~Sul Treno~

- Ma quanto è pesante questo baule, Stella?!- sbraitai contro la mia nuova amica mentre in due stavamo trasportando la sua roba su una cabina del treno.

- Uffa!!! Quanto sei noiosa! Ci ho messo solo qualche vestito! Rispose lei asciugandosi il sudore dalla fronte.

- E i libri?-

- Quelli sono nell'altra borsa che ho già messo via nella cabina...

- Quindi hai due valigie?!-

- Tre se contiamo quella delle cose personali... E forse quattro se contiamo la valigietta con Timmy... -

- Pure tu hai un gatto? - dissi valutando quel nome "puffoso" da gattino.

- No, quelli sono noiosiii! Meglio i rospi!-

La guardai un po' male. Era divertente, pazza e coraggiosa, tutto quello che non ero io. Era proprio la mia metà.

Spostai le mie cose nella cabina dove si era messa lei. Poi chiacchierammo e giocammo con i nostri amici (avevo deciso di chiamare il mio gattino Mitz, scelta casuale) ma improvvisamente la porta della cabina si aprì quasi timidamente.

- P... p... posso... posso stare qui con voi? - chiese un ragazzo della nostra età, con dei capelli castano chiaro e degli occhi color nocciola con in mano una gabbia contenente un piccolo gufo marrone.

- Sì certo, perché no? - dissi io facendogli posto di fianco a me.

- Grazie! Io comunque mi chiamo Stefan. - disse quasi cambiando colore dalla gioia.

Era simpaticissimo, un po' impacciato ma simpaticissimo. Così carino e gentile, mi piaceva proprio! Discutemmo di tutto, dalle magie alle nuove fantastiche tecnologie babbane alla maestosità di Hogwarts. Era bellissimo poter parlare con degli amici così fantastici.

Quando poi arrivò la "vecchia del treno" (o almeno tutta la mia famiglia la chiamava così) io presi quasi tutto il carrello, lasciando a bocca aperta i miei amici.

- Su, su! Prendeteli!- Li incitavo io.

Stefan si rimpilzò quasi fino a svenire, mentre Stella prese le Gelatine Tuttigusti +1 e mi propose una sfida.

- Se trovi quella al gusto di vomito... Ti obbligo ad andare nella cabina di Nifty! - mi urlò eccitata.

- E chi è scusa? -

- La cretina bionda. - disse lei secca.

- Allora, va bene! Accetto la sfida!

- Perfetto! - conclusi

Cominciammo a mangiare di tutto mentre Stefan ci incitava urlandoci contro. Mi era capitato di tutto: dal legno, alle ascelle, alla formica. Ma anche se speravo che non giungesse quel momento, o che non giungesse a me, mi capitò la caramella al vomito. Così la sputai immediatamente.

- Che fifona! Io l'avrei mandata giù! -

- Zitta! Ora mi tocca pure andare da Nifty... - dissi triste io.

Non avevo molto coraggio, quindi mi feci accompagnare da Stella, o meglio: trascinare. Andammo avanti di circa sei o sette cabine e bussammo. Lei si spostò e io rimasi lì come un'ebete.

- Ehm... Ciao. - dissi io quando aprirono la porta.

- E tu cosa ci fai qui?! - urlò Nifty vedendomi.

- Stavo, ehm... Stavo cercando una... rana della mia amica. - dissi incerta.

Tutti scoppiarono a ridere, tutti tranne un ragazzo biondo con gli occhi smeraldo nell'angolo. Mi guardò deciso, come se volesse mandarmi un messaggio.

- Beh, qui non c'è. - disse lui - E ci stiamo avvicinando ad Hogwarts quindi ti consiglio di andarti a cambiare. -

Così io uscii molto perplessa.

- Come è andata? - Mi chiese Stefan una volta tornate in cabina.

- Abbastanza bene, c'era uno strano ragazzo che è stato quasi gentile con me. Era carino... Ed è stato l'unico a non aver riso di me.

- Ah... Davvero gentile. - disse Stefan con aria un po' stranita. - Ora però ci dobbiamo cambiare, mentre eravate via sono arrivati ad avvisarci i prefetti di tassorosso. Hanno poi chiesto se qui si trovava la discendente di Tosca Tassorosso e io gli ho risposto di sì. Erano molto eccitati, mi piace quella casata. -

A quel punto mi venne un colpo al cuore. Lo smistamento. Io ero l'ultima discendente, tranne mio fratello, di uno dei quattro fondatori. Le altre famiglie dei fondatori si erano disperse o finite (come nel caso di Voldemort nei serpeverde). E i tassorosso contavano sul fatto che finissi nella loro casata. Ero nel panico totale.

- Bene, ora dobbiamo cambiarci. Quindi esci per favore. - dissi secca.

Una volta che Stefan uscì, Stella mi chiese:

- Perché sei stata così brusca?

- Non centra lui, è una lunga storia.

Dopo pochi minuti Stefan tornò nella cabina e chiaccherammo un po', ma io ero sempre inquieta.

Quando il treno si fermò, il mezzogigante più simpatico della Terra, nonché mio padrino (perché la mia famiglia era sempre stata in buonissimi rapporti con lui) chiamò quelli del primo anno. Quando lo vidi li corsi incontro ad abbracciarlo. Mi prese in braccio e gli scese una lacrima.

- La mia Tassorosso preferita è già grande! Che onore averti qui!-

- Grazie Hagrid, però mi stai soffocando! -

- Sì, certo scusa. Mi sono lasciato prendere troppo dalle emozioni. Ora però ho un'intera stirpe di giovani ragazzi da portare al castello. Quindi, smammare.
Così ritornai da Stella, che mi stava guardando incredula. Così le spiegai di Hagrid. Poi salimmo sulle barche e dopo un lungo tragitto entrammo nel castello.

- Pronti? - dissi ai miei due nuovi amici.

- Quasi... - rispose Stefan.

- Ovviamente! - rispose Stella.

E poi entrammo nella Sala grande.

Buonsalve Pandacorni! Io avevo già scritto questa storia ma mi hanno hackerato il profilo... 😭. Spero vi piaccia la storia e che per quelli che guardavano l'altro profilo mi ritrovino. Scriverò un giorno sì e un giorno no, se riesco. Vi lovvo tantissimo 💜💜💜.
Mannalisa 🌟.

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