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-Io sono...- disse Piergiorgiovannì, con una lacrima che gli scendeva da un lato dell'occhio fatto di cioccolato.
-Io sono... Io sono...- il biscotto sospirò teatralmente.
Esitò un attimo, in cui si coprì il volto con una mano: con l'altra, invece, puntò il dito verso T/n, che cadde a terra, incredula.
-Non è possibile...!- gridò, mentre un'aura ventosa si sprigionava da Piergiorgiovannì con l'accento sulla i.
-Esatto. Io... IO SONO... IN REALTÀ, NON SONO CACAO 100% ITALIANOOO!
-NOOOOOOOOO!!!- urlò T/n.
Era scioccata.
Non se lo sarebbe mai aspettata da Piergiorgiovannì, non dopo tutto ciò che avevano passato insieme, non dopo tutti i bei momenti trascorsi e le mille avventure.
Una lacrima bagnò la guancia di T/n, che se la asciugò subito.
Il vento era sempre più forte e lei sempre più debole... ma non si arrese.
Gli tese la mano, urlando per sovrastare il frastuono: -Afferra la mia mano! Puoi farcela, io credo in te!
Ma Piergiorgiovannì si voltò, piangendo anche lui.
-Mi dispiace, T/n- sussurrò.
Ci fu un lampo di luce fortissima e T/n svenne.
T/n si svegliò al suono delle urla di rimprovero di sua madre: -MA SI PUÒ SAPERE CHE STAI FACENDO?? STAI URLANDO DA UN QUARTO D'ORA ALLE TRE DEL MATTINO, E QUANDO ARRIVO E ACCENDO LA LUCE, TI BUTTI A TERRA E PIANGI??? ALZATI SUBITO, PRIMA CHE TI ALZI IO!
T/n aprì gli occhi lacrimanti, ma non si alzò.
Sbattè un pugno sul pavimento e sussurrò solamente: -Avevo solo fame...
Angolo retto
Allora.
ALLORA.
NON SO NEMMENO IO CHE HO SCRITTO, MA VI GIURO CHE NON È COLPA MIA (ok forse solo un po', eheheg).
Mi raccomando, seguite ancora le avventure di T/n e Piergiorgiovannì, perchè siamo ancora all'inizio...
Byee :3
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