~La simulazione: prima paura~

Tutto si fece buio e persi il senso dell'orientamento. Vagai in modo indefinito nello spazio buio intorno a me e i miei piedi non riuscirono a trovare un luogo per appoggiarsi. Dopo secondi di terrore puro, dove pensai che qualcosa fosse andato storto e fossi imprigionata nell'oblio per l'eternità, sentii un forte dolore alla testa e dallo spazio vuoto e freddo attorno a me cominciarono ad apparire milioni di immagini diverse, formate come ad icona e sparse dappertutto. Alcune immagini mi trasmettevano un familiare senso di orrore, come un dejà-vu, ma altre non mi ricordavano assolutamente niente. Sempre dopo alcuni istanti molte cominciarono a scomparire, anzi, tutte tranne tre scomparvero. Quest'ultime effettivamente erano quelle che mi spaventavano di più e capii subito che erano le tre paure scelte dalla pozione. Da ognuna di esse provenivano odori diversi: da quella a sinistra proveniva un odore di campagna e di stantio, da quella centrale odore di sangue e da quella a destra un odore familiare che però non riuscii ad identificare.

Una lieve brezza mi sfiorò la pelle, come se mi stesse salutando. Io, nonostante sembrasse innocua, sfoderai la bacchetta di colpo. Come pensavo la brezza aumentò e diventò un vero e proprio vortice. Non potendomi aggrappare a niente mi lasciai trasportare, ma cercai almeno di vedere in quale "paura" stavo entrando. Odore di campagna, di stantio. Era quella a sinistra.

Chiusi gli occhi per non guardare, ma li dovetti riaprire subito dopo. Ero in una cassa, rannicchiata in un angolo. Le pareti mi schiacciavano e mi mancava il respiro, la mia solita ansia si era insinuata nella mia mente: ero claustrofobica. Cercai di distruggere le pareti con qualsiasi incantesimo possibile e da me ricordato, ma non mi venne in mente niente. Il panico mi sopraggiunse.

- Ti prego Anna! Stai calma! - diceva la mia mente, ma io non ce la feci e cominciai a piangere inesorabilmente.

Mi ero promessa di non piangere, specialmente nella prima prova... Ma le pareti continuavano a restringersi e io ero in preda al panico più totale. Il mio cuore batteva ad una velocità mai raggiunta e io stavo letteralmente svenendo, ma una cosa mi fece rinsavire.

Un ricordo.

Mi vidi me da piccola, a giocare nella nostra grande villa con mio fratello. C'era un odore nell'aria, molto simile a quello presente in quella cassa. Mio fratello mi stava parlando di qualcosa sui conigli. Io ridevo ma da lontano si sentiva nostra madre arrivare piuttosto arrabbiata:

- Se non stai ancora studiando, giuro che... - non mi ricordo bene il resto, ma non credo che fosse qualcosa di piacevole.

Mio fratello si spaventò un po' ma mi guardò divertito.

- Giusto perché stavamo parlando dei conigli, me ne andrei proprio come loro! -

Si puntò la bacchetta sulla fronte e io lo guardai preoccupata. Poi esclamò tutto d'un fiato:

- Lapifors! -

Il suo corpo cominciò lentamente a trasformarsi: le orecchie diventarono più lunghe,  si stava sempre più restringendo e il suo naso era diventato come quello di un roditore.

Improvvisamente mio fratello era diventato un coniglio.

Ma adesso vi chiederete... Cosa centra questo ricordo con la mia prima prova? Anche io inizialmente non sapevo cosa pensare, ma poi mi resi conto che diventando un essere più piccolo comportava essere in uno spazio più grande e far svanire il mio panico.

Così, con la mano ancora tremante e l'angoscia che mi schiacciava il petto, mi puntai la bacchetta alla testa e con parole semplici e decise urlai:

- LAPIFORS! -

Sentii un piccolo formicolio alle gambe, che poi si trasmise in tutto il mio corpo. Notai che come mio fratello mi stavo rimpicciolendo e le mie orecchie stavano crescendo a dismisura. Il naso si era appiattito e sentivo le mie manine diventare soffici soffici.

Ancora oggi non riesco a capire come sia riuscita a fare un simile incantesimo di trasfigurazione umana, specialmente con me stessa.

Guardai la cassa, ora era gigantesca. Mi rilassai, chiusi gli occhi e assaporai quella sensazione dove l'ansia è passata e ti senti euforica, oltre che provare le mie nuove super-doti da coniglio.

Ma ovviamente tutto questo durò per poco, perché la brezza di prima ritornò spazzando via quello scenario e facendomi ritornare umana. Mi ritrovai in un altro scenario. Vi giuro che rimpiansi molto quello di prima.

Buonsalve pandacorni! ❤
Sono brava a mantenere le promesse, eh?
Spero di ripendere bene il ritmo in questo periodo.
Comunque, spero anche che vi stia piacendo questa storia!
Vorrei ringraziare chi ha espresso il suo parere sulla mia cara "Anna" dandomi molti consigli e chi, mettendola in un fantasticoso elenco lettura, la sta pubblicizzando!
Cosa succederà nella seconda prova? 😨😏
La vostra (forse) cara Anna😂

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