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➳Nome🗝️

i. ੈ✩‧₊˚⁀➷Porphyrios
» Porphyrios è un nome greco che indica il colore purpureo.
In realtà non ha nulla in sé che riguardi il colore rosso, ma i suoi genitori pensavano fosse una buona idea dargli un nome che ricordasse il colore del fuoco, per augurargli forza.
» Non ha un soprannome specifico, solo il suo ragazzo lo chiamava -e lo continua a chiamare- Ari.
Ma non perché ci fosse un motivo, è venuto fuori in modo naturale, mentre si stavano rincorrendo durante una competizione d'allenamento e avevano preso una scorciatoia nei boschi.

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➳Cognome🗝️

ii. » Nella Grecia del primo secolo dopo Cristo, il cognome non era fondamentale, per cui non ne ha uno.
Neanche una volta arrivato a Roma ebbe il tempo di inserirsi in una famiglia, per cui no, non ebbe mai il tempo di trovare un cognome che lo identificasse.

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➳Età🗝️

iii. ੈ✩‧₊˚⁀➷22 anni
» Nato nel 42 d.C, definisce la sua vita "noiosamente normale" fino ai diciassette anni, ma oops, ha potuto goderne solo per quattro anni.
Poi è morto.
Gran peccato.

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➳Provenienza🗝️

iv. ੈ✩‧₊˚⁀➷ Regione Acaia
» Ovvero una parte della Grecia colonizzata dai romani.
»Porphyrios, in particolare, arriva dalle campagne di Sparta, una città in Peloponneso che tutti conoscono per due cose: il film e i guerrieri più spietato che ci possano essere.

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➳Genere e pronomi🗝️

v. ੈ✩‧₊˚⁀➷ Maschio, he/him

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➳Orientamento sessuale 🗝️

vi. ੈ✩‧₊˚⁀➷ Omossessuale.
» Probabilmente l'orientamento sessuale più comune nella Grecia dell'epoca.

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➳Prestavolto 🗝️

vii. ੈ✩‧₊˚⁀➷ Froy Gutiérrez.

» Ha le lentiggini e il fisico è asciutto, ancora quello di un adolescente con tutti i muscoli pronti a scattare, impazienti. Non è eccessivamente costruito e soffriva di mal di schiena.

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➳Carattere🗝️

viii.
»Ari ha un carattere abbastanza irruente, deciso, spesso più schietto del dovuto, non propriamente gentile, ma insomma, il carattere di un contadino un po' imbruttito.
» E' una testa calda, se si mette in testa di fare una cosa puoi star certo che la farà.
»Spesso agli occhi degli altri sembra freddo e cinico, in realtà è solo il suo modo di affrontare le situazioni.
»Nonostante all'apparenza possa sembrare un estroverso che non si fa problemi a ridere e a scherzare con gli altri, è decisamente un introverso.
» E' esperto di annegati al caffè, ma con le emozioni al posto del caffè.
»Utilizza spesso l'ironia ed è un grande fan del sarcasmo.
»A volte -molte- si diverte ad essere un burlone o un birbante.
Un birbante molto birbante.
Ma di quelli che se lo incroci per strada, torni a casa che sei nudo.
» E' estremamente furbo, dono di quegli anni passati a sopravvivere contando solo su sé stesso, per cui beccarlo ruba è pressoché impossibile.
» E' talmente simpatico che le sue prede preferite sono le navi da carico.
» Se scavi -ma devi scavare molto bene e possibilmente anche con un martello pneumatico-, si trovano anche delle vere emozioni in lui.
Incredibile, vero?
» Ha imparato a dissociarsi da sé stesso a causa delle punizioni corporali che riceveva, ma ha anche imparato a tenersi dentro le sue crisi, durante le quali sembra spesso dormire.
» Quando ha dei crolli mentali e arriva al limite -che non accade spesso, grazie al Cielo-, poi è facile che abbia bisogno di un giorno intero prima di riuscire a guardare fuori dalla finestra.
» E' una persona passionale e che tende ad amare con tutto sé stesso.
» Ama il rischio, ma è abbastanza intelligente da riconoscere anche lui dov'è il limite.

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➳Backstory🗝️

ix.

ੈ✩‧₊˚⁀➷ !tw!
(sh, sa, pa, violence)

»Nato in una famiglia di ex schiavi liberati dopo la morte del padrone, l'unica cosa a cui poteva aspirare era fare il contadino sfruttato e sottopagato, cioè quello che ha fatto.
» Nella sua famiglia hanno sempre lavorato tutti, ma lui era il più giovane e per cui quello che faceva più ore, arrivando a lavorare per quindici ore al giorno non sempre retribuite.
» Passava ore chinato, spezzandosi la schiena e riuscendo a malapena a camminare dopo una giornata in piedi.
» Al lavoro aveva solamente quindici minuti di pausa pranzo e poi si tornava al lavoro.
» La sua vita, in realtà, non era sempre stata così pessima. Prima dei dodici anni e mezzo, infatti, viveva ancora con i suoi genitori e lavorava, ma solo alla mattina, poiché al pomeriggio rimaneva in casa con la sua sorellina a prendersi cura di lei, non potendosi permettere una levatrice n una balia.
» I suoi genitori, ormai devastati da anni di schiavitù e lavori forzati, morirono molto presto e così i due fratelli furono separati e venduti: lui venne comprato da un proprietario terriero per via della sua esperienza, mentre la bambina venne mandata in una famiglia aristocratica, così che potesse sposare il figlio maggiore della stessa. Insomma, la piccola era stata salvata dalla sua bellezza.
» Come tutti gli altri ragazzi che come lui erano prigionieri di quella situazione, anche a lui venivano date punizione fisiche che includevano frustate, botte, violenze sessuali...insomma, il pacchetto compreso.
» Quando diventava troppo, spesso si tagliava. Ma con la falce da mietitura.
Oppure lo facevano tra loro i ragazzi così che sembrasse che fossero già stati puniti.
» Quando non era al lavoro, di dedicava principalmente al furto, imparando le tecniche del ladro perfetto e riuscendo sempre a scamparla, principalmente senza farsi beccare dagli scaricatori mercantili e dal suo padrone.
» Ha sempre voluto fare il soldato, come i grandi eroi dell'epica, ma soprattutto guardando ai soldati spartani a cui sentiva di appartenere, per cui si allenava da solo ogni volta prima di andare a dormire, nonostante fosse sempre stremato, al punto che spesso sveniva o si addormentava lì sul campo.
» A diciassette anni, durante uno dei suoi furti, venne sorpreso da un ragazzino poco più piccolo di lui, che disse di chiamarsi Bemus.
In realtà entrambi sapevano ci fosse l'altro, ma semplicemente avevano deciso di ignorarsi, ma per Porphyrios forse sarebbe stato meglio.
» Lo trovò il padre di Bemus qualche giorno dopo e a quel punto il ragazzo sapeva di avere davanti due strade che non dipendevano da lui: la morte o il miracolo.
Diciamo che sfiorò la prima a causa delle doppie punizioni corporali, quelle date dal suo padrone e dall'uomo che lo aveva trovato; poi si infilò nell'altra dopo il secondo scambio umano. Ed ecco che a quel punto si ritrovò a far parte della ciurma di schiavi sulla nave.
» Bemus si sentiva in colpa verso di lui per non averlo allontanato prima o per non averlo aiutato, per cui lo favorì rispetto agli altri: passava del tempo con lui, gli passava delle provviste aggiuntive, gli insegnava tutto sulla navigazione, gli diede le basi di lettura, scrittura, aritmetica, geometria, astronomia, ma lo trovò abbastanza preparato in materie giuridiche ed economice. Porphyrios era sorprendente, aveva imparato da piccolo ad ascoltare e ad osservare per istinto di sopravvivenza, indi per cui era piuttosto ferrato su processi e commerci.
» Porphyrios pensa che le cose più belle che gli siano capitate, siano state con Bemus: le corse, le lezioni di agricoltura, le connessioni con la natura, le pause sotto al sole che Ari amava così tanto...innamorarsi di Bemus, forse, era stata la cosa migliore.
» Il mondo gli crollò addosso quando il suo nuovo padrone, dopo tre anni e mezzo, li sorprese insieme: per condannarli al Tribunale di Atene li accusò ingiustamente di furto ed estorsione, per cui furono costretti a scappare e a raggiungere Roma.
Che forse, pensandoci un annetto e mezzo dopo, era meglio se non l'avessero mai raggiunta.
» Era la metà del 63 d.C e Nerone non propriamente Gesù Cristo sceso in terra.
Ahh, Gesù Cristo...bella persona, davvero, ma non se sei un cittadino romano sotto al regno di Nerone.
E per un anno riuscirono anche a sfuggire dalla situazione di doppio pericolo, ma...
» Se sei gay nei primi anni del cristianesimo, hai possibilità di essere condannato a morte quante ne hai se sei gay nell'Impero Romano.
E quindi cosa ti resta, se non scappare al nord e cercare riparo nelle tribù dei barbari?
» Se ci arrivi, al nord.
Perché quando tu sei a un passo dalla libertà, giustamente ti beccano e vieni intrappolato brutalmente. La parte peggiore? Probabilmente è la prima vola che cristiani e Romani si ritrovano d'accordo su una condanna. Così, con solo ventiquattro ore di prigionia prima della condanna definitiva -ovvero quel simpaticissimo patibolo pubblico- , con una manciata di petali conservata in un fazzoletto quasi per sbaglio, lo fecero.
» "Brindisi a noi?"
"Brindisi alla morte"
E giù con lo shottino di veleno che pose fine alle loro sofferenze per...pochi istanti, a dire il vero. Ma quella è un'altra storia.
(l'affermazione precedente è un commento dell'autore)
» Quale veleno, dite?
Stramonio.

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➳Causa della morte ed abilità🗝️

x. ੈ✩‧₊˚⁀➷ Stramonio.
» Se Socrate si è ucciso con la cicuta per evitare la propria pena di morte, così i due amanti hanno deciso di copiare i suoi compiti cambiando qualcosa per porre fine alle loro esistenze, messi alle strette da unna realtà un po' troppo crudele.
» Morendo a causa di un veleno, l'abilità ad esso correlata è il potere di avvelenare chiunque e qualunque cosa voglia grazie al veleno che scorre nel proprio sangue.

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➳Curiosità🗝️

xi.
» Ama i fichi
» Preferisce di gran lunga la terraferma al mare
» Ama profondamente la natura
» In estate, sembra che le sue lentiggini si moltiplichino
» I suoi capelli crescono estremamente velocemente
» Adora l'estate
» Sa fare bene il pane
» Gli piace il vino, ma non ha avuto molto occasioni per berlo
» La sua famiglia era dedita ad Ermes e dire che era azzeccato per lui è un eufemismo

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➳Outfit🗝️

xii.
» Indossa una semplice tunica bianca che è riuscito a rimediare nella loro risalita verso i confini della penisola, legata ben stretta in vita.
» Ai piedi ha dei classici sandali alla schiava, quelli che ha sempre avuto e che è riuscito a mantenere sempre in buono stato per la propria incolumità.

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➳Aesthetic🗝️

xiii.
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➳Playlist🗝️

xiv.
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➳TAG🗝️

xv.

» -SNIVYNYX
» annafrost34
» Sam_write_stories

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