~Capitolo 10~
posso dire questo, a casa di Piton (qualche capitolo fa) il fatto che lui le chieda se qualcuno l'aspetta è da intendersi come un principio di interesse verso di lei; però da quella volta il tempo è passato e adesso lui si domanda se nel frattempo non fosse cambiato qualcosa, oppure se avesse qualcuno in America.
Per farla breve, Piton (e io con lui!!) si era dimenticato d'aver fatto quella domanda a casa sua :D!
Era il modo più semplice per far capire il suo interesse :)...
In questo capitolo ho cercato di rimediare..spero di non aver fatto ancora più confusione!
Aloysia :)
Passate le 3 ore di riposo la pozione era pronta, con quella che avevano preparato il ‘paziente’ del momento, cioè l’elfo del giorno prima, avrebbe dovuto dormire per circa 4 ore e mezza. Giusto il tempo perché loro potessero staccare un po’.
Si diedero appuntamento in laboratorio per le 2 del pomeriggio.
Hermione decise che avrebbe fatto una doccia e poi doveva incontrarsi con Harry e Ginny ad Hogsmeade per pranzo; Piton invece avrebbe cercato Lupin, ma non prima di essersi fatto una doccia rigenerante anche lui.
Quando uscì dai suoi alloggi mezz’oretta dopo andò diretto verso il parco in quanto sapeva che il lupastro aveva abitudine di fare delle passeggiate la domenica mattina e infatti lo scorse già in lontananza vicino alla Foresta Proibita così accelerò il passo.
“Lupin, buongiorno. Avrei bisogno di parlarti un attimo”
“Ciao Severus, certamente, va bene se continuiamo a camminare? C’è qualche problema?”
Il Professore di Pozioni gli sembrava un po’ agitato quella mattina…e poi non aveva la solita casacca nera addosso!
“No, no nessun problema in realtà…solo un po’ di confusione mentale che spero tu mi possa risolvere..”
“Oh, in tal caso dimmi, sono tutt’orecchi. Ti ha destabilizzato non trovare una casacca nera pulita nell’armadio?” domandò Remus ridendo.
Piton subito non capì a cosa si riferisse, poi si accorse che inconsciamente aveva indossato solo la camicia sotto al mantello…….
“No, Rem, è altro che mi ha destabilizzato se così vogliamo dire...”
Piton aveva subito pensato di andare da Remus, però non si era preparato un discorso preciso, così adesso non sapeva come cominciare. Intanto l’altro lo guardava con aria interrogativa.
“Suvvia, Severus, spara..non riesco a leggerti nella mente lo sai…”
“E non provarci neanche tanto me ne accorgerei subito. Comunque, ti ricordi il discorso di ieri mattina…?”
“Lo sapevo! Ci hai pensato e hai risolto che Hermione ti piace!” Remus quasi gridò.
“Grazie, la prossima volta urla un po’ di più..credo al Ministero non ti abbiano sentito! E comunque no! Ti ho detto che ho le idee confuse quindi non ho risolto niente direi…adesso taci e fammi parlare!”
Remus fece il gesto di cucirsi la bocca e Piton iniziò ad esporre le sue elucubrazioni.
“Allora, il fatto è questo..a me Hermione non interessa, che sia chiaro, però è intelligente, simpatica e sto bene con lei…quello che mi chiedo è come ti sia venuta un’idea del genere, insomma, non ho un atteggiamento che potrebbe farti pensare così.”
Remus pesò bene le sue parole, sentì che poteva cavare qualche informazione utile per Hermione ma non doveva farla scoprire.
“Beh, con lei sei più gentile del solito, hai smesso di chiamarla per cognome e prenderla in giro, quando parli di lei con altri si vede che la stimi, sei galante..”
“Questa poi…galante?? Io??”
“Certo, ieri le hai persino ceduto il mantello! Io la chiamo galanteria”
“Io la chiamo non voler perdere una collaboratrice perché non ha ancora capito come vestirsi! Ma tu come lo sai?”
“Ricordi che vi ho visto all’entrata del castello? Lei aveva ancora il tuo mantello addosso…”
“Touché..comunque mi sembra hai poche ‘prove’…”
“Allora, dimmi Mister Logica…se non ti interessa perché sei confuso?”
Lupin lo stava mettendo alle strette, Piton non aveva alcuna intenzione di ammettere di essere…apprensivo diciamo!
Tempo prima Hermione gli aveva detto chiaramente che non c’era nessuno ad aspettarla a casa, ma questo voleva dire che viveva da sola, non che non vedeva un uomo…che poi, in fin dei conti, a lui non importava quindi perché occuparsi la mente con domande superflue??
“Sei te che mi metti tarli nella testa…”
“E da quando in qua ascolti le opinioni altrui?? Se poi sono sbagliate tanto meno…”
Merlino, il lupo sapeva il fatto suo! Non poteva battere in ritirata però…
“Ok, ok Remus…ecco, il problema è che non capisco perché mi dia fastidio pensare che lei abbia un…un…un fidanzato…”
Piton praticamente sputò l’ultima parola.
“Ti da fastidio? Che tipo di fastidio?”
“Una sorta di nausea improvvisa…io ritengo sia perché mi scoccerebbe perdere una valida collaboratrice per una qualche storia d’amore strampalata…che ne pensi?”
Remus in risposta scoppiò a ridere. “Ahahahahahha….Scusa Severus, ma non ho resistito!! Come ti vengono in mente certe idee?? Quel fastidio mio caro, si chiama gelosia!”
“Ecco, lo sapevo che l’avresti detto! Ma non ha senso, ricordi? Non mi interessa!!!”
“E allora come lo spieghi sentiamo…non dirmi che credi davvero quello che hai detto….!”
“Questa poi, sono venuto io da te a chiederlo…ok, ho capito che sto perdendo tempo.. ci vediamo a pranzo”
“No, no fermati vecchio pipistrello cocciuto!” Piton lo guardò malissimo ma resistette all’impulso di schiantarlo..poi come l’avrebbe spiegato a Minerva?
Remus non si fece intimidire e continuò “E’ inutile che mi guardi in quel modo..non si può spiegare diversamente, il discorso non quadra perché è l’assunto di partenza che è sbagliato: se ammetti, almeno con te stesso, che Hermione ti piace vedi che quadra tutto!”
Remus non aveva torto, in quel modo era tutto molto più logico e lineare…ma non poteva essere vero.
“No, Remus, non esiste.”
“Perché no? Non mi dirai adesso che sei gay….! Oh, non ci sarebbero problemi per me ma sarebbe una novità…”
“Ma cosa stai dicendo! Non c’è proprio limite alle scemenze che puoi pensare?? No, non sono gay.
Ma poi spiegami quella domanda insensata di ieri…perché dovrei interessare io a lei?”
“Ma quello non lo so, però anche lei mi sembra che stia bene con te e parla bene di te…” non poteva dire troppo o Severus l’avrebbe capito chiaramente.
“Vedo che anche in questo caso hai molte prove….”
“Ma perché non può piacerti? Non mi hai ancora detto il motivo di tanta convinzione…”
Remus interruppe a metà la frase, come colpito da un’illuminazione “Non dirmi che è per….lei”
Piton deglutì e fece cenno di sì con la testa, non c’era bisogno di specificare chi fosse quella lei.
“Ma Severus, sono passati più di 20 anni ormai…devi andare avanti, non puoi continuare a portare un lutto perenne…neanche Lily lo vorrebbe lo sai!”
Il volto di Piton si rabbuiò di colpo “Non capisci Remus…lei era l’unica donna che ho amato ed è colpa mia se è morta..sono ferite che non si rimarginano! Non mi posso perdonare certi sbagli e per questo non merito l’amore di nessuno!”
Remus rimase colpito da quanto rancore percepì nella sua voce. In quei mesi si erano conosciuti meglio e aveva capito che Severus Piton era un uomo migliore di quello che aveva sempre pensato; aveva anche capito che era molto più severo con sé stesso di come lo era con gli altri, ma non credeva fino a quel punto.
Lui si stava impedendo volontariamente di vivere perché 20 anni prima aveva causato indirettamente la morte di Lily!
“Severus, hai ragione, non posso capire cosa provi e cosa hai provato…ma devi superarlo. Lily è morta ma non per mano tua, devi mettertelo in testa, e soprattutto, con tutto quello che hai fatto, hai espiato la tua colpa e pagato il tuo debito ormai.”
“Sai Remus, avessi potuto avrei fatto cambio con lei…”la sua voce era un sussurro.
“Severus, anche io avrei fatto cambio 1000 volte con Ninfadora, ma non è possibile; entrambe sono morte per mano di Voldemort, io e te possiamo rimproverarci di non aver fatto abbastanza per proteggerle, ma la colpa è sua. Io c’ho messo più di un anno per accettarlo, e forse non l’ho ancora fatto del tutto, ora tocca a te.
Se siamo sopravvissuti un motivo c’è…chiamalo Destino, chiamalo Fato, chiamala Fortuna, ma abbiamo ancora qualcosa da fare su questa terra, quindi non limitarti a sopravvivere, mi hai capito?”
“Ci sai fare con le parole eh.. Comunque tu hai Teddy…ma io?”
“Tu magari hai Hermione…o magari qualcun’altra..chi lo sa? Però non respingere tutto a priori”
Piton guardò Remus dritto in quegli occhi nocciola, era contento di aver trovato un amico come lui.
“Grazie Remus, mi è servito parlare con te.”
“Allora ti piace??” chiese Lupin sorridendo
“Ahhhhhh, ancora?? Ok, ok…forse potrebbe piacermi leggermente, va bene??? Resto comunque dell’idea che non posso piacerle in alcun modo, quindi adesso che l’ho ammesso cosa ci guadagno?”
“Chi lo sa Severus, chi lo sa…e comunque, se per caso te lo stessi chiedendo, non è fidanzata e non si vede con nessuno…né qui, né in America..” Remus lasciò sedimentare le parole nella mente dell’altro uomo, godendosi l’espressione di sollievo che si formò sul viso di Severus, il quale gli rispose: “Non me lo stavo chiedendo comunque…andiamo a pranzo?”
Nel cammino verso il castello videro Minerva venire loro incontro.
“Severus, Remus, buongiorno. Posso parlarti un attimo Severus?”
La Preside sembrava stanca quella mattina, che fosse successo qualcosa?
“Certamente Minerva, ci vediamo a tavola Remus” con un cenno del capo Lupin proseguì verso la scuola.
“Dimmi pure, qualcosa non va? Ti vedo trafelata…”
Da quando si era risvegliato dal coma e soprattutto da quando era rientrato a scuola aveva spesso aiutato Minerva nell’espletamento delle incombenze da Preside, lei teneva in gran conto il suo giudizio e gli chiedeva a volte consigli per lo più comportamentali, in quanto la donna aveva un carattere abbastanza impulsivo e per alcune questioni diplomatiche non era il più indicato; lui invece, anche grazie ai svariati anni da spia, sapeva suggerirle bene cosa dire e cosa non dire per ottenere i suoi obbiettivi quindi avevano instaurato una sorta di collaborazione.
Adesso Severus si aspettava fosse sorto un problema abbastanza rilevante visto quanto sembrava agitata.
“Oh, no Severus, tutto ok. Dimmi piuttosto, te come stai? Hai ripreso a pieno ritmo ormai sia con le classi che con le ricerche con Hermione; non sei affaticato?”
Piton sapeva che quello non era il nocciolo della questione, qualunque cosa gli volesse dire la stava prendendo da lontano, rispose comunque tranquillamente.
“Beh, sono rientrato da quasi 4 mesi, posso affermare di essermi completamene ripreso…”
“Mi fa molto piacere; e le ricerche con Hermione? L’ho vista stamattina e mi sembrava contenta, ma non abbiamo parlato…”
“Si, anche su quel fronte tutto bene, ma mi perdonerai se non ti racconto tutto per filo e per segno, lo sai che non amo divulgare informazioni non ancora verificate”
“Si, si certo, nessun problema….”
“Ottimo, sono finiti i convenevoli oppure dobbiamo ancora parlare un po’ del tempo prima di arrivare al dunque?”
Forse era stato un po’ brusco ma non amava girare intorno ai discorsi.
La McGranitt lo guardò infastidita per un attimo, poi parlò.
“Ecco Severus, non è facile. Tu sai quanto io sia orgogliosa e combattiva, no?” Il mago la stava osservando in silenzio così lei proseguì. “Quindi capirai che per me non è semplice da dire quello che sto per dirti…insomma, ricoprire il ruolo di Preside e Insegnante per me è troppo duro, sono vecchia e soprattutto non possiedo la calma e diplomazia necessarie per trattare col Ministero! Kingsley è un ottimo Ministro, molto ragionevole, ma tutti quelli che lo circondano no…”
Si fermò un attimo per riprendere fiato, Piton la guardava ma non sembrava intenzionato a parlare, aveva capito doveva voleva arrivare ma non l’avrebbe aiutata a dirlo, preferiva godersi lo spettacolo!
“L’anno scorso ho dovuto perché non c’era nessuno altro disponibile, ma ora è diverso. Insomma, Severus, vuoi prendere il mio posto?” La strega lo stava fissando con aria speranzosa.
“Sai, Preside, non credo di essere in grado di insegnare Trasfigurazione…”
“Severus, ti prego, hai capito benissimo a quale posto mi riferisco!”
“Va bene Minerva…..non credo però di essere la persona giusta…perché non Filius o Remus?”
“A Filius avevo pensato onestamente ma non credo avrebbe il carisma necessario, e Remus, a parte che non lo vedo per niente portato ad un ruolo di comando, con Teddy avrebbe delle difficoltà e poi credi davvero verrebbe accettato un Preside Lupo Mannaro?”
Piton convenne tra sé che non aveva torto, i tempi non erano ancora maturi per un Preside Licantropo.
“E un Preside ex Mangiamorte sarebbe meglio?”
“Severus, sei stato scagionato da ogni accusa; poi sai benissimo che saresti un ottimo Preside, hai carisma e autorità non ché l’astuzia necessaria per ottenere quello che vuoi dal Ministero senza perdere la calma. Ultimo, ma non meno importante, sei un ottimo mago, i ragazzi e la scuola sarebbero al sicuro da tutto con te.
E prima che tu lo dica, non ti sto adulando, sto solo esponendo i fatti…”
Adesso toccava a lui dare una risposta.
“Minerva, sono davvero lusingato dalla tua proposta. L’incarico di Preside è importante e di prestigio, mi fa piacere sentire quanta fiducia riponi in me”
“Ma….?”
“Ma, puoi darmi del tempo per pensarci? Diciamo almeno concludere l’anno in corso…anche perché servirà un Insegnante di Pozioni in tal caso…”
La McGranitt era visibilmente sollevata, non aveva ricevuto un no come temeva e poteva benissimo resistere ancora qualche mese!
“Certo Severus, ne riparliamo a fine anno. Pensaci. Adesso credo sia proprio ora di andare a pranzo” concluse sorridente.
Mentre si avviavano verso il castello Piton aveva la mente piena di pensieri, prima Hermione, poi Lupin con i suoi consigli, adesso Minerva…che si fossero messi d’accordo per farlo impazzire?? E per fortuna non c’era più Silente, altrimenti si sarebbe sicuramente aggiunto anche lui con una delle sue solite idee malsane!
Ecco qui il decimo capitolo. Scusate se ci sono stata così tanto a pubblicarlo, ma sono stata presa completamente dall'altra mia storia. Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, ma sto cercando di pianificare la storia per il meglio, senza tralasciare neache un dettaglio, che potrebbe poi servirmi per i capitoli a venire. Detto questo... ci vediamo alla prossima
Un bacio😘
S.E.
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