quindi a settembre comincio la quinta superiore.
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