7. La sorpresa -Parte 1

Finisco di raccontare tutto ciò che è successo con Christian ieri notte e Bianca e Luna mi guardano a bocca aperta. Okay, capisco il loro entusiasmo, visto che siamo passati dal non vederci più dopo la cena a baciarci più e più volte e a dirci di voler provare a stare insieme, ma il loro sguardo curioso mi mette in soggezione.

"Io vi amo già, che coppia carina. Ricordatevi di me quando dovrete battezzare i vostri figli." mi batto il palmo della mano sulla faccia sentendo le parole di Luna e scuoto la testa già arresa, mentre lei continua con questo suo sogno a occhi aperti "Poi usciranno degli angioletti, magari ricci come lui e con i tuoi occhi castani. Sarebbero bellissimi, sarò una madrina perfetta."

"Ehi, non è che ti prendi tu tutti i bambini da battezzare, anche io ne voglio uno." Bianca si lamenta, lanciandole un'occhiata fulminea, sotto i miei occhi allibiti. Stanno davvero discutendo per dei bambini inesistenti?

"Sì ma io il primo che l'ho spinta ad andare a parlarci." Luna ribatte ancora, cercando di mettere un punto a questa storia, ma Bianca non sembra contenta.

"Perciò? Lei non ha seguito il consiglio visto che è Pulisic che è andato a parlare con lei. Non ti spetta un bel niente per primo." Le le regala un sorrisetto fintamente dolce dopo aver parlato e io mi metto in mezzo prima che l'altra risponda ancora e questa storia non finisca più.

"Ragazze? Sono qua davanti, smettetela. Non si sa nemmeno se andrà bene il primo appuntamento e già parlate di figli?!" rido cercando di allontanare questa idea, mi mette ansia pensare a così lungo termine. Dovremo viverci la nostra relazione giorno per giorno, senza pensare a un momento ipotetico e così lontano. "Stasera andremo fuori, non so dove, è una sorpresa."

Entrambe sorridono totalmente felici e prese dal racconto. È bello avere qualcuno che gioisca con te per le cose belle. Da quando le ho conosciute si sono mostrate leali e interessate a me. Penso di non essermi sbagliata sul loro conto e sono certa che il nostro rapporto diventerà sempre più stretto e sincero.

"Comunque domani ti aspettiamo qua per sapere tutti i dettagli del vostro primo appuntamento." Luna mi punta un dito contro come per intimarmi di doverle raccontare tutto e io scoppio a ridere mentre annuisco, arresa al fatto che dovrò farlo davvero se non voglio passare guai con per colpa della loro curiosità.

*****

"Non ho idea di dove stiamo andando perché non sono mai uscita da Milano da quando mi sono trasferita, potresti darmi un indizio?" faccio un sorriso dolce e poi metto su un broncio tenero cercando di corrompere l'americano, ma lui scuote la testa in segno di negazione, così alzo gli occhi al cielo per non essere riuscita a convincerlo, mentre lui ridacchia.

"È una sorpresa, Nora. Se te lo svelassi ora non ci sarebbe più quell'effetto sorpresa quando lo vedrai. Mi sono impegnato molto per trovare questa idea, resisti ancora un po'." ora mi sorride in modo tenero e sposta la mano dal cambio dell'auto alla mia mano sinistra che è posata sulla mia coscia, immediatamente verso pervasa da miliardi di brividi. Lui mi sfiora e io tremo completamente.

"Va bene, perché sono una dolce ragazza e non voglio che il tuo impegno sia sprecato, ma almeno mi dici quanto manca?"

Ora scoppia a ridere senza trattenersi, lanciandomi uno sguardo divertito. "Incredibile, sei come una bambina. Ma va bene, questo posso dirtelo, mancano circa dieci minuti credo. Non ci sono mai stato nemmeno io, l'ho controllato su internet, ho fatto tutto così."

"D'accordo, giuro che non ti assillo più." accarezzo le sue dita e mi perdo a osservare il suo profilo "Sono felice comunque di aver accettato il tuo invito, quando sto con te sento una pace immensa espandersi in me." sgrano gli occhi dopo averlo detto, vergognandomi terribilmente. Ma che faccio? Gli dico queste cose già al primo appuntamento? Sono una cretina, non so tenere la bocca chiusa. Sento le guance surriscaldarsi e capisco così di essere diventata rossa come un pomodoro, perciò abbasso la testa per nasconderlo.

"Anche io sono felice che tu sei qua. Mi fai bene anche tu." rialzo la testa sentendo le sue parole e lui mi guarda per qualche nano secondo prima di riposare lo sguardo sulla strada "Che c'è? Hai un'espressione strana, ho detto qualcosa di sbagliato?"

"Come? No Christian, no. Solo... pensavo fosse prematuro dirti quanto sto bene in tua compagnia, ma poi le tue parole mi hanno lasciata stupita e ho capito di non aver detto niente di sbagliato o fuori luogo."

"Non lo era." le sue dita accarezzano dolcemente il palmo della mia mano e io quasi mi sciolgo "Io penso la tua stessa cosa, e non importa se ci frequentiamo da poco, stiamo provando a stare insieme, perciò sono felice se ci diciamo apertamente ciò che pensiamo."

Ha ragione, è la cosa giusta da pensare, ma a volte la paura di allontanare le persone, che magari io mi affeziono mentre loro no, mi fa bloccare e pensare di non dover dire ciò che penso e provo. Ma con lui sembra diverso, sembra che voglia assolutamente che io sia me stessa e dica tutto ciò che sono e provo, per conoscere bene ogni sfaccettatura di me. È così naturale fidarmi di lui.

"D'accordo, allora cercherò di essere più aperta, ci provo." lui mi sorride e annuisce "Ne approfitto per dirti che stai molto bene con questa maglia, il nero è il tuo colore." lancio un'occhiata alle sue braccia e mi perdo a osservare i tatuaggi sul suo braccio sinistro. Riconosco il volto di una tigre in primis, è molto particolare. "Mi piacciono molto." Li indico e lui sorride.

"Sì? Hanno tutti un significato importante per me..."

"Perché gli scacchi?" chiedo curiosa di getto, sperando di non essere invadente.

"Perché amo giocarci, a te piace?" mi riguarda per qualche attimo e tremo anche solo così... i suoi occhi castani sono così profondi.

"Non so giocarci..." Ammetto "Sono troppo stupida per giochi del genere." ridacchio e lui scuote la testa, lanciandomi un'occhiata di rimprovero e imboccando una strada diversa. Questo mi fa intuire che ci siamo quasi.

"Non dirlo mai più, non credo che tu sia stupida. Usi le parole per scrivere, non è semplice mettere tutto insieme e creare concetti perfetti." mi sorride per poi continuare "Ti insegnerò a giocare a scacchi, se ti va ovviamente!"

"Certo, ovviamente. Mi farebbe davvero piacere, però poi se ti batterò dovrai prenderti le tue responsabilità." lo prendo un po' in giro e lui ride, facendomi scaldare il cuore "Accetto la tua offerta."

"Ci sto, mi prenderò le mie responsabile, sarà divertente." faccio per ribattere ma sto zitta appena mi rendo conto che sta parcheggiando e che quindi siamo arrivati. "Eccoci, Nora. Finalmente siamo qua, così la sorpresa non ti terrà più tra le spine. Ora però dovrò bendarti, perché dovrai vedere solo quando siamo lì dentro." indica un ristorante e io lo guardo intensamente negli occhi.

"È necessario? Non è che sbatto in qualche parte e mi rompo il naso? Sono piuttosto goffa." forse sono un tantino melodrammatica ma sono capace di inciampare anche quando vedo, figuriamoci quando non lo faccio.

"Smettila di sottovalutarti, l'hai fatto già troppe volte. E poi ci sono io." si indica e si sgancia la cintura "Ora entriamo, sono certo che ti piacerà." annuisco ed entrambi scendiamo dall'auto. Sistemo meglio la borsa nella mia spalla e poi mi giro verso Christian quando si avvicina a me. Mi mostra una bandana con la bandiera degli Stati Uniti e io scoppio a ridere.

"Quella è per mostrare le tue origini?"

"In realtà le mie origini sono croate." mi informa, prendendo il polso tra le dita e facendomi avvicinare dolcemente a lui "Questa è la mia nazione. Ora ti bendo, okay?" annuisco e lui mi ruba un bacio casto prima di mettermi la bandana sugli occhi. Me la lega delicatamente dietro la testa e poi mi prende per mano. "Ora devi fidarti di me, giuro che non permetterò che sbatti da nessuna parte." ridacchia e mi prende per mano, facendo intrecciare le nostre dita.

"Certo, mi fido di te, Christian." mi stampa un altro dolce bacio e io gli metto le mani sulle spalle, intensificandolo. Senza nemmeno pensare, sento che questa è la cosa giusta, agisco di impulso e con il cuore. L'americano ricambia immediatamente, accarezzandomi il volto con una mano e il fianco con l'altra.

Sento le farfalle nello stomaco svolazzare impazzite, sento il cuore andare velocissimo e fare i salti mortali, sento di essere felice e senza pensieri come non mai. Quante volte ho cercato questa sensazione di libertà negli anni, ma non l'ho mai trovata... ed ora eccola qua.

"Andiamo, Nora." ci allontaniamo e mi regala una carezza sulla guancia, prendendomi nuovamente per mano e facendomi iniziare a camminare. Io cerco di riprendere pieno possesso di me, visto che mi sento come su una nuvola dopo il bacio, respirando profondamente. Lui mi fa camminare per qualche secondo e poi mi avvisa di dover salire tre scalini, aiutandomi. "Ora entreremo, ci siamo quasi." annuisco, anche se non so che mi sta guardando, e sento la porta aprirsi e poi chiudersi non appena facciamo qualche altro passo.

Immediatamente si avvicina a noi quello che credo che sia un cameriere e Christian lo informa che stamattina ha fatto una prenotazione a suo nome, perciò veniamo immediatamente scortati al nostro posto. Io continuo a camminare con gli occhi chiusi, con la mano stretta nella sua, ma ci fermiamo dopo qualche attimo, quando il cameriere ci informa che siamo arrivati e che presto ci porterà il menù, lasciandoci soli subito dopo.

Io sospiro profondamente, non vedendo l'ora di vedere dove siamo. "Chris, ora posso guardare?"

Lo sento ridere appena e poi inizia a parlare "Sei proprio curiosa eh. Ora ti farò vedere." mi fa girare di 180 gradi e mi fa camminare fino a farmi posare a quello che sembra un balcone. Sento l'aria tra i capelli e sul viso, capisco così che siamo fuori. Christian si sistema dietro di me e dolcemente mi toglie la bandana, permettendomi di osservare, e spostando le mani sui miei fianchi.

Spalanco immediatamente la bocca vedendo lo spettacolo davanti a me. Una distesa di acqua si presenta ai miei occhi, lasciandomi senza fiato, così come le montagne che circondano il lago. Giro appena la testa e osservo anche il verde alla nostra destra. Alberi e piante bellissime che rendono tutto più sublime e magico.

"Wow-..." resto senza parole, poi mi giro verso Christian "È il lago di Como, ma è bellissimo. È un sogno, ho sempre voluto vederlo." guardo il balconcino e mi rendo conto che è presente un solo tavolo, con sopra delle candele e un mazzo di girasoli. "Hai preparato tutto questo."

Annuisce e vedo i suoi occhi brillare, mentre sorride. "Ho chiesto di avere il balcone tutto per noi, per avere privacy." molla la presa su di me e si avvicina a prendere il mazzo di fiori, porgendomeli subito dopo "Ieri sera hai detto che erano i tuoi preferiti quando ti ho chiesto come mai avessi così tanti piccoli girasoli in giro per casa, perciò eccoli. Sono per te."

Li afferro e li annuso immediatamente, venendo inebriata dal loro profumo. "Sono bellissimi, tutto questo è bellissimo. È davvero una sorpresa stupenda. E hai organizzato tutto così velocemente. Mio Dio, grazie Christian. È tutto perfetto."

"Volevo che il nostro primo appuntamento fosse bellissimo, te lo meritavi ed è giusto che sia così per un inizio altrettanto perfetto."

Gli accarezzo il viso, sentendo la barba pizzicarmi appena i polpastrelli. È così bello in questo momento. Gli occhi che luccicano, le lentiggini sul viso, le fossette che nascono accanto alla sua bocca quando sorride, e io mi perdo completamente.

"Hai azzeccato tutto. Bravo." lo bacio a fior di labbra e lui sorride, indicandomi il tavolo.

"Ci sediamo, ti va, Nora?" annuisco e lui mi accompagna alla mia sedia, spostandola appena per farmi accomodare, io lo ringrazio, colpita dai suoi modi di fare, e poi mi siedo, posando i fiori sul tavolino vuoto accanto a noi e osservando lui che si sistema sulla sedia davanti alla mia.

Ancora una volta mi perdo nei suoi occhi e nel suo sorriso, rendendomi conto che questo appuntamento è più bello di come mi sarei mai aspettata.
Christian non smette di stupirmi e io sono davvero felice di essere qua con lui, non vorrei essere da nessun'altra parte.

❤️‍🩹

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top