~Capitolo 4~
Dopo poco più di due settimane Piton aveva chiesto, o meglio ordinato, di essere rilasciato; sì, così si era espresso, in quanto non vedeva molta differenza tra l’ospedale e una prigione.
Le infermiere erano state contentissime di lasciarlo andare, un paziente così difficile non l’avevano mai avuto prima di allora; invece i dottori erano contrari, era ancora presto e avrebbero voluto tenerlo in osservazione ancora un po’, ma Piton era stato irremovibile, si era persino offerto di mettere per iscritto nero su bianco che non avrebbe incolpato loro di un suo malessere o della sua prematura scomparsa!
Alla fine l’avevano lasciato andare con la promessa che se si fosse sentito poco bene li avrebbe contattati lui; inoltre, Lupin, Harry e Minerva avevano assicurato ai Medimaghi che gli avrebbero fatto visita spesso.
Piton non era affatto contento di questo, gli piaceva la solitudine, però sotto sotto, molto sotto, apprezzava che si preoccupassero per lui; era una sensazione nuova, a parte Silente e forse sua madre anni e anni prima, nessuno si era mai preoccupato per lui.
Dopotutto si era ripromesso di abbandonare, almeno in parte, quella maschera di disprezzo verso ogni essere vivente e non che ormai indossava da quasi tutta la vita e lasciarsi conoscere per quello che era: un uomo intelligente, coraggioso, forte che sapeva essere sensibile e spiritoso (questo lato l’aveva visto solo Lily) ma che per la maggior parte del tempo era cinico, disilluso dalla vita, sarcastico e, spesso, un po’ bastardo. Un mix interessante.
Potter e Lupin erano già venuti a fargli visita e doveva riconoscere che la loro compagnia non era proprio un calcio negli stinchi come si era immaginato.
Gli avevano raccontato un bel po’ di cose che si era perso negli ultimi tempi e la loro relazione era diventata civile.
Chi l’avrebbe mai detto..suonava strano anche a lui!
Tra le altre cose, aveva scoperto che era stata la Granger ad insistere per andarlo a cercare nella Stamberga Strillante ed era sempre stata lei che gli aveva fatto visita quasi tutti i giorni i primi mesi.
Hermione Granger, la petulante So-Tutto-Io che si era rivelata così fondamentale nella guerra col suo brillante cervello e che adesso sembrava voler seguire le sue orme...da pozionista s’intende.
Chissà cosa l’aveva spinta ad aiutarlo e a fargli visita…..
Chissà anche perché la scelta di un Master in Pozioni…si era brava…ma lo era in tutte le materie…lui aveva sempre pensato avrebbe intrapreso una carriera al Ministero….
Soprattutto, visto tutto l’interessamento mostrato Piton trovava strano che non si fosse ancora fatta sentire o vedere da quando s’era svegliato….mah!
Ah le donne, l’unica certezza nella sua vita era che non le avrebbe mai capite!
Una mattina di metà Settembre il cielo sereno e l’aria frizzante di fine estate lo spronarono ad uscire per fare due passi; non era sua abitudine passeggiare per Spinner’s End, quel quartiere babbano fatiscente non gli faceva affiorare bei ricordi, solo interminabili pomeriggi da solo ad aspettare che i suoi smettessero di litigare, però il passato era passato e lui era deciso a fare pace con esso.
Perso nei suoi pensieri non si rese conto d’aver camminato a lungo, fino a Godric’s Hollow.
Era stanco morto, sapeva che avrebbe dovuto riposare e tornare a casa ma ormai che era lì doveva fare un altro piccolo sforzo e arrivare fino al cimitero dietro l’angolo. Lo doveva ad un’amica.
Era un po’ che non ci andava, coma a parte, perché gli ultimi anni erano stati duri e per consolidare la sua pozione tra le fila di Voldemort aveva evitato le visite in quanto sarebbero risultate sospette.
Le 2 tombe vicine erano pulite ed in ordine, con un bel mazzo di fiori freschi, evidentemente il ragazzo ci passava spesso.
Fece comparire un unico fiore, un candido giglio, e lo posò sulla tomba della sua unica amica d’infanzia.
“Ciao Lily, visto? Neanche la morte mi vuole ancora... – una risatina – avevo sperato di rivederti ma questa pellaccia è fin troppo dura. Tutto sommato mi ritengo soddisfatto, Voldemort è morto e tuo figlio è vivo, ho assolto il mio compito”
Si guardò intorno, tutto era silenzioso, era solo nel cimitero, l’aria tra gli abiti e i capelli gli procurò un piccolo brivido.
“Sai, ora che lo conosco meglio, il ragazzo non è così male, è pure sveglio….ma non dirglielo che fa presto a montarsi la testa!”
Di nuovo silenzio, come quello che si era creato tra loro dopo quella fatidica litigata, avrebbe voluto dire molte cose, ma nessuna che non le avesse già detto mille altre volte nel corso degli anni, quindi decise di accomiatarsi.
“Ora devo tornare a casa. A presto mia dolce Lily, sarai sempre nel mio cuore”
Un soffio d’aria più forte gli scompigliò i capelli, sembrava quasi una carezza ma Severus sapeva che era solo suggestione.
Hermione aveva pensato a lungo a come comportarsi…forse fin troppo a lungo dato che si era risvegliato ormai da un mese!
Era anche già tornato a casa e lei adesso si trovava di fronte alla sua porta d’ingresso.
L’aveva visto uscire e aveva deciso di aspettare il suo ritorno…doveva ripassare il suo piano. Ormai erano quasi 3 ore che il mago era uscito e lei stava desistendo..sperava facesse ritorno presto altrimenti finiva per girare i tacchi e andarsene!
Hermione era molto insicura sul da farsi, non le era mai capitato prima d’ora ma era lui che le faceva quell’effetto.
Quando le era arrivata la lettera dal Dottor Holmes era al settimo cielo e aveva pensato di prenotare subito una Passaporta per arrivare il giorno dopo a Londra..ma poi ci aveva ripensato.
E se lui non avesse voluto vederla?
In fondo non avevano mai avuto nessun tipo di rapporto oltre studente/professore, anzi...lei era pure Grifondoro!
Però un minimo di riconoscenza almeno….. Ma d’altra parte si parlava di Piton e non era per niente sicura che lui sapesse che cosa fosse …
E infine ci si mettevano i suoi sentimenti.
Pensava che la lontananza sarebbe servita a schiarirle le idee, che l’avrebbe dimenticato…e invece continuava a fare paragoni tra lui e i suoi attuali professori e lui ne usciva sempre vincitore!
Aveva perfino avuto qualche relazione, ma niente di serio… finché non si era presa una cotta per un ragazzo magro, un po’ spigoloso, con i capelli lunghi, lisci e neri, gli occhi neri..insomma una fotocopia giovane del Prof!
Con quello aveva toccato il fondo! Perciò si era decisa ad affrontarlo…..
La tecnica che dopo lungo pensare aveva deciso di adottare era prenderlo di petto, non gli avrebbe fatto capire il suo interesse per lui e gli avrebbe parlato solo di pozioni…quello era il motivo principale per cui era tornata, no??
In lontananza apparve una figura…Finalmente si era deciso a rientrare…incosciente, stare fuori 3 ore buone da solo!
Severus si sentiva stanco come non mai, la camminata l’aveva veramente sfiancato; doveva arrivare a casa e prendere una pozione ricostituente, o almeno mangiare qualcosa.
All’improvviso si accorse di una figura davanti a casa sua, era una donna, ma in lontananza non la riconobbe.
Si prese un po’ di tempo per riacquistare fiato e contegno, non voleva mostrarsi affaticato; avvicinandosi capì di chi si trattava, era la So-Tutto-Io per eccellenza, alias Hermione Granger.
Notò subito che la ragazza era cambiata dai tempi della scuola, non tanto nell’aspetto quanto nell’atteggiamento. Indossava dei vestiti babbani, jeans chiari, maglietta a maniche corte sul rosso con un disegno davanti e scarpe con tacco basso, capelli sciolti, ricci e ribelli come sempre, viso pulito; in tutto questo non c’era niente di nuovo, se non che mentre si avvicinava lei lo fissava dritto negli occhi, senza minimamente abbassare lo sguardo come quando era una sua alunna.
“Professor Piton, buongiorno, la vedo bene…”
“Granger, sono lieto che la tua vista funzioni a dovere”
“Non intendevo quello….” Hermione si sentì colta in fallo, dannato uomo, quant’era difficile rapportarsi con lui in modo civile!
“Ovviamente. Immagino tu sia venuta fin qui per parlare con me quindi possiamo entrare in casa anziché restare in strada…”
Così facendo andò verso la porta, la aprì e le cedette il passo. Hermione rimase piacevolmente colpita da questa inattesa galanteria, non si aspettava un tale gesto, ma la sua lieve titubanza venne subito notata dall’uomo che non si lasciò sfuggire l’occasione
“Avanti Granger! Prometto che non ti mangio!”
Hermione trasalendo entrò…al diavolo! Non era quello il suo piano! Doveva riprendere in pugno la situazione!
Severus Piton le indicò una poltrona del piccolo salottino a destra dell’entrata e si accomodò lui stesso su un’altra, in attesa che lei parlasse.
Hermione si accorse allora che sembrava stanco, però si era ripromessa di non preoccuparsi per lui…non subito almeno.
“Professore, sono passata per due motivi principali, il primo vedere come stava e il secondo per un parere professionale”
“Bene, Granger. Come hai potuto constatare poco fa in strada mi sono ripreso discretamente bene.
Passiamo direttamente al secondo motivo, che tipo di parere ti serve?”
Piton sembrava davvero interessato, forse parlare di una sua passione era il modo giusto per iniziare un rapporto civile con lui.
“Ecco, immagino Harry, Lupin o Minerva le abbiano raccontato che ho intrapreso un Master in Pozioni che mi ha portato a ricevere un’offerta di ricerca alla Scuola Internazionale di Pozioni di Salem.
Il progetto che mi è stato affidato riguarda gli antidoti ai veleni, la mia ricerca consiste nel perfezionarli, affinché le vittime di avvelenamento non subiscano le conseguenza indesiderate di una guarigione troppo veloce.”
“Quindi tu sei qui per sapere come ho fatto a sopravvivere al veleno di Nagini…”
“No, quello lo so. Lei ha distillato un comune antidoto del veleno del cobra aggiungendo una variante del Distillato della Morte Vivente”
“Come ci sei arrivata?”
“Beh, non è stato difficile…il Dottor Holmes mi aveva riferito che aveva trovato uno strano mix in lei durante le analisi.. pozione corroborante, un antidoto, una rimpolpasangue ed una variante di Distillato della Morte Vivente…io ho solo collegato i pezzi”
Severus la guardò affascinato, quella ragazza aveva collegato senza sforzi i pezzi di un puzzle che i medimaghi non avevano saputo risolvere…magari aveva davvero della stoffa per le pozioni.
“Cosa non ti quadra allora?”
“Ecco, quello che non so è come ha modificato il Distillato della Morte Vivente affinché la facesse svegliare quando il suo corpo era pressoché guarito. Ho fatto diversi tentativi su delle cavie a Salem ma una non s’è più svegliata e le altre troppo presto!”
Severus rimase pensieroso; effettivamente la “sua” pozione aveva funzionato meglio di quello che si aspettava, però dire di preciso come aveva fatto era un altro paio di maniche. Decise di giocare un po’ con lei.
“Granger, se te lo dicessi chiaro e tondo tu faresti una gran bella figura a Salem senza che sia effettivamente merito tuo…..invece io che ci guadagno a dirtelo?”
Non poteva crederci…Piton la stava ricattando! Ok non aveva proprio torto..però cosa poteva offrire in cambio?? Oddio, in realtà un paio di idee le aveva, eheh… ma dubitava che fossero quelle che pensava lui….ora come ne usciva???
“Alt, Granger. Vedo il fumo che inizia ad uscirti dalle orecchie. Prima che la tua testolina malata possa elaborare chissà quali inopportuni pensieri….quello che intendevo era che sono disposto a darti dei suggerimenti su come procedere, ma all’intuizione finale dovrai arrivarci da sola.”
“Lei….lei mi sta offrendo il suo aiuto??” Hermione era esterrefatta. Neanche nei suoi sogni più arditi aveva mai sperato una cosa del genere. Poter lavorare con Piton sarebbe stato il massimo, oltre l’inevitabile tempo che avrebbero dovuto passato insieme, sarebbe stato davvero un’ottima occasione per imparare da uno dei migliori pozionisti del momento, se non il migliore addirittura!
Piton non si preoccupò di rispondere.
“Sono lieta di accettare la sua proposta!” Hermione non riuscì a trattenere il suo entusiasmo.
Rimasero un attimo entrambi persi nei propri pensieri.
Severus non sapeva perché le aveva fatto un’offerta del genere, non era nel suo stile aiutare un’ex alunna, per di più Grifondoro; Hermione non sapeva invece cosa aspettarsi, da una parte desiderava passare più tempo con lui, ma dall’altra sapeva di non avere nessuna possibilità quindi sarebbe potuto essere solo un’inutile sofferenza.
Chi non risica non rosica, diceva sua nonna...
“Non troppo entusiasmo Granger, non giocheremo al piccolo chimico eh!”
“Non mi aspetto niente del genere da lei”
Hermione s’era accorta che la fronte di Piton era imperlata di sudore sebbene in casa fosse fresco, doveva essere ancora affaticato dalla camminata.
“Ora mi dice qualcosa di più su come sta. Un anno e più di coma non svanisce così, per magia!”
“Dopo questa tua pessima battuta di spirito posso dire di stare un po’ peggio.
In ogni caso, godo di ottima come ti ho già detto. Anzi, se permetti, adesso andrei a prepararmi il pranzo…”
Severus fece per alzarsi, ma era troppo debole e cadde in avanti svenuto, per fortuna Hermione era pronta e riuscì a prenderlo prima che toccasse terra.
Cavolo, era più pesante di quello che sembrava!
La ragazza aveva le braccia entrambe occupate e non riusciva a prendere la bacchetta che aveva in tasca per farlo levitare, si dovette quindi arrangiare con le sue forze per metterlo sulla poltrona.
Una volta adagiato su di essa la trasfigurò in un comodo divano, in modo da farlo stendere per intero.
Gli sollevò le gambe con dei cuscini perché a volte i metodi babbani erano i più efficaci e appena vide che si stava riprendendo fece comparire un bicchiere d’acqua e una pozione ricostituente.
Come suo solito Piton indossava una casacca nera, lunga e abbottonata fino al collo che non aiutava la respirazione…Hermione prese coraggio e la sbottonò fino a metà petto, allargandola un po’…si arrischiò poi a sbottonare anche la camicia sottostante e finalmente Severus si riprese.
“Lei è un incosciente, andare in giro per così tanto tempo senza aver mangiato niente prima! Tenga, l’acqua serve per reintegrare i liquidi persi, visto che sta sudando copiosamente, e questa è una pozione ricostituente delle sue scorte. Le beva.”
Come si permetteva quella mocciosa di usare quel tono autoritario con lui e dargli dell’incosciente??
Severus avrebbe voluto rispondere per le rime ma decise di lasciare perdere...almeno finché non avrebbe avuto le forze necessarie per parlare!
Le lanciò quindi una delle sue migliori occhiate assassine poi bevve ubbidiente tutto e attese che facessero effetto.
Si sentiva persino meno accaldato…forse era merito della pozione….alt! No! Si rese conto che i suoi vestiti erano sbottonati, doveva essere stata la Granger per fargli prendere aria..una cosa logica in questi casi, ma allora perché si sentiva così in imbarazzo?
“Va meglio Granger. Adesso vado veramente a prepararmi qualcosa per pranzo…”
Severus si alzò senza problemi questa volta e si riabbottonò camicia e casacca velocemente.
“Posso farlo io se vuole. Così lei resta ancora un attimo a riposare…”
“Non ce n’è bisogno, mi sento meglio. Credo di poter arrivare fino in cucina senza soccombere tragicamente nel tragitto. Resti ancora molto in Inghilterra?”
“Qualche giorno…4 o 5, 6 al massimo”
“Bene, allora ti scrivo io per iniziare lo studio della Pozione..Buona giornata Granger, ricordi la strada immagino…”
Senza che se ne rendesse veramente conto e potesse evitarlo Hermione era in strada; sperava non stesse di nuovo male ora che era solo ma pozione, cibo e acqua sarebbero dovuti bastare per sostenerlo.
C’erano però altre cose che lei non era riuscita ad evitare; prima fra tutte fu percepire il suo corpo da sopra i vestiti quando le era caduto addosso.
Aveva sempre pensato che Piton fosse magro, quasi scheletrico, i vestiti sempre neri non lasciavano intuire molto del suo fisico, invece poco prima aveva potuto constatare che aveva un corpo tonico e forse muscoloso celato sotto quegli strati.
La seconda cosa che non aveva saputo evitare era scoprire un po’ di quel corpo sempre nascosto, quindi si era ritrovata, senza neanche pensarci più di tanto, a slacciare casacca e camicia facendo intravedere la pelle candida del petto solcata da pochi peli nerissimi.
Adesso sì che avrebbe voluto vedere di più di quel corpo!
Oddio..ma cosa le prendeva?? Stava parlando di Piton! Il suo ex professore di Pozioni!
Sembrava che dopo aver passato tanto tempo distante da lui adesso che ce l’aveva di fronte e a portata di mano non riuscisse più a resistere!
Si allontanò da Spinner’s End pensando che quelle non erano proprio delle ottime basi per la loro collaborazione futura…..
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