Vite spezzate

Il telefono squillò per un po'. Poi una voce flebile. Era Isabel.
Sentivo la sua voce al telefono e non la riconoscevo. Era triste, persa.
La telefona durò circa mezz'ora ed Isabel mi raccontò un po' di cose che mi ero persa durante la mia permanenza in struttura e, quando le domandai di Martin, lei rimase per un attimo in silenzio.
Lei e Martin si erano lasciati da qualche mese ormai e lei ancora non si era del tutto riprese.
Martin era partito da mesi ormai per un viaggio di "lavoro", così lo chiamava lui, facendo perdere
Decidemmo di incontrarsi la sera stessa per parlarne un po' meglio di persona e così riattaccai il telefono.

La sera ci incontrammo al solito posto di sempre ed iniziammo a parlare per ore e ore.
Mi raccontò delle serate pazze con le sue nuove amiche, della sua forte amicizia nata con Drake ed infine mi confidò che i suoi genitori si erano separati in malo modo è che non aveva notizie del padre da tempo.
Dopo un'ora circa che eravamo a chiacchierare lei tirò fuori dalla sua borsa un piccola bustina con all'interno delle pasticche. Io per un attimo rimasi con gli occhi sbarrati. Era tempo che non mi facevo più di nulla e vedere quella bustina li non mi aiutava.
Girai di scatto lo sguardo per non guardare quella scena pietosa e lì capii che la situazione era veramente critica. Dovevo fare qualcosa per aiutarla.

Aprii per un po' il discorso e cercai di farla ragionare un po' sulla sua vita e provai a spiegarle che anche lei poteva farsi aiutare come me.
Isabel era molto dubbiosa, diceva che per lei non c'era nessuna speranza e che non riusciva più a farne a meno; poi la sua situazione con Martin non aiutava. Lì rimasi in silenzio e cercai di trovare le giuste parole per cercare di essere utile ed aiutarla ad uscire da quel pasticcio.
Mentre stavamo ancora parlando dell'argomento arrivò Drake.  Erano anni che non lo vedevo e lui a stento mi riconobbe. Ci siamo salutati e siamo rimasti a parlare del più e del meno; dopodiché io dovetti scappare a casa per delle cose urgenti da sbrigare e con Isabel ci saremmo viste il giorno dopo.

Tornata a casa chiamai Cristine per sapere come stava e per invitarla il giorno seguente a fare colazione insieme. Le parlai di Isabel, del fatto che volevo aiutarla e che mi serviva il suo supporto; lei era d'accordo con me e si unì a me ed Isabel il giorno dopo. Sapevo che mi avrebbe aiutata con la mia amica.

Il giorno seguente mi incontrai con Cristine a casa mia, per poi andare insieme al bar del centro per incontrare Isabel.
Una volta giunte li Isabel ancora non era arrivata. La cosa non mi stupii più di tanto visto che sapevo che lei non era famosa per la sua puntualità.

Passò un'ora. Isabel era sparita, ho provato a chiamarla molte volte sul cellulare ma nulla non riuscivo a contattarla; in quel momento pensai al fatto che magari era rimasta a dormire, che non avesse la suoneria al telefono.

Mai pensai a quello che avrei scoperto qualche ora dopo.

Meredith93

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