capther 7- K I S S

Questa mattina, Serena si è svegliata di buon umore, accompagnata da una bella crèpes piena di nutella; in fondo come cucina sua madre non cucina nessuno.

Iniziò involontariamente a ripensare alla colazione con Vic stra piena di marmellata sul viso, Thomas che rovesciava ogni mattina almeno un po' di latte sulla tavola, Damiano che faceva una delle sue solite battutacce a sfondo sessuale,e poi c'era Ethan che faceva colazione con calma, in silenzio. Davvero strano questo ragazzo: sempre in silenzio, con nessuna cosa da dire o da fare, misterioso è dir poco, avrà parlato si e no due volte da quando abitavano tutti insieme.

Come riusciva a non dir nulla? Probabilmente è sempre stato così ma non conoscendolo non sapeva cosa si nascondeva dietro quella maschera da 'ragazzo silenzioso'.


Serena passava le sue giornate scrivendo ciò che le passava per la testa, senza mai uscire di casa senza le sue amate cuffiette che l'accompagnavano in ogni luogo, a partire dal bagno di casa sua, fino al supermercato.

Ma questa giornata sarebbe stata un po' diversa dalla sua solita routine.
Sarebbe andata in studio dagli altri, per rimettere a posto qualche accordo o semplicemente per una chiacchierata.

Seppure fossero passati 2 soli giorni dal suo ritorno a casa, Serena sentiva già la loro mancanza.

Perciò si diresse nell' appartamento della sua amica Victoria, trovando gli amici sempre al lavoro.

"Serè aspettavamo te!" esclamò Damiano vedendola entrare dalla porta di servizio.

Anche Thomas li raggiunse sull' uscio.

"Fatti abbraccià" disse il biondo, stringendo a sé l'amica.
"E Vic, dov'è?"
"A comprare qualche schifezza da mangiare"
"Parlando di cose serie ho comprato qualcosina e devi dirmi come abbinarli" disse Damiano subito dopo.

"Va bene, anche se dovresti rivedere le tue priorità" rispose lei ridacchiando.
"Vado di là, appena torna Vic chiamatemi eh" continuò lei spedita.
I ragazzi annuirono.

La ragazza aprì la porta di quella che era ' la sua stanza',trovandoci inaspettatamente Ethan, seduto su un puof che giocherellava con le sue stesse dita.

"Ehy" sussurrò lei cercando di non recare fastidio.
"Ehy, tutto bene?"
"Si...penso di sì" disse lei accennando un timido sorriso.


La sua voce era tremendamente affascinante, così calma e rassicurante.

"Sto morendo dalla voglia di baciarti" diss improvvisamente, senza mai distogliere lo sguardo dal suo viso.

Forse era proprio questa la sensazione che si provava ad avere le farfalle allo stomaco; era come un fastidio allo stomaco, come se fossi tutti scombussolata.

In quel momento non pensò ad Emma, tantomeno ai suoi genitori in quel momento erano solo loro 2 e le importava solo questo.

"Allora fallo, fallo Ethan"
Senza pensarci due volte si fiondò sulle labbra della ragazza, godendosi ogni secondo di quel bacio, intrecciandosi a lei.

Lei, a disagio, preferì non parlare, e così fece anche lui.
L'imbarazzante silenzio che si era creato fra i due era stato interrotto e spezzato da Victoria, che entrò in stanza con 6 cartoni di pizza.
"Ho portato la pizzaa!" urlò affamata.
"E c'è anche Emma che cena con noi questa sera" continuò.

Ethan e Serena si guardarono negli occhi, cercando di nascondere la tensione che si era creata fra i due.

Il batterista si alzò, uscendo dalla stanza, raggiungendo la fidanzata all'ingresso. Subito dopo anche la mora si alzò dal pouf, ancora incredula di ciò che era successo pocanzi, si mise a tavola con gli altri.

Lui se ne stava lì con un trancio di pizza in mano, parlando con la sua ragazza come se non fosse successo nulla, ma d' altronde cos' avrebbe dovuto fare?

Quel dannato bacio.
Il suo primo bacio.

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