24. Ricordi deludenti

Christian

La osservo mentre balla in pista con le sue amiche, Luna e Bianca, e non riesco a farne a meno. È così bella mentre ride e fa ondulare i capelli a ritmo dei fianchi, credo di non aver mai visto una ragazza che mi togliesse il fiato in questo modo, e sono così fortunato perché ama me.

Ora tra noi le cose sono ancora più intense e serie. Da quando abbiamo fatto l'amore per la prima volta qualche giorno fa, ora ogni momento è buono per stare soli. La cosa spettacolare è che mi batte il cuore ogni santa volta che si spoglia davanti a me, proprio come è successo la prima volta. Non cambia di una virgola l'emozione che mi porto dentro, quello che cambia è la sintonia durante il sesso. Più passano i giorni e più siamo connessi e facciamo scintille, e ammetto che questa cosa mi fa impazzire. Siamo compatibili fuori e dentro le lenzuola, è una cosa che mai prima d'ora mi era capitata. Sembra quasi che sia stata inventata per me, per completarmi.

"Smetti di fissarla." Rafa mi sferra un colpetto sul braccio e io gli presto la mia attenzione, mentre lui muove le sopracciglia in modo malizioso come al suo solito "Non sai nascondere minimamente i tuoi pensieri. Sei un libro aperto, Chris."

Ne sono consapevole, e non me ne vergogno, solo vorrei saper nascondere certi pensieri quando ci sono i miei amici in giro pronti a prendersi gioco di me. "Sto solo pensando a quanto sia bella con quel vestito." non è mica una bugia, in parte questo era parte del pensiero.

"E poi? Non ci degni di uno sguardo da dieci minuti." Loftus-Cheek dà manforte a Rafa, indagando su ciò che mi stava passando in testa "Non dirmi che per tutto questo tempo hai pensato solo a quanto sia bella."

"E a come quel vestito starebbe meglio sul pavimento." Theo interviene nel discorso, sedendosi al tavolino con una Fanta in mano, e mi schiaccia un occhiolino "Avanti Pulisic, è palese che non sappiate starvi lontano. Pensi che non ci siamo accorti come ti defili velocemente alla fine degli allenamenti negli ultimi giorni?"

"Perché sono stanco e voglio recuperare per fare bene il giorno dopo." sorrido falsamente, spostando nuovamente lo sguardo su Nora, sperando di aver concluso qua questo discorso inopportuno e imbarazzante, ma purtroppo Rafael non è soddisfatto che io voglia interrompere così la discussione.

"Stanco ma non dal calcio, stanco dagli allenamenti fatti a casa." tutti scoppiano a ridere e io mi batto la mano sul viso, ormai arreso, dopodiché mi alzo dal divanetto, pronto a raggiungere la mia fidanzata. So che così non farò che alimentare la loro voglia di deridermi, ma ho bisogno davvero di lei e, inoltre, è un buon modo per stare lontano dai miei amici.

"Io vado a ballare." li informo "Continuate pure con le vostre chiacchiere." mi allontano, ridacchiando quando sento Rafa dire che senza me presente non è divertente parlarne, e mi faccio largo tra le persone, per arrivare a Nora.

Per fortuna questo locale è abbastanza esclusivo, perciò capita raramente essere fermato dai tifosi. Insomma amo interagire con loro, soprattutto perché a Milano sono stato accolto calorosamente e mi sono sentito subito a casa, ed è stato per me importante visto come si erano messe le cose a Londra, ho avuto una rinascita, ma oggi ho davvero solo voglia di concentrarmi sulla mia fidanzata ed essere rilassato.

Le cingo i fianchi da dietro, sorridendo a Bianca e Luna che mi hanno già notato e si spostano appena per lasciarci un po' di privacy, mentre Nora sussulta leggermente, ma appena posa le mani sulle mie si rilassa, mi fa sorridere che mi abbia riconosciuto già così.

"Ciao Star..." Le sposto i capelli sulla spalla destra e le sussurro all'orecchio "come sei bella mentre balli, non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso." la sento sorridere, poi fa un piccolo giro per essermi faccia a faccia. Non riesco a ignorare il tonfo del mio cuore quando posa i suoi occhi nei miei. Mio Dio, non sono mai stato così smielato con nessuna... ma lei cosa è capace di farmi?

"Ciao Chris, tu eri bello anche da seduto..." mi bacia a fior di labbra e poi posa le braccia sulle mie spalle, muovendosi lentamente a ritmo della musica melodica che sta rimbombando adesso nel locale "era inevitabile girarmi verso di te, non riuscivo a non farlo."

Devo dire che mi piace molto che sia sempre meno timida con me, che mi dica ciò che pensa, che sia così spontanea e si senta libera di fare e dire qualsiasi cosa. E mi piace ancora di più che sia così solo con me, significa che si fida, significa che ha abbassato le sue difese, non potrei essere più felice di così. Io voglio solo il suo benessere e farò di tutto affinché questo sia sempre possibile.

"Mmh mmh... so bene cosa intendi." le lascio un piccolo bacio sul collo e poi riporto lo sguardo sul suo "Vuoi dormire con me stanotte?" Il piccolo dolce sorriso che le nasce sulle labbra vale tutto, le chiederei di vivere con me se servisse a vederle sempre questa espressione sul volto. Lo so, i miei pensieri con lei corrono forse troppo, ma sembra tutto così dannatamente giusto, non voglio rallentare. Voglio viverla completamente, non voglio avere paura o mettermi limiti.

"Certo, mi piacerebbe tanto. Sai che quando dormiamo insieme non faccio incubi?" mi parla all'orecchio, per farsi sentire, e io la stringo più forte, facendola avvicinare ancora di più a me "Non so come sia possibile, ma spariscono, e dormo tutto d'un fiato, senza svegliarmi. Cosa che non mi succedeva fin da quando ero piccola. Quando sono sola faccio quasi sempre brutti sogni... capisci cosa sei capace di fare?" mi guarda, come per vedere la mia reazione, mentre io la bacio immediatamente. Faccio scontrare le nostre labbra in un bacio bisognoso, voglio che capisca cosa è per me, voglio che capisca quanto sono felice di aiutarla, voglio che si renda conto che con me non dovrà più preoccuparsi di niente.

"Ti amo." glielo mimo sulle labbra, per poi baciarla ancora e ancora "Ti amo tantissimo."

"E io amo te, Christian." mi stringe forte e poi appoggia il viso sul mio petto, visto che la differenza dall'altezza glielo permette, continuando a dondolare sulle note della canzone, e io cosi mi sento l'uomo più ricco del mondo.

*****

Nora

"Nora? Sei proprio tu?" mi giro all'istante, sentendo una voce maschile, e poi spalanco la bocca quando lo vedo. Per un attimo mi torna tutto in mente... mi ripiombano addosso i momenti passati insieme, le promesse, i maledetti ricordi, ma poi torno subito in me, perché ciò che meglio mi ricordo è il male che mi ha fatto.

Scambio uno sguardo con Luna, visto che mi stava accompagnando a fare compere, e poi mi rigiro verso Pedro. "Sono proprio io, ma sono di fretta." faccio per andare via, ma lui mi blocca tenendomi per la manica. Se anni fa questa cosa mi avrebbe fatto scogliere, ora mi infastidisce e basta.

"Aspetta, non pensavo di incontrarti qua, non scappare." ride come faceva con me e io sento una stretta al petto. Dio, avrei voluto non incontrarlo mai più. "Mi piacerebbe bere qualcosa con te questi giorni, sto a Milano per un po', poi devo tornare a lavoro."

Mi dà fastidio che parli come se tra noi fosse tutto okay, mi infastidisce da morire che mi chieda di bere qualcosa come se non fosse sparito dalla mia vita improvvisamente dopo avermi fatto mille promesse. Non ho nessuna voglia di sottostare al suo gioco ancora una volta, ha perso molto tempo fa il potere che aveva su di me. "Beh, mi dispiace ma sono molto impegnata in questi giorni. Tra lavoro e tutto il resto, sai com'è."

Lui annuisce appena, quasi come se ci fosse rimasto male, poi leva la mano dalla manica del mio giubbotto, ringraziando il cielo. "Certo, lo capisco. Ho visto su Instagram che ormai sei piena di cose da fare, ne sono felice. Te l'ho sempre detto che avresti avuto il tuo momento e ciò che ti spettava." davvero fa? Davvero pensa di poter parlare di quello che mi diceva quando ci frequentavamo? Lui non ne ha nessun diritto, e poi quelle parole sono state cancellate da un pezzo dalla mia mente, perché della sua falsità non me ne faccio nulla. "Comunque il mio numero è sempre lo stesso, caso mai trovassi un buco in questi giorni, puoi scrivermi e magari ci possiamo vedere."

"Non credo riuscirò, comunque lo terrò a mente. Ciao Pedro." muovo la mano in segno di saluto e lui mi fa un cenno del capo, infilando le mani nelle tasche del giubbotto. Per qualche secondo lo guardo, rendendomi conto che sembra lo stesso di allora anche se ha qualcosa di diverso... forse ora sembra più adulto, forse sembra meno spensierato, ma poi mi giro e riprendo a camminare con la mia amica, cercando di far calmare la mia agitazione per averlo rivisto, cercando di far svanire la rabbia che porto dentro a causa sua... non posso sapere se è come allora, perché probabilmente con me ha sempre finto, perché probabilmente non l'ho mai conosciuto davvero.

"Nora... stai bene?" annuisco sentendo la domanda della mia amica, sorridendole leggerne. Sto bene, l'ho superato tempo fa, ma non pensavo certamente che l'avrei rivisto, anche il solo averlo davanti ha fatto tornare alla mia mente quanto stupida mi sono sentita per avergli aperto il mio cuore. "Puoi parlarmi se ti va, capisco che tu sia molto scossa. Raccontami pure."

"Certo, ma preparati perché è una bella storiella da ragazzina idiota che si è innamorata del ragazzo sbagliato." lei mi stringe la mano, facendomi sentire la sua vicinanza, e io inizio il racconto, perdendomi nelle immagini di anni fa.

Le racconto di quando ci siamo conosciuti su uno stupido social, di come siamo entrati subito in sintonia ancora prima di vederci, parlando e parlando senza stancarci mai, le racconto delle nostre risate. Le racconto dei nostri appuntamenti, le racconto di come stavamo bene insieme, delle promesse che mi ha fatto, del sostegno che ci siamo dati l'un l'altro. Le racconto di quando è partito, di quanto anche così da lontano eravamo uniti. Le racconto di come piano piano si è spezzato tutto, di quando è sparito improvvisamente dalla mia vita, dopo avermi giurato che mai e poi mai l'avrebbe fatto, e di quando ho scoperto che aveva un'altra. Ancora oggi so che mi avrebbe potuto parlare, avrei capito, eravamo lontani, non sapevano nemmeno se ci saremo mai rivisti, non mi doveva niente. Invece ha fatto la scelta peggiore, è scomparso dalla mia vita, mi ha cancellato come se mai ne facessi parte, spezzandomi il cuore, perché un'altra ragazza aveva invece rubato il suo di cuore. È stato vigliacco, è stato tutto ciò che non avrei mai immaginato. Una delle persone che più mi ha deluso in assoluto.

E ora, dopo anni, raccontarlo mi fa ricordare solo di quanto fossi stata stupida ad affidarmi a lui, un ragazzo che non era sicuramente capace di sorreggermi, un ragazzo che ha giocato con le parole, non capendo quanto le promesse per me fossero importanti.
Non provo più niente per lui, ciò che provo per Christian è un sentimento così grande che non è nemmeno paragonabile a ciò che sentivo per Pedro, ma la delusione e la rabbia per ciò che mi ha fatto non sparirà mai.

Nota: ciao ragaa🤍come state? Spero bene! Volevo dirvi che mi farebbe piacere sapere il vostro parere su questa storia. Per me è molto importante, è una delle storie a cui sono più legata per vari motivi, quindi mi piacerebbe appunto ciò che pensate. Detto ciò, a presto, Ele🤍

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top