capitolo 17
capitolo 17
I raggi del sole, timidamente oltrepassavano la stoffa sottile della tenda appesa alla finestra. Placidamente steso a letto, Sasuke osservava il ragazzo dormiente accoccolato accanto a se, in posizione semi fetale con la testa poggiata sulla sua spalla mentre i capelli biondi ricadevano scombinato sul cuscino, le braccia leggermente piegate verso il petto e le gambe anch'esse semi piegate.
Quella notte gli incubi erano tornati a tormentare il sonno dell'Uchiha. Il giovane si voltò ad osservare la sveglia posta sul comodino accanto al proprio letto, erano appena le cinque del mattino, era presto ne era consapevole ma non riusciva a chiudere occhio, sentiva i sensi di colpa prepotenti opprimergli il petto. Il giorno prima con Naruto inizialmente si era lasciato prendere dalla rabbia, da quel brutto litigio aveva appreso che doveva prendersi le sue responsabilità. Con il biondo aveva finto tutto il tempo mostrandosi tranquillo, in quegli splendidi occhi azzurri riusciva a leggere chiaramente la paura e lo sconforto che dominavano lo stato d'animo del ragazzo. Per il moro era naturale mostrarsi impassibile, nascondere i suoi sentimenti, le proprie ansie, le paure, mostrare le proprie reali emozioni avrebbe significato solo altro dolore e sofferenza per il compagno.
Si rigirò tra le coperte poggiandosi su un fianco di fronte al biondo. Naruto mugugno infastidito per aver perso il suo appoggio, Sasuke non riuscì a trattenere un piccolo sorriso. Non fu altro che un lieve stiramento di labbra sostituito poco dopo da un espressione trite, corrucciata che mostrava appieno il tormento presente nell'animo del giovane dai capelli corvini. Rimase immobile in quella posizione ad osservare il biondo. Conosceva i tratti di quel viso, ma ogni volta si stupiva dei cambiamenti presenti su quel viso angelico.
Rimase in quella posizione per una mezz'ora abbondante ad osservare ogni piccolo dettaglio di quel viso che per anni lo aveva fatto dannare. Da prima con suoi modi stupidi, goffi e infantili, subito dopo con la cocciutaggine tipica di quel dobe ed adesso.... con quel sentimento che da tempo ormai presente nei loro cuori li aveva condotti al punto del non ritorno. Tese una mano accarezzando con estrema delicatezza la guancia brunita del compagno, profondamente addormentato, fece scorrere la mano lungo il collo carezzando poi la spalla nuda scendendo fino al ventre ancora perfettamente piatto. Nonostante la consapevolezza stentava un pò a credere che sarebbe diventato padre. Avrebbero avuto un bambino, un piccolo fagotto completamente dipendente da loro. Sasuke dentro di se si sentiva combattuto, da un lato era felice per questo regalo inaspettato. Ormai si era rassegnato all'idea che l'unico modo per avere un figlio fosse quella di sposare una donna che non amava, è invece come al solito il dobe lo aveva stupito regalandogli la possibilità di avere una famiglia. Dall'altro lato era spaventato, accudire un bambino non è una cosa semplice, conoscendo quello sbadato di Naruto avrebbe finito col combinare un disastro dietro l'altro, avrebbe dovuto farsi carico lui di tutto. Da adesso in poi si sarebbe preso cura di due bambini, uno bello cresciuto, mentre l'altro piccolo e bisognoso di attenzioni.
Continuava a tenere la mano poggiata sullo stomaco del biondo. Concentrò una piccola quantità di chakra sulla mano, voleva sentire il proprio figlio. Passò la mano su tutto lo stomaco sentendo un piccolissimo agglomerato di chakra molto in basso in corrispondenza della vescica. Stirò leggermente le labbra, attivò lo sharingan voleva vederlo. Purtroppo riuscì solo a intravedere una piccolissima bolla di chakra di dimensioni ridottissime, sentì un tuffo al cuore un emozione unica che non si sarebbe mai aspettato a quella si aggiunse il senso di colpa per ciò che aveva fatto un anno prima doveva rimediare, riscattarsi. Decise di alzarsi non riusciva proprio a dormire ne avrebbe approfittato per preparare la colazione al dobe. Si sporse verso il biondo lasciandogli un lieve bacio a fior di labbra per poi alzarsi scendere le scale e dirigersi verso la cucina.
I raggi del sole si infrangevano sul cuscino infastidendo il giovane dai capelli biondi. Naruto conficcò il viso nel cuscino per sfuggire alla luce del sole che penetrava dalla finestra, a giudicare dall'intensità del sole doveva essere abbastanza tardi. Tese una mano accanto a se trovando la parte del letto accanto vuota, non si stupì più di tanto conosceva Sasuke era un tipo mattiniero. Si sistemò meglio tra le coperte dando le spalle alla finestra, strinse il lenzuolo tra le mani si sentiva un pò stranito, ripensò al giorno prima era successo di tutto ma si era concluso tutto nel migliore dei modi.
"Verrò a vivere qui.....? Non ci posso credere...."
Un meraviglioso sorriso si dipinse sul suo viso, si sporse ad osservare la sveglia posta sul comodino. Erano le 10 del mattino, non era poi tanto tardi. Si alzò dal letto rendendosi conto di essere ancora nudo, avevano passato tutta la notte tra le coperte per suggellare meglio la loro (riconciliazione) almeno così l'aveva definita il moro. Raccatto dal pavimento i boxer e la maglia per poi andare in bagno per sciacquare il viso, in modo da svegliarsi meglio. Scese al piano di sotto attraversò il salotto trovando l'enorme stanza deserta, varcò la soglia della cucina scrutando attentamente la stanza, di Sasuke nessuna traccia, notò sul tavolo la colazione. I suoi occhi si illuminarono trovando la colazione pronta per essere divorata, si sarebbe abituato subito a certe attenzioni. Naruto stava morendo di fame, rimase un pò deluso non trovando nessuna ciotola di ramen, ma non aveva il tempo per lamentarsi il suo stomaco brontolava sonoramente doveva mettere qualcosa sotto i denti immediatamente. Si accomodò tranquillamente spazzolando tutta la colazione in un lampo. Subito dopo cominciò a guardarsi in torno cercando di capire dove potesse essere finito Sasuke, prese a gironzolare per la casa in cerca del compagno.
Setacciò tutto il piano terra ma nulla, salì al piano superiore controllando una per una le stanze ma niente Sasuke non era da nessuna parte. Scese nuovamente le scale scendendo giù in salotto, si accomodò sul grande divano in pelle bianco, tutta la felicità che aveva provato appena sveglio era scemata nel ritrovarsi solo in quella grande villa.
"Come fa a vivere tutto solo in questa grande casa? Deve essere davvero triste...."
Naruto non sopportava la solitudine non gli era mai piaciuta, si stava annoiando, casualmente puntò lo sguardo sulla portafinestra che conduceva in terrazzo, si avvicinò guardando fuori. Vide Sasuke seduto in terrazzo che sorseggiava tranquillamente una probabile tazza di thè. Senza perdere altro tempo aprì la portafinestra uscendo in terrazzo.
Sasuke sentendo il rumore si voltò vedendo Naruto uscire.
"Buongiorno dobe." Salutò.
"Buongiorno teme! Gentile come sempre...."
Il biondo si sedette su una poltrona in vimini accanto al compagno, voleva dargli un bacio ma si sentiva un pò in imbarazzo non era tanto certo del da farsi. Il moro si accorse dello strano sguardo del giovane, non era certo di aver afferrato bene il motivo del suo sguardo titubante.
"Non mi saluti come si deve?" Rispose per spronarlo.
I dubbi di Naruto si dissolsero immediatamente. Si sporse verso il moro poggiando le proprie labbra sulle sue in un contatto lieve ma dolcissimo.
"Hai fatto colazione?"
"Si.... Mi sono accontentato anche se avrei preferito trovare una bella porzione di ramen!"
Era tutto buonissimo ma si divertiva troppo nel provocarlo.
" Sei un dobe! Devi mangiare in maniera sana." Si voltò guardandolo male.
"Guastafeste!" Mise su un piccolo broncio incrociando le braccia al petto.
Sasuke lo ignorò tornando a sorseggiare la propria tazza di caffè.
Naruto prese a guardarsi intorno non aveva mai visto in giardino della casa del teme. Da prima osservò con attenzione tutto, era pieno di piante con qualche vaso di fiori e qualche albero qua e la. Il terrazzo, ampio e con due poltrone, un divano a due posti in vimini ed un tavolino basso al centro. Poco dopo si alzò per visitare meglio il giardino della casa che a breve sarebbe diventata anche la sua.
Passeggiava tra le piante, quel giardino era più grande di ciò che appariva. Dietro il grande ciliegio posto vicino al terrazzo era presente un piccolo orticello con molte piante di pomodori. Il biondo sorrise spontaneamente riconoscendo i piccoli e tondeggianti frutti rossi appesi alle piante attorcigliate alle asticine in legno. Era impossibile non trovare piante di pomodoro a casa del teme. Riprese a gironzolare per il giardino trovando altre verdure di cui non gli interessava sapere il nome. Un pò più in la vide alcuni girasoli non aveva idea del fatto che a Sasuke piacessero quei grandi fiori gialli, continuò la sua visita per il giardino osservando tutto come un bambino curioso.
Sasuke seguiva il biondo con lo sguardo, a 19 anni ancora si comportava ancora come un bambino. Si sentiva davvero giù quella mattina il senso di colpa non voleva proprio dargli tregua. Poco dopo vide il biondo tornare, tornando a sedersi sulla poltrona.
"é davvero grande e ben curato il tuo giardino! Non lo avevo mai visto."
"Le volte in cui venivi a trovarmi preferivo mostrarti la camera da letto. é più interessante....!" Rispose malizioso il moro.
"Sei volgare teme!" Fu la pronta risposta del biondo che abbassò subito dopo lo sguardo giù di tono.
Sasuke notò subito il cambiamento repentino avvenuto nel comportamento del ragazzo seduto accanto a se. La cosa non gli piaceva affatto.
"Che ti prende adesso?" Chiese.
"Niente." Rispose il biondo continuando a guardare altrove.
"Non mentire. Ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?" Chiese nuovamente, voleva capire.
Naruto non rispose, la frase di prima non gli era affatto piaciuta si era sentito paragonato ad una squallida puttana. Sasuke non ricevendo una spiegazione si preoccupò.
"Deduco dal tuo silenzio che devo averti offeso in qualche modo."
"Non mi è piaciuta la frase di prima." Finalmente si era deciso a parlare.
"Per quale motivo?"
"Mi sono sentito...." Non riuscì a dirlo, abbassò lo sguardo ad osservare le proprie mani congiunte.
Sasuke aveva afferrato il senso di quelle parole, la cosa lo aveva innervosito, non aveva mai considerato Naruto in quel modo. Lo aveva trattato male ma mai nemmeno per un istante aveva considerato quel ragazzo un semplice passatempo. Tese una mano verso il compagno prendendolo per mano. Naruto sentendo quel contatto sollevò il viso verso il moro dubbioso.
"Vieni qui." Gli disse puntando i profondi occhi neri in quelli azzurri dell'altro.
Afferrando la mano del biondo lo fece alzare per poi condurlo verso di se facendolo sedere sulle proprie gambe. Sasuke avvolse le braccia intorno alla vita del compagno conficcando la testa nel suo petto.
Naruto non riusciva proprio a capire il comportamento del teme, si era avvinghiato a lui, la cosa era strana. Avvolse le braccia intorno alle spalle del moro poggiando una mano sulla sua testa. Lo sentì stringere maggiormente l'abbraccio.
"Che ti prede Sas'ke?" Sussurò dolcemente carezzando i capelli corvini del compagno.
"Ti ho trattato come una puttana?" Diretto e conciso.
"Qualche volta." Rispose tristemente.
L'Uchiha strinse le braccia intorno al busto del compagno, già si sentiva malissimo per ciò che era accaduto, questa nuova consapevolezza lo aveva demoralizzato completamente. Naruto non fiatò rimase in silenzio, ricambiò l'abbraccio sperando bastasse a placare il mal'umore del compagno.
Rimasero stretti in quell'abbraccio a lungo. Sasuke non voleva staccarsi dal biondo, nonostante si sentisse un essere orribile per tutto ciò che gli aveva fatto ne era innamorato e non voleva lasciarlo andare in nessun modo, non adesso che riusciva a sfiorare la felicità con il palmo della propria mano. Naruto era terribilmente preoccupato per il moro, il giorno prima gli era sembrato abbastanza tranquillo, inizialmente era sconvolto per la scoperta della gravidanza, ma poi si era calmato ed aveva accettato di buon grado la situazione. Adesso non riusciva a spiegarsi il suo comportamento.
"Ti sei pentito di avermi chiesto di venire a vivere qui?" Chiese con un tono di voce terribilmente triste.
Sentendo quelle parole e quel tono afflitto Sasuke sollevò lo sguardo incrociando gli occhi azzurri di Naruto lucidi.
"No, non sono affatto pentito della mia decisione. Voglio che vieni a vivere qui con me."
Il biondino si sentì rincuorato. "Allora cos'è che ti preoccupa?"
L'Uchiha si strinse nuovamente al giovane seduto sulle sue gambe. "Ti ho fatto del male. Non riesco a perdonare me stesso." La sua voce tradì i terribili sensi di colpa che lo tormentavano.
"Io ti ho già perdonato!" Sussurrò, posando un dolce bacio tra i capelli corvini.
"Tu mi perdoni qualsiasi cosa." Rispose con il viso ancora conficcato nel petto del biondino.
Naruto sorrise, ineffetti era vero gli perdonava sempre qualsiasi cosa anche le cose peggiori, solo perchè ne era follemente innamorato.
"é vero! Ti ho perdonato anche tutte le volte che hai provato ad uccidermi!" Disse ridacchiando.
"Non scherzare!" Lo ammonì "Sono serio, questa volta ho davvero esagerato."
"C-Cosa vuoi fare lasciarmi?" Chiese sentendo il peso di quelle parole.
Naruto sentiva gli occhi diventare nuvamente lucidi, quella favola era durata troppo poco, si era illuso di poter essere felice con il ragazzo che amava ma si sbagliava. Sasuke venne scosso da quella domanda.
"No, non voglio lasciarti. Voglio essere egoista ed averti qui con me."
Punto lo sguardo in quello del biondo ora pieno di lacrime amare, stringendolo nuovamente a se. Naruto non riuscì proprio a trattenersi, diede un bello schiaffone al moro.
"MALEDIZIONE SASUKE!!! VUOI FARMI MORIRE DI CREPACUORE???" Urlò in preda alle lacrime.
Il moro era sconvolto, si toccò la guancia dolorante con una mano.
"Cos'è diventato un vizio? Quello di schiaffegiarmi?"Rispose storcendo lo sguardo.
Il biodo era scoppiato a ridere tra le lacrime, abbracciando il compagno di slancio.
"Ti amo teme!" Si sentì in imbarazzo, non glielo aveva mai detto.
Sasuke sentì il cuore battere furioso nel petto. Quelle due semplici paroline pronunciate da un dobe isterico erano state in grado emozionarlo.
"Ti amo anche io." Rispose ricambiando l'abbraccio.
Si strinsero l'uno all'altro in un dolce abbraccio. Il moro prese ad accarezzare la schiena del biondo per calmarlo un pò sentendo la presa ferrea intorno a proprio collo. Poco dopo gli prese il viso tra le mani asciugando con i polpastrelli i residui delle lacrime ancora incastrati tra le ciglia bionde. Posando poi un dolce bacio su quelle labbra carnose, che tanto adorava. Fu un susseguirsi di baci a sciocco accompagnati da sguardi languidi pieni dolcezza. Baci che si prolungarono per un tempo infinito intensificandosi sempre di più fino a tramutarsi in uno scambio di salive e leccate lascive. Interrotto il bacio ci fu una scambio di sguardi pieni di desiderio. Non ci fu bisogno di parole era chiaro ad entrambi ciò che desideravano.
Salirono in camera da letto velocemente, per poi disfarsi dell'ingombro dei vestiti altrettanto velocemente. In quel letto non si trattava di desiderio carnale, ma di sentimenti espressi non solo con le parole, soprattutto con gli sguardi ed il desiderio di essere fusi in un solo corpo per sentirsi a pieno l'uno parte dell'altro.
I loro corpi oscillavano all'unisono su quel grande letto, in una danza erotica piena di sentimento. Entrambi poggiati sul fianco destro, Sasuke posizionato dietro il biondo con un braccio piegato sotto la testa mentre l'altro ancorato al fianco nudo del compagno. Naruto sentiva i movimenti lenti ma decisi del bacino del moro deliziarlo, mentre le mani percorrevano il suo corpo febbrilmente. Entrambi sentivano il fuoco della passione ardere i loro corpi uniti in un solo essere, sentendo i battiti accelerati dei propri cuori. Non era sesso, non lo era mai stato, fin dalla prima volta c'era stata quella scintilla nel loro rapporto. Quel sentimento che accende il desiderio, la sensazione di non averne mai abbastanza. Quel fuoco che ci fa sentire vivi, la sensazione di appartenenza, la voglia di vivere e lottare per qualcuno.
I gemiti sconnessi si levavano dalla camera da letto, il cozzare dei bacini, il sudore ad imperlare la pelle nuda, i respiri affannati, gli occhi liquidi di piacere. I cuori battevano insieme l'uno per l'altro un unione dei corpi diretta ad intensificare l'unione dell'anima.
Adesso erano stesi a letto l'uno tra le braccia dell'altro, ancora completamente nudi e sudati con solo un lenzuolo leggero a coprirli. Naruto teneva la testa poggiata sul petto del compagno mentre con un dito seguiva la linea degli addominali. Quel teme era totalmente indifferente, non sembrava per nulla infastidito. Il biondo continuava a percorrere il ventre del compagno con le dita, adorava quella pelle chiara, con le dita scese lungo il fianco delicatamente sentendo il moro rabbrividire. Alzò lo sguardo verso il compagno che ricambiò lo sguardo seccato. Naruto gli sfiorò nuovamente il fianco a tradimento in maniera più intensa, sentendolo rabbrividire nuovamente.
"Soffri il solletico?" Chiese ridacchiando, mostrando i suoi meravigliosi e luminosi occhi azzurri.
"Ti avverto! tieni le mani a posto, non provocarmi!" Rispose con aria minacciosa.
"Perchè? Se no che fai?" Chiese malizioso tornando a fargli il solletico sui fianchi.
Sasuke in un primo momento sentì il solletico per poi riprendersi afferrando il dobe per le spalle sbattendolo con la schiena sul letto, tenendo ferme quelle mani infernali facendo pressione sui polsi ai lati della testa. Il biondo colto alla sprovvista non era riuscito a reagire, adesso sentiva il compagno in mezzo alle proprie gambe sfregare il membro semi eretto contro la proprio sesso.
"Che stai facendo teme?" Lo canzonò maliziosamente ondeggiando il bacino.
"Io nulla! Cosa stai facendo tu?" Assottigliò lo sguardo accennando un sorrisetto divertito.
"Credo sia colpa degli ormoni...!" Continuò a strusciarsi contro il moro lascivamente.
Sasuke ebbe un idea diabolica. Si alzò di scatto lasciandolo steso a letto con un espressione sconvolta dipinta in volto.
"Dove vai adesso?" Il tono era diventato isterico.
"Non sai che troppo sesso in gravidanza nuoce alla salute del piccolo."
"Non puoi lasciarmi qua così!" Indicò l'evidente erezione.
"Mi sembri un pò troppo voglioso stamattina!" Inarcò elegantemente un sopracciglio.
Il biondino si sentiva strano aveva una voglia assurda, non sapeva come spiegare questo suo essere tanto arrapato. Si leccò lascivamente le labbra voltandosi mostrando il suo splendido sedere.
"La cosa ti dispiace?" Chiese maliziosamente.
Sasuke si stava rivestendo gli piaceva l'idea di lasciare il dobe la insoddisfatto. Nonostante l'irrefrenabile voglia di mordicchiare ovunque quella splendida pelle color biscotto si trattenne. Si avvicinò nuovamente al letto baciandolo a fior di labbra per poi uscire dalla stanza.
"TEME!!!!!!!!" Urlò il biondo in preda alla rabbia.
Incazzato come non mai si diresse verso il bagno per fare una doccia fredda, con la speranza che la cosa lo aiutasse ad alleviare la propria eccitazione. Si infilò nel box doccia aprendo il getto dell'acqua.
Sakura quella mattina era passata nuovamente a casa di Naruto, trovandola deserta, la cosa la fece preoccupare maggiormente. Anche il giorno precedente era passata trovando l'appartamento del biondo vuoto. Era rimasta ad aspettare per ore ma nulla, adesso era davvero in pensiero. Passò dal chiosco di ramen, ma di Naruto nessuna traccia, la sua unica alternativa era andare a casa di Sasuke. La giovane era terribilmente in ansia non sapeva cosa aspettarsi, l'improvvisa sparizione del suo amico poteva significare solo una cosa. Aveva detto tutta la verità al moro. L'unico tarlo adesso era capire dove era finito quel degenerato, è soprattutto sapere come aveva reagito l'Uchiha alla notizia.
Lungo il tragitto per arrivare a casa di Sasuke, la giovane sentiva la preoccupazione per le sorti del suo amico crescere a dismisura. La sua mente stava già iniziando ad elaborare un modo per far sparire dalla faccia della terra l'ultimo Uchiha, nel caso in cui quest'ultimo avesse rifiutato il figlio in arrivo.
Giunse di fronte la grande villa posta nell'ex quartiere del clan. Sentiva le mani tremare l'ansia stava pendendo il sopravvento, tese una mano verso il piccolo tasto argenteo, suonando il campanello insistentemente.
Sasuke era appena tornato in giardino quando sentì il campanello suonare con parecchia insistenza. Erano appena le 12:00 ,il dobe era ancora nella doccia al piano di sopra, non aspettava visite ma presuppose fosse l'Hokege, curiosa di conoscere le sorti del loro futuro.
Uscì fuori dirigendosi verso il cancello, trovando una folta chioma di capelli rosa agitatissima. Si passo una mano tra i capelli frustrato, come aveva potuto dimenticare l'esistenza di quella rompiscatole?. Una volta aperto il cancello una furia rosa si abbattè su villa Uchiha, mettendo a dura prova la pazienza del proprietario di casa.
"Dov'è Naruto?" Sbraitò la ragazza furente.
"Entriamo in casa." Rispose freddo il moro.
I due si diressero dentro l'abitazione, accomodandosi in cucina.
"Allora dov'è Naruto?" Ripetè adirata.
"Di sopra, sta facendo una doccia."
La cosa fece insospettire la giovane. Forse il moro non era ancora a conoscenza di nulla.
Sasuke intuì i pensieri della rosa. "So tutto. Me ne ha parlato ieri mattina l'Hokage appena di ritorno dalla missione."
Sakura rimase impietrita. Se Sasuke era a conoscenza della gravidanza di Naruto, ed il suddetto biondino attualmente si trovava li, significava solo una cosa. Aveva accettato la cosa prendendosi le proprie responsabilità.
"Allora avete chiarito?" Chiese per confermare la propria ipotesi.
"Si."
"Ti ha detto proprio tutto?" Un dubbio si era insinuato nella mente della giovane.
"Si, so tutto. Anche dell'aborto." Detestava affrontare quell'argomento lo faceva sentire un essere meschino. Ma decise di mantenere la propria facciata seria e distaccata.
"Ti avverto! Se osi farlo soffrire ancora.... Ti farò pentire di non essere morto il giorno dello stermineo del tuo clan!" Pronunciò quella frase con una calma ed una serietà che poco si addiceva a quella ragazza.
Sasuke sentì un brivido. Quella ragazza voleva davvero un gran bene a Naruto, la convinzione e la minacciosità velata dietro quelle parole gli fece capire chiaramente che non si trattava di una minaccia a vuoto. Già una volta era stata sul punto di eliminarlo.
Intanto al piano di sopra Naruto si stava rivestendo. L'eccitazione era completamente svanita a contatto con il getto fresco dell'acqua. Scese giù per le scale con un asciugamano tra i capelli per tamponare l'acqua in eccesso. Giunto in salotto sentì uno strano chiacchiericcio provenire dalla cucina, si avvicinò quatto quatto per capire con chi stava parlando il teme. Era la voce di una donna ne era certo, sentì la gelosia impadronirsi del suo corpo. Con le guance rosse di rabbia spalanco la porta un maniera poco aggraziata, rivelando la figura una Sakura al quanto sbigottita seduta sul divano e di un teme incazzato per aver quasi scardinato la porta seduto dietro il tavolo. Il biondo arrossì per la terribile figuraccia, non credeva bastasse così poco per farlo ingelosire.
"Ciao Sakura che ci fai qui?" Volava smorzare un pò la tensione.
"Ero in pena per te! sei sparito." Rispose alterata.
"Si scusa, è solo....che sono successe parecchie cose." Intanto era andato a sedersi anche lui dietro il tavolo nella direzione opposta rispetto al moro.
Sasuke continuava a guardare male il dobe.
"Che diavolo hai da fissare teme?" Sentiva lo sguardo del compagno ustionarlo.
"Hai quasi sdradicato la porta dobe!" Il suo tono calmo non preannunciava nulla di buono.
Il biondo si imbronciò. "Quando rompi qualcosa tu...! Non è nulla di grave. Faccio un pò di rumore io e ne fai un caso nazionale!"
Sasuke digrignò i denti. "Cosa vorresti insinuare?"
Sakura si portò una mano sugli occhi. Era parecchio che non li sentiva litigare, già al solo pensiero le veniva il mal di testa. Come da copione i due ragazzi iniziarono a ricoprirsi di insulti della peggior specie. La rosa si era ritrovata in mezzo ad una delle solite e sciocche liti tra quei due idioti, i suoi poveri neuroni chiedevano pietà sentire le grida di Naruto ed il continuo sbraitare di Sasuke avrebbe messo a dura prova chiunque. Iniziava seriamente a chiedersi come fosse possibile che due persone capaci di litigare in quel modo fossero in grado di mettere al mondo un bambino. Ma la cosa per cui non riusciva a darsi pace era come fosse possibile che quei due fossero innamorati l'uno dell'altro in quel momento l'unica cosa a cui miravano era sbranarsi a vicenda per una stupidaggine poi...
"ADESSO PIANTATELA!!!!!!" Urlò la rosa al limite della sopportazione.
I Due ragazzi si zittirono improvvisamente.
"Naruto! Cerca di stare calmo, non devi agitarti fa male al piccolo lo sai..!" Rivolse uno sguardo eloquente al biondo, che abbasso lo sguardo colpevole.
"Sasuke!Ti facevo più maturo. Che Naruto è un idiota lo sapevamo già! Non mi aspettavo un comportamento tanto infantile da te...!" Il moro era sconvolto. La piattola gli aveva fatto una ramanzina.
Il biondo inizialmente si era imbronciato per poi scoppiare a ridere come un matto. Sia la rosa che il moro lo avevano fulminato con lo sguardo.
La giovane tornò seria. "Voglio essere sincera. Non mi fido di te." Disse rivolgendosi all'Uchiha. "Ho visto Naruto in preda alla disperazione più totale per colpa tua!"
Sasuke assottigliò pericolosamente lo sguardo. Quelle parole lo avevano colto in fallo, purtroppo era vero, ma si era pentito, voleva questo figlio sul serio e non solo il bambino. Anche il biondo era parte della sua vita, era l'unica persona che nonostante tutti i suoi sbagli non aveva mai perso la fiducia nei suoi confronti.
"Stavolta è diverso." Naruto aveva risposto per entrambi puntando lo sguardo serissimo in quello di lei.
"Cosa c'è di diverso? Credo l'unica cosa interessi al signorino qui presente sia avere un erede tutto qui!" Sputò velenosa la ragazza.
Era irriconoscibile. Quand'è che l'Haruno si era trasformata in una tale serpe? Il moro non riusciva a credere ai suoi occhi. "La cosa non ti riguarda. Sono affari miei e di Naruto" Rispose con estrema freddezza.
"Naruto stai attento! é solo un grandissimo bastardo egoista." Sakura si rivolse al biondo.
"Non ti permetto di parlare così!" Sibillò a bassa voce ringhiando.
"ADESSO BASTA!" Sasuke non ne poteva più, vedere il biondino agitato lo innervosiva terribilmente. "Chiudi immediatamente quella boccaccia! Non sai nulla!"
"Sono solo preoccupata per Naruto!" Ribbattè lei.
"Allora smettila di sputare sentenze!" Si era alzato in piedi battendo i palmi delle mani sul tavolo.
Il litigio tra Sasuke e Sakura stava degenerando del tutto, Naruto si sentiva in mezzo a due fuochi. Da un lato Sakura che si preoccupava per lui e voleva proteggerlo. Dall'altro lato Sasuke che cercava di difendere le sue ragioni e la loro nascente relazione. Stanco di quelle urla si alzò di scatto uscendo dalla stanza correndo via verso il salotto uscendo in giardino. Non riusciva a respirare aveva bisogno di una boccata d'aria.
Sasuke si accorse immediatamente della fuga del compagno, ignorando palesemente la rosa corse dietro al biondino raggiungendolo in giardino lasciando la ragazza che non si era resa conto di nulla sbigottita. Raggiunse il ragazzo fuori in giardino, gli si avvicinò lentamente alle spalle avvolgendo le proprie braccia intorno al busto del biondo stringendolo a se.
"Perchè sei fuggito via?" Gli sussurrò dolcemente nell'orecchio stringendolo ancora più forte a se.
"Non sopportavo sentirvi litigare per colpa mia." Rispose tristemente a testa bassa.
"Era inevitabile. E poi non è colpa tua."
"Lo so ma... " Si rigirò nell'abbraccio poggiando la testa nell'incavo del collo del compagno.
"Ma cosa?" Chiese il moro preoccupato.
"Non posso fare a meno di sentirmi colpevole." Sussurò triste avvolgendo le braccia intorno alla vita del moro.
Sasuke non sopportava quel tono colpevole e quello guardo triste su Naruto. Tese una mano verso il viso del biondo sollevandogli il viso facendo incrociare i loro sguardi.
"Non devi reagire in questo modo. Sai benissimo a cosa andiamo incontro e poi ci sono io con te." Si calò poggiando un dolce e casto bacio sulle labbra del biondino che sospirò a contatto con le labbra dolci e sottili del compagno.
Sakura ripresasi dallo stupore iniziale aveva seguito i due ragazzi in giardino trovandosi davanti ad una scena senza paragoni. Sasuke e Naruto stretti in un tenero abbraccio parlavano a bassa voce tra di loro. La ragazza non riusciva a sentire nulla ma poco importava non li aveva mai visti scambiarsi dolci effusioni, doveva ammettere che formavano davvero una bella coppia. Dun tratto li vide scambiarsi un tenerissimo bacio, un sorriso dolce si dipinse sulle labbra della giovane, vederli insieme in quel modo era la cosa più dolce e tenera che avesse mai visto. I due ragazzi non si erano accorti della presenza della ragazza.
"Ti va di tornare dentro casa?" Sussurò Sasuke sulle labbra del compagno.
Il biondo si limitò ad annuire sorridendo, quei baci erano capaci di emozionarlo a tal punto da togliergli il fiato.
Ancora stretti l'uno all'altro si voltarono trovando Sakura in piedi sul terrazzo con un piccolo sorriso ad increspare le sue labbra. I due ragazzi arrossirono staccandosi immediatamente. Rientrarono dentro casa ancora un pò imbarazzati per essere stati beccati. Tutti e tre si accomodarono in salotto.
"Forse dovrei scusarmi per prima." La rosa aveva interrotto il silenzio imbarazzante che si era venuto a creare in quella stanza.
Dopo averli visti insieme aveva capito che in fondo non conosceva praticamente nulla del loro rapporto, si era limitata ad esprimere la sua opinione su fatti avvenuti tempo addietro senza conoscere i sentimenti che alimentavano la loro unione.
"Si dovresti scusarti!" Rispose il biondo, voltando il viso dall'altra parte. Aveva ancora le guance rosse.
"Forse ho giudicato male il vostro rapporto... Il fatto è che sono preoccupata per te Naruto non voglio vederti soffrire di nuovo." Punto lo sguardo sul ragazzo.
"Andrà tutto bene non preoccuparti. Naruto si sta trasferendo a vivere qui." Rispose prontamente Sasuke che aveva ritrovato la propria superiorità.
"Ti trasferisci qua? é non mi dici nulla?" La rosa era allibita.
"Dai non prenderla male!" Si affretto a dire il biondo.
"Ok...! Almeno non dovrò preoccuparmi per la tua alimentazione...." Sospirò esasperata.
"Non lascerò che mio figlio metta piede in quel tugurio!" Il moro pronunciò serissimo quelle parole.
Naruto si era voltato a guardarlo oltraggiato. Sasuke gli piazzò un velocissimo bacio a stampo sulle labbra che ebbe il potere di far zittire e arrossire nuovamente il dobe, che si era portato le mani alla bocca imbarazzatissimo.
"Ormai ci ha visti un bacio in più che differenza fa."Rispose il moro con nonchalance.
Sakura sorrise alla scena, era un pò strano vederli in quell'ambito. "La prossima settimana faremo la prima ecografia ok?"
"Di già?" Il biondo era stupito.
"Si, voglio tenerti sotto controllo. Mi dispiace ma dopo la tua precedente esperienza il rischi aumentano. Devi evitare ogni sorta di sforzo, stare molto a riposo e mangiare in modo sano ed equilibrato. Approprosito ti ho portato delle vitamine che dovrai prendere ogni mattina."
"Non ti preoccupare mi occupo io di lui." Sasuke rivolse uno sguardo serio al compagno.
"Allora vado, ci vediamo."
Sakura si alzò dal divano avvicinandosi al biondo posando un grosso bacio sulla sua guancia. La cosa fece ingelosire il moro che ringhiò infastidito verso la rosa. La ragazza uscì dalla grande villa un pò meno in pena per il suo migliore amico, non si fidava molto di Sasuke ma da quel poco aveva intuito che le intenzioni del ragazzo erano buone. Adesso aveva altro di cui occuparsi doveva parlare con Kakashi-sensei prima che l'uomo venisse a sapere della gravidanza del biondo.
Naruto si era seduto nuovamente sulle gambe del compagno abbracciandolo di slancio.
"é andata bene alla fine!" Sorrise felice.
"Già." Fu la risposta del moro che lo strinse maggiormente a se.
"Quando andiamo a prendere le mie cose?" Chiese poi.
"Domani mattina." Disse Sasuke baciandolo nuovamente.
L'indomani mattina sarebbero andati all'appartamento del biondo per iniziare il trasloco.
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