Capitolo 14
«Aaah, che bel film.» commentò sognante Marinette, seduta tra Alya e Adrien.
«Già, sono davvero innamorati...» disse Alya mentre, con un dito, spostò la testa dell'amica sulla spalla di Adrien.
Entrambi erano troppo presi dal film e quindi non si accorsero di quel dolce contatto.
Ma non a tutti piaceva il film...
«Che tortura.» commentò annoiata Cat. Erano gli unici nella sala, ma sussurrò lo stesso.
«Mi costa dirlo, ma hai ragione. Le uniche scene interessanti erano quelle in cui lo facevano...» disse Alex, lanciando un sorrisetto malizioso verso la ragazza.
"Meglio vedere il film che il suo sorrisetto da idiota." pensò Cat, incrociando le braccia e girando lo sguardo verso lo schermo.
«Quando arrivano le parti interessanti?» chiese scocciato il ragazzo.
All'improvviso si sentì un urlo venire dietro di loro.
«Tutti giù!» urlò Nino, buttandosi a terra, seguito dai suoi amici.
Questa volta si sentì un'esplosione e un'altro urlo.
«Che succede?» chiese Cat, tentando di alzarsi.
«Ferma qui!- le ordinò Alex, facendola cadere di nuovo a terra e mettendole un braccio sulla schiena, stringendola a lui -È troppo pericoloso!».
La ragazza rimase sorpresa da quel suo gesto: prima la trattava come un giocattolo e ora si preoccupava per lei e la proteggeva.
"Mi manderà fuori di testa questo ragazzo." pensò Cat, pensando allo strano comportamento del ragazzo.
«Controllo io.» disse Nino, prendendo coraggio e alzandosi.
«Fermo Nino!» gli urlò preoccupato Adrien.
Appena l'amico si alzò venne colpito da un raggio bianco e scomparve.
«NINO!» urlarono preoccupati gli amici.
Poi si guardarono intorno per cercarlo.
«Guardate! È là!» urlò Alya, indicando lo schermo.
Nino era finito nel film.
Iniziarono delle risate provenienti dagli ultimi posti.
«È così divertente.» disse la donna che rideva.
«Tu! Perché l'hai fatto?» le urlò Alya, mettendosi in piedi.
Ella alzò il braccio e dal suo bracciale sul polso uscì un raggio bianco che puntava contro la ragazza.
«ALYA!» urlò Marinette, buttandosi sull'amica in modo che cadesse e non venisse colpita.
«Ragazzi! Io la distraggo e voi scappate!» ordinò Alex.
«No! Colpirà anche te!» si oppose Adrien.
«Adesso! Scappate!» disse Alex, mettendosi a correre per la sala mentre gli amici scapparono.
Cat corse verso una porta. La donna tentò di colpirla ma lei, con un salto, entrò in quello che doveva essere il bagno e cadde.
Trixx uscì dalla borsa.
«Cat! Stai bene?» chiese, accorgendosi che era a terra.
«Sì, è solo una botta...» rispose la ragazza, cercando di alzarsi ma le venne una fitta di dolore al ginocchio che la costrinse a sedersi a terra.
«Non puoi combattere in queste condizioni.» le disse la kwami, mentre controllava la parte dolorante.
«Non importa, devo aiutare i miei amici.» disse Cat. Si mise in piedi e immediatamente un'altra fitta le provocò dolore, però si fece forze e disse rivolta alla volpina «Trixx, trasformami!».
La kwami si catapultò nel suo anello, che si fece subito marroncino e da cui uscì un bagliore arancione. La ragazza venne circondata da questa luce e quando essa cessò, al suo posto c'era Orange Fox.
Camminò zoppicando fuori e suonò il suo flauto per farsi notare dalla donna.
«Arrenditi.....aspetta, come ti chiami?» le chiese la ragazza-volpe, accorgendosi di non sapere ancora il suo nome.
«Sono l'Employée, volpe.» rispose la donna mascherata con una smorfia di rabbia. Ora la supereroina poteva vederla meglio: aveva una tuta attillata fino ai piedi a righe bianche e nera con, all'altezza della vita, una gonna corta nera come la maschera che portava al volto.
«Oh, molto piacere.» disse divertita Orange Fox, facendo un inchino.
L'Employée le lanciò un biglietto che finì a terra davanti alla ragazza-volpe, che si avvicinò interrogativa. Era solo un pezzo di carta che faceva uno strano tocchettio....come quello delle bombe.
«Attenta!» urlò una voce maschile che si gettò su Orange Fox, spostandola dal biglietto che esplose subito dopo.
La ragazza-volpe finì con la schiena a terra e quando riaprì gli occhi vide chi l'aveva salvata. Era un ragazzo dai capelli scuri, gli occhi gialli con l'iride di un giallo più scuro e aveva una maschera grigia, come la tuta, le orecchie e la coda da lupo di un grigio un po' più chiaro.
«C-chi sei?» riuscì a dire Orange Fox. Era imbarazzatissima. Beh, un ragazzo mascherato le era saltata addosso ed ora è sotto di lui, è chiaro essere imbarazzati.
"Soprattutto se il ragazzo è carino." aggiunse la ragazza-volpe nella sua mente.
Il ragazzo si alzò «Il mio nome è The Wolf, e credo che tu sia Orange Fox».
Le mandò un sorriso e la ragazza-volpe non poté far altro che ricambiare, arrossendo.
Quest'ultima tentò di alzarsi, ma cadde subito dopo per il dolore al ginocchio.
«Stai bene?» le chiese preoccupato The Wolf, mettendosi in ginocchio in modo tale da stare alla sua stessa altezza.
«S-sì...credo...» rispose Orange Fox.
L'Employée apparse dietro di loro e, usando il suo bracciale, lanciò un raggio di luce contro i due. Il ragazzo-lupo, appena in tempo, prese la ragazza-volpe a mo' di sposa e la portò via tra le sedie della sala. Orange Fox arrossì sorpresa e si tenne mettendogli le braccia intorno al collo.
Intanto Alya stava nascosta dietro una sedia.
«È perfetto per il mio blog.» mormorò tra sé e sé, prendendo il telefonino per registrare.
La donna se ne accorse e usò la luce contro di lei. Subito Alya si ritrovò nel film insieme a Nino.
Una ragazza mascherata da coccinella corse verso lo schermo.
«Alya!» urlò preoccupata.
«Sto bene, sto bene.» la rassicurò la mora iniziando a registrare con il telefonino.
«Fortuna che è un film d'amore.» pensò ad alta voce un ragazzo con le orecchie da gatto.
«Chat Noir, sei sempre il solito.» disse Ladybug, girandosi verso di lui e incrociando le braccia.
«Sono purrfetto, lo so.» si pavoneggiò Chat Noir.
«Ora però andiamo.» disse la ragazza-coccinella, prendendo il suo yoyo.
«Sì, My Lady.» disse il ragazzo-gatto. «Ah, un'ultima cosa...- disse prima di andare rivolto a Nino -vedi di non fare cose strane con la ragazza solo perché siete in un film d'amore».
Fece cenno di saluto e se ne andò con Ladybug, lasciando i due ragazzi perplessi.
I due supereroi corsero verso L'Employée, che continuava a cercare di attaccare The Wolf e Orange Fox.
Alla fine il ragazzo-lupo riuscì a portarla al sicuro nel ripostiglio del cinema.
«Ecco, ora sei al sicuro.- disse mentre la appoggiava delicatamente a terra -Ora devo andare».
Stava per oltrepassare la porta.
«Aspetta...» lo bloccò la ragazza-volpe, prendendogli la mano.
The Wolf se ne accorse e girò il suo sguardo verso Orange Fox «Cosa succede?».
«Voglio...aiutarti...» rispose quest'ultima.
«Non puoi muoverti, te lo sei dimenticata?» le ricordò con tono autoritario il ragazzo-lupo.
«Ma non voglio stare qui a fare niente mentre voi-» non riuscì a finire la frase che il ragazzo mascherato le tappò la bocca.
«Ssshh...» sussurrò, intimandole di stare zitta.
Con il loro silenzio riuscirono a sentire dei rumori di tacchi fuori la porta...i tacchi come quelli di L'Employée.
1...2...3...il rumore finisce. Cessa completamente.
Dato il via libera, The Wolf tolse la mano dalla bocca di Orange Fox, che tirò un sospiro di sollievo.
All'improvviso si sentì un botto...
SpazioAutrice
Salve!
Lo so che vi starò lasciando in suspence ma se continuo arriverò a più di 2 mila parole, quindi finisco nel prossimo capitolo.
Quel disegno a inizio capitolo l'ho fatto io (i momenti di noia fanno male) e rappresenta gli occhi di The Wolf. Però in realtà non è Akumizzato.
Non ancora.....
#troppasuspence
Un'altra cosa: grazie per essere arrivati a mille visualizzazioni, non ho parole. Io non credevo che arrivasse nemmeno a 100 questa storia. Grazie mille.
E ho finito, ci vediamo al prossimo capitolo.
Baci.
-A
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top