Il viaggio

Stavo guardando le gocce scivolare sul vetro.

Avevo appena finito di mettere apposto le mie cose.

Questa mattina sono andata a prendere il treno a King's Cross, le persone ti guardano in modo strano se ti porti appresso un grande baule con una civetta e poi tempo di batter le ciglia non ci sei più...

Dopo essere "scomparsa attraverso il muro" mi ritrovai nel binario Nove e tre quarti, pieno come sempre di famiglie felici che si salutano e via dicendo; ero l'unica sola, mia sorella si era già allontanata con le sue amiche e i nostri genitori erano già partiti.

L' Hogwarts Express era sempre di quel rosso fiammante che ti brucia gli occhi, piccole nuvolette bianche di fumo che si sfumavano nel soffitto della galleria man mano che si alzavano venivano dalla locomotiva.Il binario era il nove e tre quarti.

Una volta sul treno mi trovai uno scompartimento tutta per me, io che mi mancano ancora quattro anni per ritrovarmi all'ultimo della mia fantastica scuola. Fatto sta che nemmeno cinque minuti dopo un professore si è seduto accanto a me; mi sono sempre chiesta come potevano venire ad Hogwarts gli insegnanti, però una carrozza per loro se la potevano prendere!

Il prof era diverso dagli altri docenti; aveva il completo pieno di tagli e toppe, lui aveva l'aria malata e gentile con un odore di cioccolato come se ne avesse la giacca piene di barrette.

Io : < Buongiorno professor...> lanciai uno sguardo sul suo bagaglio <... Lupin. Come mai è qui? Sul treno intendo. Voi insegnanti non avete un modo tutto vostro per arrivare a scuola? Non ho mai visto docenti sul Hogwarts Express.>

Lupin : < Forse, ma io sono nuovo e mi mancava troppo viaggiare così che non continuai la lettera del Preside>Aveva una voce dolce e rassicurante, un po' stanca.

Però non sa mentire, tu ci speri sul serio che io ci creda a sta babbanata da "non finire una lettera del preside"?

"legilimens" pensai.( sì sono una legiments, i miei me l'hanno insegnato da piccola, oramai sono anche abbastanza brava...)

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mi sveglio e guardo l'orario : 8.00, <<sono in ritardo per la scuola!>>

aspetta.. ma io ho trentanni, non vado più a scuola.

così mi ricopro con le coperte.

<<sono il professore>>

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mi pareva strano infatti...

<Vuol dire che anche lei è andato a Hogwarts? Di che casata era?> <Grifondoro> e ti pareva?! Troppo ammettere un buon insegnante serpeverde al posto del grande pipistrello unto che ci tocca. <Che materia insegna? Perché ha delle barrette di cioccolata nella giacca?> <Quante domande ma sei serpeverde o corvonero? Difesa contro le arti oscure. Come fai a sapere della cioccolata?> <L'odore>. Lo ammetto, qui ho accennato a uno dei miei sorrisi divertiti.

Dopo qualche minuto il professore si addormentò con la testa sul finestrino provocando una nuvoletta di condensa sul vetro. Era molto simpatico, soprattutto per un Rosso-Oro.

All'improvviso sentii dei rumori di passi che si avvicinavano. Mi sono fatta un incantesimo di disillusione e mi misi in piedi, non volevo essere beccata con un prof.

---l'arrivo---

Come l'anno prima, scesi dal treno, ci hanno accolto dei thestral trainanti carrozze.

Sono bizzarre quelle creature; assomigliano a dei cavalli scheletrici con ali da pipistrello ma sono eleganti, anche se non so né il perché né il come facciano.

Tanti li evitano o hanno paura perchè sono presagio di morte dato che solo chi l'ha vista li può osservare. Non ha senso temerli o escluderli solo perchè sono diversi, nessuno è uguale a noi e allora dovremmo diventare eremiti? Sono le nostre divergenze a renderci unici e dovremmo essere fieri di averle, sono loro che ci rendono unici.

A interrompere le mie riflessioni filosofiche è Blaise Zabini.

< Cosa stai accarezzando di preciso?>
<Un therstral>
<Cosa o chi sono?>
<Sono creature, simili a un cavallo ma scheletrici e con le ali di pipistrello. Sono loro a trainare le carrozze> poi aggiungo in falsetto <È nel libro storia di Hogwarts io l'ho letto>
<Ottima imitazione della Greanger>
<Sul serio ho letto quel libro>
<ah>.

<Hey piccioncini dove siete finiti? Dobbiamo partire!> ci fa notare la voce di Draco.
In effetti sembrano inquieti i Thestral.

Entro con loro due nella carrozza insieme alla snervante Parkinson e due zucconi Tiger & Goyle.

Dopo un po' che guardo fuori dal finestrino un voce mi risveglia dai miei pensieri... Di nuovo...

<<E tu come hai passato questa estate?>> sempre Zabini. << Sono stata al campo estivo di Boscobolla,Italia. Lì non fanno solo la scuola come noi ma c'è anche un campo estivo.>> <<Dov'è Boscobolla?>> ma sai qualcosa? <<In Molise >>(perché sì esiste e non è una leggenda metropolitana)

<< Sicura che non sia a Milano o a Torino? Così perché se vuoi ci passo anch'io quest'anno, hanno stile gli italiani>> Mi chiede la Parkinson << Ma tu pensi solo a vestiti e ragazzi?>>Gli chiede Malfoy << No,...>> e diventò tutta rossa, però è vero che non pensa solo a vestiti e ragazzi, pensa solo all'estetica e a Malfoy, è diverso. << smettetela di bisticciare, siamo arrivati!>>la salva Blaise.

Ed ecco che si mostra in tutta la sua bellezza il castello di hogwarts, il posto più sicuro vero?

In fondo, il fatto che si sia aperta la camera dei segreti l'anno scorso lasciando un basilisco libero per i corridoi cosa vuoi che sia? è solo un lucertolone, del tutto innocuo. E vuoi parlare l'anno scorso quando un professore era Voldemort? O il fatto che al terzo piano non ci vada nessuno a meno che non voglia andare in contro ad "una morte dolorosa", come dice quel barbagianni di Silente?

Dettagli...

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Dopo la cena ,per cui ho dovuto aspettare lo smistamento + il discorso di Albus, torno nella mia vecchia camera e indosso il pigiama.

Domani sarà una luuunga giornata.

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