CAPITOLO 3 - LA FINE DI TUTTO
Kaoru girò tutto il giorno dietro a suo padre, Goro voleva recuperare in quei pochi giorni tutti gli anni in cui non aveva considerato il figlio lasciandolo all'oscuro di tutti i suoi affari perché era solo il secondogenito.
Tutti gli anni che aveva perso per istruire Taki quale suo legittimo successore fino al giorno in cui lo aveva deluso con il suo rifiuto di sposarsi, se non riusciva a mettere il bene della famiglia sopra ogni cosa, non era degno di essere lui ad ereditare il loro impero finanziario.
Kaoru lo seguiva senza protestare, ma la sua mente continuava a tornare a Ludovic da solo a casa sua.
Chissà se era veramente da solo o se aveva approfittato della sua assenza per avere un po' di compagnia?
Quel pensiero non gli dava pace, ma non solo, adesso che la sua mente era tornata lucida i ricordi della sera precedente lo avevano invaso facendolo innervosire.
Chissà oltre a Heiji e Fumiko quanti avevano potuto stringere il suo corpo nudo? Quanti lo avevano sentito gemere? Quanti lo avevano visto stravolto dal piacere?
Doveva cacciare quelle domande dalla sua testa se voleva arrivare incolume a fine giornata, ma ogni tentativo si rivelò vano.
Tutti i suoi pensieri ritornavano continuamente a lui.
Ritornarono anche i sensi di colpa per non esserci stato quando aveva bisogno di lui insieme al dubbio di essere in parte responsabile del suo comportamento di quel giorno ...
Forse se ci fosse stato o se avesse semplicemente risposto al telefono Ludo non sarebbe mai andato a letto con Heiji ... e forse adesso non si sarebbe trasformato nell'oggetto dei desideri di mezza Tokyo!
Ma soprattutto era tormentato da una domanda atroce: se avesse risposto al telefono sarebbe corso da lui? Il suo cuore voleva credere di sì, ma lui non ne era certo ... almeno così aveva un alibi, un alibi che dava una mera speranza alla sua anima. La speranza di non essere la persona più meschina e infima sulla faccia della terra ...
Quella mattina Ludovic sembrava tranquillo per nulla arrabbiato, forse era riuscito veramente a metterci una pietra sopra e forse avrebbero potuto recuperare veramente il loro rapporto o ancora meglio costruirne uno nuovo. Ignorò l'eccitazione che sentiva al solo pensiero di averlo nuovamente vicino come un tempo.
Appena suo padre lo congedò corse immediatamente a casa.
Entrò e si fiondò direttamente in giardino.
Cercò con lo sguardo l'amico e lo vide in acqua con le braccia al bordo vasca e la testa appoggiata su esse. Sembrava addormentato. Si avvicinò a lui e si abbassò per guardare meglio il suo viso.
Vide allargarsi un sorriso e prima di capire cosa significasse si ritrovò catapultato in acqua.
Ludo sentendolo arrivare aveva deciso di fingere di dormire sperando si avvicinasse, poi appena Kaoru lo aveva fatto l'aveva afferrato trascinandolo in acqua.
Adesso Kaoru stava imprecando e lui non riusciva a smettere di ridere vedendo la sua faccia furiosa.
"Baka! Deficiente! Sono tutto bagnato!"
Ludovic gli si avvicinò con uno sorriso spudorato. "Scusa non ho resistito. Ti aiuto così mi faccio perdonare".
Si posizionò dietro di lui e iniziò a slacciargli la camicia.
"Lasciami posso fare da solo."
Kaoru cercò di allontanarlo, ma con poca convinzione, sentire le mani dell'amico che esploravano il suo torace lo stavano facendo eccitare. Senza considerare che l'altro era completamente nudo.
Il biondo si avvicinò al suo orecchio facendo aderire i loro corpi "Non ti pentirai..."
Kaoru provò nuovamente a protestare, ma la lingua di Ludo che lambiva il suo collo lo lasciò senza parole.
Dopo avergli aperto la camicia Ludovic passò ai pantaloni, gli slacciò i bottoni e senza indugiare gli massaggiò il membro da sopra la stoffa dell'intimo.
Sentendolo reagire sorrise, poteva continuare e spingersi oltre, infilò la mano nei boxer e soffiò nel suo orecchio "Lasciati andare Kaoru".
Il moro si tese e trattenere il respiro.
La parte razionale di Kaoru voleva scappare, ma in quel momento non era quella a dominare. Il desiderio da troppo tempo represso gli stava annebbiando la mente.
Ludo gli liberò l'erezione dalla costrizione dei boxer e prese a masturbarlo, mentre con l'altra mano lo attirò maggiormente contro di sé facendogli inclinare il capo per avere libero accesso al suo collo.
Kaoru si appoggiò contro di lui, sentiva le gambe cedergli mentre Ludo aumentava il ritmo.
Cercò di trattenere i gemiti, ma non ci riuscì completamente perché per quanto cercasse di negarlo aveva desiderato l'amico per tutti quei lunghissimi anni e adesso sentire la sua bocca lambire il suo collo, la sua mano dargli piacere e il suo sesso diventare sempre più duro contro il suo fondoschiena lo stava mandando in estasi.
Quando Kaoru raggiunse l'orgasmo Ludovic lo liberò dal suo abbraccio e gli disse "E' stato un piacere."
Kaoru dovette appoggiarsi al bordo della piscina per sorreggersi e riprendere fiato, mentre con lo sguardo ancora stordito e senza riuscire a formulare un pensiero coerente seguiva l'amico che uscito dall'acqua si rivestiva dandogli le spalle.
Ludovic raccolse le sue cose e prima di andarsene aggiunse "Ci vediamo domani alle 22. Fatti trovare pronto."
Uscì di casa con ancora tutti i capelli bagnati, lasciando Kaoru in acqua a domandarsi che cosa diavolo era successo ...
Appena Ludo arrivò al proprio appartamento entrò nella sua camera, collegò il telefonino al portatile e controllò com'era venuto il video che aveva appena registrato.
Era perfetto, aveva già ottenuto ciò per cui l'avevano pagato. Gli bastava estrapolare alcune foto e il gioco era fatto ...
Ma lui non era ancora soddisfatto, doveva spingersi oltre se voleva ripagarlo con la sua stessa moneta, voleva fargli provare cosa significava fidarsi di qualcuno e poi venire traditi, cosa si provava a donare tutto sé stesso e venire gettati via.
Si rese conto con disappunto di avere ancora una tremenda erezione. Non riusciva a credere di essersi eccitato facendogli una semplice sega. Normalmente gli ci voleva ben altro.
Sistemandosi meglio sulla sedia, si sbottonò i jeans e tirando fuori il suo membro turgido iniziò a masturbarsi continuando a guardare il video: il fisico di Kaoru che si intravedeva attraverso l'acqua e la sua faccia stravolta dal piacere che lui gli stava dando.
Quando alla fine venne imprecò e si diede dello stupido, non doveva farsi coinvolgere troppo se voleva la sua vendetta.
Kaoru si stava facendo una doccia e nel contempo cercava di dare un senso a quello che era appena successo. Quel baka l'aveva masturbato e poi se ne era andato come se niente fosse. Si era eccitato anche lui, aveva sentito chiaramente il suo sesso duro che premeva contro di lui, ma questo significava qualcosa di più del fatto che gli piaceva scopare i ragazzi?
Non voleva pensare che per Ludo fosse una cosa normale, perché per lui non lo era.
Quel contatto aveva fatto riaffiorare con forza desideri repressi per troppo tempo e adesso impossibili da sopprimere.
Doveva parlare con lui e capire il significato delle sue azioni ...
Anche se questi sentimenti non potevano in nessun modo essere palesati e resi pubblici, lui aveva bisogno di risposte.
La sua mente gli continuava a ripetere che era tutto sbagliato, mentre il suo cuore gli sussurrava che non c'era niente di più giusto che stare con la persona amata.
Nonostante tutto però una sola cosa era certa in quel momento, lui aveva i suoi doveri verso la famiglia e non poteva tradirli.
Il giorno dopo Ludovic si presentò a casa di Kaoru con circa mezz'ora di ritardo.
Quest'ultimo notò con una punta di piacere che c'erano cose che non cambiavano...
Arrivati al locale Ludo presentò Kaoru a tutti i suoi amici e colleghi, poi si sedettero al bancone del bar per bere qualcosa prima dell'inizio dello spettacolo.
Il barista, un ragazzo di nome Shaun dai capelli quasi bianchi, non si preoccupò minimamente di nascondere il suo interesse per il biondo anche davanti allo sguardo truce di Kaoru.
Dopo vari apprezzamenti e non proprie velate proposte, quando i due ragazzi lo salutarono per andarsene, Shaun si avvicinò al viso di Ludo e prendendo una ciocca dei suoi capelli biondi fra le dita gli disse cercando di farsi sentire da Kaoru.
"Ludo ci vediamo dopo il lavoro?"
Lui non si scostò "Non lo so ..."
Shaun fece il finto offeso "Ma me lo avevi promesso ... adesso che non stai più con Micah finalmente ci possiamo divertire. Lo sai che con me puoi essere rude, io adoro questo tuo lato ... e poi da te mi farei fare qualunque cosa ..."
Ludo gli spostò la mano e sorridendogli disse "Ci penserò..." poi si allontanò seguito da un nervosissimo Kaoru, mentre Shaun si leccava le labbra guardandolo allontanarsi, sperando che quel giorno tanto atteso arrivasse presto ...
Chi era questo Micah e quanti pretendenti aveva quel dannato?
Cercò di non farsi prendere dalla gelosia visto che non stavano nemmeno insieme, ma il compito fu molto arduo di fronte allo sguardo allupato del barista.
Ludo fece accomodare Kaoru ad un tavolo vicino al palco in modo che potesse avere una visuale perfetta e prima di andarsene gli disse "Fra poco inizia lo spettacolo ... spero sarà di tuo gradimento ..."
Dopo poco le luci e la musica cambiarono, il piccolo palco venne illuminato, come la sera precedente, e alcuni ragazzi fecero la loro apparizione.
Kaoru riconobbe immediatamente Ludovic e Angie, la ragazza che lui gli aveva presentato due sere prima.
Vicino a loro c'era un'altra ragazza con un viso molto attraente, capelli rosa e occhi castani. Il suo fisico era un po' androgino, aveva poche curve e poteva benissimo essere scambiata per un ragazzo.
L'ultimo invece era un ragazzo bellissimo con i capelli rossi e occhi verdi messi in risalto dall'eyeliner nero, anche lui aveva delle caratteristiche enigmatiche, pur avendo chiaramente un fisico maschile, il suo viso sembrava quello di una ragazza.
Il tema della serata era l'ambiguità ed era ben rappresentata dai quattro ragazzi nei loro giochi erotici.
Inizialmente il gioco era a quattro: Ludo e Angie al centro del palco ballavano strusciandosi mentre il rossino faceva vagare le sue mani sul corpo di Ludovic spogliandolo e la ragazza dai capelli rosa lo faceva con Angie. Poi Ludo e Angie rivolgevano le loro attenzioni agli altri due e il gioco diventava a due, per tornare poi nuovamente ad essere a quattro. Togliendosi man mano i vestiti i movimenti diventavano sempre più audaci.
A Kaoru non sfuggì l'intesa fra Ludo e l'altro ragazzo, da come si toccavano e si guardavano, si capiva bene che il loro rapporto non era solo professionale.
Sentì la gelosia assalirlo. Non sapeva se chiamare un taxi ed andarsene o aspettare ed affrontare l'amico per chiedergli spiegazioni.
Una forte eccitazione era percepibile in tutto il pubblico e anche Kaoru non riuscì a rimanere impassibile di fronte a Ludovic seminudo che veniva toccato da quel dannato rossino.
Kaoru si rese conto di essere molto più geloso quando a lambire l'amico era un ragazzo, forse perché avrebbe voluto essere lui al suo posto, ma su questo preferì non soffermarsi ...
Lo spettacolo si concluse con un bacio non proprio casto fra le due ragazze e uno fra i due ragazzi.
Le luci sul palco si spensero e si riaccesero quelle adatte ad una discoteca, mentre la musica riprese il suo ritmo martellante.
Dopo circa un quarto d'ora Ludovic ritornò da Kaoru accompagnato dall'altro ragazzo.
Il moro sentì la rabbia assalirlo.
"Ciao, ti è piaciuto lo spettacolo?"
Kaoru non rispose, si limitò a guardarlo di traverso.
Ludovic sorrise "Ti voglio presentare il mio amico Micah."
"Micah lui è Kaoru"
Kaoru pensò solamente "Così questo è Micah" adesso tutto gli era chiaro. Se era possibile gli risultò ancora più insopportabile.
Il rosso fu il primo a rispondere "Questo sarebbe il famoso Kaoru? Devo dire che è meglio di quello che mi immaginassi."
Poi passando una mano attorno alla vita di Ludo continuò "Anche se ci siamo lasciati, lo sai, tu per me sei sempre il primo, pur di averti nel mio letto sono disposto anche a una cosa a tre ..." poi passandogli una mano sul membro aggiunse guardando Kaoru "Come mi scopi tu non lo sa fare nessuno"
Kaoru si alzò di scatto e afferrando Ludovic per un braccio lo trascinò fuori dal locale sotto lo sguardo divertito dell'altro.
Micah lo sapeva di aver esagerato, ma aveva voluto dargli una mano per far finire quella farsa il prima possibile, perché era certo fosse un'enorme cazzata e il suo amico non ne sarebbe uscito incolume come invece voleva fargli credere.
Ludo si fece condurre fino al parcheggio poi cercò di liberarsi dalla sua presa "Che diavolo fai, sei impazzito?"
Kaoru lo spintonò fino all'auto "Stai zitto e monta in macchina"
Ludovic lo assecondò e salì sulla propria auto.
Sorrise ripensando a quello che aveva appena fatto Micah.
L'amico conosceva il suo piano e anche se non lo approvava aveva voluto aiutarlo provocando volutamente Kaoru.
Quest'ultimo aveva sentito la gelosia assalirlo e aveva avuto l'impulso irrefrenabile di portare Ludovvic lontano dalle grinfie di quel pericoloso rossino, però adesso non sapeva cosa dire per giustificare la sua azione e nemmeno cosa volesse fare.
Ludo vedendo che Kaoru se ne stava immobile sul sedile del passeggero, immerso nei suoi pensieri senza dire una parola, decise di dirigersi all'appartamento, forse era il momento buono per concludere ...
Quando si fermò Kaoru si riscosse.
"Dove siamo?"
"A casa mia"
Kaoru notò che era un moderno palazzo nel centro di Tokyo.
"Perché mi hai portato qui?"
Ludo sorrise "Preferivi un hotel?"
Kaoru sgranò gli occhi "Cosa?"
Il biondo lo guardò in modo provocante "Visto il modo in cui mi hai trascinato fuori dal locale credevo avessi voglia di scopare ... ma se non è cosi?"
Kaoru si sentì in imbarazzo aveva trascinato via l'amico per gelosia, ma non aveva pensato alle conseguenze dalla sua azione.
Vedendo la sua faccia Ludo scoppiò in una sonora risata "Non preoccuparti, non ti salterò addosso. Vuoi entrare a bere qualcosa oppure vuoi che ti riaccompagni a casa?"
Kaoru non voleva lasciarlo da solo, aveva la certezza che avrebbe cercato qualcun altro per passare la serata e, da quello che aveva visto finora, non certo per giocare a carte o fare quattro chiacchiere, e a lui questo non andava.
Così si limitò a un semplice "Salgo"
Parcheggiarono ed entrarono in un appartamento all'ultimo piano; era circondato da vetrate da cui si potevano ammirare le sfavillanti luci di Tokyo.
Kaoru si sedette sul divano e attese che Ludo ritornasse dalla cucina con qualcosa da bere.
Lo sentì chiedergli "Birra o qualcosa di più forte?"
Kaoru non era andato lì per bere, però ancora si stava chiedendo il motivo, così preferì rispondere "Quello che vuoi"
Lo sentì aprire degli sportelli e far tintinnare il vetro, poi lo vide arrivare con due bicchieri pieni di ghiaccio e una bottiglia di whisky.
Ludo fece appena in tempo a riempirli che il suo telefono squillò, si frugò nelle tasche e poi rispose.
"Ciao Micah, dimmi"
"Ryo è qui"
"Ryo? E che diavolo vuole?"
"Ti sta cercando. Sembra molto arrabbiato. Ha chiesto il tuo numero al capo"
"Grazie mille."
"Ludo stai attento ..."
"Contaci"
Non fece tempo a chiudere la conversazione che suonò nuovamente.
"Ryo che bella sorpresa ..."
"Ludo non prendermi per il culo. Dove sei?"
"Perché?"
"Come perché?! Avevi promesso che avremmo passato la serata insieme..."
Ludovic sentì chiaramente irritazione nella voce dell'altro.
Si erano conosciuti al locale, Ryo aveva festeggiato lì il suo compleanno e Ludo steso sul loro tavolo era stato il regalo che aveva apprezzato maggiormente.
Da quel momento era andato tutte le sere a trovarlo al lavoro e lo aveva assillato per poter avere un appuntamento e lui alla fine lo aveva accontentato.
Non se ne era certo dimenticato, aveva acconsentito perché aveva creduto di poterlo sfruttare per fare ingelosire Kaoru, ma con l'aiuto di Micah la situazione si era mossa prima ...
Forse ripensandoci Ryo non era il tipo da sfruttare per secondi fini e far arrabbiare con leggerezza ...
"Scusa ma adesso sono un po' impegnato"
"Di a quello stronzo che ti stai scopando che adesso devi andare se non vuoi che diventi violento..."
"Non c'è bisogno che ti scaldi Ryo. Dammi il tempo di tornare al locale e poi sono tutto per te. Ti farò godere talmente tanto che alla fine ti dimenticherai anche come ti chiami."
Ryo sorrise "Non farmi aspettare. Non vedo l'ora di leccare ogni parte del tuo magnifico corpo e scoparti ogni singolo buco fino a farti pregare di smettere..."
Kaoru dopo la risposta di Ludo si era alzato dal divano furioso e gli aveva strappato il cellulare dalle mani ascoltando così l'ultima frase di Ryo e adesso fremeva dalla rabbia.
"Ascolta brutto stronzo Ludo è impegnato. Vedi di girare al largo da lui se non vuoi che ti spacchi la faccia."
Poi chiuse la comunicazione e spense il telefono prima di ridarlo a Ludo per evitare che richiamasse nuovamente o che al biondo venisse voglia di telefonare.
Ludo lo guardava allibito. "Perché..."
Non riuscì a proseguire la frase che venne sbattuto con forza sul divano e si ritrovò Kaoru addosso che catturava le sue labbra in un bacio rabbioso.
Kaoru era preda della gelosia e riusciva solo a pensare che quella sera l'amico sarebbe stato solo suo.
Ludovic rispose immediatamente al bacio sorridendo compiaciuto. Il suo piano andava alla grande. Alla fine anche Ryo era stato utile...
Approfondirono il bacio con un frenetico gioco di lingue. Sembrava volessero divorarsi.
Quando si staccarono ansimanti Ludo disse semplicemente "Letto".
Kaoru lo prese su di peso e lo portò nella camera continuando a baciarlo.
Si spogliarono in fretta in preda ad una urgenza sconosciuta.
Anche in mezzo a quella bramosia Kaoru notò che l'amico non portava la collana che aveva attirato la sua attenzione, ma non gli diede nessuna importanza.
Kaoru non era mai stato con un ragazzo così si lasciò guidare dall'istinto e dai gemiti di piacere dell'altro. Esplorò con la bocca il suo corpo, un corpo così simile al suo, ma al contempo estremamente eccitante.
Quando si ritrovò davanti il membro eretto di Ludo non si fece problemi, era tanta la voglia di assaggiarlo e di sentirlo godere.
Lo leccò diverse volte per tutta la lunghezza poi soffermandosi sulla punta lo succhio strappandogli gemiti di approvazione. Infine lo prese completamente in bocca e muovendosi continuò a succhiare per dargli maggiore piacere.
Ludo ansimando forte portò le sue mani fra i capelli di Kaoru per dettare il ritmo dei suoi movimenti.
Quest'ultimo si sentiva soffocare perché Ludo spingeva il suo sesso fino nella sua gola, ma la sua voce che chiedeva di più lo stordiva e lo istigava a dargli ciò che voleva.
Quando Ludo raggiunse l'orgasmo cercò di far spostare Kaoru, ma il moro si oppose voleva tutto di lui e si preparò a ingoiare.
Si rialzò tossendo pulendosi la bocca con il dorso della mano.
La vista di Ludo lo eccitò come niente al mondo, era bellissimo completamente nudo ancora stravolto all'orgasmo con gli occhi liquidi desiderosi di avere di più.
Kaoru posizionò il suo sesso vicino alla apertura di Ludo pronto a violarla, ma il biondo rendendosi conto che non lo aveva ancora preparato lo bloccò.
"Aspetta un attimo ..." e mettendosi a sedere prese una bottiglietta trasparente appoggiata sul comodino.
Kaoru non si domandò come mai il lubrificante fosse già pronto vicino al letto, il suo unico pensiero era che voleva spingersi dentro di lui e godere come mai in vita sua ...
Il biondo si bagnò le dita e sotto lo sguardo lussurioso di Kaoru iniziò a violare la sua apertura con le sue stesse dita per allargarsi da solo.
A quella vista Kaoru si sentì mancare l'aria, prese la bottiglietta e si spalmò il lubrificante sul suo sesso iniziando a masturbarsi.
Il moro non riuscì a resistere a lungo, afferrò la mano di Ludo per fermare quei movimenti che rischiavano di farlo venire ancor prima di entrare in lui e gli disse "Non resisto più. Ti voglio adesso"
Ludo sorrise "Sono tutto tuo" e allargò maggiormente le gambe in un chiaro invito.
Kaoru gliele alzò e le portò sopra le sue spalle, poi lo penetrò poco alla volta per permettergli di abituarsi. Quando fu completamente dentro si sentì stritolare, si chiese quanto dovesse attendere, era molto difficile resistere alla tentazione di muoversi trovandosi in quell'antro caldo, sapendo di essere finalmente dentro di lui.
Era la prima volta che lo faceva con un ragazzo, però sapeva che inizialmente era doloroso e doveva dargli il tempo di abituarsi all'intrusione, prima preso dalla voglia di possederlo aveva rischiato di fargli male, ma l'altro muovendo il bacino gli fece capire che non doveva aspettare. Non era la prima volta che veniva posseduto da un uomo e non aveva mai voluto particolari attenzioni, gli piaceva quel dolore iniziale.
In particolar modo quella sera, visto il motivo che lo aveva portato a farsi scopare da Kaoru, si sentiva un verme e non voleva nessuna delicatezza o premura da parte sua.
Kaoru ne fu felice e prese a muoversi con forza uscendo e rientrando, affondando in lui fino in fondo.
Non aveva mai sentito tanto piacere.
Stare dentro Ludo era indescrivibile e vederlo gemere senza ritegno lo faceva sentire ubriaco di felicità.
Aveva cercato di nascondere ciò che provava per 4 lunghissimi anni e adesso lo sentiva esplodere con la potenza di una supernova.
Prese a masturbarlo per dargli più piacere possibile, voleva che anche per Ludo fosse indimenticabile anche se aveva avuto tanti amanti prima di lui.
Avrebbe voluto essere l'unico da quel momento in poi, ma c'era la questione del matrimonio da risolvere.
Ci avrebbe pensato l'indomani, adesso voleva solo godere in quella notte indimenticabile.
Raggiunsero l'orgasmo quasi contemporaneamente gridando il nomi dell'amante. Tutto sembrava perfetto almeno in quell'istante.
Dopo essersi lavati si distesero nel letto abbracciati senza dirsi una parola.
Ludo attese che Kaoru si addormentasse, poi si alzò e andò a recuperare la piccola telecamera posta sopra la scrivania, nascosta accuratamente fra alcuni libri. La esaminò un attimo poi tornò a guardare il ragazzo addormentato in quel letto non suo.
Come aveva potuto pensare anche solo per un momento che tutto sarebbe andato come aveva programmato?
Quando aveva ricevuto quella proposta aveva subito accettato pregustando la vendetta. Fargliela finalmente pagare per averlo abbandonato...
E invece adesso gli si era ritorta contro.
Micah lo aveva avvisato che fare sesso con lui poteva essere pericoloso. Purtroppo aveva pienamente ragione, i sentimenti per Kaoru che aveva sepolto e aveva cercato di dimenticare erano riemersi e adesso facevano male. Lo amava come quando era partito e si sentiva morire per come aveva pensato di rovinargli la vita.
Doveva andarsene, se Kaoru avesse saputo la verità gli avrebbe sputato in faccia.
In fondo, anche lui glielo aveva detto, era solo una puttana e si era comportato come tale-
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Questa volta era stato lui a buttare al vento ogni possibilità di essere felice, ma in fondo come poteva chiedere a Kaoru di andare contro il volere di suo padre e rinunciare a una vita di successi per stare con lui, con uno che di lavoro faceva lo spogliarellista?
L'unica soluzione era andarsene, accettare quel lavoro e trasferirsi per sempre lontano da lui.
Si rivestì in silenzio, raccolse le sue cose compresa la telecamera e dopo avergli lasciato un biglietto sul tavolo se ne andò.
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NDA:
Ecco un nuovo capitolo! Molto corposo e pieno di avvenimenti.
Spero vi sia piaciuto anche se particolarmente triste.
A presto
Japanika
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