Nell'Agosto del 2012, all'improvviso Federico non sentiva bene, però non si capiva da cosa era provocato questo malessere che lui aveva, perché neanche lui riusciva a spiegarselo. Allora senza troppi indugi i miei genitori portarono a mio fratello dal dal pediatra ed il dottore gli diede delle medicine pensando che fosse un influenza stagionale. Passano i giorni e lui non stava meglio anzi sta peggio e peggiora sempre di più. Dato che aveva capito che non era un influenza stagionale portarono mio fratello in ospedale e lì fecero tutte le procedure per capire di cosa fosse affetto. Subito i medici disse che mio fratello aveva la leucemia (tumore nel sangue), Io purtroppo non sapevo cosa fosse, allora, pensavo che da lì,  in poi sarebbe prima o poi uscito. Mio soffre tantissimo con questa brutta malattia, finché si dovette perfino a radere i capelli a zero, però io pur sempre non capivo, perché non usciva di là. Finché un giorno il dottore mi fece entrare ed io parlai con Federico finalmente, gli raccontai tutto ciò che stavo facendo, come andava a scuola e tante altre cose, lui di ciò era felice fu una lunga chiacchierata.
I giorni passavano ed io ogni giorno andavo a trovare Federico e tutti i giorni parlavamo gli facevo dei disegni.
Agli inizi Settembre 2012, mio fratello cominciò a sentirsi male di nuovo, e quindi, la voce cominciò ad abbassarsi, quindi sembrava quasi rauca a me sembrava che sei sforzasse a parlare, allora, alcune volte lo salutavo dal vetro.
Il 20 settembre 2012, lui stava bene, tanto che si alzò perfino dal letto e camminava,fece il giro di tutto l'ospedale salutando tutte le persone che aveva conosciuto. Quel gioco parlammo e giocammo fino a tarda sera con la promessa che il giorno successivo avremmo rifatto ciò che ha fatto quel giorno.
Il 21 Settembre 2012 alle 14:14, mio fratello muore ed io non ci volevo credere, mi crollo il mondo addosso, in quel momento mi fece divorare dal dolore e pensavo che la morte di mio fratello, fosse stata colpa mia, perché il giorno precedente parlammo giocammo fino a tarda sera e quindi l'avevo sfinito e per questo motivo era morto. Il 22 Settembre ci furono i funerali e il 23 Settembre cambiammo città e da Ostiglia trasferimmo prima a Pesaro e poi in provincia di Porto Recanati. Dalla morte è di mio fratello mio padre cambiò radicalmente e incominciò a rendere la mia vita un inferno.
Praticamente mi tolse tutti i giocattoli e la mia camera divenne vuota c'era solo il letto per dormire Non potevo avere giocattoli né potevano avere videogiochi, niente di niente. Lui voleva che io non mi legasse a niente in modo da non poter soffrire di nuovo, andare a scuola mi accompagna lui in modo che non mi legassi ai compagni di classe per strada, ordinò alla mia insegnante di mettermi in un banco in solitario. Per colpa di ciò venni bullizzato dai miei compagni di classe sia alle medie, sia alle superiori. Quindi la mia vita era un inferno sia in casa, sia a scuola. Allora, io a 14 anni non ce la facevo più a sopportare mio padre e i compagni di classe, quindi decisi di costruire intorno a me una casa di specchi dove ogni specchio rifletteva un momento brutto della vita. Io nella nella casa di specchi mi sentivo protetto ed era un luogo mentale dove tutto il male sta fuori ed io stavo bene all'interno.
Mio fratello morì all'età di 8 anni ed anche io avevo 8 anni e quindi vissi dieci anni in questa condizione che ho raccontato in precedenza.
Cioè io sono così divorato dal dolore con sentimenti che sono: tradimento, solitudine, disperazione ed illusione. Tutto ciò mi fece in depressione cronica e da lì cominciai ad andare in anoressia e cominciai anche ad autolesionarmi. Tanto in quegli anni non mi interessava niente della mia vita. Infatti, volevo farla finita, ma riuscì a salvarmi Federico che mi venne in sonno e disse: <<non fare una sciocchezza simile, perché anche se non mi vedi io sono con te!>>. Da quel giorno in poi, lasciai perdere l'idea di farla finita e mi sentii un tantino risollevato.
Quando io feci 18 anni, l'inferno che aveva creato la base cessò e da lì cominciai la mia rinascita.