37. Il nostro angelo custode
Era ormai qualche minuto che Niccolò fissava innamorato la ragazza al suo fianco. Stranamente si era svegliato prima di lei, e mentre la guardava dormire beata non poteva fare a meno di pensare a quello che era successo poco prima.
È davvero accaduto? Ho fatto l'amore con Noah?
Sospirò e lo sguardo gli cadde su un disegno di Esther che aveva appeso al muro.
Questo rappresentava tre omini stilizzati, uno scarabocchio marroncino e un omino con le ali; che corrispondevano rispettivamente a lui, lei stessa e loro padre; lo scarabocchio marrone dovrebbe essere Spugna, e l'omino con le ali la loro madre.
Subito il ricordo di quel giorno lo avvolse e lo riportò in dietro con la mente
*flashback*
-Guarda Nicco! Guarda cosa ho fatto!- lo chiamò la bambina entrando nella camera del fratello con un foglio di carta tra le mani
-fammi un po' vedere.. - disse lui prendendo il foglio dalle sue piccole mani
Restò qualche minuto ad osservare il disegno, lo girò e lo capovolse tra le mani in tutti versi, ma non riusciva a distinguere le figure che vi erano disegnate
-Esth.. - la chiamò piegando la testa da un lato
-si?- rispose curiosa di sapere il parere del fratello
-È molto bello, davvero,ma...cosa..cosa dovrebbe rappresentare? - domandò sperando di non averla ferita
-ma come? Non si vede che siamo noi? Forse vi ho disegnato male..forse non siete voi quelli nel disegno. - rispose delusa chinando la testa, e Niccolò venne travolto presto dai sensi di colpa
-Scusa ridammelo, fa niente! - aggiunse poi la piccola cercando di prendere il foglio dalle mani del fratello, ma quest'ultimo alzò il braccio in modo da non farglielo prendere
-Ma no! Guarda che è bellissimo! Solo che non l'ho osservato con attenzione!-le disse per poi impegnarsi nel distinguere le figure ritratte sul foglio
-Ok questo omone è papà, giusto? - domandò sperando di aver indovinato
-si.. -
-Ok.. Ahm... Questo un po' più bassino sono io...? - domandò stupito e allo stesso tempo incuriosito. Le altezze le aveva fatte a logica o ad intuito?
-Si! Perché tu sei nano, vero? - domandò Esther come per avere conferma
-Non sono proprio nano.. - borbottò fingendosi offeso
-Adriano dice sempre che sei nano- fece spallucce lei
-come se lui fosse un gigante- alzò gli occhi al cielo Niccolò
-ah no? Sei alto? E perché quando ti chiedo di prendermi il bicchiere dalla mensola devi salire sulla sedia? - domandò con un sorriso furbo sulle labbra
-ok si forse sono un po' basso! Ma non sono nano, sono gli altri ad essere alti!-
-sisi certo - disse per poi nascondere un sorrise quando sentí lo sguardo del fratello posarsi su di lei
-comunque.. Questa sei tu e.. - si bloccò quando vide la figura di un omino stilizzato con quelle che dovrebbero essere delle ali
-questa è mamma.. - sussurrò senza staccare gli occhi dal foglio
-hai detto che mamma ci protegge da la su- disse la piccola indicando in alto
-quindi è un angelo, un angelo custode.. Il nostro angelo custode. -
*fine flashback*
-a che pensi? - la voce della ragazza, seguita da uno sbadiglio, lo riportò al presente
-pensavo che da quando sono tornato non ho visto Esther.. Tu però hai detto che lei è entrata qui- spiegò il moro
-quindi mi hai sentito? - domandò sorridendo usando un tono stupito e alzando il busto
-certo che ti ho sentita, solo che.. Mi ricordo solo alcune cose - spiegò facendo spallucce
La ragazza sorrise, abbassò lo sguardo e arrossì quando si ricordò del suo corpo nudo. Si ricoprí velocemente col lenzuolo e si coprì fino alla punta del naso.
-È inutile che ti nascondi miledy, non c'è niente di nuovo che io debba ancora vedere - disse facendole l'occhiolino per poi scoppiare a ridere, mentre lei si coprì ancora di più col lenzuolo
Niccolò bloccò le risate all'improvviso sentendo un dolore lancinante premergli sul petto.
Si stese sul letto e strinse i denti per il dolore, sotto lo sguardo preoccupato della ragazza
-amore che succede? - gli chiese scoprendosi di poco col lenzuolo
Il ragazzo non rispose e continuò a piegarsi per il dolore e stringere prepotentemente il lenzuolo tra le dita
-f..fa male... - sussurrò a pena per poi sdraiarsi di schiena contro la superficie del lenzuolo e alzare il bacino
-probabilmente sono le ferite sulla schiena che stanno facendo infezione, stanotte avresti dovuto riposarti.. - spiegò Noah prendendo la veste che giaceva ai piedi del letto per poi coprirsi e prendere il necessario per curare le ferite.
-Riesci a metterti di pancia in giù? -
-posso tentare.. - rispose per poi girarsi e posare il viso sul cuscino stremato
La ragazza gli spostò delicatamente il lenzuolo, scoprendo i numerosi tagli provocati dalle rocce e dalla frusta.
Questa volta, rispetto a quella notte, erano ben facili da vedere.
-per favore fai piano.. - la pregò Niccolò con voce ovattata dal cuscino
-farò il possibile affinché tu non senta ulteriore dolore- lo tranquillizzò lei accarezzandogli i capelli disordinati
Passò il disinfettante sulle ferite che bruciarono sulla pelle del ragazzo e le tamponò con un panno.
Niccolò trattenne un sussulto e strinse i denti, cosa che non sfuggì alla ragazza che però continuava a tamponare
-Noah - la chiamò lui
-mh?
-brucia - disse evidentemente dolorante
-lo so amore ma non posso evitarlo, se brucia vuol dire che ti farà star meglio - spiegò lei imbevendo il panno con del medicinale che Gaspare aveva lasciato sul comò
***
-ed ecco fatto! - esclamò la ragazza soddisfatta dopo aver fasciato anche l'ultima ferita
-avevi detto che non mi avrebbe fatto male, e invece fa male eccome! - si lamentò il ragazzo stringendosi al cuscino
-oh povera gioia! - enfatizzò ironicamente lei per poi lasciargli un bacio a stampo sulla scapola destra
-così va meglio? -
-un po' - rispose lui abbozzando un sorriso. Il dolore non era calmato, per niente, ma gli piaceva sentire le sue labbra sulla sua pelle.
-te lo scordi che inizi a baciarti tutta la schiena Ní - lo bloccò Noah smorzando una risata
-come vuoi, mi accontenterò di uno solo- disse per poi girarsi e lasciarle un bacio sulle labbra -o forse due -
-o tre- continuò per poi avvicinarsi al suo viso
-e se io non volessi? - lo stuzzicò lei incrociando le braccia e guardandolo con aria di sfida, cercando di nascondere il sorriso che nasceva sulle labbra
-beh se non vuoi darmelo tu, me lo prenderò io-
-ah si? E sentiamo come avresti intenzione di fare? -
-così - rispose per poi bloccare le braccia abbracciandola, e alzarle il mento con una mano così da poterla baciare
-così però non vale- borbottò lei ad un filo dalle sue labbra
-oh si invece, vale questo e molto di più. Sa principessa deve sapere che noi qui al villaggio non abbiamo limiti- rispose fingendo un tono spavaldo
-ho notato-
La loro attenzione venne catturata da Spugna che entrò zampettando nella stanza e si diresse subito dai due
-buongiorno cucciolo- lo accarezzò la ragazza prendendogli il muso tra le mani e avvicinandolo al viso che venne subito leccato dal cane
-ma ciao spugnetta - disse Niccolò facendosi notare dal cucciolo che gli si avvicinò subito. Aveva capito che il ragazzo si era ripreso, proprio per questo gli faceva, come si suol dire, le feste.
-mi aiuti ad alzarmi? - gli domandò lui staccandosi dal cane e riferendosi alla ragazza che nel frattempo si era alzata in piedi, le tese le mani e attese
-no, devi riposare- rispose decisa
-eddai.. Non c'ho più voglia di stare a letto! - si lamentò lui supplicandola con lo sguardo
-e dove vorresti andare con quella caviglia rotta? - gli chiese alzando un sopracciglio
-Da Esther - rispose lui lasciandola senza parole, non si aspettava che rispondesse così in fretta.
-Esther? E perché? - domandò curiosa
-oggi compie gli anni, voglio farle le auguri e voglio che sappia che sto bene- rispose serio e totalmente sincero
-E va bene- acconsentì lei dopo aver sospirato
-solo se mi prometti che oggi pomeriggio ti farai vedere da un medico - continuò poi guardandolo seria negli occhi
-come vuole lei madame -
-e comunque secondo me dovrebbe venire lei qui, guardati! Non ti reggi nemmeno in piedi! - esclamò lei con tono nervoso e al col tempo preoccupato
-No, voglio andare io- rispose deciso per poi sforzarsi e alzarsi dal letto
Mentre cercava di mettersi in piedi però perse l'equilibrio, fortunatamente la bionda lo prese in tempo
-dai.. Reggiti a me- propose lei accompagnandolo alla porta
-avevi detto che era una pessima idea- notò lui
-lo è, ma non voglio che ti faccia male- rispose semplicemente alzando le spalle e facendolo poggiare alla porta
-ok, la stanza di Esther è proprio lì, devo cercare di arrivarci sano e salvo senza spezzarmi nulla e senza fare rumore.. - borbottò Niccolò a bassa voce calcolando il "percorso" da fare
-Nic- lo interruppe lei facendolo voltare
-è stato bello- disse solo, sperando che il ragazzo avesse capito a cosa si riferisse
Evidentemente non fu così dato che quest'ultimo la guardava con aria confusa
-cosa? - chiese infatti
-dai..non farmelo specificare.. - borbottò lei arrossendo in viso mentre si copriva con le mani le guance arrossate
-ma cosa? Non capisco - continuò lui prendendola in giro, aveva afferrato cosa voleva intendere la ragazza, ma gli piaceva vederla balbettare con le guance rosse mentre tentava di nasconderle coprendole con le mani. La trovava paffuta e graziosa al tempo stesso.
-niente, lascia stare.. - si arrese lei abbassando lo sguardo sospirando
-è stato bello anche per me, tranquilla- le disse lui vedendola in difficoltà
-ma..avevi detto che.. -
-che cosa? Io non mi ricordo di aver detto niente.. - fece il vago
-mi prendi in giro? - domandò lei smorzando una risata
-forse- rispose per poi farle l'occhiolino e uscire finalmente dalla camera. Poggia un palmo della mano alla parete e giunge nella camera della sorella, ancora dormiente nel suo comodo letto.
Sorrise alla vista del solito peluche tra le braccia della piccola e si avvicinò ad ella cercando di fare meno rumore possibile.
-Esth, tesoro.. - sussurrò cautamente cercando di svegliarla scuotendola delicatamente come suo solito
-mhh.. - mugolò lei stropicciandosi gli occhi
-chi è che compie gli anni oggi? - le domandò ancora
-Nic..-sussurrò sorpresa la bambina, e un sorriso prese posto sulle sue piccole labbra rosee
-la vedo un po' difficile dato che io 5 anni gli ho compiuti anni fa- sorrise il moro sedendosi sul bordo del letto
-Nicco! Sei qui! Sei sveglio! - esclamò contenta per poi cercare la sua direzione e buttarli le braccia al collo
-sei qui.. - sussurrò ancora con la testa nell'incavo del suo collo
-sono qui, adesso sono qui. Buon compleanno pulce - le diede qualche bacio sulla guancia e si staccò dall'abbraccio
-grazie orso - lo ringraziò sorridendo con gli occhi lucidi
-Esth, purtroppo non sono riuscito a prenderti un regalo..non ne ho avuto né il tempo né l'occasione e.. - tentò di giustificare le sue scuse
-tranquillo- lo interruppe lei
-a me basta che sei qui - disse per poi abbracciarlo di nuovo
Piccolina mia
Chissà cos'hai provato quando te l'hanno detto, mi dispiace Esth..
Scusa se sono stato assente in questo periodo, scusa, scusa, scusa.
-Nicco- lo richiamò la bimba distraendolo dai suoi pensieri
-dimmi tutto -
-pensavo di non poterti più riabbracciare, lo sai? - confessò con innocenza facendogli venire una fitta al cuore
-anch'io ho avuto paura di non potervi rivedere Esth, anch'io. Ma ora è passato, nessuno mi porterà più via da te -
-lo prometti? -
-lo prometto. -
È un po' corto e non è granché, perdonatemi :/
Ciao ciao ❤️
-Fla:)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top